Recensioni per
Colori.
di Sono un fantasma

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
16/07/14, ore 23:20
Cap. 1:

Sarò sincera... non mi ha catturato. È un componimento che innanzitutto, per quanto mi riguardo, andrebbe bene anche nella categoria delle poesie in quanto il nonsense non è ampiamente percepibile in questo.
Mi spiego meglio.
Di nonsense c'è poco, se non niente, in questa poesia. Prendiamo, per esempio, questo verso: "Rosso come quelle fragole timide, nascoste sotto le foglie."
Almeno per me è facilmente comprensibile, singolarmente, e in complesso con tutta la poesia non è nonsense.
Archiviata questa faccenda della categoria (ammetto di essere stata un po' pignola nel cogliere la sottigliezza, e mi scuso per questo. Sono incontrollabile, una furia repressa per quanto riguarda la precisione), passo al vero e proprio componimento.
Per quanto concerne il mio gusto in fatto di poesia, preferisco i componimenti in cui non ci siano elementi stonati, né per quanto riguarda l'epoca, né per quanto riguarda la scrittura e i suoi tipi.
Concetto un po' astruso, non è vero? Cerco di stilarlo in maniera umanamente comprensibile.
Nei primi due versi si ha un impatto di poesia non propriamente nuova per quanto riguarda gli elementi citati (ma nuova per il tipo di stesura, è un modello tipico del ventunesimo e generalmente è stato introdotto con l'astrattismo in America, prima del 2000. È un genere relativamente nuovo); da questi elementi dalla targa epocale ibrida, per così dire, si passa a elementi un po' troppo banali, quali sono i bus di Londra e gli armadietti delle scuole americane. C'è un brusco cambiamento, non affievolito nemmeno da un elemento facente da intermezzo.
Poi c'è la questione amore. Da veterana, ti dico che è molto difficile scrivere un poema/una poesia/un componimento di qualsiasi genere sull'amore evitando di farlo risultare melenso e indice di vittimismo. Con questo provo anche a diffondere il verbo: siete giovani, ragazzi! Non c'è niente per cui essere tristi nell'amore!
Con la questione amore, in poesia bisogna o andare molto piano (di solito uso questa tecnica), o andarci fortissimo (scene spinte di sesso descritte solo di sfuggita, in modo da tenere l'attenzione del lettore e ricordare che è una poesia, e non 50 Sfumature di Grigio). In genere, se l'autore è triste per questioni amorose cerca di farlo trapelare in modo indiretto. Purtroppo il tuo modo di esprimerti riguardo all'amore in poesia non è né questo, né quello. E, secondo me, un po' troppo schietto. Voglio dire, è troppo dire "il fuoco brucia, l'amore brucia"... è il caso di dire che è una frase a bruciapelo, letteralmente!
Dovrebbe sempre avere un velo di introspettivo, qualcosa che l'autore comprende ma che il lettore può comprendere solo spremendosi le meningi. Deve ragionare, capisci quello che voglio dire?
Nonostante tutto, l'idea è ragionevole e spero tu possa migliorare, senza prendere la presente come una critica contro il tuo modo di scrivere, è solo una critica costruttiva.