mi è piaciuta davvero un sacco questa fic, perchè è particolare, non è la solita tutta melensa o epica con annessa battaglia finale. é abbastanza semplice ma anche per questo ai miei occhi acquista valore perchè hai saputo rendere, a mio parere, perfettamente uno scambio di lettere fra due uomini grandi come lo possono essere Silente e Grindelwald. Bravissima!

Triiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisteeeeee!!! Ho letto pochissime storie Dumbledore/Grindelwald, ma questa è veramente bella! Però che tristezza, avrei tanto voluto che si riabbracciassero, almeno un'ultima volta!

la tua fic è veramente bellissima. Ti da l'idea di quanto grande e forte sia stato il sentimento che univa queste due anime. Neppure la lontananza e il tempo lo hanno affievolito. Complimenti!!!!!

E' una settimana che leggo avanti e indietro questa storia, e sono rimasta così incantata da riuscire a recensirla solo ora.
Il fandom Grindeldore, in Italia, è palesemente ignorato. Non importa che questa sia l'unica coppia slash canon, non importa nemmeno che Silente e Grindelwald fossero perfetti insieme e la loro vicenda uno spunto magnifico per digressioni sentimentali e psicologiche d'ogni genere. Agli occhi del fandom italiano di Harry Potter, sempre più in decadenza, tutto ciò non conta; quindi, quando ho scoperto il Grindeldore, mi sono messa sulle tracce delle poche fanfiction decenti presenti nello Stivale.
La tua è la migliore, e ti assicuro che non è un complimento che faccio spesso. E' di una bellezza rara, perfetta ortograficamente, dal lessico vario, formalmente impeccabile; ma, soprattutto, raffigura perfettamente i due personaggi di cui si parla, come se tu fossi loro, nella loro mente e nelle loro mani. Il cuore del lettore palpita insieme a essi, con l'ormai prigioniero Grindelwald, incatenato più da se stesso che dalle pareti della sua cella, e l'apparentemente libero Albus, che in realtà è prigioniero di se stesso, dei propri ricordi e del proprio ruolo non voluto. Sopra questi due individui si agita, con un afflato prepotente ma vero (oh, quanto umanamente vero!), l'Amore. Con la A maiuscola, che sopravvive agli anni, ai secoli, a due guerre, alla lontananza. Ai cambiamenti fisici e interiori di entrambi i protagonisti, alla lenta morte delle loro ambizioni. Al fallimento di chi vede il proprio talento svanire in un attimo, al fallimento di chi vede svanire tra le proprie mani l'amore di una famiglia e verso il proprio compagno. L'Amore che, con tutti i propri mutamenti, sopravvive alla morte, e conduce alla redenzione e al pentimento. Alla piena comprensione di quella che Gellert, per mano tua, ha definito - con una sfumatura di cinica e disillusa ironia - "morale da salotto".
E' un capolavoro. Un capolavoro splendido, magniloquente, magnifico, che esplode lentamente con il tuono e la deflagrazione di un fuoco d'artificio. E che, alla fine, ti lascia piena di lacrime e di bellezza.
Un capolavoro.

Allora... ho riletto per l'ennesima volta la tua fanfiction (e siamo a 4).
Non ho letto le altre recensioni, quindi sappi che sto scrivendo quello che penso senza prendere spunto da nessuno...
innanzitutto mi scuso per la recensione miserrima che ho fatto la volta scorsa... ma ero troppo sconvolta e emozionata per scrivere di più.
Gellert e Albus, probabilmente mi sono fatta così tanti film mentali su di loro come coppia che qualsiasi cosa che trovo su di loro su internet corro a leggerla.
ovviamente, come saprai anche tu, quasi nessuno scrive su Gellert e Albus, quasi nessuno sa la verità, e a pochissimi questa verità interessa... bhe, tra tutte le ff su questa coppia che ho letto, più esplicite o meno, scritte bene o meno, oso dire che la tua è di gran lunga la più bella che esista.
Il rapporto tra questi due vecchi maghi, nessuno dei due felice o almeno sereno, nessuno dei due libero dai demoni del passato, nessuno dei due libero da quell'amore che li ha accompagnati per tutta la loro vita, è una sublime descrizione di passione, sentimenti, dolore, vita e morte.
Gellert è proprio come me lo immagini, cinico, freddo, scostante, ma dentro di sè animato da mille pensieri, mille desideri di azione, mille brame di libertà e di vita. Albus, che alla fine, tra i due, nella coppia è quello più debole (secondo me ovviamìmente) si dimostra più forte di quello che lui pensa, dimostra che non ha perso la speranza nel vecchio amico e amante, dimostra che riesce a crede ancora in lui e in quello che può diventare. L'iniziale scostanza sparisce piano piano, fino a diventare un ricordo liso. i vecchi legami si riallacciano, i vecchi discorsi e le vecchie passione forse crescono più forti di prima, alimentate dal favore dell'età, e, forse, della lontanaza.
Ho apprezzato particolarmente il fatto che Albus, almeno una volta, è andato a trovare Gellert, almeno una volta si è gettato tra le sue braccia come ai vecchi tempi. Che dire poi della chicca:
"Ti preoccupi per me?
Albus.
Sempre.
Gellert."
un vero tocco da maestro...
Bellissima la fine... amara, crudele, e sadica, ma alla fine lascia un velo di speranza: quei due ragazzi, uniti un tempo, poi divisi, e riuniti nella vecchiaia finalemente potranno stare insieme davvero.
Dal punto di vista stilistico non posso dire altro che complimenti vivissimi... vorrei solo poter aggiungere per tre volte questa ff tra i miei preferiti. è davvero un capolavoro.
Riuscire a farmi piangere non è un compito da poco.
Spero di leggere ancora qualcos'altro su questa coppia scritto da te.
e.mm.e

Confermo tutto ciò che è stato già detto nelle precedenti recensioni: idea GENIALE.
Ad essere sinceri credevo (e lo credevo fino a quando non sono per così dire 'incappata' nella tua storia) di aver rinunciato per sempre al mondo di Harry Potter, sia come lettrice che come scrittrice. Devo perciò innanzitutto ringraziarti per avermi permesso di leggere una storia così bella e ben scritta, e un complimento extra te lo meriti anche perchè con la tua fic sei riuscita a far riemergere per poco il lato Harry Potteriano che era in me, quindi a buon rendere!
Detto ciò passo alla recensione.
La storia come ho già detto è molto bella e soprattutto ben scritta. Molto "particolare" aggiungerei.
Lo scambio epistolare raramente risulta conforme a quella che è l'idea dell'autore e te lo dico perchè mi è sembrato di capire da quello che hai scritto a fine fiction che non sei rimasta molto soddisfatta del tuo lavoro. Il fatto che il risultato non ricalchi perfettamente quello che era il tuo obiettivo secondo me dovrebbe essere letto in positivo anzichè in negativo. Dimostra che i personaggi sono riusciti a far emergere autonomamente la loro caratterizzazione e questa è una grande conquista per un autore a mio parere, quindi dovresti esserne contenta.
Inoltre sia per toni che per stile la tua storia mi ha ricordato molto l'inizio dello *Shoebox Project*, non so se lo conosci. Se così fosse sapresti che averlo citato per una comparazione con la tua storia è un grandissimo onore, nonchè omaggio al tuo talento.
Ho apprezzato moltissimo la fitta maglia di riferimenti e collegamenti a fatti realmente accaduti nel fandom e temo di non avere davvero molto altro da aggiungere perchè quando mi capita di leggere una storia davvero molto bella non riesco mai a trasmettere quello che provo in un giudizio varamente sensato.
In conclusione, a mio parere, dovresti ritenerti molto più che soddisfatta di questo piccolo gioiello e non screditare troppo quelle che sono le tue indubbie doti di scrittrice.
Quasi mai una storia segue il corso originario prefissato ma è proprio questo che rende il momento della scrittura così intenso e coinvolgente.
Mi raccomando, sii più sicura nelle tue potenzialità e continua a scrivere!
Ciao-*

Anche se dici di non essere contenta della tua creatura, sinceramente devo dirti che l'ho letta proprio con gusto e curiosità. Mi è molto piaciuta l'idea del costante scambio epistolare tra questi due personaggi così machiavellici e influenti. Gli accenni alla realtà vissuta da Dumbledore sono essenziali, precisi e mai troppo prolungati. Ogni lettera è uno scambio di amicizia, amore e fiducia. Dietro ad Albus c'è anche Gellert e devo dirti che la cosa non mi è affatto dispiaciuta, ma anzi mi è sembrata più che plausibile; del resto Dumbledore non ha mai affidato i suoi segreti ad un'unica persona e soprattutto mai nel loro disegno completo. Severus non sapeva degli Horcrux,Harry non sapeva dei doni, nè era a conoscenza del suo necessario sacrificio e anche i membri dell'ordine, per quanto sembrassero in confidenza con Albus (vedi Minerva) non sapevano nulla della vera alleanza di Snape e dei disegni di Dumbledore. Nessuno sapeva e quessta era la volontà precisa di Dumbledore. Ma ho apprezzato molto l'idea che Albus si fosse completamente confidato con Gellert e che addirittura si fosse confrontato con lui su alcuni suoi dubbi e sulle sue azioni. Magari non completamente, visto che poi alla fine Grindelwald è rimasto all'oscuro del suo sacrificio fino all'ultimo momento, fino a quando Hagrid non li ha recapitato le lettere. I loro scambi epistolari pieni di affetto, ironia e rimpianti mi sono davvero piaciuti. Complimenti per l'idea. Antya

Ma dai! Secondo me sei troppo severa con te stessa!
Visti i personaggi trattati e le situazioni descritte può anche star bene un po' di malinconia... credo sia naturale in un personaggio condannato a passare la sua vita in prigione con la sola compagnia dei ricordi...
Anche lo stile delle lettere e le riflessioni che contenevano mi sono piaciute molto. Solo, ho trovato Silente un po' freddo ma, considerando il fatto che è stato lui a far rinchiudere l'amico/amante, può anche starci...
Come vedi, quindi, a me è piaciuta! Bacioni