bellissima storia,i miei complimenti.
salvo alcuni errori sparsi lungo il cpaitolo,nel complesso è scritta bene ed è ben articolata questa storia,mi pare che centri perfettamnete con i parametri del contest.
ho gradito molto anche la spiegazione a fine cpaitolo sull'uso del pentacolo e la divisione della sotira in cinque paragrafi titolati con i cinque elementi.

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Ciao Anto, in attesa di poter riavere il mio computer e leggere per bene Fiori di Ciliegio ho sfruttato un imprevisto della tecnologia per leggere almeno questa storia e poter chiudere le votazioni per il contest. Erano giorni che ero curiosa di farlo ^^
Allora, premesso che invidio profondamente la tua capacità di dare il meglio sia a livello di long che di storie da un capitolo, questa ha uno schema a dir poco perfetto. E' studiata, si vede, ogni paragrafo è ben calibrato, temporalmente e spazialmente dettagliato in modo da mostrare l'evoluzione della protagonista in maniera dinamica e mai piatta.
Le ambientazioni sono il tuo forte, te l'ho sempre detto. Quando leggo le tue storie non ho mai problemi ad immaginarmi il contesto e qui alla notazione spaziale si aggiunge appunto quella temporale perchè, nel limite delle mie conoscenze, vi ho trovato tutti i riferimenti che servivano per l'epoca vittoriana, a partire dalle miniere fino ai cenni sul lavoro femminile, sulla fame e così via. 
Un'altra cosa che mi è piaciuta è stato l'uso del termine "Guardiano", che al principio mi aveva fatto pensare ad un angelo custode o qualcosa del genere, ma che poi, nel corso della storia, sono stata costretta a rivalutare anche in associazione al modo in cui hai descritto la magia.
Bello anche il finale, che lascia aperta una via futura (il male vince una battaglia, ma non la guerra), tanto che ho provato a immaginare un futuro incontro tra i due maghi in un futuro non troppo lontano (o magari ai giorni nostri ^^).
Ogni tanto ho trovato qualche ripetizione che ha un po' spezzato il ritmo della narrazione, ma nulla di grave :)
E' senza ombra di dubbio sul podio delle mie storie preferite, alla prossima, Mivi ^^

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Questa storia è...molto originale, un po' strana. Bernadette mi sembrava una ragazza normale, ordinaria, che deve lottare per guadagnarsi da vivere, per non morire di fame. Appare dolce e timida nella prima parte della storia. Poi si trasforma, ed è una trasformazione radicale. 
Questa storia è piena di mistero ed è anche molto ben costruita. Hai un bello stile che le rende ancora più...magica forse. Il fatto che tu l'abbia divisa in paragrafi (?) con nomi che hanno significati specifici riferiti alla storia dimostra quanto ci tieni e quanto è raffinata. Molto brava. 

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Ciao!
Posso dire subito che hai un bellissimo stile, fluido e dettagliato, non troppo altisonante e carico di percezioni sensoriali, nonché descrittivo al punto giusto. Non è noioso, anzi, mi piacciono addirittura i periodi che hai utilizzato, se solo non fosse per l’incipit che mi ha portato alla mente lo stile di D’Annunzio per il rimando alla pioggia e le ripetizioni volute – un po’ stridente con il modo che hai di scrivere, ma comunque piacevole per via dello scrittore in sé, anche se non sono certa che tu abbia voluto fare un riferimento a lui e forse è stata più una scelta istintiva che altro.
Ho trovato carina la caratterizzazione secondo il pentacolo, nonché la storia divisa in paragrafi che riportano proprio a quest’ultimo.
Scorrevole, questa storia mi ha trascinata nel vero senso della parola e l’ho letta tutta d’un fiato.
L’idea è innovativa, mi piace, soprattutto la parte riguardante la storia che viene narrata a Bernedette.
Ha dimostrato una grande conoscenza del periodo in questione e i rimandi storici non sono da poco. L’unica pecca sta nel parlato, dove avrei visto bene il classico voi, visto che il tu non era usato a quel tempo.
Alla prossima,
xoxo

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La magia è fra noi, fra le nostre dita, lungo le nostre braccia; siamo noi gli artefici del percepirla. Così come la cara Bernedette, siamo esseri degli elementi e dello spirito.
Ho molto apprezzato questa evoluzione a capitoli del suo potere, della sua consapevolezza legata ai 5 elementi del pentacolo. Ho apprezzato le descrizioni accurate e realistiche delle magie, e di come ne viene a conoscenza, per non parlare di quell'elemento grandemente vittoriano che è il demone/spirito con il cilindro.
Le streghe nel 800 mi fanno sempre pensare un po' a Salem, ma per quanto non sia finita nessuna impiccata, la sofferenza finale della strega me l'ha portato un po' alla mente.
Un bacio, molto brava!

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Allora, Lotiel! Ci si sente di nuovo, eh? XD mi spiace vedere che questa tua OS non abbia recensioni, rimedierò subito lasciando il mio parere a questo fantasy. Eh sì, è un fantasy, ambientato nell'epoca vittoriana, che all'inizio fa proprio sfoggio di sé. Hai raccontato molto bene, infatti, in che contesto ci troviamo, i postumi della rivoluzione industriale e la meccanizzazione della società lavoratrice, che ha portato la gente di campagna a trasferirsi in città e non sempre con i risultati che si aspettavano. E inoltre non potevano fare altrimenti, perché le campagne spesso venivano invase dall'urbanizzazione... insomma, è un universo piuttosto complesso, quello in cui Bernadette deve muoversi, e a un certo punto le viene donato un fuoco, finendo per diventare anche lei Guardiana del Tempo, com'era stato stabilito già millenni prima, mi par di capire. Terrificante la frase finale "Il male aveva vinto" D: non ci si pensa mai, eppure ogni tanto riesce anche al male di vincere ^^ solo una cosa: non ho capito perché "Proprio lì. Sull'Iron Bridge." risulta scritto più piccolo del resto del paragrafo dell'acqua, però a parte questo la tua os in cinque parti mi è molto piaciuta :D alla prossima!

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