Come avevo preannunciato ieri, eccomi qui a recensire questo tuo primo capitolo.
Innanzi tutto, permettimi di farti i complimenti per il coraggio che hai avuto: pubblicare come prima fanfiction sul fandom una storia che ha come protagonista un OC è decisamente non da tutti. O meglio, magari qualcuno lo fa - ma credo che siano in pochi a riuscire a catturare l'attenzione, spingendo il lettore a desiderare di saperne di più. Con questo non intendo suggerire che le storie con OC siano di "livello inferiore" o scritte male: prego chiunque leggerà queste parole di non fraintendermi. La mia è solo una constatazione. Scrivendo a mia volta di OC, so quanto il pubblico sia meno bendisposto nei confronti di un personaggio originale che di uno conosciuto, in quanto, naturalmente, non si è ancora creato un legame affettivo tra il nuovo, misterioro protagonista, e il lettore. Ma sto divagando...
La prima cosa che mi ha colpita di questo capitolo sono le abilità da detective di Elizabeth. Impossibile non ricollegarle a Sherlock Holmes, e qui devo farti di nuovo i miei complimenti. Sono molte le detective stories, sono pochi gli autori che riescono a trattare la tematica delle qualità deduttive geniali del progatonista senza scadere nel banale - o senza ricalcare il vecchio, caro Sherlock. Elizabeth, al contrario, per quanto nella mia mente richiami il famoso investigatore in maniera lampante, è tuttavia viva. Viva di una vita che non è quella di qualcun altro, ma la tua, con la tua immaginazione. Si è presentata in grande stile, dandoci dettagli della sua brillante e meticolosa attenzione, promettendoci quindi un acume futuro decisamente accattivante.
L'unico appunto che potrei farti riguarda l'oggetto scatenante le deduzioni della tua protagonista. Ammetto che, per quanto appassionata di Sherlock Holmes, Criminal Minds e libri di Agatha Christie vari, non riesco a figurarmi l'ammaccatura che potrebbe causare un libro su un pavimento. Temo che non sarebbe cosa facile scalfirlo, a meno che il libro non abbia una rilegatura con parti metalliche (e se così era e mi è sfuggito il dettaglio chiedo umilmente perdono - dormivo in piedi ieri sera XD), ma anche in quel caso sarebbe decisamente poca cosa. D'altra parte comprendo il perché della scelta che hai fatto. Se l'ammaccatura a terra serviva allo scopo di darci un assaggio delle capacità logiche di Elizabeth, il libro serviva simbolicamente per introdurre Rudolph.
Un'ultima nota, infine, sullo stile. Decisamente accattivante. Semplice, diretto, con ogni frase legata alla successiva, e quella buona dose di "non detto" che coinvolge il lettore e lo spinge a riflettere. In fondo, uno dei più saggi consigli - a mio parere - sulla scrittura recita di non dare mai al lettore "4", ma sempre "2+2". E' splendido che tu ci sia riuscita in maniera così naturale.
Aggiungo la storia alle seguite. Aggiorna presto! |
