Buonasera Lella-chan,
eccomi qui, pronta a commentare dopo un ritardo a dir poco spaventoso. Data l'ora non credo di riuscire a scrivere qualcosa di estremamente sensato, anche perché sono ancora in uno stato di euforia dovuto alla cena-di-classe-dei-ex-compagni-di-quinta, uhm, dovrei cominciare a trovare un soprannome, non posso ripetere sempre qualcosa di così lungo …
Comunque, dato che non ho sonno e Morfeo è ancora lontano, ho deciso di approfittarne per passare a commentare qualcosa e cominciare a rimettermi in pari con le recensioni che dovrei lasciare. Che per inciso sono una caterva! ç__ç
Ma prima di cominciare: come stai? È da un po' che non ci sentiamo, e spero che lì da te vada tutto bene. =)
Mi piace come tu abbia usato il prompt, è stato veramente ingegnoso e molto da te. ♥
Come tu sai adoro le descrizioni, e le tue sono sempre una cosa unica, una meraviglia. Sì, sono meraviglierrime! E non sto esagerando, davvero. E non osare dire che hai scritto qualcosa di banale perché non è assolutamente vero! Non dovresti sminuire così il tuo lavoro, dovresti avere un po' più di fiducia nelle tue capacità perché sei una bravissima autrice [non saresti tra i miei Autori preferiti altrimenti, non credi?] ed anche una bella persona. Promettimi che uno dei buoni propositi per l'anno nuovo sarà quello di avere più fiducia in te stessa. ♥
Passando alla flash, tu mi vuoi morta. No, sul serio, quando hai descritto la collana-orologio, ero in visibilio, perché stavo pensando alla mia Giratempo [la "collana" che Hermione Granger usa ne "Il prigioniero di Azkaban" per seguire tutte le lezioni di quell'anno e salvare Sirius Black dal bacio dei Dissennatori] che Antonio mi ha regalato per il mio compleanno. Inoltre, ricorda parecchio gli orologi da taschino usati nell'Ottocento [è uno dei miei periodi preferiti], e personalmente mi ricorda molto gli accessori vintage, uno stile che adoro e che non passa mai di moda.
Tralasciando quest'oggetto di bigiotteria, mi è piaciuto l'uso della grotta [mi ha ricordato un po' la grotta in cui si nascondevano sempre Ciccio e Andrew de "Il Seggio Vacante" di J.K. Rowling, e spero non me ne vorrai se l'ho immaginata pressappoco come l'ha descritta quest'ultima] e sapere che nessuno dei due ha dimenticato quel luogo, mi fa sorridere di felicità e di tenerezza.
Shade è proprio tenero [perdonami, al momento sono a corto di termini lessicali adeguati] quando non dice niente a Rein riguardo al suo imbarazzo – perfettamente malcelato, ricorda un po' i miei rossori –, ma con quel sorriso un po' divertito, un po' dolce, un po' suo, le fa intendere che ha perfettamente capito che il cellulare l'ha lasciato a casa. E chissà, magari lo sapeva già. Con tutte le volte che avrà provato a chiamarla, qualcuno a casa della ragazza si sarà accorto ed avrà risposto, credo.
Ed in qualche modo questo loro incontro nel loro nascondiglio segreto ha un nonsoché di mistico, magico e credo che la fortuna, il fato o chi si voglia, ci abbia messo lo zampino. Shade potrebbe anche averla vista correre sin dall'inizio, così come potrebbe anche averla intravista solo negli ultimi metri. In qualunque modo sia andata, quel lieve tocco Shein, unito al luogo che li ha in qualche modo visti crescere e visto maturare i loro sentimenti, è un'esplosione di sensazioni veramente uniche.
Forse è meglio se la smetto qui, d'altronde ti avevo detto che non avrei scritto niente di così sensato.
Un bacione, ♥
Himeko |