Recensioni per
Dove nascono le nuvole
di Francine

Questa storia ha ottenuto 173 recensioni.
Positive : 173
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/05/14, ore 13:52
Cap. 12:

E' bello vedere l'altra faccia della medaglia di Kallisté.
E' bello vedere queste divinità decidere di fare pace, di cercarsi forse certi di trovare qualcuno di simile a sé.
Mi piacciono, mi piacciono moltissimo insieme (sai che adoro Saori&Julian) per cui questa storia spero sia il seguito di quel "siamo amici?" del primo appuntamento.
E quel pergolato magico, che ne vede delle belle ultimamente, possa offrire loro fiori d'arancio.
Bella, dolce ed estiva, in questi giorni di calura.

Recensore Junior
20/05/14, ore 20:42
Cap. 12:

Delicato e fresco questo piccolo racconto.
Sono belli questi due protagonisti insieme sara' per il loro retaggio comune o per la voglia di considerarli dei semplice ragazzi.
E il contorno e' celestiale sia per come descrivi il paesaggio sia per i descreti accompagnatori che sono a dir poco perfetti.
Impareggiabile come sempre.
Caffe' o meglio crema al caffe' col caldo? ;-)
A presto.

Recensore Junior
20/05/14, ore 12:23
Cap. 12:

Cara...ma, cara!!! No, dico grazie, grazie mille! Questo è un regalo graditissimo e che mi ha fatta arrossire!
Perché anche gli dei di tanto in tanto scendono a bersi un caffè o una limonata, in questo caso, e sembrano perfetti ragazzi senza nulla a gravare sulle loro spalle.
Alla più bella, perché, si sa, gli occhi azzurrissimi di Poseidon non l'anno mai lasciata, in fondo.
E i limoni di Kostas sono...ehm...generazionali?
Bacio e grazie!
Ti manderei una teglia di moussakà intera!!

Recensore Veterano
19/05/14, ore 18:33
Cap. 12:

Ormai ho deciso.
Quando andrò in Grecia (e DEVO farlo, perché non ho passato cinque anni della mia vita a gasarmi abbestia su Esiodo, Tucidide e Callimaco maledicendo l'aoristo terzo per poi non andare almeno una volta nella vita sul sacro suolo d'Ellade, ok?), girerò la nazione con la tua storiografia in tasca, tipo Schliemann che cercava Troia con l'Iliade aperta davanti...
Ogni volta che aggiungi un tassello ad una storia, indipendentemente da quale sia, riesci sempre a lasciarmi un'immagine meravigliosa dei luoghi che descrivi, con appena una frase; e non so se essere invidiosa o ringraziare le Muse per aver deciso di darti l'ispirazione a scrivere...
Julian nell'anime non è che mi facesse impazzire: sarà stato il guardaroba, i capelli più lunghi di quelli di Saori (mi sorge il sospetto che il vecchio Kuru sia calvo e quindi compensi disegnando tutti i suoi personaggi maschili come dei Raperonzoli!), non lo so, ma non mi ha mai ispirato granché, neanche come cattivo. Eppure, tu riesci a farmelo diventare simpatico, con i suoi modi galanti da uomo d'altri tempi *be still, my heart!* e la sua divina nostalgia del mare (come aspirante biologa marina, da questo punto di vista lo comprendo appieno)!
E quanto adorabili sono Milo, Kanon e Sorrento che fingono bellamente di essere là per caso e invece dovrebbero fare le guardie del corpo? *sviene*
Non mi concentro su Saori perché in questa drabble fa il suo figurone alla Grace Kelly, perfetta e adorabile senza essere insopportabile come solo tu la sai far essere!
Magnifico lavoro, come sempre e spero di leggere a breve un tuo aggiornamento!
La signora ha tempo per un espressino veloce?
JudithlovesJane

Recensore Master
19/05/14, ore 15:51
Cap. 12:

TU mi uccidi, perché in questo capitolo ho visto l'uomo e ho visto il dio.
Questo incontro ha qualcosa di dolce e amaro, nostalgico nei suoi gesti e nei suoi profumi.
Dietro la pelle di Saori e Julian si nasconde qualcosa di più grande, un'immagine che pare prendere forma dalla loro stessa ombra - Athena e Poseidone.
Credo che questo capitolo si esprima su due livelli, uno più quotidiano, casuale, due vecchi amici che si incontrano dopo molto tempo (cit), altro è il peso delle divinità che si portano dietro e di cui io ho percepito la presenza fin dalle prime righe, soprattutto nell'uso dello scenario.
Riesci a intrecciare più piani tra loro fino a renderli uno, tele perfettamente uniformate e in cui puoi cogliere la differenza, ma non con l'occhio.
Bellissimo lavoro, come sempre. ♥♥♥♥♥♥♥

*porge barretta di cioccolato*

Recensore Junior
18/05/14, ore 23:58
Cap. 12:

Io. Ti. Amo.
Giuro!
Perchè questi due sono davvero Saori e Julian. Sono quell'incontro stupendo che tanto abbiamo aspettato (in cui in tanti ci saimo cimentati, fanwriter) e che tu hai reso perfezione. Con quelle pennellate che tanto sanno di un acquarello mediterraneo, quasi di un varco, di una breccia. Sembra quasi di essere lì con Milo, a spiarli da dietro una tenda di pizzo dal sapore di sapone. Te li vedì lì, queste due divinità antiche e potenti, ritrovarsi con i corpi di ragazzi e giocare ai ragazzi. O forse agli amanti.
Sa più di appuntamento galante, di un tete-à-tete (perdona la penuria di accenti circonflessi; non riesco a inserirli), che di un formale incontro di "lavoro". Il modo in cui filtrano, in cui dietro ogni gesto c'è un ammiccarsi, un rincorrersi e altro ancora, un mondo perduto, fatto di colonne e incenso. Un mondo dove erano dei e i loro incontri avvenivano fra le vette d'Olimpo o nei recessi del mare che li ha in sostanza generati. Due dei nati dall'acqua e che si reincontrano sotto un'orangerie, con il sole e i limoni a scherzare con il verde di foglie fresche di mare e di meltemi profumato.
Sembra una cartolina, ecco. Una di quelle belle cartoline d'epca che vai a cercare dentro agli scatoloni dei guedenti o che trovi così, incastrata in una specchiera impolverata (come quella di Gozzano, ricordi?) Che nostalgia! No; diverso: qual sapore agrodolce che senti per un passato cui non vuoi rinunciare, ma sai che non può tornare. Non con le stesse identiche condizioni almeno.
E Saori e Julian sono anche questo: nostalgia.
Sarà che, personalmente, le figure di Julian e Saori sono legate a doppio filo, ma ho adorato questo plazer di un'unica voce, con quel titolo greco che mi ha fatta precipitare in un universo altro, vivo e pulsante. Con la sua scena madre e i suoi particolari ben definiti: la premura di Kanon e Milo; la discrezione di Kostas; l'eleganza di Sorrento. E poi la limonata. E i limoni! E dietro l'Egeo.
Ok.
Seiya è e resterà sempre (almeno per me) l'amore di Saori. Ma un amore dal sapore del proibito e di un'età perduta. E' complesso il rapporto con Seiya, per Saori. Julian invece è l'amante (no. Non nel senso spregiativo del termine. In quello greco, ecco.): l'uomo (o il dio; ma qui non cambia) con cui condividere, imparare, sperimentare. L'uomo con cui seduzione e raffinatezza sono un gioco soffuso, elegante, sono galanteria d'altri tempi. Concessioni.
Julian è la concessione, il proibito, il desiderio. Seiya invece è il blasfemo.
Perdona questa recensione molto inconcludente. Ma ho letto e non ho resistito. Ho amato questo stralcio. E nemmeno a parole riesco spiegarlo. Se ne sta ancora qui, nello stomaco, con un crampo che mi porta indietro di quindici anni. E quello che sento (e non so esprimere) è il correlativo oggettivo di questa tua piccola stupenda istantanea.
Un abbraccio (e a presto. Spero^^)