Recensioni per
I came from the 80s
di J85

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
18/11/14, ore 13:29

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «SUMMER CONTEST PER STORIE EDITE»
«I CAME FROM THE 80S» DI J85
Le note che uscivano dal lettore CD invadevano l’intero abitacolo della macchina. Il ragazzo, ormai un uomo, alla guida della vettura aveva ben altri pensieri in testa. Era in ritardo per il lavoro, la sua ragazza lo aveva nuovamente lasciato perché non riusciva a smettere con la droga e, proprio quella mattina, aveva trovato un graffio sullo sportello dell’auto.

- Sviluppo della trama e dei personaggi
La trama, purtroppo, non mi ha entusiasmata come credevo. Dal titolo avevo inizialmente creduto che si trattasse di una cosa vecchio stile come “Ritorno al futuro” - infatti viene a sua volta nominato nel corso della storia, anche se purtroppo non è esattamente il riferimento che avrei voluto trovare, essendo io una vera e propria patita di quel film -, ovvero di un tuffo in quella società e in quel mondo un po' a parte che erano gli anni '80, dove si sarebbero visti gli alti e i bassi e dato vita ad una commedia che non pesasse troppo e che riuscisse a strappare anche un sorrisino per i tempi andati. Non è stato invece così e un bel po' me ne dispiaccio, poiché l'ho trovata piatta e senza una svolta del tutto significativa che sollevasse in qualche modo le sorti della narrazione.
Il racconto si apre in modo lento, forse anche troppo, spiattellandoci in paio di paragrafi la vita di Roberto e le collezioni che contiene la sua stanza dalle pareti tappezzate di poster, prima di diramarsi verso una seconda parte altrettanto lenta e ridondante a causa delle azioni ripetute e meccaniche che sembrano venir fuori dai gesti e dalle parole sue e di sua madre; segue, dopo aver lasciato una sesnazione al lettore che non tutto andrà per il verso giusto, la scena al bagno che, personalmente, avrei evitato o per lo meno tagliato, in modo che non risultasse uno stacco in più al testo.
Avrei sì parlato del fatto che, dopotutto, era un ragazzo come tanti con un certo fisico, ma avrei accorciato tutto il resto, dato che si tratta di particolari inutili che a volte ai lettori non interessano. A chi importa quanto tempo sta al bagno un protagonista o come si veste, elencando la cosa dettagli per dettaglio? Si tratta ovviamente di un parere soggettivo, ma la presenza di tutti quegli elementi ha a propria volta stancato e ha fatto sì che non riuscissi a godermi la storia come meritava. Non mi danno fastidio i dettagli, anzi, li adoro e nelle storie ne ricerco sempre, ma quando si tratta di cose su cui si potrebbe sorvolare divento un po' critica, storcendo il naso; avresti potuto accorciare tutto e passare direttamente al particolare che per il ragazzo sembra così importante, ovvero la maglia con la scritta I♥80s - mettendo per iscritto così anche nella storia, magari, poiché si tratta di un dettaglio della maglia ed è permesso usare segni grafici di questo tipo quando si tratta di cose del genere -, e spiegare brevemente il resto.
Non comprendo inoltre perché tu l'abbia considerata una commedia, mettendola anche in quella sezione. Si tratta di una storia drammatica e con il significatooriginale di commedia c'entra ben poco, poiché non mi ha fatta sorridere né mi è sembrato che si concludesse con un lieto fine. Finisce male e avrei forse scelto altri generi su cui spostarsi, dato il modo in cui la storia comincia a diramarsi a poco a poco dinanzi agli occhi del lettore.
Ti cali inoltre davvero poco nell'introspezione di Roberto, non dai il tempo a chi legge di patteggiare per lui e di cominciare ad amarlo come personaggio, dando risalto a fronzoli e descrizioni inutili e dimenticandoti che una storia è fatta anche per rendere più vicino il protagonista al lettore, che deve condividere in questo modo le sue ansie, le sue gioie, le sue paure e le sue passioni, imparando ad amarlo riga dopo riga e parola dopo parola; non si capisce nemmeno perché sia affezionato così tanto agli anni '80 e perché faccia determinate cose, e proprio per questa mancanza di empatia non ho battuto ciglio nel finale, non riuscendo a provare la solidarietà che avrebbe dovuto smuovermi per un avvenimento tanto devastante. Ho visto il tutto come se si trattasse di una notizia al telegiornale, dove senti che qualcuno purtroppo ci ha rimesso la vita e tu sul momento ti puoi anche dispiacere e ti domandi perché è successo proprio a lui, ma più di tanto non ti interessa perché non è legato a qualche conoscente stretto e non ti lascia il vuoto che si prova quando si perde qualcuno a cui si vuole bene.
Parlando per l'appunto di quella parte, succede tutto esageratamente veloce: comprendo che un incidente di quel calibro non ti dia esattamente il tempo per capire che cosa sia accaduto, ma è stato descritto così in fretta, a differenza del ritmo lento con cui si è mossa fino a quel momento la storia, che ti lascia scombussolato il rapido susseguirsi degli eventi, senza farti comprendere come si deve e liquidando così la presenza quasi ingombrante di Roberto, personaggio che, come detto, a causa della mancata introspezione risulta piatto e difficilmente amabile dal lettore.
La sola cosa che ho apprezzato davvero è stato quel breve ritorno di Roberto nell'età moderna, con quell'SMS inviato a Bea per farle capire che, nonostante il suo stile di vita e la sua voglia di tornare negli anni '80, ha pensato di scriverle in quel modo per farle vedere che in un certo qualsenso di lei gli importa e che ha tentato così di farglielo capire. Peccato, però, che poi tutto venga dissolto da quell'incidente che lo priva della vita, e mi meraviglio anche che siano riusciti a fermare il suo investitore così in fretta.
Avevi molti spunti su cui fa presa, idee che viste singolarmente avrebbero potuto dar risalto all'intero testo, ma che insieme funzionano poco, sia per il modo in cui vengono spiattellate davanti sia per il corso che prende il racconto, lento fino alla conclusione dove sembra invece che tu voglia tagliar corto una volta per tutte, mettendo così la parola fine al tutto. C'erano degli elementi belli, particolari, cose che potevano rendere il tutto splendido, ma hai voluto peccare un po' di inerzia e hai adattato tutto su altro, senza osare troppo come magari avresti potuto fare.

- Sintassi, stile & grammatica
La massiccia presenza di virgole iniziali, atte a suddividere le frasi per le troppe informazioni che hai dato nella prima parte della storia, hanno fatto sì che la stessa si appesantisse, rendendo un po' ostica e a singhiozzo la lettura. In contrapposizione, quelle stesse virgola mancano quando servono, e ciò ha pesato ancora di più.
Non ho trovato la fluidità che mi aspettavo e la troppa mole di spiegazioni iniziali ha fatto sì che il protagonista venisse scoperto troppo in fretta, senza dare il tempo al lettore di capire pian piano le sue passioni e ciò che aveva nella stanza. Se da un lato ho apprezzato questa dettagliata descrizione, dall'altra avrei preferito che non fosse spiattellata tutta insieme, ma adagio nel testo per non dare l'impressione che fosse una sorta di elenco.
Ho inoltre notato che tendi a descrivere cose e azioni che sono meccaniche e che non necessitano di spiegazione alcuna, facendo un grande spreco di parole anche quando si potrebbe evitare, ma mi spiego meglio segnalandoti delle annotazioni qui di seguito:

del suo corpo/nuovamente il corpo → Essendo ripetuti ad una distanza ravvicinata di appena due righe, ometterei uno dei due o cercherei un sinonimo che suoni bene comunque
Con ben poca fluidità nei movimenti riuscì a sedersi → “Con ben poca fluidità nei movimenti, riuscì a sedersi”
sulle pareti attaccati poster di Samantha Fox → “sulle pareti erano attaccati poster di Samantha Fox”
stranamente ben ordinata vi era uno scaffale con sopra, → “stranamente ben ordinata, vi era uno scaffale con sopra,”
“Capitan Tsubasa”, conosciuta meglio in Italia come “Holly e Benji”, e se da un lato → ““Capitan Tsubasa”, conosciuta meglio in Italia come “Holly e Benji”; e se da un lato”
Hulk Hogan, formato ridotto ovviamente e con una salda → “Hulk Hogan, ovviamente formato ridotto e e con una salda”
Infine il giovane/Infine in un angolo → Uno dei due potrebbe essere eliminato senza alcun problema
Ah cavolo, rischiavo → “Ah, cavolo, rischiavo”
Roberto sei sveglio? → “Roberto, sei sveglio?”
Sì, arrivo mamma!” una volta risposto Roberto si strusciò il palmo della mano sinistra sopra gli occhi, per cercare di ridestarsi completamente, ed infine si alzò e adottò la completa posizione eretta → “Arrivo, mamma!” una volta risposto, Roberto si strusciò il palmo della mano sinistra sopra gli occhi per cercare di ridestarsi completamente, ed infine si alzò e adottò la completa posizione eretta” senza il sì, è superfluo. Trovo inoltre che scrivere “la completa posizione eretta” sia qualcosa in più che potrebbe essere evitato. Se scrivi “si alzò” lasci già presupporre che comunque è in piedi, o, se proprio vuoi specificare, trovo suoni meglio “si alzò e drizzò la schiena”
Ciao cucciolo → “Ciao, cucciolo”
“Buongiorno mamma” rispose al saluto il giovane ancora molto assonnato. → ““Buongiorno, mamma” rispose al saluto il giovane, ancora molto assonnato.”
Kellogs → “Kellogg's”
pronto a consumarli di lì a breve tempo. → Si tratta di un'azione in più che si può tranquillamente evitare ai fini di una narrazione fluida
Roby sei sicuro → “Roby, sei sicuro”
No mamma lo sai → “No, mamma, lo sai”
le rispose il figlio mentre aveva appena terminato di collocare i cereali dentro la sua ciotola e si apprestava a versarci sopra del latte. → “le rispose il figlio, gettando i cereali nella ciotola e affogandoli poi nel latte” semplice, incisivo e d'impatto, senza troppe parole e fronzoli inutili
Giornata dura oggi a scuola? → “Giornata dura, oggi a scuola?”
Ah Roby… → “Ah, Roby…”
ok → “okay”
Dopo qualche attimo di piena immobilità Roberto rispose “Certo mamma”.
Ma la stessa madre
→ “Dopo qualche attimo di piena immobilità, Roberto rispose “Certo, mamma”. Ma la stessa madre”
Mentre stava eseguendo la pulizia dei propri denti il ragazzo per qualche secondo si squadrò allo specchio → “Mentre stava eseguendo la pulizia dei propri denti, il ragazzo si squadrò allo specchio per qualche secondo”
Una volta uscito dal WC era il turno di uno dei momenti più solenni di ogni mattina → “Una volta uscito dal WC, era il turno di uno dei momenti più solenni di ogni mattina”
per la mattinata scolastica ma per → “per la mattinata scolastica, ma per”
Ciao mamma io vado! → “Ciao mamma io vado!”
“Va bene cucciolo a dopo!” provò a tenergli il ritmo la mamma che poi, una volta che la porta d’ingresso fu violentemente sbattuta nell’atto di richiuderla, commentò tra sé “Oh misericordia! Ha ripreso la maglia speciale…” mettendosi una mano sulla fronte, presa dallo sconforto. → ““Va bene, cucciolo, a dopo!” provò a tenergli il ritmo la mamma che poi, una volta che la porta d’ingresso fu violentemente sbattuta, commentò tra sé “Oh, misericordia! Ha ripreso la maglia speciale…” mettendosi una mano sulla fronte, presa dallo sconforto.”
Nel mentre il ragazzo era fuori dall’abitazione che stava raggiungendo la propria meta a grandi falcate → Rivredrei completamente l'intera frase, poiché così scritta sembra che sia l'abitazione a raggiungere la meta a grandi falcate
Ciao Rob! Oddio ma stai ancora conciato così?! → “Ciao, Rob! Oddio, ma stai ancora conciato così?!”
a fare questo esplicito commento fu una ragazza dai capelli neri lunghi poco più in giù delle spalle e gli occhi lievemente truccati del medesimo colore. → Rivedrei anche questa frase, poiché la mancanza di punteggiatura suscita un senso di apnea
Ciao pupa! Anche te sei uno schianto! → “Ciao, pupa! Anche tu sei uno schianto!”
piuttosto Rob ti ricordi di oggi pomeriggio? → “piuttosto, Rob, ti ricordi di oggi pomeriggio?”
Ma sì Bea stai tranquilla ci sarò → “Ma sì, Bea, stai tranquilla. Ci sarò”
Ma dai Rob → “Ma dai, Rob”
Proprio mentre indugiava in questa sua operazione → Suona davvero male, spiegato così. Comprendo ciò che vuoi dire, ma durante una narrazione è bruttissimo leggere termini del genere. Lo cambierei o lo eliminerei del tutto
14 anni → “Quattordici anni”, non si scrivono i numeri in un testo, a meno che non siano date o orari
Lei, speranzosa in qualche attenzione particolare rivolta nei suoi confronti da parte dell’amico, visto che i genitori del ragazzo erano via per qualche motivo, magari qualche bacio o addirittura maliziose palpatine. → Sembra che la frase venga troncata così, senza un nulla di fatto. Proverei a rivederla, poiché letta ad esempio ad alta voce da' proprio la sensazione che manchi qualcosa
modo gli stessi pensieri ma poi la → “modo gli stessi pensieri, ma poi la”
delle pubblicità. Mentre Beatrice → “delle pubblicità, mentre Beatrice”
dalla frenata dell’autobus che si fermò → “dalla frenata dell’autobus, che si fermò”
Lo stesso Roberto si ridestò pienamente battendo la testa contro il sedile davanti e facendogli cadere gli occhiali da sole. → “Lo stesso Roberto si ridestò pienamente e batté la testa contro il sedile davanti, che gli fece cadere gli occhiali da sole.”
Sai com’è Bea → “Sai com’è, Bea”
A proposito che canzone utilizzerai? → “A proposito, che canzone utilizzerai?”
Ma è possibile Rob che a volte sei così scemo? → “Rob, ma è possibile che a volte sei così scemo?”
e togliti quel ridicolo giubbotto che sembri Ufo Robot → “e togliti quel ridicolo giubbotto, che sembri Ufo Robot”
Allora Rob sei pronto per il tema? → “Allora, Rob, sei pronto per il tema?”
Che cosa stai dicendo Bea? → “Che cosa stai dicendo, Bea?”
Senti un po’ Rob ma → “Senti un po’, Rob, ma”
le chiese guardandola dritto → “le chiese, guardandola dritto”
Ma dai Rob! → “Ma dai, Rob!”
ma insomma possibile → “insomma, possibile”
dolce sorriso/mezzo sorriso → Distanza ravvicinata, eliminerei uno o utilizzerei un sinonimo
Senti Bea ma ora c’è piscina giusto? → “Senti, Bea, ma ora c’è piscina... giusto?”
Sì perché? → “Sì, perché?”
il ragazzo stiracchiandosi → “il ragazzo, stiracchiandosi”
Dopo un attimo di silenzio Roberto riprese → “Dopo un attimo di silenzio, Roberto riprese”
No Roberto non → “No, Roberto, non”
Dato/data → Il “data” lo sostituirei con un sinonimo
impegnativo per i due. Quando s’imbatterono → “impegnativo per i due, quando s’imbatterono”
E perché non ci provi te Rob?” scoccò la frecciatina Bea squadrando l’amico. → “E perché non ci provi tu, Rob?” scoccò la frecciatina Bea, squadrando l’amico.”
“Cosa?!” voltandosi preoccupato verso di lei “e te pensi che, visto che sono “speciale”, come dici te, posso → ““Cosa?!” voltandosi preoccupato verso di lei, sbottò “e tu pensi che, visto che sono “speciale”, come dici tu, posso”
Ah dai Rob scherzavo! → “Dai, Rob, scherzavo!”
Oddio sono talmente tesa per oggi! → “Oddio, sono talmente tesa per oggi!”
Ma no tranquilla andrà tutto bene → “Ma no, tranquilla, andrà tutto bene”
Sì però questo è il primo spettacolo che facciamo → “Sì, però questo è il primo spettacolo che facciamo”
Tranquilla sarà una passeggiata → “Tranquilla, sarà una passeggiata”
Speriamo Rob → “Speriamo, Rob”
confermò Beatrice anche se rimaneva il dubbio → “confermò Beatrice, anche se rimaneva il dubbio”
questa storia Rob, ma è possibile → “questa storia, Rob, ma è possibile”
E’ → Ovviamente si dovrebbe scrivere “É”, anche se è più veloce e pratico. Se si usa NVU si può utilizzare la funzione caratteri e simboli per inserire la É accentata, altrimenti su Word lo fa automaticamente dopo il punto
“Vabbe’ lasciamo stare…” rinunciò definitivamente al suo intento Beatrice. → ““Va beh, lasciamo stare…” Beatrice rinunciò definitivamente al suo intento.”
“Ciao Rob ad oggi e, ricordati, se non ti fai vedere giuro che te ne faccio pentire a vita!” lo minacciò l’amica con sguardo serio e dito indirizzato al collo come fosse un coltello pronto a tagliargli la gola. → ““Ciao, Rob, ad oggi! E ricordati: se non ti fai vedere, giuro che te ne faccio pentire a vita!” lo minacciò l’amica con sguardo serio, facendo cenno con un dito di tagliargli la gola.”
Credo proprio che mi conviene darti ascolto” accettò la proposta dell’amica Roberto. → “Credo proprio che mi convenga darti ascolto” accettò la proposta dell’amica.”
Ehi Bea → “Ehi, Bea”
Ci penserò su Rob, ciao a dopo → “Ci penserò su, Rob! Ciao, a dopo”
da Roberto, come poche volte faceva e poi si ritirò subito → “da Roberto, come poche volte faceva, e poi si ritirò subito”
Era incredibilmente teso quel primo pomeriggio, quasi come se toccasse a lui a breve danzare sulle punte invece che alla sua splendida amica Beatrice. → “Quel primo pomeriggio era incredibilmente teso , quasi come se toccasse a lui danzare sulle punte invece che alla sua splendida amica Beatrice.”
Decise di partire.
Ma quasi varcata
→ Salirei la successiva frase, giacché è sconsigliato cominciare con una negazione
il ragazzo era infine arrivato a destinazione, con sommo stupore dello stesso Roberto → “il ragazzo era infine arrivato a destinazione con sommo stupore”
Il ragazzo, ormai un uomo, alla guida della vettura aveva ben altri pensieri in testa → “L'uomo alla guida della vettura aveva ben altri pensieri in testa”
Se non si presenta oggi quel bastardo non gliela perdonerò mai! → “Se qiel bastardo non si presenta, non gliela perdonerò mai!”
viso sereno/occhi sereni → Cercherei un sinonimo
alla odiata → “all'odiata”
Tale azione però le fu quasi del tutto impedita da un uomo che la semi bloccò dicendole “signorina si fermi! non è prudente muoverlo ora!”. → “Tale azione, però, le fu quasi del tutto impedita da un uomo che la semi-bloccò, dicendole “signorina, si fermi! non è prudente muoverlo ora!”.”
nel luogo. → “sul luogo.”
“Ciao Bea sono uscito ora da casa ci vediamo tra poco Roberto” → ““Ciao, Bea, sono uscito ora da casa. Ci vediamo tra poco. Roberto”” Sarà pure un SMS, ma io sono pignola e odio il fatto che non ci sia punteggiatura nemmeno in quelli. Aye, sono vecchio stampo pure io

- Parere personale
Mi spiace dirlo, ma ammetto che la storia non mi è piaciuta molto. Nonostante i vari elementi inseriti, dai manga di Holly & Benji alle Tartarughe Ninja a piccolezze simili che hanno caratterizzato gli anni '80, non è riuscita a catturare del tutto le corde del mio interesse a causa della narrazione lenta e a volte troppo pretenziosa, la quale sembrava voler sprecare molte parole per rendersi più bella agli occhi del lettore. Magari è stata semplicemente un'impressione, ma mi è sembrato che tu utilizzassi molte parole per riempimento, così da far salire il contatore senza renderti conto che, a volte, tali parole rendevano solo ridondante la frase e l'azione stessa.
Il titolo e le premesse davano altre aspettative, e sarebbe di certo stato interessante leggere qualcosa vecchio stampo che ci avrebbe gettati in pasto ai tempi ormai andati degli anni '80.