Recensioni per
Il figlio di Peter Pan.
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/02/15, ore 11:34

Io non avevo intenzione di adorare Sebastian più di qualunque personaggio al mondo, davvero D: Anche perché è un bambino e mi terrorizza e tutto il resto XD
Però è successo: il fangirlamento per Sebastian ha sostituito nella mia mente il mio fangirlamente costante generico, e ora so di essere perduta. Perché lo adoro e mi spezzerà il cuore, e tu sarei in debito con me di un cuore (di nuovo) U.U
Ho adorato questo capitolo con tutta me stessa. Le interazioni fra Annie e Sebastian fanno male, fisicamente male.
Sono meravigliosi e strazianti insieme, e Annie che racconta la favola di Peter Pan a Sebastian mi ha fatto sciogliere sulla sedia.
Ma, soprattutto, ho amato tantissimo il flashback di Finnick che racconta la storia a Annie. Mi ha uccisa, ma l'ho amato.
E, woah. Tu dici di non essere brava a scrivere su Annie, ma ti assicuro che in realtà sei meravigliosa. Vederla interagire con Sebastian e con Finnick è qualcosa che ha un grado di perfezione assolutamente distruggi-cuore, sappilo.
Oh, e il fatto che i personaggi (Sebastian, Lyla, Annie, Finnick, Kilian e Adrian) siano tutti legati, anche lontani nel tempo, dalla favola è qualcosa di assolutamente geniale.

Recensore Veterano
26/12/14, ore 20:40

Guten Abend ♥
Alla fine ce l’ho fatta a passare a recensire il secondo capitolo! Stasera cercherò di portarmi avanti il più possibile, con la speranza di recuperare in fretta tutte le storie che mi mancano *_*

Prima di partire con la storia vera e propria e con il lasciarti le frasi che più mi hanno colpita, volevo farti tanti complimenti per come hai reso Annie! Era proprio lei, con i suoi modi di fare un po’ strani – un pochino da fatina, come Lyla *_* - e nel rapporto con il figlio. Mi è piaciuto molto come l’hai resa perché più o meno abbiamo la stessa visione delle cose, riguardo a questo bel personaggio! Ce la vedo proprio a raccontare le favole al figlio e a fare osservazioni che a prima vista potrebbero sembrare un po’ strane ♥ *coccola Annie*

Dunque, passiamo un po’ alla storia e a ciò che mi ha colpita di più!
Anzi, ciò mi ricorda che all’inizio, quando hai fatto accenno a Sebastian che fa un origami, mi sono sentita sprofondare perché ho pensato a Sawyer e Yasha e mi è venuto da piangere ç_ç *coccola i Ringo-Sasha* Tra l’altro, mi sorge spontanea una domanda: è stata Johanna-la-madrina-più-figa-e-badass-del-mondo a insegnargli? *____*
Comunque, adesso giuro che mi concentro solo sulla storia u.u

Finalmente, Sebastian riesce a trovare una soluzione all’interrogativo sorto dopo l’incontro con Lyla: finalmente scopre chi è il Peter Pan a cui è stato paragonato suo padre.
Mi è piaciuto molto che tu abbia deciso di farglielo raccontare da Annie perché – come ti ho detto nelle prime righe – ce la vedo bene a raccontare le fiabe al figlioletto!
Una frase, in particolare, mi ha colpito tra le prime: la mamma se ne era andata per un attimo, ma era riuscito a farla tornare da lui.
Mi ha trasmesso una tenerezza assurda, perché Sebastian ce l’ha fatta: è riuscito a “salvare” la sua mamma dall’oblio di ricordi in cui le capita di cadere; quello che a lui non piace perché lei non è più la mamma che lui vorrebbe. Dalle parole emerge una sorta di autocompiacimento che mi ha fatta sorridere; come se Sebastian fosse fiero di questo piccolo, grande obiettivo raggiunto ♥
Una cosa che mi ha colpita, anche, è stato quel “se n’è andata”, come se Annie non ci fosse più; come se fosse andata via dalla casa. Ma Annie è lì, è viva, è accanto a Sebastian. Eppure, lui non sente più la presenza, è come se Annie – malgrado sia lì fisicamente – sia scappata.
Non lo so, questa cosa mi ha colpita proprio tanto e un po’ ammetto di essermi emozionata, perché forse è peggio avere vicino una persona che mentalmente non è lì con noi, che averla lontana fisicamente.
Finito questo momento pseudo-filosofico (xD) direi che passo alla prossima parte.

IL FLASHBACK
Inutile dire che il mio cuoricino ha fatto crack, vero? Non si nota che loro sono la mia OTP, no no no no no no ♥
Tornando serie (seh, come se con me fosse possibile), vediamo se riesco a scrivere qualcosa senza mettere in mezzo i miei vaneggiamenti in merito a questa bellissima ship che io assolutamente non amo alla follia u.u
Inutile dirti che Finnick è IC, te lo avevo detto anche quando mi facesti leggere questa parte in anteprima! È proprio lui, nei modi di fare: un ragazzo apparentemente scanzonato e sbruffone, che si crede Dio - LO È - ma che in realtà è profondamente turbato e triste, infatti – come dice Beetee in Mockingjay - è già tanto se è ancora vivo. [ O qualcosa del genere, adesso non ho il libro sotto mano e non ho molta voglia di salire al polo Nord, ops, nella mia camera per prenderlo. XD ]
Ho amato il modo in cui hai deciso di farlo confidare con Annie, il modo in cui lei gli propone di parlare – e soprattutto, l’accenno al fatto che Annie non voglia mettersi le mani sulle orecchie, malgrado il dolore di Finnick faccia troppo rumore. Ho amato questa parte, perché dimostra che meravigliosa coppia siano stati [ Sigh, è triste parlare al passato. *si soffia il naso* ], dimostra come fossero fatti l’uno per l’altra e come si amassero incondizionatamente. È per questo che sono la mia coppia preferita, già ♥ Oltre al fatto che sono angst e io sono masochista

Sua madre era bellissima quando scherzava con lui, ma quei moti di allegria la sorprendevano di rado e Sebastian non era ancora riuscito ad abituarcisi. Gli piacevano, però. Lo facevano sentire piccolo, come un qualsiasi bambino di sei anni. Torniamo ora a Sebi e al momento del racconto, a come finalmente lui riesca a vedere la sua mamma come l’ha sempre sognata. Ti lascio questa frase perché mi ha proprio intenerita: rappresenta benissimo com’è Sebi, un bambino di appena sei anni, costretto a crescere troppo in fretta, con troppi pensieri strani per un bimbo di quell’età.
Ti farò una confessione: in questa scena, ho pensato molto a Joel ♥ Forse perché entrambi sono molto maturi per la loro età, quindi il parallel è stato inevitabile! Inutile dire che mi sono messa a shipparli furiosamente, ma ormai lo sai che io shippo i Jobastian da morire e spero sempre in un loro bacetto u.u D’altronde, i loro papà sono una delle nostre OTP *___*

La scena in cui Sebastian pensa a suo padre, al fatto che non è vero che veglia su di lui, mi ha definitivamente distrutta. Dalle parole emergeva proprio tutta la sua rabbia, il suo disappunto per essere – in un certo senso – “abbandonato a se stesso”. Annie è una brava mamma, solo che purtroppo ha tutti i suoi problemi e fatica a stargli dietro; oppure cerca di proteggerlo ossessivamente – come hai accennato nel capitolo precedente, quando si parlava di Sebastian che, di tanto in tanto, va in mansarda per giocare con i tridenti di suo padre e spaventa Annie.
E tutta la sua solitudine emerge in questa parte. Sebastian ritorna ancora il bambino di sei anni che dovrebbe essere, un bambino che piange perché è triste e che non si trattiene; un bambino “normale”, ecco.
Anche la parte in cui pensa al fatto che invidia Peter Pan mi ha colpita. In fondo, il desiderio più grande di Sebastian è essere un bambino, come lui, invece non può.
E insomma, ho perso un po’ le parole, perché questa scena è di grande impatto emotivo e quando mi emoziono fatico a dire quello che ho provato nella lettura. XD
Sappi solo che quest’ultima parte è stata agrodolce e bellissima: triste perché Sebastian fa dei pensieri davvero profondi e un po’ angoscianti, per la sua età; però dai gesti di Annie, dal modo in cui cerca di tranquillizzarlo e di proteggerlo emerge una dolcezza davvero infinita, che dimostra quanto lei tenga al figlio, malgrado tutti i suoi problemi le impediscano di essere “la mamma perfetta”. E scommetto che lei stessa si senta in colpa, per tutto ciò, solo che non può farci niente.

Sono giunta alla fine e mi rendo conto che le mie recensioni stanno divenendo dei papiri, già.
Anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, anche se l’avevo già letto, ho provato le stesse emozioni, come la prima volta *_*
Davvero complimentissimi, vedo di leggere anche il terzo u.u
Bravissima ♥
Alaska. ~

P.S.: Finnick è tanto felice per come l’hai reso e dice che è contento che nel fandom ci sia gente che sappia rappresentarlo IC, quindi si offre di mandarti una sua foto vestito da Babbo Natale – magari insieme a Gale, se accetta di farsi fotografare u.u

Recensore Veterano
02/11/14, ore 10:15

Ciao, mia carissima e bravissima Kary ♥
Non so quanto tempo sia passato dall'ultima volta che ti ho lasciato una recensione. Non so quantificarlo esattamente, ma so per certo che è troppo. Non hai idea di quanto mi sia mancato recensire una delle tue storie, e commentare su Efp in generale: il blocco spiacevole provato per ogni volta che tentavo di farlo, poi, è stato ancora più brutto, perché mi faceva desistere da ogni proposito di farlo in futuro. Non credo che fosse motivato da una causa precisa, né tanto meno dalle tue fanfiction originali e meravigliose, che, nonostante tutto, ho continuato a leggere e ad ammirare profondamente, anche se da lontano. Ma adesso, complice la necessità di qualche momento di pausa, la mia rinnovata passione per Hunger Games e... naturalmente, questa splendida storia che mi ha catturato completamente, eccomi qui, ancora a gironzolare fra le tue storie, pronta a rimboccarmi le mani e a scriverti un commento come si deve. ♥

Prima di iniziare, una piccola precisazione. Sto pubblicando la recensione soltanto oggi, ma la verità è che l’avevo già scritta venerdì scorso, quando ancora non avevi aggiornato la storia e non avevo ancora avuto modo di leggere il terzo capitolo. Mi sembrava doveroso dirtelo, non vorrei che pensassi che discriminassi in qualche modo il povero ultimo capitolo! :P So anche che, nonostante questo, ho iniziato l'opera di commento in un modo un po’…strano, partendo dal secondo capitolo e bypassando il primo: non sapevo esattamente quale scegliere, fra i due, ma, alla fine, ho deciso per quello che avevo letto più di recente e che, proprio come il primo, mi aveva emozionato tantissimo. Ma, nonostante questo, durante la stesura del testo è probabile che la corrente di pensieri e di riflessioni sulla storia mi trascini indietro anche alla prima parte dell' Atto I... Ti chiedo scusa in anticipo, perché temo che non ci capirai più nulla! Ahahaha Ma cercherò anche di essere più organica e meno confusa possibile, o, per lo meno, ci provo! ♥

"Il figlio di Peter Pan" è una fanfiction che mi ha attirato sin da subito. Ricordo che, quando l'avevo trovata per la prima volta su Efp, ero corsa subito ad aprire il collegamento, perché ero davvero curiosa di esplorarne il contenuto: beh, cara, sappi che non sono rimasta assolutamente delusa! So bene, poi, quanto tu sia affezionata a questa fanfiction, e leggere del background in cui è nata non ha fatto che accrescere il valore che, automaticamente, le avevo attribuito. Credimi, si vede che ci tieni: il modo in cui l'hai scritta, la cura che hai dedicato, come sempre, ad ogni suo aspetto che la caratterizza lo testimonia in modo inequivocabile. E penso non ci sia nulla di più bello del constatare proprio durante la lettura, proprio tramite essa, quanto un autore è legato alla propria creatura, al proprio lavoro, frutto della collaborazione coordinata di mente, "mano", ma, soprattutto, cuore. Non potrò mai smettere di ammirarti, per questo (e molto altro, ma va beh! :D) ♥
Bene, dopo questo assaggio di poema omerico (?) ancora prima di iniziare, giusto per scaldarci un po' ;), posso immergermi completamente nell'analisi del testo.
Ho amato il titolo, o meglio i titoli che hai assegnato hai capitoli: sia "Chi è Peter Pan?", sia "Solo Sebastian" sono incredibilmente attinenti al contenuto del capitolo, perché lo sintetizzano benissimo, in una sola espressione. E poi, catturano irrimediabilmente l'attenzione del lettore "Chi è Peter Pan?", in particolare, trionfa incontrastato, da questo punto di vista. Quando ho iniziato a leggere, ero veramente curiosa di vedere come avresti intrecciato i personaggi e il background di Hunger Games con la favola di Peter Pan, e trovarmi a inizio capitolo una domanda a cui volevo rispondere anch'io... beh, è stata una strategia vincente! ;) Ottima scelta, cara ♥ Ti faccio i complimenti anche per la presenza delle citazioni accanto ai sottotitoli, perché... sono delle citazioni splendide, e credo che tu non abbia potuto optare su nulla di meglio! Le conoscevo entrambe ed entrambe occupavano già un posto speciale nel mio cuoricino! Ritrovarle in questa fic non ha potuto che farmi un grande, grandissimo piacere! :D (Sono innamorata in modo particolare della prima, quindi... ti lascio immaginare quanto stavo fangirlando non appena ho aperto e mi sono trovata tutta quella bellezza messa insieme! :D)
... Giuro che ora la smetto di parlare di aspetti non direttamente correlati alla trama del racconto, ma... l'immagine *______* Mi è piaciuta un sacco! Amo quelle sfumature di colori, amo l'immagine del bambino sulla sinistra (è adorabileeee! So che non ti aspettavi per niente che l'avrei detto! :P ) e le due figure di spalle, immortalate nel guardare il mare... Favolosa! *_____* Complimenti davvero, cara!
La scena con cui si apre il secondo capitolo mi ha strappato, sin da subito, un sincero sorriso, dolce e commosso: hai descritto un momento "delicato" quale il "ritorno" di Annie dal suo mondo personale in modo... delicato, appunto. Hai tratteggiato alcuni elementi essenziali: il tocco di Sebastian, lo sguardo della madre che, lentamente, sembra mutare e i due sorrisi luminosi di entrambi, e già vedevo tutta la scena, la sequenza di movimenti e la serie di sguardi, concretizzarsi di fronte ai miei occhi: meraviglioso. In particolare, il riferimento al sorriso raggiante di Sebastian mi ha sciolto il cuore: grazie a te, sono riuscita a calarmi benissimo nella sua prospettiva e a cogliere totalmente tutta la sua contentezza per esser riuscito a "riportare indietro" la madre. Un successo di cui può solo andare fiero.
Hai raccontato in modo magistrale "l'evento" cardine del racconto, il flashback di Annie e il parallelismo con il racconto che Annie fa al proprio bambino. Non appena ho letto che la storia di Peter Pan era amata tanto da Finnick, mi è venuto un nodo allo stomaco, immaginando il carico di feels che questo avrebbe comportato: è stato proprio così! Però, ammetto che non mi aspettavo di trovare il riferimento a Killian, il ragazzo a cui aveva fatto da mentore Finnick, benché ci avevi avvertiti della sua presenza nella fic nelle note dello scorso capitolo. E'stata una sorpresa che mi ha fatto molto piacere, e ha reso ancora più interessante tutta la lettura. Più che interessante, però, dovrei definirla... davvero commovente. Sei riuscita a dipingere benissimo tutto il dolore di Finnick per quella morte ingiusta a cui ha dovuto assistere, completamente impotente, come anche la stessa impotenza di Annie, che, in quel momento, non sa come fare per consolare il proprio amato. E'dolcissima la descrizione delle loro carezze, delle parole che si sussurrano a vicenda: ne "Il canto della Rivolta", la Collins ci ha offerto qualche spezzone - troppo breve, per la verità! - per conoscere il magico rapporto che caratterizzava questi due Vincitori. Personalmente, li ho sempre adorati come coppia, proprio perché li ho sempre trovati affiatati, uniti come non mai, fermamente convinti del loro amore, armati di piccole "strategie" note solo a loro due per sorreggersi l'un l'altro nei momenti di difficoltà. E penso che i dettagli che hai inserito in questo stralcio si inseriscano perfettamente nel mio "quadro personale" che mi sono creata della coppia. Ti adoro *___*
Molto bella anche la versione della storia che Annie presenta al figlio: focalizzandosi sugli aspetti più affascinanti della favola, di quelle informazioni mirate che sapeva avrebbero ammaliato il figlio, riesce nell'intento di incatenare a sé l'attenzione e lo sguardo di Sebastian. La "rivelazione" del segreto per volare, poi, mi ha proprio emozionato e fatto rivivere, per un attimo, alcuni frammenti felici, ricordi sopiti della mia infanzia: è stata una sensazione bellissima, e rievocarla in questo contesto, leggendo delle righe così ben scritte e relative ad un momento tanto colmo di tenerezza, mi ha fatto veramente piacere. Quanto è dolce Annie che fa il solletico al figlio! *____* Ho apprezzato molto l'allusione al "sorriso timido" di Sebastian che riflette una sorta di incredulità per quel comportamento quasi anomalo della madre. Ma la parte migliore è stata sicuramente la constatazione del piccolo, che apprezza quel gesto così traboccante di gioia, perché, purtroppo, consapevole di quanto siano rari momenti simili... anche se, in realtà, per un bambino di sei anni dovrebbero essere routine... :( Ho trovato questo pezzo estremamente realistico, associato anche al desiderio - con chiaro riferimento a Peter e alla sua storia - di "voler restare piccolo per sempre".
La scena successiva mi ha fatto venire davvero il magone, forse perché Sebastian - che tanto piccolo poi non è... - "precipita" bruscamente dal mondo di favole, dove regna, scintillante e piena di speranza, l'ipotesi che suo padre sia “un secondo Peter Pan”, alla schiacciante realtà, un macigno che gli cade addosso e lo rabbuia improvvisamente. L'occhio del lettore ha modo di esplorare, ancora una volta, tutta la sua solitudine, la sua profonda tristezza per la mancanza di una figura stabile, onnipresente e costante che possa vegliare su di lui, che lo possa proteggere. Un desiderio legittimo per un bambino della sua età, anzi, quasi un "obbligo" che, tuttavia,  nessuno pare poter veramente adempiere per lui :( Anche dopo aver letto i libri della saga, ho sempre cercato di immaginarmi quale vita difficile avrebbe condotto questo figlio sfortunato, privato di alcuni elementi essenziali per la vita di un bambino... E tu, cara, con un realismo impressionante, sei riuscita a descrivere la sua condizione scavando a fondo nel suo animo segretamente tormentato, lasciando il lettore disarmato e carico di una profonda malinconia: ti posso fare tutti i miei più sentiti complimenti *____*
Ok, io ho scritto che mi stavo già commovendo nella scena precedente, ma... cara, quella che segue ha messo a dura prova la mia emotività! :( Leggere, o meglio... vedere, grazie alla potenza del tuo stile e delle tue parole, entrambi i personaggi sul punto di piangere è stato... struggente, veramente. Per quanto diversi siano i fardelli che entrambi portano sulle spalle, perché diversa è la loro età, la loro condizione... Annie e Sebastian conoscono bene cosa significhi vivere senza una figura fondamentale, sostegno e nutrimento al tempo stesso, che sia un padre o un marito. E vederli immortalati così, in un abbraccio che cerchi di arginare tutto il dolore che portano dentro... è stato drammatico e molto, molto commovente.
Infine, la sequenza conclusiva, ancora una volta focalizzata sul confronto Sebastian/Peter Pan. Ho apprezzato questa scena finale, sia perché si riallaccia direttamente al capitolo precedente, sia perché si configura come prosecuzione della riflessione di Sebastian relativa all'essere "piccoli per sempre". Se, prima, si notava quasi un desiderio vago ed imprecisato di aspirare a quella condizione ed essere, dunque, come Peter Pan, ora il distacco da questa enigmatica figura delle favole (e, perciò, il distacco anche da suo padre), è chiaro ed evidente. E' come se, ora, Sebastian fosse quasi "geloso" della vita speciale di Peter, del suo privilegio di accedere all'Isola che non c'è, restando sempre "al di fuori" del caotico mondo degli adulti. E'come se sapesse che, per lui, la vita è ben diversa: l'Isola che non c'è un posto irraggiungibile e l'universo degli adulti un mondo troppo, troppo vicino per un bambino come lui - un bambino costretto a crescere troppo presto. 
Sai già quanto mi fosse piaciuto il titolo che avevi scelto per questo capitolo, dunque... non ho potuto non apprezzare la frase "Sono solo Sebastian. Sebastian e basta.", che rispecchia completamente il punto di vista del bambino e che si presenta, da parte di Sebastian, come un'auto-affermazione di sé e della propria identità, in un mondo in cui tutti, invece, sono soliti paragonarlo a qualcun'altro.

Carissima Kary, arrivata alla fine di questo capitolo, non mi resta che dirti che questo lavoro ha tutta l'aria di diventare magnifico. L'idea che hai avuto originariamente, di trovare dei punti di contatto fra il mondo di Hunger Games e quello di Peter Pan, è in sé davvero originale, ma anche il modo in cui la stai portando avanti rivela, ancora una volta, la tua bravura ormai affermata. Al solito, ti faccio i complimenti per la maestria con cui ti destreggi con i personaggi e li caratterizzi, perché, leggendoti, sembra davvero che tu li conosca da una vita: pur essendo la storia narrata in terza persona, ci si riesce a calare direttamente, immediatamente nella mente e nel mondo di ognuno a cui, di volta in volta, affidi la "voce" per parlare. Per quanto riguarda lo stile... cara, anche qui devo dire che sei bravissima e che, anzi, mi sembra proprio che tu sia in costante crescita anche da questo punto di vista. Il tuo modo di scrivere è sempre limpido, scorrevole... riesci a divorare letteralmente il lettore, fagocitandolo nelle tue parole e immergendolo in un mondo da cui quasi non viene voglia di riemergere. In più, usi sempre delle immagini bellissime. L'espressione "distendere lo sguardo sul mare", riferita a Finnick nel flashback, mi ha veramente ammaliata *_____* E'una frase suggestiva, e credo che evochi bene l'atto di contemplare una sconfinata distesa d'acqua come può essere quella del mare. Ed amo la tua attenzione per i dettagli: ho adorato, ad esempio, come, per indicare il gesto di sfiorare il nasino del piccolo Sebastian, tu abbia esplicitato "facendo scorrere il polpastrello sulla punta del naso del figlio". Non so, forse è una "cosa mia", che amo i dettagli e questi momenti che sembrano fotografati con una lente di ingrandimento o, da un punto di vista più temporale, analizzati, fotogramma per fotogramma, a rallentatore, ma... l'effetto che ne è derivato, secondo me, è stato stupendo. Tutto questo, tutti questi aspetti messi insieme, contribuiscono a creare un'atmosfera magica, che avvolge lettore e personaggi, anche quelli più "lontani" come Finnick, Peter e Killian, creando un unicum temporale che ha il potere di conquistare ed emozionare, dalla prima parola all'ultima. Credo davvero che sia tu, mia dolcissima Kary, a detenere questo "magico potere": sei davvero fantastica, sempre, e un giorno dovrai rivelarmi il segreto della tua bravura... anche se scommetto che tutto l'amore, la passione che riversi in quello che fai e crei, siano già una chiave vincente che ti permette di brillare e spiccare, qualunque cosa tu stia scrivendo. Posso solo dirti... bravissima. E continua così, perché le tue parole, le tue storie regalano emozioni sempre nuove e storie che non si vorrebbero mai terminare.

Mi fa ridere pensare a quante righe fa ho digitato la parola "infine", apprestandomi ad una conclusione che non è ancora arrivata, ma penso proprio che, adesso, sia il caso di farla :) Non so quando potrò lasciarti ancora una recensione, visto la mia eterna lotta con il blocco e gli impegni di routine e dell’Università, ma... appena ce ne sarà occasione, cercherò ancora di ricordarti quanto amo ciò che scrivi e come lo fai ♥ So anche che ho ancora commenti in arretrato, commenti estremamente importanti che devo ancora concludere, e... non mi sento di fare previsioni precise, ma spero davvero davvero tanto di riuscire il prima possibile a ultimarli. Ti chiedo infinitamente scusa, perché ci tenevo tantissimo e ancora, però, non sono stata capace di farteli leggere completi... :( Spero di rimediare al più presto! :'(

E ora ti saluto davvero, carissima. Ti faccio i complimenti per la centesima volta, anche se non saranno mai abbastanza. E grazie, per emozionarci sempre con le tue storie fantastiche.

Un abbraccione,

Fede

Recensore Master
18/10/14, ore 09:39

Hola :D *parte la musichetta* Ecco una nuova puntata del Sabato delle Polpette :3
Fammi dire un momento che Sebi è l'amore *.* Mi piace un sacco (sorvoliamo sul fatto che mi piacciono tutti i pg che inventi <.<) e adoro come l'hai caratterizzato *.*
So, Sebi si incuriosisce a questo Peter e chiede alla madre chi sia *.* Non poteva essere altri che Annie a raccontargli della storia del ragazzino che non voleva crescere: l'ho trovata una cosa dolce, e in più ha permesso ad Annie di creare un filo conduttore tra Peter, Finnick sr. e Sebastian.
Però, mi piace il fatto che, nonostante Annie cerchi di trovare affinità tra Peter e Finnick, e quindi tra Peter e Sebastian, il ragazzino invece dichiari di essere Sebastian e basta. Vuoi perchè abbia una punta di amarezza verso suo padre, quel padre che non ha potuto conoscere, e vuoi perchè molti, compresa sua madre, gli dicano che è la copia sputata di Finnick sr, mi piace il fatto che Sebi "prenda le distanze": lui è Sebastian, non è nè Finnick nè Peter. 
Inoltre, si sente lontano da Peter in quanto, pur essendo ancora "piccolo", è già grande: non ha potuto essere spensierato come altri bambini, sia per la problematica legata al fatto di non avere un papaà, sia per il problema della salute della mamma, che ha sempre bisogno di essere un po' guardata, quasi fosse lei la bambina piccola e Sebi l'uomo adulto.
Inoltre, il pezzetto in cui Finnick sr. racconta ad Annie la storia di Killian mi ha ucciso e.e Povero cucciolotto nostro :( Mi piace che tu abbia creato questo intreccio tra la storia di Killian e quella di Sebi, è venuto fuori un bellissimo lavoro!
E, niente picco mia, tanti complimenti! *lancia la polpetta* Sei stata bravissima come sempre <3
Alla prossima!

bacioni,Giraffetta

Recensore Veterano
12/10/14, ore 23:43

Eccomi cara!!! In tremendo ed imperdonabile ritardo ma ce l'ho fatta. Chiedo umilmente scusa.
OMG! Questa storia é magnifica! Ancora più bella di quella su Killian e Finnick e sai quanto l'abbia adorata.  Annie sembra proprio Annie. Sebastian è esattamente come lo aveva immaginato, un bambino già adulto. Un bambino che non ha avuto la possibilità di vivere sulla sua Isola Che Non C'è. Era Finnick la stella polare che la riportava a casa ogni volta è senza di lui neppure Sebastian ha potuto avere una guida. 
L'entrata dl personaggio di Layla mi piace molto, non vedo l'ora di scoprire qualcosa di più.
Alla prossima
un bacione enorme!!!
Vale

Recensore Master
11/10/14, ore 18:01

Ciao!
Mi continua a piacere molto la tua storia, soprattutto per Sebastian. Perché sa ragionare come fa un bambino, ma nel frattempo c'è anche qualcosa in lui anche di più adulto. E' ingenuo e intelligente, piccolo ma anche grande. Non saprei come dire. Ma lo adoro.
Annie... me la sarei immaginata un po' più dispersa, ma trovarla così mi piace.
Il flashback, poi. Non ho parole. Finnick qui dimostra anche la sua parte che viene fuori nel Canto della Rivolta, quella un po' più fragile. E Killian mi sembra un personaggio interessante.
Non ho notato errori. Quindi, alla prossima,
Bolide

Recensore Master
11/10/14, ore 15:42

Ciao, eccomi qui. Non resistevo alla tentazione di sapere che un nuovo capitolo era edito, e io non sarei passata. Quindo ho reso edita la nuova intervista in pagina e sono passata qui :)
Dal punto di vista grammaticale e dello stile non ho davvero nulla da dire, insomma è tutto perfetto. Si sente che ci tieni ed è una cosa bellissima.
Mi è piaciuta la scelta di far raccontare la storia di Peter Pan proprio da Annie. Credo sia stata una bella scelta, non sarebbe stato lo stesso fargliela raccontare da qualcun altro.
Sebastian è sempre così dolce e amorevole.
E come dice lui, non è il figlio di Peter Pan, è solo Sebastian. E in quel solo è racchiuso un mondo!


-Hanna