*Lancia una polpetta*
Ciao picco, oggi è sabato e quindi sono qui a recuperare le tue storie, spargendo polpette (?)
Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, già quando lo lessi in anteprima lo trovai...affascinante! Mi è piaciuta questa atmosfera da sogno, mi è piaciuto come hai reso dolce l'incontro tra Finnick e Sebi, mi è piaciuto quel lento sfumare del sogno in realtà...insomma, mi è piaciuto tutto!
La prima parte padre-figlio è stata perfetta: il confronto tra Sebi e suo padre ci voleva ed è stato bello così, nel sogno, con quella sensazione di effimero e di triste :') Ho adorato i loro punzecchiamenti e il loro giocare, come se non si fosser mai divisi, come se Finnick fosse stato sempre lì con Sebi.
E il suo rammarico di non esserci stato invece, ha reso tutto dolce amaro: Finnick ha vegliato i suoi cari, ha osservato suo figlio dall'alto ma non è potuto essere davvero lì con lui, a guidare i suoi passi. Allo stesso tempo, Sebi sente la mancanza di una figura maschile, sente la mancanza di quel Finnick che tutti gli ricordano e che lui non vole emulare: pure se suo padre è stato un "grande", lui è e vuole essere solo se stesso!
Nella seconda parte, troviamo Sebi che si risveglia dal suo sogno e ad attenderlo c'è Lyla, che prova a confortarlo e a dargli sicurezza, proprio come una piccola Trilli farebbe col suo Peter. Infatti, la frase che hai ripreso dal film ben si adatta a tutto lo scenario che hai creato, da un senso di completezza!
Insomma picco, bellissimo è dire poco, brava <3
Al prossimo capitolo *.*
bacioni,Giraffetta |