Ed ecco la fiction che aspettavo *w*
Doveva essere per il compleanno di Percy e tale è stata, partendo dall’ambientazione stessa che ruota appunto attorno a questa data. Dopotutto, se ci pensiamo, il 18 agosto è davvero un momento significativo per il Pernico. Molte persone che conosco hanno detto di essersi innamorate di Percy e Nico insieme dopo che, alla fine del quarto libro, Percy pensa con tristezza che Nico probabilmente non ha mai mangiato una torta di compleanno e quindi lo invita alla sua festa in famiglia.
La torta blu, immancabile, che giustamente anche tu hai ripreso in questa storia.
Mi è piaciuto tantissimo come hai sviluppato la trama compleanno dopo compleanno, partendo da quelli passati dei ricordi fino ad arrivare al presente.
Il diciottesimo compleanno, il primo della “tradizione” di Nico che si ferma più a lungo degli altri a casa di Percy, è stato un po’ amaro per la palese incertezza di Nico che pareva dubitare di essere davvero gradito, però anche adorabile quando a sorpresa lui scoppia a ridere e Percy, dopo essersi unito a quella risata, viene folgorato dalla scoperta che Nico è bello senza il suo solito cipiglio cupo.
Ho amato il suo pensiero che, da quel momento, il suo obiettivo sarebbe stato far ridere sempre Nico **
Tra l’altro ho trovato perfetta la spiegazione, così semplice e così naturale, del perché Percy e Annabeth si sono lasciati. Come sai concordo appieno: si vogliono un bene dell’anima e come amici sono fantastici, ma viceversa come coppia diventano fasulli e noiosi.
Il diciannovesimo compleanno poi è stato importante per il modo in cui Percy ha, in pratica, analizzato tutto il suo rapporto con Nico. L’iniziale esasperazione per un bambinetto rumoroso e invadente, la fase dell’odio, le incomprensioni e quindi la scoperta che Nico è davvero una brava persona con conseguente certezza che potrebbero essere grandi amici.
Peccato che se Percy arriva a capire che Nico si è trincerato dietro le sue barriere a causa di traumi esterni (la morte di Bianca) non riesce a sforzare il suo cervellino fino a chiedersi se per caso c’è un motivo dietro il modo in cui Nico cerca di evitare soprattutto lui.
E la fine ♥
Il fatto che Percy si sia ricordato di quella domanda sciocca di tanti anni prima è stato davvero bello, ha trasmesso quanto Nico sia sempre stata una presenza importante nella sua vita nonostante tra tutti gli alti e i bassi sia arrivato a rendersene conto solo parecchio dopo.
E poi Nico diciassettenne deve essere davvero bello. È vero che non sarà mai un super-atleta dalla bellezza facile da copertina patinata, ma ha quel tipo di bellezza discreta e ricca di fascino che, sei la sensibilità di coglierla, poi ti entra in testa e non ne esce più.
Invece Percy da copertina patinata lo è (come anche Jason, d’altra parte) ed insieme quindi sono stupendi anche dal punto di vista estetico.
Quando Percy rimane a bocca aperta nello scoprire che Nico lo ama praticamente da sempre, e poi quando Nico gli ripete più e più volte “ti amo”, come se finalmente si sentisse libero di dirlo…
Ho amato ogni dettaglio di questa storia |