Bon, ciao Ari, eccomi qui a dare una prova della mia indiscussa originalità - e sottolineo indiscussa - e a recensire la tua storia! ^^
Niente monetina.
Le parole "Alexandra", "Accademia" e "mezzosangue" (perché io adoro i mezzosangue, qualunque sfumatura di essi siano) hanno fatto il loro effetto, per cui mi sono ritrovata qui quasi senza essermene resa conto.
Allora, sappi che io sono una rompiscatole puntigliosa e perfezionista quando si tratta di leggere testi, per cui ogni qualvolta io leggo e trovo degli errori - se ne trovo, spesso sono invisibili ai miei occhi - non posso fare altro che fermarmi e correggere e spero di non sembrare inopportuna facendolo anche con te :)
Innanzitutto, partiamo dalla cosa che mi è piaciuta di più: la trama. Ombre. Puri e mezzosangue che riescono a controllare gli elementi e a quanto ho capito i figli del Sole il fuoco e quelli della Luna l'acqua. Sappi che la scelta di inserire gli elementi in questo contesto l'ho trovata davvero bella, non avrei mai pensato di collegarla a corpi celesti, e non è neanche forzata dato che il sole e davvero incandescente e la luna controlla davvero le maree, lol.
Okay, dopo questa breve e banalissima lezione di astronomia/geografia a cui nessuno importava, ppossiamo di andare avanti.
Dicevo, in qjesto capitolo troviamo la morte della madre della protagonista, e il suo incontro con il "bello&dannato" della storia. Il secondo è stato riuscitissimo, dato che se volevi comunicare un'ammirazione e una grande attrazione della protagonista verso di lui ci sei riuscita eccome, e al contempo sei riuscita a mettere le basi per un futuro rapoorto che a quanto immagino sarà proprio di amore-odio.
La prima invece mi ha fatto un pochino storcere il naso. Ho apprezzato la prontezza di Alex nel mettersi in salvo prima che fosse troppo tardi, e la frenesia nell'azione che hai descritto, anche se è stata un po' "spezzata" e rallentata da alcuni elementi descrittivi che, se fossi stata in te, avrei aspettato a dare... giusto per lasciare il lettore ancora più in suspance. Quello che mi ha fatto un pochino storcere il naso è stata poi la reazione secondaria che ha avuto Alex alla morte della madre, e che mi è sembrata un po' inverosimile: non si sa ancora che età abbia la protagonista, ma immagino non sia sopra i diciotto-vent'anni, se non più giovane, e... non so, hai appena visto morire tua madre. Mi sarei aspetta che superata l'emergenza dovuta al mettersi in salvo, crollasse in lacrime e piangesse. E anche ammettendo che abbia l'animo più resistente e combattivo del mondo, ammettendo anche che avesse odiato a morte la madre (e così non mi sembra), secondo me avrebbe comunque pianto. De gustibus.
E quindi anche qui ci ritroviamo con una ragazza che costretta dai parenti, non vuole andare in un'Accademia. Mi piace. Lei e Robin possono stringersi la mano xD
Sono molto curiosa adesso di vedere dove Vincent la condurrà, e di fare la conoscenza del "dolce e affettuoso zietto".
Passiamo agli errori:
- "...avevo regalato,i cui petali bianchi..." Hai ddimenticato lo spazio tra la virgola e la parola successiv... sì, so cosa starai pensando in questo momento: "ma questa qui mi sta davvero correggendo anche le virgole e gli spazi?" e risposta è sì. Correggo anche le virgole e gli spazi. Non scherzavo quando mi sono definita una rottura di scatole.
Quindi, di questa piccola dimenticanza ce ne sono anche altre, ma dato che sono abbastanza facili da rintracciare nel testo non te li segnalo tutti.
- "...perché un Ombra si sta avvicinando a me,..." allora ho visto che l'apostrofo tra un e Ombra non lo metti mai. E qui ero decisa se segnalartelo dato che non sembra casuale, come se tu avessi trasformato la parola ombra dal femminile al maschile. Tuttavia, dato che mi devo riconfermare una rompiscatole te lo faccio comunque notare.
- "Le Ombre muoio grazie al" plurare il verbo, quindi muoiono
- "...sempre in gruppo, mi dirigo verso..." non è un errore, più una precisazione a gusto personale. Metterei un punto lì dove c'è la virgola dato che le due parti esprimono situazioni scollegate e a sè stanti.
- "< Alexandra dove sono le Ombre? > " Qui non c'è niente che non vada, ma ho preso la battuta di un dialogo per parlare appunto di come fai dialogare i tuoi personaggi: anche se molti altri scrittori lo usano, Tahereh Mafi in primis, ti consiglio sempre di andare a capo quando c'è un cambio di chi parla, questo perché altrimenti non si riesce a rimanere dietro a chi dice cosa quando ci sono molte battute di fila.
- "... metto s guardare fuori..." metto a, errore di battitura.
Okay, termino questa recensione chilometrica augurandomi di poter passare presto per continuare a leggere, e - vista l'ora - ad augurarti buona giornata! ^^
Un bacio e a presto.
- Alexandra |