Recensioni per
A Study In Furniture: Dead Objects Tell No Tales
di Leoithne

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/19, ore 20:08
Cap. 5:

Ciao, eccomi di nuovo. Sono quasi alla fine, appena termino di scrivere questo commento vado subito a leggere anche il capitolo finale. Poi trarrò le debite conclusioni, ma per il momento faccio qualche osservazione su questo capitolo nello specifico. Quando ho letto "doccia" la mia immaginazione è andata tutta a scenari poco casti, diciamo così e per il semplice fatto che una doccia cosa potrebbe mai vedere? E infatti è stato così, almeno in parte. Quello che però avrei dovuto tenere conto quando ho formulato le mie teorie, è il fatto che ogni capitolo prende tutta la loro storia e ci mostra i momenti più importanti dal punto di vista di oggetti inanimati. E se finora abbiamo avuto tazzine, comodini e poltrone, ecco che adesso arriva un oggetto che sta in una stanza specifica e molto particolare. Lei è un po' come il comodino, vede cose e aspetti delle persone che nessun altro può vedere (anche se con Sherlock che gira mezzo nudo per casa, non si può mai dire), ma di certo vede l'intimità di certi pensieri, il lasciarsi andare perché si sa che si è da soli e che nessun altro ci potrà vedere. In bagno siamo veramente noi stessi e questo la doccia lo vede, come il comodino della stanza di Sherlock, anche la doccia vede cose che gli altri non mostrano alla luce del sole. E su tutto salta agli occhi il dolore di Sherlock, il suo non sentirsi capito e rifiutato, il suo non capire fino in fondo come sia possibile che John non lo ami. E infatti se lo chiede, ma in quel momento in lui scatta anche un altro desiderio. Mi è piaciuto molto il pensiero che la doccia fa in quel momento, il fatto che abbia notato che è un qualcosa che Sherlock in realtà non ha mai fatto prima. Ovviamente il pensiero corre subito a John, Sherlock prova desiderio per lui ma tutto quello che sta succedendo con Moriarty, oltre al fatto che in effetti John non fa altro che ribadire di non essere gay, fa sì che Sherlock si senta rifiutato e non capito. E quindi si sfoga, lo fa sotto la doccia e pensando a John per il quale prova un'attrazione molto evidente. Come finisce tra loro lo sappiamo e qui i momenti tristi, la solitudine di Sherlock, la frustrazione di John che salta fuori a un certo momento, vengono spazzate via dal momento finale. La loro relazione a quel punto è consolidata, si sono dichiarati, stanno insieme e sono in quelle fase di coccole e tenerezze che personalmente amo leggere. E poi adoro leggere di John che chiama Sherlock "amore", perché è una di quelle sottigliezze che secondo me Sherlock apprezzerebbe. Perché Sherlock ha un disperato bisogno di sentirsi amato e apprezzato e soprattutto dalla persona che ama e con la quale sta insieme. E di conseguenza quella parolina, quel chiamarlo in quel modo fanno trasparire tutto l'amore e la devozione che John prova per Sherlock. E io adoro tutto questo.

Di nuovo, altro capitolo meraviglioso. Come dicevo trarrò le conclusioni con il capitolo finale, ma intanto ti dico che hai scritto un'altra piccola meraviglia. Ecco, mi dispiace solo essere arrivata così tardi.
Koa

Recensore Master
15/10/14, ore 15:08
Cap. 5:

La soccia è stata bellissima e dolcissima. No, ma seriamente, lei è stata dolcissima XD
E quei due pucciosi stupidosi che non si dicevano le cose prima... scemi, ecco u.u
Come al solito sono curiosa del prossimo! XD

Recensore Master
15/10/14, ore 15:05
Cap. 5:

Non so davvero come farti i complimenti per questa splendida, geniale, dolcissima idea. Penso che sia probabilmente una delle storie più originali di questo fandom, o almeno, se ce ne sono altre simili, di certo io non le ho ancora trovate.
Non so davvero quale mobile (o soprammobile) ho preferito, forse il frigorifero, ma non penso che sia particolarmente importante. Quello che davvero ci tengo a dire è che le storie sono incredibilmente dolci, mai melense, ma sempre tenere e apprezzabilissime. Per quanto le storie siano destinate a essere piuttosto statiche, nessun capitolo è stato finora banale, deludente o ripetitivo, ma sempre godibilissimo, in quanto ciascun mobile, pur raccontando magari uno stesso momento, permette di approfondirne sfumature e aspetti differenti. Straordinaria è poi la quasi personificazione che hai attribuito persino agli oggetti inanimati, che acquistano qui un rilievo umano non indifferente.
Complimenti vivissimi, idea meravigliosa.
Al prossimo capitolo!
Afaneia

Nuovo recensore
15/10/14, ore 00:26
Cap. 5:

Adoro. Adoro. ADORO.
Te, questo capitolo, tutta questa storia!
Come sempre, grazie a te delle serate telefilm, a farci vicendevolmente forza e a non morire per cause BEN risapute, dei momenti di fangirling selvaggio, che non includono qualcosa come mille foto, delle mille idee geniali e folli scambiate con immenso piacere, che mi fanno sempre esultare e vagare in mondi meravigliosi. Per cui, ri-grazie!!!
Ma passiamo a questa Doccia bollente XD
Innanzitutto, amo come hai personificato la doccia. Rigida ma dal cuore caldo, e, soprattutto, dolcemente pudica, il contrario di come uno se l'aspetta (prooooprio uguale a noi, devo dire....). Poi c'è l'arto messo in ammollo! Ho un debole per l'anatomia (chissà per quale oscuro motivo...). Mi è piaciuto come il cambiamento portato dalla presenza di John sia riuscito a trasparire anche in un ambiente più ostico come il bagno, ma tu sei una maestra e non mi meraviglio di certo! Complimenti!
Poi, beh, la rabbia dei due polli (perché loro due non smettono mai di essere stupidi bipedi alati) espressa allo stesso modo è stata fantastica.
Dire che sono morta di risatine poooco maliziose è dir poco.
Il finale, poi, mi ha steso. A partire da delle "poco Cumberbatchiane" mutande grigie a terra con quelle "poco Watsoniane" rosse, fino ai loro due nomi gridati all'unisono. L'amore!
Che dire, beata doccia....
Aspetto con notevole ansia il prossimo capitolo e ti mando un abbraccio immensooo! A prestissimo,
Ida :*