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Autore: Ayumu Ena    25/07/2014    3 recensioni
#9. Solo inutili bugie ricorderò di te ◦ Fra pochi mesi avrebbe rivisto quegli occhi, osservando un tempo passato che gli era scivolato via dalla mani come un soffio di vento. Lei avrebbe fatto altrettanto e si sarebbe chiesta chi fosse quel giovane dai capelli cobalto.
{Partecipa a “La sfida dei 200 prompt” indetta da msp17 | Raccolta di Flashfics | Rein, Shade centric – accenni Rein/Shade}
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein, Shade
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Helen Ward. | Fandom: Twin Princess.
Titolo: Come spine. | Prompt: #35. Morte.
Note: partecipa alla challenge La sfida dei 200 prompt indetta da msp17.


L'alba del tempo


Come spine

Riesci a sentirmi?
Sarai sempre con me, vero Fine?

Era morta da anni ormai, eppure Rein non si era mai recata nel luogo in cui la sorella, parte di lei da quando era nata, riposava in pace. Tuttavia quello era un giorno speciale, per cui prima di avviarsi, prese due rose: una blu, una rossa.
Dopo esattamente cinque anni dalla sua scomparsa, una ragazza dai capelli blu, dal cuore lacerato dal dolore e dal volto provato era pronta a dire addio.
Poteva percepire chiaramente una parte di lei staccarsi ad ogni passo che la accompagnava. Voleva tornare a vedere quella parte di sé che ormai da tempo non c'era più, eppure lo sapeva bene: lei non sarebbe mai più tornata. Non avrebbe più abbracciato quel corpo gracile quanto il suo, non avrebbe più riso insieme a lei, nulla sarebbe cambiato. Solo i ricordi, tristi, felici, amari, gioiosi ed effimeri sarebbero riemersi. Tuttavia delle immagine destinate a durare pochi instanti della sua vita, non le servivano a ripagare tutto il dolore che si celava dietro a quel viso. Quello sguardo triste che, dopo tanti anni, non aveva ancora versato un lacrima poiché la sofferenza aveva consumato ogni sua forza, guardava ora davanti a sé. La tomba della sorella era due passi da lei, così con una calma struggente si avvicinò ed abbassò il capo con una tormentosa lentezza.
Fine. Gridò nella mente. Quel urlo fu così acuto che Rein cadde a terra. Le ginocchia sbucciate e le guance solcate da nuove lacrime ne di gioia ne di dolore, ma soltanto pieno d'odio verso chi gliela aveva portata via.
La vita non è giusta. Si ritrovò a pensare.
Strinse la presa ai gambi sottili delle rose che teneva fra le mani. Serrò, poi, con prepotenza i palmi sulle spine e la pelle si lacerò, lasciando gocciolare piccole quantità di sangue.
A pochi centimetri da lei un ragazzo la osservava.
Quando se ne accorse lasciò cadere le rose, mentre alcuni petali rossi si staccarono dal resto e rimasero inermi al fianco dei due fiori.
«Cosa ci fai qui?» mormorò quasi con rabbia.
«Mio padre» disse incrociando gli occhi vuoti della ragazza.
Poi non appena Rein sentì quelle parole si diede della stupida. Come ho potuto rivolgermi a lui con tanta freddezza? Aveva dimenticato che non era l'unica ad aver perso qualcuno.
«Mi dispiace. Non volevo.»
«Lo so» disse mostrandole un sorriso triste.
Lo guardò negli occhi ancora una volta e solo allora capì. Il tormento che leggeva in quelle iridi scure era lo stesso che si poteva cogliere nelle sue. Sorrise amaramente come lui pochi secondi prima, e poi l'urlo acuto dentro di lei prese nuovamente il sopravvento. Si portò le mani sporche di sangue fra i capelli, tappandosi le orecchie e poi cadde sulle ginocchia, immobile.
Il ragazzo si precipitò verso di lei e ricongiunse le sue mani a quelle di Rein.
Addio, Fine.





[Angolo Autrice]. Buonasera! Ehm, lo so, lo so una storia più triste non potevo inventarla. Ma con chi segue questa raccolta avevo accennato ad un tema un po' particolare. E spero di aver reso i sentimenti di Rein al meglio. Quanto sua sorella sia importante per lei e quanto il loro legame sia solido, nonostante tutto nonostante l'ostacolo forse più difficile da superare: la morte.
Qualche giorno fa ho ascoltato I'm with you di Avril Lavigne. Una volta terminata la storia ho riascoltato la canzone ed ho immaginato Rein mormorare le parole della canzone, la maggior parte destinate a sua sorella eccetto quando dice prendimi per mano – lì ho pensato a Shade, siccome nella scena finale lui sfiora le sue mani. Ovviamente ognuno può interpretarla come più gli piace, io ho solo detto la mia. ;)
Be', leggendo avete trovato errori? Il prompt l'ho rispettato secondo voi? Fatemi sapere la vostra opinione se ve la sentite. :)A presto, spero!
Un abbraccio
Helen Ward
   
 
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