Recensioni per
Letter to Alexandra
di Melian

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/11/16, ore 21:27
Cap. 5:

Letter to Alexandra di Melian.
 
Grammatica, lessico e stile: 13/15
Lo stile che hai utilizzato per questa storia ci permette davvero di immergerci nell'ambiente ottocentesco che cerca di ricreare, con i suoi pro ed i suoi contro. Le descrizioni a volte troppo articolate possono sviare il lettore dal punto centrale della narrazione. Lessico ricercato e vario, sempre volto a aggiungere dettagli. Grammaticalmente corretta, ho notato solo alcuni refusi (aggiunta o omissioni di preposizioni: “è la vigili di Ognissanti”, “dicono che sei hai fatto il patto col demonio” ed altri che non sto qui ad elencare; cambio di tempo e o numero nella coniugazione dei verbi: “La stanza era immersa nel buio e l'intero castello sembra respirare sommessamente.” o “stavo ben attento che ciò che restava di quelle sventurate... non restassero nel castello.”; qualche virgola aggiunta dove a mio parere non era necessaria, un paio di ripetizioni e alcuni periodi di difficile comprensione. Ho notato inoltre che tendi a confondere la prima e la terza persona del passato remoto come in “Ciò che più mi colpii.” o “allungai una mano per trattenerla e ingentilì la voce”).
 
Trama e originalità: 8.5/10
La trama si sviluppa su due fronti; da una parte, quella centrale sviluppata nei tre capitoli, la lettera vera e propria, mentre dall'altra, nel prologo ed epilogo, il modo in cui questa viene rinvenuta e da chi. L'originalità della storia si basa soprattutto su questa bivalenza, che ci presenta situazioni parallele e ci permette di capire, da un lato, i pensieri più profondi di colui che scrive la storia e, dall'altro, la reazione di chi questa missiva riceve. Quella che può risultare una normale storia di vampiri, viene a questo punto trasformata in una narrazione introspettiva di quello che per una di queste creature ha davvero significato questa trasformazione e che potrà aiutare chi la legge ad integrarsi in un mondo che non ha avuto modo di conoscere, essendovi appena entrata, e per cui non ha una guida, poiché il suo creatore sparisce lasciando questa missiva che è a metà tra una richiesta di scuse per averla lasciata sola ed un modo per lasciare a qualcuno quelle che sono state le sue esperienze.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Oserei dire che protagonista indiscusso di questa storia è Alphonse, che con diciotto pagine di lettera ci rende partecipe della sua vita, dei suoi misfatti e delle sue infamie; dei suoi sentimenti e del suo incontro con Nuberus, che sarà una chiave di svolta per tutte le azioni successive; tra cui anche proprio del comportamento che costui terrà nei confronti di Alexandra.
Il personaggio di Alphonse viene sviscerato fin nei minimi dettagli, essendo la storia introspettiva ed incentrata su di lui; ci vengono mostrati i suoi modi di relazione e i suoi pensieri più profondi.
Più misteriosa risulta invece la figura di Nuberus, probabilmente perché la percepiamo solo attraverso il punto di vista del protagonista che a sua volta non ne riesce a capire la profondità fino alla parte conclusiva della lettera. Quello che fin dall'inizio è chiaro, è il timore che incute anche ad una creatura della notte e quindi il vincolo che li lega diventa più tangibile nel momento in cui entra in scena Alexandra.
Lei è la persona di cui Alphonse non vuole macchiare la purezza, colei che non è disposto a lasciare alle grinfie di Nuberus ma che si ritrova a voler proteggere con ogni mezzo. Ed è infatti per questo motivo che si risveglierà con solo una lettera a spiegarle perché la persona a cui si è affidata completamente non possa esserle al fianco in quello che per lei è un passaggio molto importante.
Di Alexandra abbiamo due punti di vista, quello personale che vede i suoi pensieri e le sue sensazioni ed azioni, sviscerato nelle poche pagine di prologo ed epilogo, e l'idea che di lei ha Alphonse e che traspare in tutta la sua delicatezza dalle parole che sono vergate su carta.
 
Rispetto del prompt: 5/5
Che dire a riguardo del prompt? La lettera è presente e come lei anche le reazioni che suscita in chi la legge. Niente da dire a riguardo.
 
Gradimento personale: 3.5/5
Mi piacciono molto le storie soprannaturali, per questo ho seguito la trama con aspettativa. Ho avuto delle difficoltà con la lettura, poiché non essendo semplice ha bisogno di impegno e dedizione e come già detto in precedenza le descrizioni particolareggiate e l'introspezione a volte esasperata non hanno aiutato a renderla più fluida.
 
Impaginazione ed editing: 4.5/5
Impaginazione molto pulita, semplice ed efficace. Font di facile lettura e scrittura giustificata per rendere più regolare il testo, agevolando il lettore, sebbene le chiusure paragrafo siano allargate per essere giustificate, causando la dispersione delle parole sul rigo di chiusura. Le citazioni ad inizio capitoli sono messe in evidenza con il corsivo.

Punteggio totale 43,5/50

3ª CLASSIFICATA al contest "C'è posta per te!"

Nuovo recensore
21/08/16, ore 20:38
Cap. 2:

Letter to Alexandra di .:Melian:.

Caratterizzazione personaggio 30/30
Wow, incredibile, davvero un ottimo lavoro! Sei stata capace di delineare a pieno l'anima di Alphonse, i suoi sentimenti, il percorso psicologico che compie dall'inizio alla fine. Era proprio questo che cercavo: un protagonista tormentato, il bello e impossibile, il dannato, che cede al peso incontrastabile del sentimento più grande, che è capace di cambiare e di compiere sacrifici, complimenti!
Presentazione principale 8/ 10
La storia è impaginata bene, i capitoli sono disposti in modo ordinato e pulito. Ho apprezzato le citazioni di Italo Calvino ed il fatto che tu abbia usato il corsivo. L'unica cosa mancante è un certo non so che, giusto per rendere ancora più bella la storia, anche se lo è già così com'è.
Grammatica 10/ 10
Stile meraviglioso, fluido e da ammirare! Ti segnalo solo queste sviste:

«Alphonse, parti ancora? Dovresti restare, a tua madre farà piacere: è la vigili di Ognissanti.»
Ti chiamano mostro, dicono che sei hai fatto il patto col demonio perché la tua bellezza non venga mai guastata dall'onta dei peccati che commetti.
mentre, repentino, saltava da un punto all'alto della stanza, attratto dal guizzo
La lascia andare e la osservai barcollare e indietreggiare verso l'altare, salendo e incespicando i pochi gradini che la separavano dalla croce dipinta.
«Vai in pace, bambina.» le accordai come addio e le bacia le labbra prima che esalasse l'ultimo respiro.

Trama 20/ 20
Magnifica, niente da dire! Davvero una bella idea, mi sono piaciute le descrizioni dei particolari posti che ha visitato e la tua minuziosità nel delineare la trama.

Utilizzo tema principale 30/ 30
Che dire? Semplicemente stupendo. E' proprio questo che intendevo quando ho ideato il contest, la tua edita incarna tutti i requisiti da primo posto! L'amore c'è, più vivido che mai. Ho apprezzato la scelta dei vampiri, famosi per la loro capacità di provare tale sentimento con così tanta passione.
Davvero un magnifico lavoro, complimenti!
98/ 100

Recensore Master
07/09/15, ore 23:07
Cap. 5:

Recensione premio per il contest "Frammenti di mondi", indetto sul forum di efp da _MoonBeam/Elsker e Lutea Eos
Ciao!
sono proprio contenta di poter recensire le storie precedenti a quella che hai portato al contest! La storia di Alphonse e Alexandra è, infatti, del tutto particolare e mi ha colpita molto. Non sembrava di leggere una storia d'amore tradizionale e non solo perchè erano vampiri: sei riuscita a mostrare i diversi modi in cui i due innamorati si amano. Di solito è molto difficile, perchè per far combaciare due caratteri, tendiamo a farli simili o completamente opposti. Tu hai percorso una strada solo tua, in cui Alphonse ama con la piena consapevolezza dell'uomo maturo e Alexandra in modo semplice e cristallino, come lei. I due si incontrano solo sul terreno della ragionevolezza, mi sembrano entrambi pronti ad amare ma non a compiere gesti insensati.
Mi è piaciuto molto leggere dell'adolescenza di Alphonse, perchè, da come si presenta al tempo della storia (parlo soprattutto del seguito che hai presentato al contest) sembra un antico saggio, morigerato e riflessivo. Credo che, in effetti, tutta questa calma possa derivare da una vita precedente in cui aveva conosciuto tutto il disordine possibile e che comunque questo disordine ritorni un poco nel suo carattere nel momento in cui compie grandi gesti, come quello di andarsene per salvare Alexandra. Anche l'apparizione di Nuberus è stata particolarmente interessante, sei riuscita a descrivere in maniera eccellente questo demone impalpabile che, di per sè, rimane sullo sfondo, ma comanda la vita di Alphonse dal loro primo incontro.
Il tuo stile mi piace particolarmente, sei riuscita a far svolgere la narrazione in maniera credibile nonstante si trattasse di una lunga lettera.
A presto!

Recensore Veterano
13/07/15, ore 23:05
Cap. 5:

Recensione per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
 
 
Correttezza grammaticale e sintattica: - 1,25 punti
Nella storia ci sono alcuni errori. Trattandosi di un racconto lungo credo sia normale qualche distrazione, ma ho preferito segnalarti comunque tutto per permetterti di correggere.
La stanza era immersa nel buio e l'intero
 castello sembra respirare sommessamente → l'intero castello sembrava […], visto che il resto della frase è al passato;
Alexandra riusciva a scorgere il lontano profilo delle case, i puntolini di luce delle lanterne al loro interno e il sottile sbuffo di fumo che saliva dai comignoli,  persino la sagoma di un segnavento a forma di gallo su cui un raggio di luna rimbalzava e creava in un improvviso riflesso. → credo che "in" sia superfluo, o, in alternativa, che la frase sia formulata in modo un po' confusionario: forse ho capito cosa intendessi dire, ma in quel caso hai coordinato due verbi ("rimbalzava" e "creava") che si riferiscono a due oggetti diversi (perché la luce rimbalza sul segnavento e crea una sagoma) senza riprendere gli oggetti. Forse non sono riuscita ad esprimere bene il concetto, ma comunque avrei strutturato la frase diversamente. Inoltre, anche se questa è davvero solo una sfumatura (che segnalerei nello stile, se questo non mi costringesse ad incollare di nuovo la frase, allungando inutilmente la valutazione), avrei messo un punto e virgola o un trattino alto al posto dell'ultima virgola per dosare meglio il ritmo e dare un po' di respiro, così da far risaltare meglio l'immagine finale;
Non ha  più bisogno delle preghiere: ti ho affrancato anche dalla volontà di Dio e ora crescerai in potenza giorno dopo giorno → non hai più bisogno;
Adesso, signora del castello e della città che dorme alla sua ombra, capirai presto cosa significano  queste mie parole, quali porte  ti sono state spalancate, quali banchetti ti sono stati approntati → avrei messo la prima completiva al congiuntivo invece che all'indicativo, considerando anche l'ambientazione e lo stile (oltre al fatto che sia più corretto in ogni caso);
In te,  ho trasfuso tutto ciò che ho imparato → credo che la virgola sia errata, perché, anche se non si tratta di una virgola tra soggetto e verbo, comunque "in te" copre una valenza del verbo e per questo non li avrei separati;
Avevo lasciato dietro di me l'enorme salone e i miriadi  di candelabri → c'è un accordo sbagliato, perché "miriade" è femminile;
[…] posandomi una mano sulla spalla e parlandomi a voce più bassa, come se avesse paura di evocare chissà quali presagi → il resto della frase è al passato, quindi dovrebbe essere "come se avesse avuto paura";
Ti chiamano mostro, dicono che sei  hai fatto il patto col demonio → svista;
mentre il sole tramontava e spandeva sulle mie spalle un barbaglio sanguigno.0 → svista;
Preda dei dolori più lancinanti,conobbi, in quei terribili istanti, la morte → hai dimenticato lo spazio dopo la prima virgola;
una Vampira che sembrava risplendere di un potere tracimante come un gioielli  incastonato nella notte → un gioiello;
le bacia  le labbra prima che esalasse l'ultimo respiro → baciai
scattante come quello di un enorme belva selvatica → un'enorme;
Mi scongiurò di andare con lei, ma preferì  non lasciare il castello dei Benavia. → preferii;
Capì solo molto dopo che proprio il tempo è un concetto relativo per quelli della mia razza e che, ciò che per i mortali è un periodo  lunghissimo, per noi è un mero battito di ciglia → capii;  inoltre credo che dovresti rimuovere la prima virgola;
Emisi un orribile ringhio di belva terrorizzata.,  incapace di difendermi → svista;
Era un animale superbo, con il collo arcuato e muscoloso e le froge allargate che su cui il respiro bollente si condensava nell'aria → altra svista (immagino che il "che" sia residuo di una formulazione precedente a questa);
Non importa da dove viene → anche qui sarebbe stato meglio usare il congiuntivo al posto dell'indicativo;
Firenze, Roma, Napoli, Venezia, e molti altri comuni  → la virgola prima della "e" ormai viene accettata (infatti non la correggo quasi mai), ma credo che negli elenchi sia da evitare;
Scoprire poi, alle soglie del 1600, Caravaggio,  fu l'apoteosi → virgola tra oggetto e verbo;
Ma, sopratutto, il Vampiro che si accompagna ad un cavaliere nero alla guida di una carrozza in cui adescavo spesso le sue prede → accompagnava; inoltre prima ti riferisci ad Alphonse come "il Vampiro" e poi usi il verbo alla prima persona;
Fu così conquistai  una delle donne che avevo desiderato più a lungo → svista;
Mi invaghì, come solo un Vampiro affamato può → invaghii;
Si chiama  Claire → chiamava;
Ascesi fino alla balconata di quella stanza come se non avessi  peso → avessi avuto;
Nuberus venne con me, tu stesso  l'hai intravisto spesso → tu stessa, visto che si sta riferendo ad Alexandra;
Era la fine del 1700 e mi presentai agli amministratore  delle mie proprietà → amministratori;
ed è eri  vestita di bianco → svista;
Finalmente il castello riprese vita, ne aprì  le porte alla gente e fui lieto → aprii;
con uno  grazioso cappellino → un;
Lo afferrai e lo scossi con tutta la potenza di cui ero capace; i miei occhi si erano colorati di cremisi in quell'impeto di ira bestiale e che  le zanne erano ben visibili tra le labbra socchiuse. → svista;
sentii  il mondo crollarmi addosso → Sentii
Le sue mani rimasero sollevate, bloccate a mezz'aria come se tutto la stanza attorno a lei avesse appena perso ogni consistenza e sfumasse  in un mondo rarefatto → tutta la stanza; fosse sfumata;
Sotto la coltre del tempo, si intravedevano ancora gli affreschi e i fregi dipinti da un'artista  ormai obliato → un artista.
 
Insomma, ci sono degli errori, di cui alcuni ripetuti più volte; per il resto non mi preoccupo più di tanto, diciamo, perché quando si scrive una storia così lunga può capitare che sfuggano delle imprecisioni o delle distrazioni.
 
 
 
Stile e lessico: 14/15
 
Penso che lo stile di questa storia sia meraviglioso.
Mostri un'incredibile cura dei dettagli, soprattutto nelle descrizioni, che onestamente mi hanno ricordato Anne Rice e la sua cura maniacale per i particolari (cosa che ti ho sicuramente già detto), per l'introspezione e anche per le descrizioni delle scene cruente. Mi è piaciuto moltissimo questo tuo modo di approcciarti alla storia: sei riuscita a trasmettere immagini vivide e dinamiche, a far immaginare tutto come probabilmente lo immaginavi tu ed è una grande qualità in una storia, visto che spesso è ciò che fa la differenza tra un racconto appassionante e uno scialbo e noioso.
Inoltre, sei riuscita a dare un ritmo adeguato alla storia: lento per via delle descrizioni e dell'ambientazione, ma comunque il tutto è abbastanza intrigante da tenere il lettore incollato alla storia; è tutto così affascinante e misterioso da rendere la storia irresistibile, nonostante il ritmo moderato e l'utilizzo di termini ricercati.
Ci sono alcune espressioni che vorrei farti notare: sono dei punti in cui ad esempio avrei usato dei segni di interpunzione diversi per dosare meglio il ritmo o in cui mi sarei espressa in modo diverso, ma ovviamente si tratta di consigli molto soggettivi.
 
Eppure il sangue di Violate si diffondeva in ogni fibra, in ogni capillare come una matassa di voraci serpi,  si annidò ovunque, rimodellò ogni scampolo di carne: rinacqui. → non mi convince molto la virgola tra "serpi" e "si annidò", visto che la parte che segue è una sorta di spiegazione della precedente e che c'è addirittura un cambio del tempo dei verbi (in effetti non proprio del tempo, ma dell'aspetto) tra le due parti; avrei usato un segno più forte;
Contemplò la città che sorgeva ai piedi della collinetta su cui si ergeva il castello circondato da alte mura merlate e un fossato oltre cui si gettava un ponte di pietra → qui avrei inserito una pausa da qualche parte, perché il ritmo forse risulta troppo veloce;
[…] che il mondo in cui vorresti farmi vivere non ha nulla a che vedere con quello che è realmente il mio → non c'è nulla di sbagliato, ma hai usato una perifrasi fin troppo lunga per esprimere un concetto molto semplice e mi è sembrato superfluo;
di una crudeltà che non mascheravo ma, anzi , conoscevo e amministravo  benissimo → forse questo è troppo soggettivo per essere segnalato nella grammatica, ma inserire sia "ma" sia "anzi" è ridondante; probabilmente l'hai messo così per enfatizzare, ma credo che comunque risalti un po' troppo; inoltre non condivido molto la scelta di "amministrare": indubbiamente è corretto, ma forse sarebbe stato meglio usare qualcosa di più evocativo;
Invece, tu eri quella sfida,  una miscela di audacia e di accortezza → le pause di questo periodo non mi convincono molto, il ritmo mi sembra troppo lento. Non saprei suggerirti una soluzione, ma leggendo mi è saltato all'occhio e quindi ho deciso di segnalartelo.
C'era stato il sangue, sì, ma non era più il suo, ma  quello di Alphonse che la cullava teneramente. → ripetizione.
 
Il lessico mi è sembrato preciso e curato quanto lo stile: usi termini piuttosto ricercati (a volte forse troppo, ma in fondo è l'ambientazione a richiederlo) e in genere li usi consapevolmente. L'effetto finale insomma non è troppo pomposo: è forse leggermente barocco, ma comunque c'è un certo equilibrio che fa sì che la storia non risulti troppo pesante. Volevo comunque segnalarti delle  scelte lessicali che personalmente non avrei fatto, essendo un po' imprecise:
il groviglio di corpi in cui erano ammucchiati era un delirio istintivo e gutturale → "gutturale" è un aggettivo che in genere si riferisce a suoni o voci, quindi in questo contesto non è adeguato; forse c'era l'intenzione di esprimere anche il "suono" emesso dal groviglio di corpi, in questo caso capisco, ma comunque leggendo non mi ha convinta.
i capelli lunghi e mori  appiccicati alla faccia dai tratti marcatamente maschili e il lungo mantello afflosciato sulla schiena → "mori" non mi convince molto; forse è un po' troppo basso per lo stile utilizzato;
mi disse con voce bassa, fonda, metallica → "fonda" non mi convince, avrei usato un altro aggettivo.
Questo è quanto: nonostante le piccole cose che ti ho segnalato, ho amato il tuo stile dalla prima all'ultima riga. Complimenti!
 
 
 
Trama e originalità: 14,50/15
Mi è piaciuta molto l'idea di raccontare la storia attraverso la lettera e il prologo e l'epilogo in terza persona dal punto di vista di Alexandra: questa scelta ha dato un senso di completezza a tutta la storia e, del resto, sarebbe stato impossibile inserire il finale a sorpresa limitandosi alla lettera.
Nonostante lo stile abbastanza ricercato, la storia si legge velocemente ed è anche grazie alla tua capacità di strutturare e ordinare le scene in modo da non farle sembrare mai noiose e inutili: durano tutte il giusto, non c'è nulla che sembri affrettato o tirato troppo per le lunghe.
Mi sono piaciute moltissimo anche le descrizioni: ricchissime di particolari, ma comunque dinamiche abbastanza da non risultare noiose. Ad esempio, una descrizione che mi è piaciuta moltissimo è quella che hai fatto nella scena in cui Alexandra cerca Alphonse, con la sua voce che rimbomba e fa tintinnare i cristalli del lampadario e le percezioni date dai sensi affinati: quella scena sembra incredibilmente reale.
Mi è piaciuta tantissimo anche la scena della trasformazione di Alphonse, con il dettaglio della luce e delle stelle che sembrano raccogliersi.
Una scena su cui sento di dovermi soffermare è quella di Beth, un po' perché è descritta in modo magistrale, un po' perché la vedo come il punto chiave  della storia. Devo ammettere che all'inizio non pensavo che quella scena avrebbe avuto una particolare importanza: era scritta talmente bene che ho pensato l'avessi inserita soltanto per la sua bellezza intrinseca, quando poi si è rivelata un punto cruciale, ovvero quello dell'incontro tra Alphonse e Nuberus. Ho apprezzato moltissimo il conflitto di Beth e il fatto di vedere Alphonse confrontarsi per la prima volta con un essere più potente di lui. Questo credo abbia cambiato molto profondamente il suo modo di pensare e credo sia stata una tappa fondamentale per la sua svolta: il fatto che si sia sentito fragile e solo per la prima volta è molto importante.
L'unica cosa che non mi ha convinta totalmente, come spiegherò meglio nella caratterizzazione dei personaggi, è la svolta finale: credo infatti che l'amore per Alexandra si sia sviluppato troppo in fretta e per motivazioni descritte in modo un po' generico: avrei insomma preferito una contestualizzazione più precisa riguardo la nascita di questi sentimenti, visto che sono una parte molto importante della storia.
Mi è piaciuto molto il finale, con Alexandra che non riesce a trovare il corpo di Alphonse: ha un certo effetto sorpresa e senza dubbio lascia aperti degli spiragli a proposito del suo destino.
Non ho potuto fare a meno di notare alcune cose che mi hanno ricordato la Rice e altri autori in generale. Ad esempio, l'episodio del monastero mi ha ricordato del momento in cui Louis (in Intervista col Vampiro) si nutre per la prima volta di una persona innocente, perché ‒ se non ricordo male, è passato tantissimo tempo ‒ anche in quel caso era successo in una chiesa e la scena era rappresentata in modo molto drammatico; anche le scene di violenza e il viaggio in Europa orientale mi hanno ricordato un po' la Rice, mentre nell'episodio di Claire ho notato alcune piccole analogie con Sibyl Vane, la giovane attrice di cui si innamora Dorian Gray. Li ho davvero apprezzati, come riferimenti.
 
 
Caratterizzazione: 14/15
Ho trovato Alphonse e Nuberus descritti molto bene; hai lasciato Alexandra un po' sullo sfondo, ma come scelta è comprensibile.
Per quanto riguarda Alphonse, mi ha fatto piacere vederlo malvagio e dissoluto fin dall'inizio: il modo in cui faceva di tutto per arrecare dolore al suo precettore, che in fondo gli voleva bene e tentava solo di allontanarlo dalla vita che faceva, il suo essere sprezzante nei confronti di tutto e di tutti… penso sia difficile rappresentare un personaggio simile senza far venir voglia al lettore di prenderlo a schiaffi. Per quanto infatti le sue scelte non siano facilmente condivisibili, si prova in un certo senso empatia per lui, perché riesci a coinvolgere al punto da far vedere il mondo con i suoi occhi. È un personaggio che si riesce ad immaginare perfettamente, fin dalle prime pagine, e che risulta coerente in tutta la sua evoluzione, tranne forse nel momento in cui conosce Alexandra. Per tutta la storia, infatti, hai mostrato Alphonse dissoluto, malvagio, cinico: gli unici momenti in cui compare uno sprazzo di umanità sono la morte dei genitori (quando ripensa al loro amore e si chiede se possa accadere anche a lui) e l'incontro con Nuberus, quando per la prima volta Alphonse ha paura. Proprio alla luce di questo mi sembra assurda e leggermente incoerente la conversazione con Nuberus: Alphonse dice che Alexandra è ciò che ha cercato per tutti quegli anni, ma nel corso della storia non mostra quasi mai pensieri simili, se non in occasione della morte dei genitori, quindi doveva essere una cosa molto più inconscia di quanto possa sembrare da quel dialogo, perciò avrei tentato di spiegare quei sentimenti in modo un po' diverso e di insistere per non far sembrare il cambiamento troppo repentino. Dell'amore di Alphonse per Alexandra ho trovato invece incoerente il fatto che lui si sia sentito attratto dalla sfida rappresentata da lei: non perché non accada o perché sia poco credibile, ma dopo aver creato un personaggio così interessante non credevo che avresti utilizzato un espediente tanto comune, inoltre insistendoci ‒ almeno a mio avviso ‒ troppo poco.
Per quanto riguarda Alexandra, invece, sappiamo molto poco e la maggior parte delle informazioni si ricava dalla lettera di Alphonse. Non sono riuscita quindi a inquadrarla benissimo, come personaggio, ma non mi è dispiaciuta. L'unica cosa che mi è sembrata un po' incoerente di lei è il discorso che fa ad Alphonse e il fatto che si dica in grado di vedere la sua umanità. Beh, l'umanità di Alphonse in quattro secoli è venuta a galla molto poco, quindi sembra un po' strano che lei sia in grado di percepirla da subito. Non è nemmeno questo il problema, quanto il fatto che lei si sia resa conto quasi da subito della sua natura e che abbia deciso comunque di fidarsi in base a questa percezione. Insomma, credo che una cosa simile sia difficile da accettare, quando si hanno così poche informazioni sul personaggio.
  
 
Giudizio personale: 19,50/20
Nonostante i punti che ti ho fatto notare nelle voci precedenti, ho trovato questa storia meravigliosa e credo meriti appieno il "Premio Giuria" (altrimenti non te l'avrei assegnato, del resto).
Hai saputo creare un'atmosfera coinvolgente fin dall'inizio e la storia è bellissima, oscura, maledettamente affascinante. Devo ammettere di avere un po' la fobia dei vampiri "alla Twilight", citati anche nelle tue note: quei vampiri che di davvero vampiresco hanno soltanto l'immortalità e che vengono rappresentati, nel migliore dei casi, come dei normali esseri umani, come se la sete di sangue e l'aver vissuto dei secoli non avesse modificato affatto il loro modo di vedere le cose, il che sinceramente mi sembra assurdo. Questo è il meno, ovviamente: il vero problema è utilizzare delle creature che avrebbero bisogno ‒ come del resto qualsiasi personaggio particolare e difficile da gestire ‒ di una grandissima cura per renderli protagonisti di storie d'amore che tutto sommato potevano uscire uguali anche con un mortale e con un po' di fantasia in più nel rappresentare un protagonista maschile "bello e dannato" (perché è questo che cercano, non hanno alcuna voglia di scrivere ‒ o leggere ‒ sovrannaturale). Insomma, tutta questa premessa per dire che prima di leggere una storia sui vampiri ‒ che sia un romanzo o un racconto di EFP ‒ ci penso una decina di volte e infine mi decido per il no. Conoscendoti già come autrice non avevo certo timore che mi deludessi per quanto riguarda questo aspetto, tuttavia non mi sembra una buona ragione per non spendere neanche una parola sul fatto che tu non abbia scelto la strada più semplice (e triste, noiosa e banale, ma spesso chi la percorre non se ne rende conto). Sei riuscita a presentare un personaggio molto carismatico e interessante e, nonostante sia difficile trovarsi d'accordo con lui, si prova comunque una certa empatia e, per quanto possa stare poco simpatico, non si prova per lui la repulsione che ci si aspetterebbe di dover provare nei confronti di una persona che agisce in quel modo.
Mi sono piaciute molto anche le citazioni che hai inserito nel testo perché, a differenza di altri prompt per i contest (ad esempio in altre storie che si trovano su EFP), si sposano perfettamente con il contesto in cui l'hai inserite e si amalgamano benissimo: non viene insomma da pensare "ah, sì, questo era il prompt di un contest" (mi è capitato spessissimo, in effetti). Insomma si tratta soltanto dell'ennesima dimostrazione della cura che hai messo nel creare questa storia e ti faccio ancora i complimenti, perché è una delle più belle storie che abbia letto per un contest. Se non fosse stato per i particolari che ti ho fatto notare in trama e caratterizzazione dei personaggi, avresti potuto prendere il massimo in questa voce. Bravissima.
 
Totale: 60,75/65

Recensore Veterano
26/06/15, ore 16:38
Cap. 5:

Recensione per il contest "L'amore è uno stato d'animo"

Ahahahah! Tu mi odi, allora! Non negarlo, so che è così, altrimenti perché mi avresti fatto piagnucolare come un'idiota? Eh? EH?
Dovevo sdrammatizzare, spero tu possa capire il perché: mi hai indotta a credere che Alphonse fosse morto, invece... invece boh! Neanche si sa con certezza, quindi il tuo sadismo è innegabile! u.u
Al di là di queste premessucce di basso livello, sei straordinaria! Mi hai letteralmente "portata a spasso", facendomi credere tutto e il contrario di tutto! *^*
Mi hai conquistata con le tue descrizioni raffinate e dettagliate, così ricche di particolari da sembrare un film! *^*
Mi hai trascinato nella mente di personaggi carismatici come pochi, specialmente - lo sai già - per quatno riguarda Alphonse: non ho mai nascosto il mio debole per questo Vampiro, men che mai adesso che so e non so! *^*
Last but not least, mi hai piantata in asso così, lasciandomi rodere dal desiderio di leggere ancora altre mille storie su Alphonse, quindi come la mettiamo ora? XD
Scherzi a parte, te lo ripeto altri milioni di volte, se necessario: sei bravissima, talentuosa, appassionante, carismatica ed evocativa come pochissimi altri al MONDO! *w*
Ancora noi due non abbiamo finito, lo sai bene, perciò preparati al mio ritorno... Mwahahahah! XD
Bacioni schioccosi,

Chloe <3

Recensore Veterano
26/06/15, ore 16:08

Recensione premio per il contest "L'amore è uno stato d'animo"

NO! No! No. No... No? TT.TT
Non succederà quello che temo che succederà, giusto? Non mi farai questo, vero? TT.TT
(Certo che i miei "premi" fanno proprio schifo, eh? XD)
Sto ancora cercando di metabolizzare le ultime righe, dato che a breve affronterò l'epilogo e tutto ciò che ne consegue... TT.TT
Temo di intuire cosa accadrà, anzi direi di esserne praticamente certa, il che mi spaventa parecchio: spero tanto di sbagliarmi... u.u
Tralasciando il mio lutto interiore, ecco che ora tutti i personaggi hanno una loro caratterizzazione: la "trasformazione" di Alphonse ha trovato una sua spiegazione, Alexandra ha avuto uno spazio tutto suo e Nuberus ha mostrato il suo volto famelico e beffardo, oltre che spietato. Per quanto già conoscessi entrambi, vederli qui e in queste vesti rende tutto più completo, ma ciò che più mi colpisce è la tua eccezionale creatività: hai dato vita a una realtà tanto concreta quanto originale, capace di attingere dalla realtà per poi evolvere in modo del tutto nuovo. Le tue storie mostrano sempre una bellezza intrinseca che incanta e rapisce, ma ora che il cerchio della vicenda di Alphonse è praticamente chiuso, la mia ammirazione ha letteralmente superato ogni limite: puoi sminuirti quanto vuoi, ma tanto non riusciresti a convincere nessuno, visto che le tue storie ti "tradiscono". Sei immensa! *^*
Non esiste una sola sciocchezza da appuntare, nulla! C'è qualche errore di distrazione, ma di fronte a una trama così magistrale tutto scompare e resta solo la tua bravura! *^*
Ora leggerò la fine con tanta paura, ma sappi già da ora che questa storia volerà tra le mie preferite! *^*
A tra poco e ancora una valanga di complimenti! *^*
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Veterano
25/06/15, ore 23:37

Recensione premio per il concorso "Origami contest"

Non potevo resistere, lo confesso! ^^
Appena ho letto il titolo del capitolo, ho capito subito che sarebbe arrivato Nuberus! *^*
Devo dire che questo lato di Alphonse mi è piaciuto anche più della sua perversa ricerca di sangue e piacere: la paura del fuoco è talmente violenta da renderlo capace di accettare di tutto e di più, o forse è meglio parlare dell'istinto di sopravvivenza? Del resto, un Vampiro come lui (cioè un Vampiro serio) ha una spiccata ferinità, per cui non sono molto sicura dell'uso del termine "paura"... (partono le pippe mentali di Chloe)
Va beh, al diavolo la semantica! XD
A parte Beth, non ho potuto trattenere le lacrime di fronte ai suoi genitori, mi si è spezzato il cuore! *^*
Ancora non ho detto nulla su Violate, lo so, ma francamente non mi ha molto colpito: avrà "donato al mondo" Alphonse, ma a parte questo non ha avuto poi un grande peso... XD
Onestamente, come diavolo faccio a farti i complimenti? Detesto sembrare un disco rotto, ma ho esaurito tutti gli aggettivi, perciò dovrò inventarne di nuovi: sei superfenomenale, strabilianterrima e superbamimpeccabile! *^*
Ok, devo migliorare, ma vedrai che per la fine della storia creerò degli aggettivi meravigliosi quasi quanto la tua storia! *^*
Bacioni e ancora milioni di complimenti,

Chloe <3

Recensore Veterano
25/06/15, ore 22:49
Cap. 2:

Recensione premio per il concorso "Origami contest"

Rieccomi! ^^
Ora, come faccio a lasciarti una recensione seria quando sono così sconvolta?! *O*
Insomma, tu hai deciso di farmi perdere la testa per Alphonse, giusto? *^*
Per quanto mi avesse sempre dato l'idea di un dandy, ora è proprio un novello Dorian Gray: dissoluto, sfrontato, peccaminoso e oscuro, semplicemente irresistibile! *^*
Dopo questa descrizione così "voluttuosa" non posso non essere ancor più curiosa di capire il ruolo di Alexandra in tutto questo: non riesco a immaginare Alphonse "bravo bimbo", perciò sono parecchi circospetta, devo ammetterlo. Chiaramente, non potevi non farmi piangere, vero? Berengario! TT.TT
Con tutto che il personaggio in sé non sia esattamente ammirevole, visto che è il classico uomo di Chiesa, però mi ha fatto troppa pena: a parte la sua umanità, ciò che più mi ha colpito è stato l'affetto che provava per Alphonse, a mio avviso autentico come poche cose nella sua vita... TT.TT
Tralasciando i miei sentimentalismi, trovare dei complimenti che esprimano tutta la tua bravura è praticamente impossibile: tutte le tue storie riescono ad appassionarmi con le loro trame intricate, a conquistarmi con i loro personaggi così vividi, a deliziarmi con il tuo stile encomiabile e a farmi sognare con le tue descrizioni impeccabili. Sei così brava da lasciarmi senza fiato! *^*
Passerò il prima possibile dagli altri tre capitoli, prepare yourself! ^^
Ancora tantissimi complimenti! ;)
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Veterano
19/06/15, ore 23:38
Cap. 1:

Recensione premio per il concorso "Origami contest"

My Darling! *^*
Finalmente sono qui, pronta a iniziare la lettura di questa meravigliosa storia! *^*
Potresti pensare che io sia prevenuta, ma non è così: è il prologo a lasciare intendere la bellezza dei prossimi capitoli, del resto "il buongiorno si vede dal mattino", no? ^^
Ancora una volta, non posso che elogiare la tua smisurata bravura, partendo dallo stile impeccabile e ricco: ogni occasione è buona per elogiare la tua incommensurabile abilità nel descrivere minuziosamente ogni dettaglio, tutte le scene sono così vivide da deliziare chi legge. Come se non bastasse, la lettura scorre che è una meraviglia, trascinando il lettore nel cuore della vicenda.
Al momento non si sa molto, potrebbe accadere di tutto, per cui è presto per parlare di originalità, proprio come dei personaggi: Alexandra appare così fragile e delicata, sembra una bambola di porcellana, ma da te mi aspetto di tutto. Inoltre Alphonse deve ancora entrare in scena, perciò è proprio il caso di dire "the best is yet to come"! *^*
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, per il momento mi limito a dirtelo ancora e ancora e ancora: sei indescrivibilmente brava, complimentissimi! *^*
A presto allora! :3
Bacioni grandi,

Chloe <3

Recensore Junior
15/06/15, ore 14:29
Cap. 5:

Valutazione Contest               
Letter to Alexandra di  .:Melian:.
 
-Grammatica ed ortografia: 9,25/10 
Maledetta te, volevo metterti il massimo in questa valutazione ma hai fatto alcuni banalissimi errori di battitura: “vigili di Ognissanti” – da mettere al singolare, “dicono sei hai fatto il patto [...]”- il “sei” non ci vuole, “un gioielli incastonato – da mettere al singolare, “luce argentina” – forse argentea è meglio.
Un errore che mi ha lasciato un po’ di stucco, data la tua grandissima bravura, è presente nel primo rigo del capitolo 2 (Il Marchio): “e io scoprì un mondo fatto di sensi” – hai fatto bene ad usare il passato remoto, ma “scoprì” è la terza persona, quindi avresti dovuto scrivere “scoprii” o “scopersi”, ma quest’ultima è una forma un po’ troppo arcaica.
Inoltre: “l’altare coperto dei paramenti sacri” – sarebbe meglio “dai paramenti sacri”, “per punirmi e precipitarmi all’Inferno” – “precipitarmi” stona un po’, utilizzerei un altro verbo, “agli amministratore” – decidi cosa mettere al singolare o al plurale.
Il resto rimane tutto perfetto.
 
-Stile (compreso lessico, utilizzo di figure retoriche, utilizzo di aggettivi e avverbi): 10/10
Superbo.
Vorrei fermarmi semplicemente a questo aggettivo, ma ovviamente è oltre ogni misura riduttivo.
Hai introdotto nell’arco di tutti i capitoli (prologo ed epilogo compresi) innumerevoli artifici.
Il lessico che hai usato è ricercato, elegante, a volte aulico, ed amo molto il tuo modo di scrivere, che si adatta a volte alle vicende che stai narrando.
Bellissime le similitudini che utilizzi (“come il canto dolente di un’allodola”, “ come la serpe che tende la mela del peccato”, “come la bella Selene dei poemi epici greci”, eccetera); per non parlare delle metonimie e delle sineddoche: “Perdona questo addio fatto di carta e di inchiostro”, “il lupo aveva imparato a travestirsi da agnello, eccetera”; ed infine non vanno dimenticati i climax: “distorcerli, beffarli, trasgredirli”, “la via, la verità, la vita”.
Davvero una storia scritta sublimemente considerando i vocaboli utilizzati (più di una volta ho dovuto prendere il dizionario, e ti ringrazio), il continuo richiamare al campo semantico del bene (Dio, Chiesa, preghiere) e del male (Demoni, Vampiri, Diavolo, Tenebre, ecc).
Si evince il tuo bagaglio culturale in più ambiti, come della letteratura greca con continui riferimenti classici, ma soprattutto in ambito artistico con la descrizione di affreschi e architetture (non tutti sanno l’esatta funziona dell’abside).
Vorrei darti qualche suggerimento, come quello di diminuire la lunghezza di alcune proposizione, poiché (è capitato qualche volta nella storia) le subordinate erano numerose e avevano l’effetto di oscurare il significato della principale, costringendo il lettore a rileggere di nuovo la frase.
 
 
-Titolo: 4,50/5 
Ho usato molte parole fin ora, quindi qui non mi dilungherò.
Non ti ho dato il voto pieno per un motivo: di solito apprezzo molto i titoli in inglese (io stesso li uso quasi sempre), ma utilizzare l’italiano in questo caso sarebbe stato molto più consono.
Diciamo che la storia riprende molto tematiche ed ambienti italiani (Michelangelo, Giotto, Leonardo, la Chiesa, la Sacra Inquisizione, il Giudizio Universale, eccetera) quindi avrei mirato a “Lettera ad Alexandra”.
 
-Caratterizzazione dei personaggi e il loro singolare sviluppo: 13,50/15
 Tre personaggi completamente diversi l’uno dall’altro.
Alphonse, Alexandra, Nuberus.
L’evoluzione che ha avuto il personaggio di Alphonse è curata con cura e sei stata brava a farlo muovre, agire, “parlare” in determinati contesti.
Il suo indomabile animo malvagio consta di molti comportamenti peccaminosi (e forse è anche riduttivo dire così), senti quasi di odiarlo, ma resta un personaggio molto affascinante, che ammalia non solo le future vittime, ma anche il lettore.
Nuberus è anch’egli  un gran bel personaggio, che però nonostante abbia un ruolo fondamentale, non ha un gran risalto, poteva essere maggiormente approfondito.
Nei miei appunti ho scritto: Egli si comporta come se fosse la coscienza di Alphonse, e lo tormenta poiché essa è dilaniata da peccati.
Non credo sia la chiave di lettura più esatta, ma mi intriga.
Alexandra sembra essere l’angelo di questa storia, e va ad introdursi in quel famoso campo semantico.
L’emblema del bene, che sembra agire ascoltando soltanto il cuore, puro e tenero, contrapposto ovviamente a quello del vampiro.
Però forse è per lei che il voto non arriva al massimo.
Non saprei, la vedo descritta un po’ superficialmente; ad esempio Berengario e Violate nonostante siano personaggi minori, secondari, racchiudono un modo di comportarsi molto più completo, ed entrambi, sinceramente, mi hanno colpito di più, anche per le parole da loro usate.
 
-Sviluppo della trama: 10/10             
Non posso che costatarne la perfezione: amo quando una storia presenta una struttura e una trama ben consolidata, perché da qui si capisce il grande impegno dello scrittore nel redigere qualcosa che abbia tutti i punti ben definiti.
Sei stata brava a non distruggere la trama con quei passi indietro nel tempo, e anzi, così facendo hai reso la storia ancora più completa, ancora più voluminosa di contenuti, senza perdere mai di vista l’evento narrativo principale.


 
-Originalità dei contenuti: 10/10 
Ho un po’ di esperienza per quanto concerne il genere vampiresco, tutta accumulata qui su EFP, ma nulla ricalca queste orme.
Sembra che tu abbia accostato varie generi e tematiche e  le hai amalgamate con maestria, e ciò lo hai evidenziate anche nelle tue note a fine storia.
Non vedo soltanto un vampiro, ma vedo anche un uomo, e se posso permettermi, parlando di topos letterari, rivedo un chiave anche pre-romantica; un uomo dilaniato dalle passioni mette fine (o forse no) alla sua vita, salvando quella della donna amata.
Non è Twilight, e nel suo piccolo è meglio.
 
-Gradimento personale: 5/5 
Scritta bene, anzi splendidamente.
Personaggi rasenti la veridicità psicologica.
Descrizioni delle ambientazioni straordinariamente reali, che potevi immaginarli, toccarli.
Un linguaggio meraviglioso.
Una linearità narrativa tipica di una scrittrice navigata.
Cosa posso aggiungere?
Ben fatto.
 
-Rispetto dei prompt, delle immagini e delle indicazioni: 4,50/5 
I prompt sono rispettati alla perfezione.
I comandi erano SETE e TRASFORMAZIONI: non avrebbero neache bisogno di spiegazioni, ma il secondo comando lo hai utilizzato, a mio avviso, anche in una visione più metaforica, poiché non vi è soltanto una trasformazione fisica, ma anche umana e morale (Alphonse).
L’immagine è ovviamente rappresentativa della storia, mentre la citazione avrei preferito vedere inglobata nel testo, ecco perché il voto non è pieno.
 
 
Tot. punteggio di 66,75/70 

Recensore Junior
10/06/15, ore 11:18
Cap. 1:

Letter to Alexandra - Melian
Valutazione per la partecipazione al contest "Trick me, deceive me" di GraceAvery.


Credibilità della trama

Ho apprezzato molto la tua scelta di costruire una storia su più livelli.
Sei stata molto brava a fondere insieme due tempi formati, tra l'altro, anche da scelte stilistiche diverse, devo dartene atto.
La lunga lettera racconta il passato di Alphonse, il breve prologo e l'epilogo raccontano la sua fine e ci permettono di comprendere meglio cosa sia accaduto ad Alexandra.
Apprezzo molto il “coraggio” (è una scelta impegnativa) di suddividere, di fatto, il finale in due parti, affidando buona parte della scoperta alla primissima parte della tua storia. Il lettore sa da subito, quindi, della scomparsa di Alphonse, e già dall'inizio della lettera intuisce che, qualunque sia la forma assunta dal primo, questa è stata trasposta anche sulla seconda.
Riesci comunque a mantenere vivo l'interesse del lettore. Forse, e mi scuso se questa osservazione sembra sgradevole, ho notato un'eccessiva cesura tra il prologo (chiamiamolo così) e l'epilogo. Sembra quasi che Alexandra ignori quale sia la vera natura di Alphonse, e questo mi ha portata a storcere un po' il naso quando ho letto, invece, della loro “vita insieme”, per quanto breve ed effimera essa fosse stata.
Per il resto, ricostruisci abilmente la vicenda senza lasciare buchi o imprecisioni, cosa che non posso non lodare.

Credibilità dei personaggi

Devo essere sincera: io e i vampiri proprio non riusciamo ad andare d'accordo.
O meglio: faccio un'immensa difficoltà ad accettare il modo in cui i vampiri vengono descritti. Ogni volta che leggo una storia su di loro, finisco per chiedermi come facciano a rimanere perennemente affamati di sangue e a non mostrarlo.
E non sai quanto io sia stata felice di non riscontrare queste assurdità nella tua storia!
Alphonse è un vampiro assolutamente credibile, da questo punto di vista. Un vampiro che si sposta per cacciare la sua preda, un vampiro che prova delle emozioni quando uccide, un vampiro che vede il mondo esattamente come dovrebbe.
Sei stata davvero brava nel costruirgli una vita, nel mettere a tacere i miei dubbi sulla sua esistenza e su come sia riuscito a portarla avanti per secoli senza destare sospetti.
Nel corso della lunga lettera – nel suo sguardo commosso e saggio, da molti punti di vista – rivediamo la sua giovinezza sfrenata e folle, seguiamo la sua metamorfosi e ripercorriamo, un secolo alla volta, i suoi errori e i suoi orrori. Il tuo personaggio è in continua evoluzione, si guarda indietro commiserandosi, perfino, alla luce dell'amore che lo ha spinto a mettere tutto in discussione.
Alexandra, nonostante sia una dei protagonisti, rimane un po' nell'ombra, com'è normale che sia. Lasci immaginare al lettore la profondità dei suoi sentimenti per Alphonse, la rivesti di luce e sentimenti positivi (troppo positivi, forse, per un vampiro?), la lasci sola, alla fine, per l'eternità, in quello che è il sacrificio estremo di Alphonse.
Poi abbiamo Nuberus. L'oscurità, l'ombra che acquista forma a mano a mano che si arricchisce delle anime cacciate da Alphonse. Un personaggio negativo, almeno fino a quando non lasci pensare a quelli che, negli ovvi limiti della sua natura demoniaca, potessero essere i suoi sentimenti per Beth, e quando poi, alla fine, lo vediamo lasciare in pace Alexandra nonostante Alphonse, di fatto, non possa più proteggerla.
Direi che sei riuscita molto bene a caratterizzare i tuoi personaggi, donando loro spessore e una certa carica introspettiva.

Originalità della storia

Credo che tu sia riuscita abbastanza bene a mescolare vari spunti, creando così qualcosa di originale: la storia di un vampiro raccontata in una lettera, l'amore per una donna “mortale” che spinge il vampiro a sacrificare se stesso, l'amore come redenzione eppure anche come contaminazione, proprio perché Alexandra “proseguirà” l'opera di Alphonse.
Sei riuscita, dal mio punto di vista, a tracciare abbastanza bene questa storia, unendo generi e idee diverse in modo da creare qualcosa di sufficientemente “nuovo”. Brava!

Correttezza lessicale, grammaticale e stilistica

Voglio iniziare questa parte della valutazione con i miei più sentiti complimenti per il modo in cui sei riuscita a caratterizzare in maniera stilistica e “temporale” la tua storia. Utilizzi uno stile “antico”, gradevole alla lettura, adornato qua e là da parole ricercate; non cadi mai nelle tentazioni del linguaggio moderno e riesci a mantenere coerente e costante l'espressione del tuo personaggio (trattandosi, salvo inizio e fine, di una lunga epistola, questa caratteristica è necessaria).
Dal punto di vista grammaticale, oltre ad aver trovato qualche errore di battitura (che, come ho già specificato, non ho considerato dal punto di vista del punteggio), ho riscontrato qualche imprecisione nell'uso dei tempi verbali (soltanto con il congiuntivo, e una volta con un futuro anteriore), qualche errore nella formulazione della prima persona singolare del passato remoto (“ne aprì le porte” invece di “ne aprii le porte”, e altre cose simili), qualche imprecisione nelle concordanze tra oggetto e aggettivo, o soggetto e verbo. Niente di così grave, dal mio punto di vista, anche se, sperando ovviamente di non farti risentire, ho segnato tutti i punti che, a mio avviso, sarebbero da rivedere.
Sei molto scorrevole, nella scrittura, e, almeno in questo caso, hai creato un gesto godibile e scorrevole, facile da leggere nonostante la tipologia non sia delle più semplici – gestire una lettera, soprattutto quando è così lunga e dettagliata, non è mai una cosa semplice. Una cosa che vorrei farti presente, sperando di non urtare la tua sensibilità (sono davvero una gran rompiscatole, lo so, non posso farci nulla) è che, se fossi stata al tuo posto, avrei evitato di riportare nella lettera i discorsi diretti di Alexandra. Mi rendo conto, ovviamente, di quanto questo fosse necessario per aiutare il lettore a comprendere lo svolgimento della vicenda; credibilmente, però, una lettera non finzionale non riporterebbe tanti dettagli. Sì, ecco, sono deliri da lettrice eccessivamente puntigliosa.
Ad ogni modo, c'è molto di interessante nel modo in cui scrivi: sei davvero brava a incarnare nella tua scrittura lo stile del tempo a cui ti riferisci; sei molto attenta ai dettagli storici (cosa che apprezzo davvero tanto). Insomma, sei riuscita a creare qualcosa di davvero interessante e piacevole, che mantiene alto l'interesse del lettore. Le tue descrizioni sono “giuste”, né eccessivamente pompose né noiose, le azioni sono ben intervallate da parti introspettive e parti parlate, reggi bene la soggettiva scelta e non tentenni, da quel punto di vista. Davvero, non posso non congratularmi con te!

Recensore Veterano
27/04/15, ore 14:40
Cap. 5:

Gli amori nelle storie di vampiri vanno a finire quasi sempre male, non c'è proprio verso ahah. Ho apprezzato molto anche questo capitolo e quello precedente, soprattutto per il modo in cui descrivi l'incontro fra Alphonse e Alexandra. Mi spiace che la fine sia così aperta ma penso rappresenti un po' un punto di svolta che lega questa long ai racconti successivi della serie, no? Ti faccio i miei complimenti per l'ennesima volta, il tuo stile non cede mai il passo ma rimane sempre intrigante e avvincente!

Recensore Master
27/04/15, ore 14:32

Se lo stile del racconto continua a ricordarmi quello dei poeti Decadenti, ora la piega che la storia ha preso è perfettamente in sintonia con le storie più classiche dei vampiri, da Dracula a quelle della Rice, come ho già detto: l'amore di Alphonse per Alexandra è dolcissimo e puro, dopo tanti anni di vagabondaggi e di donne che l'hanno nutrito e reso diverso... e, proprio come quello di Mina e Dracula, è tragico e bello, tremendamente bello. Vedere un Alphonse sempre più malinconico e ripiegato su se stesso che cede alla dolcezza di una ragazza buona come Alexandra è stato un colpo di scena molto piacevole, in linea con lo sviluppo della storia e delle lettere che portano fino all'epilogo, specie dopo la sua rivolta contro Nuberus e il dono dell'immortalità alla sua amata. Ho apprezzato il modo in cui hai congenato la trama - "tornando indietro" coi flashback delle lettere - e mi piaciuto in particolare quel contrasto che si è creato tra la vita passata di lui - cupa, violenta, scura, decadente - e lo spiraglio di luce che riesce a vivere quando incontra la ragazza, come se si fosse davvero approcciato ad un "primo amore" per la prima volta dopo secoli. Un elemento che nelle storie di vampiri ricorre spesso, ma che hai orchestrato in maniera appassionante e piacevole da leggere, tanto che non hai distolto la mia attenzione dalla pagina nemmeno per un attimo.

Insomma, ti rinnovo i miei complimenti e ti ringrazio per averci consigliato questa storia, leggerla è stato un vero piacere!

Un abbraccio :3
Nat

Recensore Veterano
27/04/15, ore 13:58

Rieccomi, stavolta per una recensione un pochino più sostanziosa. Dunque, la storia fino ad ora mi sta piacendo molto, mi sono totalmente immersa nell'ambiente dai toni decadenti da te descritto e nel personaggio di Alphonse, un vampiro vecchio stampo affascinante e totalmente dedito al "lato oscuro" della vita (almeno per ora :P). Il tuo stile si addice perfettamente ai racconti di questo tipo (nonostante sia molto diverso da "La Cattedrale delle Rose Selvatiche", ma dopotutto la storia stessa è completamente diversa), il registro che hai adottato fino ad ora mi ha ricordato un pochino lo stile descrittivo e pieno della Rice, colmo di aggettivi che però non appesantiscono la lettura e non stonano per niente col contesto. Insomma, un romanzo pesudo-vittoriano in piena regola! Il primo capitolo ci fa addentrare un po' nella psiche del tuo protagonista, nel suo amore per l'oscuro ed il profano, come anche il disprezzo verso la sacralità. La scena del festino è stata molto d'impatto, ma non ha mai rasentato la volgarità. Mi è dispiaciuto molto per il povero frate, ma capisco che la sua morte fosse utile ai fini della trama, un po' come se Alphonse avesse reciso totalmente il legame con Dio e con il suo passato da umano. Anche il secondo capitolo è avvincente, la scena della povera ragazza nella chiesa è triste e macabra, però non avrei mai immaginato che avresti fatto comparire un personaggio come Nuberus, un demone insomma. Continuo a leggere perché sono davvero curiosa di vedere come andrà a finire. :)

p.s. Ho visto che questa long fa parte di una serie di racconti, se volessi poi continuare a leggerli, in quale ordine dovrei farlo? :3

p.p.s. (giuro che la smetto) Ho notato che usi molto spesso il verbo "offrì" al posto di "offrii", quindi la terza persona singolare del passato remoto invece della prima. Non voglio fare la maestrina ma ho pensato che magari avrebbe potuto farti piacere correggere un errore!

(Recensione modificata il 27/04/2015 - 02:03 pm)

Recensore Master
27/04/15, ore 13:42
Cap. 2:

Ciao! Sono Ino del contest Left Behind, e sono qui per recensire la storia premio, come promesso!
Innanzitutto devo farti i miei complimenti, perché era da un po' che non leggevo una storia sui vampiri che mi coinvolgesse e mi riportasse all'atmosfera delle storie "tradizionali", quelle più torbide e oscure, e nella tua ho trovato esattamente quell'atmosfera che cercavo: Alphonse è un personaggio nobile e annoiato, desideroso di esplorare ogni aspetto della dissoluzione e accontentato da una figura misteriosa, la Vampira che in un attimo ha cambiato la sua vita... e che, a mio parere, crea un contrasto molto interessante con Alexandra, una sorta di "demone contro angelo" che già mi ha catturata dopo questo primo capitolo. Così come ho apprezzato molto la figura del povero Berengario, purtroppo immaginavo che avrebbe fatto una brutta fine... ma il suo sacrificio ha plasmato perfettamente l'idea della dannazione di Alphonse, e di come gli abbia impedito di capire la disperazione di chi gli voleva davvero bene.
Apprezzo moltissimo il tuo modo di narrare e lo stile, sfarzoso e raffinato, così come le descrizioni: in certi passaggi mi sono sembrate quelle di Oscar Wilde e degli scrittori del Decadentismo in generale, piene di simboli e di fascino, ed è inutile dire che mi sono piaciute davvero moltissimo <3 anche le scene più cupe e torbide sono narrate molto bene, senza volgarità né autocompiacimento nell'aggiungere particolari, il che è un pregio abbastanza raro, come non mi stancherò mai di ripetere!

Corro a leggere anche gli altri!
Nat

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