Visto che vuoi la recensione e che io non ho affatto voglia di prendere il libro e fare i ompiti di matematica... Eccomi qui!
Io non riesco a capire come tu possa dire che questa "cosa", come ti piace chiamarla, sia stupida.
In realtà io la trovo piuttosto interessante ed è inutile dire che mi è piaciuta davvero tanto. All'inizio credevo che i numeri si riferissero ai giorni di un mese in particolare, poi ho capito che invece erano le varie età di Louis e mi sono sentita davvero stupida per non esserci arrivata prima, anche perchè prima non riuscivo a capire il senso logico di tutte quelle cose che accadevano a distanza così ravvicinata.
Però ok, tralasciando la mia stupidità, come ti ho detto mi piace davvero tanto e stranamente è meno triste di quello che mi ero immaginata.
Certamente non è nella Top 10 delle fic più allegre che ho letto, e probabilmente nemeno nella Top 50, ma mi ero immaginata qualcosa di decisamente più triste, angst e straziante; non che questa possa essere considerata come una di quelle storie che finisce con "E vissero per sempre felici e contenti." perché no, non sarebbe da te - e poi nell' "E vissero per sempre felici e contenti." non c'è nessun padre ubriacone che picchia la moglie.
(Mi sta venendo in mente il libro che sto leggendo ora e sta partendo un rotellina nel mio cervello, forse mi hai fatto venire in mente qualcosa.)
Continuo a passare da una cosa all'altra senza arrivare a un punto, o meglio, al punto: Louis. Mi piace un sacco la caratterizzazione che gli hai dato e il cambiamento che ha subito nel corso degli anni - a proposito, adoro il fatto che sia andata in ordine descescente e non al contrario, in ordine crescente, mette ancora più in mostra il cambiamento, perchè è al contrario ed è come se fosse un ricordo e parlarne/leggerlo fa più male (a pesarci sarebbe proprio da te, quindi forse non c'è nemmeno tanto da stupirsi, ma lo adoro comunque). Poi, anche se con pochissime parole, si capisce perfettamente come sia la situazione familiare di Louis negli ultimi anni (i primi menzionati, per intenderci) con le sorelle che incolpano tutti e Fizzie che addirittura si estranea dalla faccenda e Louis che cerca soltanto di farsi apprezzare dal padre.
Uh ecco, il padre! Ecco dove volevo arrivare. Ci sono rimasta quando ho letto "Sei, voglio essere Spiderman. O papà. Vanno bene tutti e due.".
E' una frase su cui mi sono soffermata, prima. Credo sia una delle più importanti e rende più evidente tutta la situazione di cui parlavo prima, quindi direi che lì ci stava benissimo e non lo so, ma questa frase mi piace particolarmente.
Credo che dopo questa le mie recensioni smetteranno di piacerti, ultimamente scrivo recensioni più lunghe di una OneShot e credo che questa sia tra quelle.
Spero di non averti annoiata troppo. Giuro che non mi sono resa conto di aver scritto tanto dato che mi fermavo continuamente, perdonami!
Un bacio.
P.S: mi ucciderai, ho messo pure il 'p.s' ma questo non c'entra niente con la recensione è sol una cosa di cui probabilmente, sicuramente, non ti importa niente, ma sono contenta che dopo aver abbandonato questa sezione per un bel pezzo al mio ritorno la prima storia che ho letto e recensito sia stata la tua. |
