Recensioni per
A Study In Furniture: Dead Objects Tell No Tales
di Leoithne

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/03/19, ore 21:09
Cap. 2:

Ciao, eccomi di nuovo a lasciarti una recensione. Dunque, quando mi sono approcciata a questa storia ho forse sottovalutato un po' l'aspetto dell'ottica dei vari personaggi che si susseguono, pensando che essendo degli oggetti avrebbero descritto soltanto i fatti a cui assistevano, e invece non è così semplice. O meglio, non è tutto qui. E qui devo sottolineare la tua bravura che è semplicemente pazzesca, perché hai dato a ogni oggetto un'anima, pensieri e sentimenti. Questa tazzina nello specifico, che lo ammetto: un po' mi ricorda il servizio da tè di Mrs Brick ne "La bella e la bestia" (ma un po' come tutta questa storia del resto), mi ha fatto una tenerezza assoluta. Una semplice tazzina, che sembra quasi annoiarsi dentro alla sua credenza, offre invece un punto di vista affascinantissimo della vita al 221b di Baker Street. Lei vede cose diverse rispetto alla poltrona, ha uno sguardo che definirei privilegiato sulla loro quotidianità, ma non solo. Anche su fatti importanti e drammatici. Non è onnisciente il suo sguardo, non sa tutto, non vede ogni cosa (e tu sei stata bravissima a gestire il suo punto di vista). Lei sa solo quello che vede, le cose a cui assiste, le persone che incontra più o meno piacevoli come le amiche di Mrs Hudson, il ragazzo dai capelli ricci, John, Moriarty... ognuno di loro le dà un'impressione differente, impressione che spesso è perentoria e definitiva ma che in altre occasioni invece muta. Ho amato il modo in cui ha descritto Sherlock: l'uomo dalle mani fredde e calde. Ci offri così, uno sguardo sul dualismo di Sherlock, mostrato attraverso il calore delle sue mani che poi è ciò che la tazzina percepisce delle persone. Sherlock è freddo, in apparenza, ma nasconde sotto di sé tutto un mondo di sentimenti incredibile e che nessuno è in grado davvero di scorgere. Lei stessa ci impiega del tempo per capirlo e, di nuovo, serve John perché un certo lato di Sherlock esca fuori. Un lato che anche la poltrona aveva notato e che viene fuori dopo tanto tempo, forse troppo. Sarebbe l'amore, l'innamoramento che Sherlock ha nei confronti di John e che esprime attraverso il calore. E che la tazzina coglie da sguardi rubati, cose che John non può vedere e che si perde, ma che ci sono e che Sherlock nasconde molto bene (ma non abbastanza per sfuggire a un oggetto). Come quel pianto dopo la visita di Moriarty, che significa tutto quanto e che colloca quei ricordi in un momento specifico della storia e di conseguenza anche piuttosto drammatico. Ma la tazzina, di nuovo, non è onnisciente: non sa tutto. Sa ciò che vede e sa che non c'è stato nessuno che la usasse per tanto tempo, ma sa invece che poi qualcuno è tornato. Lo sappiamo noi quel che è successo, ma adesso non importa questo. Lei non sa come o perché, ma è sicura che sia andato tutto bene. Il suo ricordo preferito un po' è anche il mio, lo ammetto, perché Sherlock e John che si baciano in cucina sono il simbolo che le cose sono andate per il meglio ed è questo l'importante. Uno sguardo rubato, di nuovo, tra una tazza di tè e l'altra. E io amo davvero tutto questo e il modo ironico e al tempo stesso delicato che sei capace di offrirci. Ci sono molti dettagli nelle tue storie, tanti particolari che amo ritrovare anche qui in ogni riga. Come l'unicità del gesto di Sherlock di preparare il tè da solo, la sua speranza (della tazzina) che sia per John e che quel gesto significhi qualcosa di più che un semplice "Preparare il tè", ma anche il fatto che John lo sappia preparare più che bene. Insomma, è tutto fantastico e io amo tutto di questa storia e non vedo l'ora di continuare a leggere perché è fantastica e tu hai avuto un'idea geniale.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
13/09/14, ore 00:35
Cap. 2:

No va beh, ma la dolcezza, sono uno più dolce dell'altro!! E' troppo bella come cosa, voglio il capitolo successivo e sono curiosa di sapere che parte del mobilio sarà. XD Poi la tazzina che ha versato il tè sulla poltroncina mi ha fatto ridacchiare un sacco. XD
E poi Sherlock e John sono così assolutamente carini, cioè, si son baciati, ma quanto sono splendidi. Li amo. *-*
E poi la scrittura mi piace, la trovo molto "sarcastica" (ti prego non prenderla a male giuro che è un complimento ma non so spiegarmi!) e molto, molto scorrevole *__* Al prossimo capitolo *__*

Nuovo recensore
12/09/14, ore 15:26
Cap. 2:

Fedeee, ma così mi fai sciogliere! Sei davvero gentilissima e sappi che, senza di te, questa fantastica storia non sarebbe mai nata! Riescii a renderla sempre più speciale, di mobile in mobile!
E la tazzina? Dire che è dolcissima è dir poco! E quanto mi piace quando divaga e si perde nei suoi pensieri... quasi quasi vado a sbirciare le mie tazzine per sentire cosa dicono di me! XD Ho adorato anche come hai inserito Mrs Hudson e quel cattivone di Moriarty... E il bacio è stato meraviglioso! Mi sono ri-sciolta! *-*
Non vedo l'ora di leggere del prossimo pezzo d'arredamento!! Ci risentiamo prestissimo!
Un abbraccio immenso,
Ida :*
(Recensione modificata il 12/09/2014 - 03:28 pm)