Recensioni per
Beauty Watching
di Lady Windermere

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/08/14, ore 11:20

Ciao!
Scusa se la recenzione arriva solo ora.
Comunque... questa one- shot mi è piaciuta di pù della precedente, bravissima! *applausi*
Vado a leggere quello dopo!
Ciao!

Greece <3

Recensore Veterano
23/08/14, ore 14:38

Ma dai! Prima James Dean, ora River Phoenix: praticamente io e te siamo sulla stessa lunghezza d'onda... anch'io ho scritto una one-shot su River :))
Mi fa sempre piacere leggere qualcosa di nuovo su di lui, perché è un altro dei miei artisti preferiti: ci tengo sempre a chiamarlo artista per la sua versatilità, dato che si è cimentato nel campo musicale con la medesima passione e determinazione che ha dimostrato in quello della recitazione... era una persona veramente completa e molto creativa, e questo è uno dei suoi lati che apprezzo di più.
La citazione iniziale di "My Own Private Idaho" mi ha fatto stringere il cuore: azzeccatissima, penso che riesca a descrivere alla perfezione tutti i 23 anni in cui Phoenix è rimasto fra noi e, in particolar modo, quelli della propria infanzia di girovago.
Allo stesso modo, mi è particolarmente piaciuto il finale: in effetti il cognome di River era tutto un programma :) La famiglia lo scelse proprio per simboleggiare un nuovo inizio e, in un certo senso, abbandonò l'originale Bottom per scaramanzia: "hitting the bottom" in inglese significa "toccare il fondo" e, dato che all'epoca la famiglia non se la stava passando proprio bene dal punto di vista economico, il padre di River decise di optare per qualcosa che simboleggiasse l'inizio di un'epoca più fortunata e prospera per l'intero clan familiare. Non so a quali scandali familiari tu ti stessi riferendo - forse il periodo in cui la famiglia militò nei Children Of God? - ma non fu quella la causa del cambiamento di cognome.
Per quel che riguarda la storia, posso dire che la scelta di ambientarla durante l'ultima sera di River sia stata una buona decisione, che forse in un paio di punti ti ha però un pochino "sviata": raccontare un'overdose non è mai facile, soprattutto se non si ha molta esperienza con l'argomento... e lo dico da assoluta profana: non conosco nessuno che abbia avuto questo problema, né tantomeno l'ho avuto io, per cui mi devo basare soltanto sui racconti che si leggono su Internet o le miriadi di film - realistici o romanzati - che l'industria cinematografica c'ha proposto riguardo quest'argomento.
Tutto questo per dirti che, se da una parte il modo in cui hai narrato i fatti aiuta a dare l'idea dell'atmosfera concitata e confusa che ha permeato le ultime ore di vita di Phoenix, dall'altra, come un boomerang, causa forse un po' troppa confusione e dà l'idea di un qualcosa che è stato narrato probabilmente in maniera troppo affrettata. 
Mi spiego: dopo lo svenimento di River, il ragazzo si riprende e la Mathis fa per baciarlo... non so, a me ha dato l'impressione di una scena non troppo realistica, romanzata. La Mathis è già consapevole che Phoenix stia poco bene - precedentemente aveva vomitato e dato già segni dell'imminente overdose - eppure prova comunque a baciarlo? Non chiama nessun soccorso? Questo è uno dei particolari che mi ha lasciato un pochino perplessa, probabilmente perché io non reagirei allo stesso modo... comunque, da questa scena in poi, tutto inizia ad essere un po' più frettoloso. E da una parte è giusto che sia così, perché un'overdose è una morte improvvisa e concitata... perché la morte di River è avvenuta tra gli spasmi, la confusione generale e lo spavento dei due fratelli minori e della propria ragazza.
Comunque sia, in realtà il paparazzo lo aveva stranamente lasciato in pace - in un raro atto di gentilezza da parte di quella categoria giornalistica - e in pochi all'interno del Viper Room si resero conto di quel che stava succedendo fuori: lo stesso Flea salì sull'ambulanza praticamente all'ultimo secondo, e Johnny Depp venne a sapere che la vittima era River addirittura qualche ora dopo.
Furono i capelli tinti quelli che probabilmente trassero in inganno la maggior parte delle persone - solo i suoi amici più cari o conoscenti della Mathis lo riconobbero... e DiCaprio lo incontrò ad un'altra festa prima che entrasse al Viper Room, ma non riuscì mai a rivolgergli la parola e a confessargli che era uno dei suoi idoli. L'ironia.

Bene, ho finito l'ennesimo papirone da profeta nel tempio: perdonami tutte le osservazioni, è stato più forte di me!
Ma sono contenta che ci sia qualcun altro che scriva buone storie sugli attori che adoro con tutta me stessa, e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo :)

Dazed;
(Recensione modificata il 23/08/2014 - 02:39 pm)