-Colui di cui parli è Luke Hemmings, il capobanda dei Five Seconds of Summer. Sono i proprietari di tutto e di tutti, qui a Sydney. Nessuno ha il coraggio di sfidarli, poichè tutti sono a conoscenza di quello di cui sono capaci. Luke, lui è l'anima nera, l'oscurità, il buco senza fine. Non giocare mai con lui, Alex, perchè vince sempre.-
Ero come un vetro, con piccole crepe che aumentavano a vista d'occhio.Crepe che mi tagliavano gli organi, rendendomi debole; Camminavano veloci sul mio corpo, come automobili sull'autostrada. Luke continuava a camminarci sopra, senza preoccuparsi di ció che stava accadendo sotto la gomma delle sue Vans nere.

‘Harry? p…posso abbracciarti?’
‘no…mi fanno male le cuciture…’

'Dai Riri un altro colpo e hai finito'
La rossa Fece come disse. Scagliò un altro colpo con l’accetta e il cranio si frantumò in mille pezzi che si andarono a conficcare nel cervello del ragazzo. Dan Aveva provato a violentare la ragazza, e Lei aveva detto che doveva ucciderlo. Infatti Ariana gli aveva tranciato una gamba, e quando lui aveva visto il suo osso aveva cominciato ad urlare… mentre Lei rideva… voleva sempre ridere , divertirsi … guardare la piccola Riri che uccideva. Era sua amica. La sua sola ed unica amica. Si fidava di Lei. Doveva fare tutto ciò che diceva. Era nella sua testa.
[SONO PRESENTI DESCRIZIONI DETTAGLIATE DI SCENE CRUDE, NON E' ADATTA AI DEBOLI DI STOMACO]

L'ultima pagina del Diario di un'Autolesionista.

''Ciao''-mi disse non appena aprii la porta.
Sospirai nel vederlo così bello, ma non mi diede il tempo di salutarlo che si avventò sulle mie labbra, le sue sapaveno di cipolla…
''Che cosa hai mangiato , Zayn?'' - chiesi.
''Qualcosa al locale''- ammise.
Feci spallucce e continuai quello che lui aveva iniziato.
Mi sfilò aggressivamente il vestitino…
''Ermy hai qualcosa che non va''- mormorò osservandomi.
Notai le mie mutande bianche e larghe e il mio reggiseno nero… di solito non cordinavo il mio intimo.
Feci spallucce e gli sfilai il maglione.
Ma sotto il maglione ne aveva un altro, sfilai anche quello.
Dopo altri cinque maglioni riuscii a toccare la sua pelle.
Sapevo che gli piaceva arrivare dritto al punto, infatti si sfilò i jeans e i boxer e io lo aiutai sfilandomi le mutande.
Mi penetrò con foga facendomi urlare come una malata, tant’è che mi guardò male e io mi scusai con un cenno.
Quando stava per venire mormorò: ''Di il mio nome''
E io in preda all’orgasmo gridai: ''Esteban Hulio Rodrigo Ramirez Ferdinado Morito de la Rosa''
Si fermò choccato, mi scusai dicendo che era il nome del mio ex.
NON VOGLIAMO OFFENDERE IN ALCUN MODO ZAYN.