Lo sapevo, oggi non dovevo entrare su efp. Almeno non nelle condizioni in cui verto. Già quando questa mattina mi è venuta voglia di vedere una delle puntate più tristi, colme d’amore, strappalacrime e stritola cuore in una morsa strettissima e dolorosa di Naruto, dovevo capire che oggi mi sarei imbattuta per lo più in storie che mi avrebbero fatto piangere. Ed io cosa ho fatto? Non ho seguito ciò che il mio istinto diceva. E questo conferma la mia teoria: sono masochista.
Ma tu mi avevi promesso che la prossima flashfic non sarebbe stata malinconica, invece … mi hai mentito. *mette il broncio*
Ed io l’ho amata – sì, hai capito bene, amata – come, forse, non avrei fatto con una flashfic allegra.
Quindi sei perdonata. Aspetta, ma per cosa ti sto perdonando? Non mi devi nessuna scusa!
Aaahh, perdonami Lella, ma oggi la mia sanità mentale è andata a farsi un viaggio in qualche posto a me sconosciuto. Ma … sono mai stata sana di mente?
Ti avverto che questa sarà una recensione che di serio non avrà niente e mi metterò talmente in ridicolo che tu non vorrai neanche arrivare alla fine. Anzi, mi stupisco che tu sia riuscita ad arrivare fino a qui, sempre se non ti sei fermata alle prime righe maledicendomi per non-so-cosa, ti comprenderei in questo caso. Anche perché in questo momento sono parecchio sconvolta e sto continuando a ripetere “non è possibile, non ci posso credere, uccidetemi. Aquarion Evol non può essere finito così”.
Aspetta, perché ho parlato di due Anime che neanche c’entrano con questa flashfic? Baka, baka, baka. *si colpisce ripetutamente la testa*
Ma io l’adoro, ergo l’amo, questo spaccato di vita! ♥
Amo quel velo di nostalgia che compare in tutta la flashfic accompagnando magnificamente il prompt “pianoforte”, facendolo risaltare maggiormente. A proposito, bell’utilizzo e meraviglioso sviluppo. ;)
Le sensazioni che si percepiscono arrivano dritte al cuore del lettore, scuotendolo, e facendogli vibrare l’anima fino in fondo. Sono talmente potenti che è impossibile non immedesimarsi nel bel principe della Luna.
E quell’abbraccio finale così voluto, desiderato, agognato, sognato e pieno di parole non dette a voce. Riesce ad esprimere tutta la gioia del principe nel ritrovarsela lì, in quella stanza. E solo in quel momento Shade abbandona il pianoforte, smettendo di fare fluttuare le sue mani sui tasti, perché non ha più bisogno di perdersi nei ricordi per ricordarla, ora Rein è lì, per lui. È ritornata.
Aaww, e poco importa se l’abbraccio, quasi prepotente, così forte dovuto allo slancio del giovane, li ha fatti andare a sbattere contro il muro. Ora sono lì, insieme e nessuno li potrà dividere.
Uh, forse sono riuscita a dire qualcosa di serio … forse sono tornata sana di mente, forse … è il caso che io vada prima di compromettere quella poca serietà che sono riuscita ad inserire nella recensione.
Un bacio,
Aria |