Ciao Elly,
dall'accenno alla quintessenza e dalla collocazione del portale, capisco solo ora che il tuo universo di riferimento è quello del cartone animato e non quello del fumetto.
Il racconto è interessante, con una discreta parte d'azione.
Il cuore di Kandrakar inquinato da un'entità malefica è un classico, ma sempre ricco di sviluppi potenziamente interessanti.
Devo criticare l'idea di una luce nera: questo colore è un'assenza, per cui ci possiamo trovare davanti ad ombre o diminuzioni della luminosità, ma non a luce nera. Anche i lampi neri sono molto difficili da immaginare.
Il capitolo richiede un'energica revisione per ridurre il numero di ripetizioni che vi sono annidate. Naturalmente'portale' è la più appariscente, ma ho visto molte altre parole ripetute a distanze troppo ridotte.
A parte questo, la storia risulta interessante, e spero che continui regolarmente.
Ciao
MaxT :)

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Will è stata un po' avventata nel suo voler concludere la missiome al più presto. Ha voluto agire in fretta e furia, se solo avesse ascoltato le sue amiche...
Il portale ha decisamente qualcosa che non và, ma credo che la brutta reazione del Cuore di Kandrakar sia dovuto anche, e soprattutto, allo stato emotivo di Will. Sì, credo che le emozioni negative abbiano influenzato molto il ciondolo.
Leggerò ancora

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Ops, questa nuova "evoluzione" del Cuore non mi sembra promettere nulla di buono. Temo che la nostra buona Will stia per trovarsi tra le mani una bella gatta da pelare... come se la poveretta non fosse già abbastanza stressata.
Ho appena trovato la tua storia e trovo molto verosimile la Will che descrivi tu, cresciuta e decisamente provata dai dieci anni passati al servizio di Kandrakar... mi chiedo se la situazione delle altre guardiane sia la stessa, o se loro se la passino un po' meglio. A proposito, spero che le altre quattro ragazze non vengano relegate al ruolo di macchiette, ma riescano ad assumere un certo spessore all'interno del tuo racconto, che mi pare promettente. 
Un piccolo appunto grammaticale: occhio ai congiuntivi!

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Ciao,
in questo capitolo troviamo Will in pieno burnout, stanca e disgustata da sè stessa e dal suo ruolo che la spinge in situazioni che non può spiegare al di fuori della cerchia delle guardiane.
Dalla descrizione, questa mi ricorda un po' la bisbetica Will scrittrice vista nel racconto what if in W.I.T.C.H. n.50, ma almeno quella, una volta chiusa l'esperienza magica, l'aveva sublimata in una serie di libri di successo.
Nel tuo racconto, Will riporta ferite nelle missioni svolte al servizio di Kandrakar. Ma è l'unica? Nel racconto non si accenna a cicatrici per Cornelia e le altre.
Quest'ultima, poi, dovrebbe avere sviluppato la capacità di curare rapidamente le ferite. Perchè non la usa per Will? E' forse lei che si rifiuta di lasciarsi curare?
La storia è cupa e lenta, ma riflette fedelmente lo stato d'animo della protagonista e narratrice. E' scritta senz'altro bene, anche se mi permetto di far notare alcune pulci: certe parole (per esempio, "portale") sono ripetute troppo spesso a breve distanza, talvolta perfino nella stessa riga; in un periodo ho trovato due puntini di sospensione, ma dovrebbero essere tre; in un altro passaggio, scrivi 'su Meridian', ma per quanto si capisce dal fumetto questo è il nome di una città e non di un intero mondo, e quindi dovrebbe scriversi 'a Meridian' oppure 'nel/sul metamondo'.
Spero che le mie marginali obiezioni non ti risultino inopportune.
Alla prossima,
MaxT :)

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Io credo che Will abbia semplicemente bisogno di una pausa da tutte queste missioni magiche. Non credo che odi le sue amiche, è solo esausta della "non" vita che sta conducendo. Lo stress la sta facendo da padrona e dubito molto che resisterà a lungo, senza dare di matto o sbroccare!
L'oracolo pare non accorgersi di nulla (secondo me finge per non dare a vedere a Will che, per il momento, i sentimenti della ragazzina sono per lui in secondo piano).
L'Oracolo non vuol vedere e questa cosa è già di per sè un gran difetto.
Leggerò ancora.

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Will fa benissimo a porsi certe domande, sono ragazzine ma sono pur sempre delle ragazze terrestri che se la devono vedere con la vita di tutti i giorni. L'entusiasmo iniziale è normale averlo, vivere qualcosa di assolutamente nuovo, straordinario, inimmaginabile dà davvero una carica assoluta nella vita. Ma fino a quando delle ragazzine possono sopprerire a tali fatiche? Questo interrogativo è interessante, sia dal punto di vista psicologico che sociale.
Seguirò ancora, non appena posterai

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La storia affronta il tema scottante del futuro delle Guardiane: quando l'entusiasmo iniziale per il compito si affievolisce, subentrano la paura della morte e del vuoto che si lascerebbe tra le persone care, aggravati dal peso delle bugie dette, delle assenze improvvise che non si potranno sempre giustificare, degli impegni personali importanti che non si potranno onorare, della chiusura alle amicizie profonde al di fuori della cerchia ristretta di chi condivide il segreto.
La prima puntata è promettente; aspetto con interesse il seguito.
MaxT :)

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