(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Per segnalare all’amministrazione una ff che a mio modesto parere valga la pena di valutare ed inserire tra le scelte, prendo in prestito le parole dello scrittore Roberto Cotroneo il quale, nel suo recente libro “Il sogno di scrivere ”, dice:
“Le favole iniziano con un C’era una volta, e molte storie iniziano da un punto preciso. Ma i buoni romanzi iniziano invece con qualcosa che ha un inizio da un’altra parte. E senza quell’altro inizio avete poco da fare. Non riuscirete a raccontare qualcosa che possa appassionare abbastanza. (…) Prima di ogni incipit c’è una storia che ancora non viene raccontata, che forse sarà raccontata, ma che giustifica il fatto che qualcuno si metta a scrivere. (…)”.
La ff “IL CUORE DI KATE” di Germangirl HA, certamente, un inizio da un’altra parte: ce l’ha nel cuore e nella mente dell’autrice, che è riuscita ad appassionare, con un prologo estremamente accattivante; inoltre la storia è giustificata dall’originale punto di vista attraverso il quale essa viene narrata.
E ancora, sempre rifacendomi alle parole di Cotroneo:
“(…) è il primo dei piaceri della lettura. Leggere infatti non è entrare nel mondo di un autore e uscire dal proprio, ma è dare all’autore il posto di guida dell’automobile con la quale ti muovi per il mondo. E poi stare a guardare come le strade che hai sempre percorso, i luoghi dove sei sempre andato, le persone con cui parli ogni giorno, con cui dividi il letto, il bagno, una casa, o anche solo la stanza di lavoro possono diventare altro. (…)”
Questa ff è proprio questo che riesce a fare: sa guidarti nelle stagioni di un telefilm per il quale sono già stati scritti fiumi di parole e ti fa osservare ogni personaggio, ogni momento cruciale, ogni svolta del rapporto tra i due protagonisti, con altri occhi, con lo sguardo attento e intimo della voce narrante, del protagonista di questo racconto davvero originale.
E poi ti fa sorridere, per l’umorismo che aleggia in ogni capitolo; un umorismo dettato dalla profonda conoscenza dei personaggi, che sono descritti con amore, ma al tempo stesso con l’occhio acuto di un’autrice che ne ha colto anche gli aspetti più sottili e umani. Un umorismo intelligente, che non arriva mai al sarcasmo né al grottesco, ma si limita a farti riflettere e a farti scoprire quanto sia profonda la psicologia dietro a “semplici” personaggi di un telefilm.
Infine gratifica anche dal punto di vista della pura e semplice lettura: lo stile è sempre impeccabile e la costruzione della vicenda altrettanto; la rivisitazione delle stagioni del telefilm è ricca e al tempo stesso essenziale. Non annoia, non è grondante di parole inutili e frasi ripetitive; è dosata nella giusta misura in cui racconta i fatti essenziali e narra i sentimenti dietro a tali fatti, senza dilungarsi troppo ma al tempo stesso senza scappar via troppo velocemente. In un racconto come questo, dove le stagioni del telefilm sono riassunte e narrate attraverso il punto di vista del Cuore di Kate, era facile incorrere in entrambi i rischi: quello di dilungarsi troppo in particolari insignificanti, oppure quello di sorvolare su aspetti fondamentali al racconto nel timore di annoiare o di non sapere come gestirli. Invece l'autrice è stata davvero maestra nel dosare in maniera equilibrata i capitoli.
E infine (sempre citando Cotroneo):
"(...) Scrivere è riuscire a far muovere in modo autonomo una storia che nella propria vita ha importanza. E fare in modo che tutto quello che abbiamo da dire possa finire altrove, da qualche altra parte, e diventare un meccanismo funzionante per altri. (…)”
Come mi è capitato di leggere in recensioni ad altre ff dopo questa, le definizioni usate dall'autrice "L'inquilino dell'attico" e "L'inquilino del loft" per definire rispettivamente il cervello di Kate Beckett e lo stesso Rick Castle, sono ormai diventate gergo comune tra le fans di questo fandom e cosa, meglio di questa per una ff, può rappresentare ciò che Cotroneo definisce "un meccanismo funzionante per altri"?
Forse solo l'epilogo di questa originalissima ff, così come lo ha concepito l'autrice: l' "evento importante" da lei citato nel prologo è il parto cesareo di un bimbo che, ci sarà o non ci sarà ahimè non starà ai fans deciderlo, ma di certo l'autrice lo ha fatto immaginare (e sperare) col suo finale e il potere della scrittura sta proprio in questo, ovvero permettere a chi legge di immaginare. Un finale degno di tutta quanta la ff, che la completa e la rende "universale", a prescindere da quante altre stagioni potrebbero girare del telefilm, da quali altre rocambolesche avventure potrebbero propinare gli sceneggiatori, da quale finale "vero" potrebbero regalare ai fans. Perché il finale di questa ff è quello che ogni fan auspica e, pertanto, in assoluto il migliore.
Alexandra |