Mi svegliai.
Riuscii ad alzarmi dal letto e a trascinarmi fino allo specchio.
Avevo gli occhi rossi e gonfi... forse anche un pò mucosi. Gli occhi piccoli e neri sembravano scoparire nella matita sbavata... di qualche giorno fà. I capelli biondi e corti, essendo tagliati da me, non seguivano una linea retta, ed erano pieni di doppie punte.
E dire che il giorno prima mi avevano detto che assomigliavo a Jocker!
Come si erano permessi?! Io sono stupenda!
Sentii un crak e lo specchio davanti a me si venò. In pochi secondi era in mille pezzi davanti ai miei piedi.
Peccato, era il terzo specchio che si rompeva... non sono mai riuscita a capire perchè tutti andavano in frantumi, eppure non mi ritenevo brutta.
Presto la mia flatulenza si fece sentire, così fui costretta a scappare in bagno per evaquare le mie feci.
Mi sentivo sempre più leggera dopo aver estraniato i miei bisogni...sicuramente dopo essere andata al bagno ero dimagrita!
Mi pesai... ma i miei cinquanta due chili erano ancora li.
Ero in ritardo! Dovevo correre a lavoro!
Aprii le ante del mio armadio giallino...ora che lo notavo assomigliava al colore della mia urina...
Indossai la mia uniforme nero pece.
Il mio capo diceva che assomigliavo a sua suocera... eppure credevo fosse morta...
Incastrai nella maglietta il cartellino con il mio nome: Ermenegilda.
Essendo in ritardo uscii correndo da casa, ma inciampai tra le scale e rotolai dal secondo piano al piano terra.
Purtroppo i pantaloni della divisa si strapparono in mezzo al sedere.
Oh! Povera me! Si vedevano le mutande rosa con il coniglietto. Si vedeva anche la macchia rossastra che avevo a causa delle mesturazioni . Ma ci feci poco caso e correndo mi diressi verso il bar dove lavoravo: il “Verkynz”.
Entrai e salutai Chuck, il mio capo, che non so perché fece una faccia schifata quando gli passai vicino. Forse per lo strappo sul pantalone?
Malik era già in cucina. Lui era l’amore della mia vita, anche se eravamo solo scopamici.
Era così bello nella sua goffaggine, con i capelli pettinati all’antica e gli occhiali con il doppiofondo.
Scossi la testa per distogliere lo sguardo da quel figo e mi misi a lavoro.
***********
Dopo il lavoro dovevo correre a casa per prepararmi a Zayn.
Non capivo perché quando camminavo per strada le persone mi facevano gli sgambetti e mi insultavano in modo non molto carino.
Arrivata a casa indossai il mio vestitino grigio e subito dopo sentii il campanello suonare.
''Ciao''-mi disse non appena aprii la porta.
Sospirai nel vederlo così bello, ma non mi diede il tempo di salutarlo che si avventò sulle mie labbra, le sue sapaveno di cipolla…
''Che cosa hai mangiato , Zayn?'' -  chiesi.
''Qualcosa al locale''- ammise.
Feci spallucce e continuai quello che lui aveva iniziato. 
Mi sfilò aggressivamente il mio vestitino…
''Ermy hai qualcosa che non va''- mormorò osservandomi.
Notai  le mie mutande bianche e larghe e il mio reggiseno nero… di solito non cordinavo il mio intimo.
Feci spallucce e gli sfilai il maglione.
Ma sotto il maglione ne aveva un altro, sfilai anche quello. 
Ma ce ne fù subito un altro a intralciare la mia strada...
Ma cosa era una matrioska??
Dopo altri cinque maglioni riuscii a toccare la sua pelle.
Sapevo che gli piaceva arrivare dritto al punto, infatti si sfilò i jeans e i boxer e io lo aiutai sfilandomi le mutande.
Mi penetrò con foga facendomi urlare come una malata, tant’è che mi guardò male e io mi scusai con un cenno.
Quando stava per venire mormorò: 'Di il mio nome''
E io in preda all’orgasmo gridai: ''Esteban Hulio Rodrigo Ramirez Ferdinado Morito de la Rosa''
Si fermò shoccato.
Mi scusai dicendo che era il nome del mio ex.
Sbuffò e ancora shoccato uscì da me.
Capii che non aveva intanzione di continuare, così mi misi al dormire… forse russando.
******
La mattina dopo lui non era al mio fianco, ma in bagno.
Rimasi con gli occhi chiusi fino a quando non tornò a letto e lo baciai.
''Mio Dio il tuo alito sa di topo morto!''- disse schifato spingendomi via.
Sospirai e mi infilai nel bagno per la mia evaquazione mattutina.
Ma non appena uscii dal bagno Zayn disse che dovevamo parlare.
''Mi sono innamorato'' -ammise con gli occhi lucidi.
Arrossii immediatamente.
''Lei è così bella, così dolce… forse la sposerò!''- continò eccitato.
Ero così felice che stavo per piangere.
''Ma sarai invitata anche tu al matrimonio''- mi rassicurò.
Mi sentii morire.
''Cosa?'' -mormorai.
''Quindi addio, Ermenegilda''- disse ignorando ciò che avevo detto.
Uscì da casa mia.
Ma io non volevo perderlo!  Lui era l’amore della mia vita!
Iniziai a correre tra le scale, anche se ero in mutande, ma come al solito rotolai giù fino al piano terra.
''ZAYN!!!!''-urlai.
Lui si girò appena in tempo, perché sentii un grande trambusto e poi il buio.
''E che cazzo! DIO GRAZIE!!!'' sentii urlare da lui.
E poi tutto intorno a me si spense.
 
*spazioNostro* 
Lele: WOW che FF di merda -.-“
Toto: LOL abbiamo appena creato una FF che farà vomitare le lettrici :D ^_^
Lele: beh onestamente non c’è un cazzo da ridere…anzi c’è da piangere xD
Toto:io, essendo una Directioner, Pinagerei :’D comuqnue, noi non volevamo in alcun modo offendere Zayn, SIA CHIARO! LOL
Lele: Lo sai Toto che questa storia verrà segnalata alla pagnia “L’evidente disagio mentale delle Directioner”?? UN SALUTO ALLE ADMN DELLA PAGE!!!!!!!!  *^*
Toto: si, certo, siamo noi Directioner quelle con problemi mentali, non loro che fanno una pagina su delle ragazze che amano i loro idoli… certa gente… -.-‘’
Lele: io non sono Directioner =3= ma quella pagina fa ridere!!!! *^*  anyway… IL PROGETTO: è nato leggendo i tweet della tendenza #succedesolonellefanfiction… beh volevamo far vedere che c’è almeno una One Short con Ermenegilda u.u S
Toto: comunque, se vi va RECENSITE! Considerando che FF così ce ne sono poche *^*
Lele: no , Toto c’è solo questa xD  beh
UN SALUTO DA Lele & Toto