Recensioni per
Un triste giorno.
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/10/23, ore 19:04

Ciao! Non sapevo da dove iniziare, quindi ho scelto questa one shot - sperando di non aver fatto male!

In poche, semplici frasi, delinei in maniera eccellente la situazione, tragica, in cui i due protagonisti si trovano. Alla guerra, si aggiunge anche la pestilenza che, giustamente, dilaga sul campo di battaglia, tra assediati e assedianti.

E fa venir voglia, la tua scrittura, di sapere di più sui personaggi tramite gli occhi dei quali hai scelto di narrare la storia, per la quale ti faccio ampiamente i miei complimenti. È scritta davvero molto bene. Ne leggerò di certo altre.

Recensore Master
28/09/16, ore 16:49

Eccomi. 
Oh mamma, nel leggerla o meglio sfogliarla velocemente con gli occhi, risentire questo dolore profondo nell'animo turbolento e tempestoso dei due innamorati, mi ha fatto venire voglia di ritornare indietro nel tempo della storia. A quando ancora entrambi non si conoscevano, a quando entrambi parevano innocenti e spensierati, più o meno, a quando c'era ancora qualcosa di poco conto come piccoli litigi. E' stato davvero troppo doloroso leggere questa OS, che però dovevo rivisitare per darti un parere sincero. 
Sentimenti negativi per la situazione a cui stanno andando man mano incontro, sentimenti positivi per la speranza di poter avere una fiammella di futuro migliore più in là, ma nel momento in cui Vargas cura la piccola bambina Costance e poi succede quel che succede, ho pensato a quanto possa essere profondo il loro amore verso di lei. Lei che hanno accudito come una figlia, lei che era divenuta una figura materna per Costance, davvero molto doloroso e triste.
Sono rimasta davvero scioccata dal tuo stile profondo, molto trasparente come se la storia in sé e le parole volessero andare lentamente perché la storia stessa stesse piangendo - perdona il giro di parole.
Quindi come se le parole stessero faticando, con gocce di sangue per quei due cuori sanguinanti di Vargas e la druida assieme, con gocce di lacrime trattenute a stento. Potranno non amarsi più, ma le loro espressioni avviluppate assieme verso quel piccolo fagotto che non ha potuto farcela, mi ha fatto comprendere quanto fosse profondo il loro sentimento e quanto quell'incidente abbia cambiato entrambi di molto.
Ora comprendo il dolore di Isabeau nella long, verso il figlio, che ha paura di perderlo perché potrebbe accadere com'è avvenuto nel passato, essendo questa OS più o meno nel presente, ma anche nel futuro senza che Isabeau possa non poter più ritrovare il suo adorato figlio grande.
Tutto intrecciato, tutto doloroso, spero davvero che verso la fine della storia, la druida possa ritrovare un po' di pace e serenità. Dopotutto ha davvero sofferto troppo a lungo.

Ancora complimenti, mia cara.
Au revoir

Nuovo recensore
31/08/16, ore 21:40

Ciao carissima! ^^
Perdona l'immenso ritardo, ma sono tornata da poco dall'estero, e lì avevo una connessione davvero penosa!
Questa one-shot mi ha profondamente colpita, in tutta la sua semplicità.
Povera Costance... mi si è spezzato il cuore, nel leggere la sua storia. Così piccola, costretta già a vivere un inferno del genere.
Il modo in cui hai concluso la fiction, poi, mi ha quasi fatto scendere una lacrima. La dolcezza racchiusa in quelle semplici parole di Vargas, unita al dolore per una perdita così ingiusta, l'ho trovata davvero toccante.
Ti rinnovo, come sempre, i miei complimenti! Ormai sono una tua fan accanita, lo sai! ❤
Baci.

Recensore Junior
27/08/16, ore 19:37

Ciao, buonasera!! ♥
Nonostante non conosca la serie da dove tutto questo è tratto, ci tenevo a recensirla perché l'ho trovata di pregevole fattura per quel tocco enormemente introspettivo ma al tempo stesso fantasy e magico.
La figura di Isabeau mi è sembrata molto ben gestita nel suo tormento interiore, a causa della scelta di manifestare esplicitamente il suo amore affettuoso verso il mago che la inchioda verso i problemi futuri e la paura di non farcela, di cadere in qualche tentazione tale da condannarla per sempre ad una fine infelice, quasi solitaria.
C'è l'angoscia che pervade le anime che tengono alla loro vita e ai loro obiettivi e che non vorrebbero mai vederla sprecata od interrotta per via di forze esterne o terze persone che potrebbero farlo.
Lui invece, Vargas, risulta essere più preparato e più sull'attenti nei confronti della debolezza in generale ma comunque è anch'egli sentimentale, con la storia della bambina che risulta essere il collante tra i due e la conferma del mio giudizio provato tramite la lettura della one-shot.
Quest'ultima risulta essere molto descrittiva, impreziosita da colori tenui e un po' freddi, con introspezioni che riescono a tirar fuori la fragilità latente dei caratteri dei protagonisti ma in maniere diverse, ma non così da farli separare, non in quel momento preciso.
Un triste giorno dal quale ci si può rialzare e pian piano mostrare le ferite con tranquillità, insieme, in quanto ci sarà da gioire, prima o poi... anche se si intuisce che la strada per questi personaggi sarà tempestata di dolori e difficoltà.
Ma quello che emerge è che nonostante i trascorsi passati tremendi non hanno per nessuna voglia star lontani e sentirsi ancora più solitari, depressi.
Complimenti, bella storia che ho letto sì come un'originale ma nella quale mi sono rivista, specie nel modo di essere della protagonista!
Credo approfondirò un po' la conoscenza a riguardo di tutto ;)

liz

Recensore Veterano
15/06/16, ore 15:29

Ciao Ladyhawke83!
Eccomi di nuovo qui per uno scambio xD questa volta del gruppo facebook "Il giardino di EFP".
Siccome sono una angst appassionata (mi voglio del male, sì sì u.u), ho deciso di venire qui, già il titolo diceva tutto xD
Mi ritrovo di nuovo Isabeau ^^ però stavolta con un uomo diverso, Vargas che, a quanto ho capito, è suo marito e padre di suo figlio!
La loro storia brevemente accennata è molto romantica, sembra una specie di Giulietta e Romeo dove però i protagonisti sopravvivono xD
Un uomo e una donna, un mago e una druida, le cui fazioni sono contro, si innamorano e scappano insieme :3 dolce :3
Mi dispiace che Isabeau non possa vedere suo figlio :( come mai?
Ed ecco che arriva, come l'hai definita indirettamente tu alla fine, una sorta di "figlia adottiva", che stravede per Vargas. È davvero triste come finisce la storia :( però ho trovato estremamente dolce l'atteggiamento di Vargas nei confronti della piccola... L'ha cullata e messa a letto come se fosse ancora viva. È davvero triste ma allo stesso tempo dolce.
Come per le altre storie, anche questa è molto bella e scritta molto bene!
Ho notato solo una cosa, non so se sia errore o meno, ma te lo segnalo:

Consance riposava insieme agli altri, anche loro si ammalati

Non so se quel "si" sia in più o se dopo ci dovesse essere un "erano", comunque te lo segnalo :)
È stato bello rileggerti! A presto!! :3

Sylvia Naberrie

Recensore Master
11/06/16, ore 23:00

Ciao!
Vorrei premettere una cosa, prima di cominciare la recensione: conosco blandamente il fandom stesso e so pochissime cose in croce, quindi ho cercato di vederla come una sorta di originale immersa in un'ambientazione fantasy e molto ricca di creature e diverse cose particolari.
Spero per cui che tu possa "perdonarmi" per via di questo inconveniente ma ci tenevo a lasciare una recensione...
In ogni caso, nonostante sia una storia abbastanza datata come hai poi detto tu stessa, ci ho trovato molta introspezione e una cura molto perspicace e lungimirante della mente e del cuore della stessa Isabeau, una donna druido che già con l'innamorarsi di quel mago ha causato degli infrangimenti tra lei e la sua gente e ha dovuto, per forza di cose, seguire la sua strada senza avere troppi rimorsi ad attanagliarla.
Tuttavia a causa dei problemi da affrontare in seguito a quella decisione ed anche per la sua mansione, Isabeau ogni tanto si indebolisce e diventa fortemente nostalgica, in quanto vorrebbe risolvere la situazione ma al contempo deve evitare di essere quantomeno da maghi cattivi che vorrebbero ucciderla ed avere chiarezza nella sua quotidianità frenetica.
Si passa dalla sua angoscia alla quasi totale rappresentazione dei suoi giorni e della volontà di volersi mettere all'opera conscia dei problemi, con buona dose di realismo e di marcato pessimismo per la situazione critica alla quale deve far fronte, nonostante la speranza non sempre mai abbandonarla del tutto, anche forse per il fatto che vorrebbe, un giorno, riabbracciare il suo figlioletto.
La storia di Costance è intrisa di drammaticità anche per il presente difficile nel quale deve affrontare, già destinata (se così possiamo dire) a non sentire un affetto primordiale come quello della sua vera famiglia: fortunatamente, la presenza di Vargas è fondamentalmente per entrambe.
Lui me lo sono immaginato fiero e possente come portamento ma comunque anch'egli provato e colpito dalla situazione, tant'è che si parla dello sguardo che tradisce un'emozione fortissima in lui, anche per via della preoccupazione che la salute della piccola gli provoca.
In sostanza, qui i personaggi sono fragili ed "umani", hanno a che fare con emozioni e le esprimono in maniere diverse senza volersi troppo distaccare l'un dall'altra, senza risultare forzatamente smielati o troppo succubi del contesto in sè.
Lo stile è molto descrittivo e a tratti è forse un po' troppo incespicato grammaticalmente, rendendo - specie dalla seconda parte in poi, in alcune occasioni - alcune frasi un po' meccaniche e pesanti da leggere ma niente di grave, in quanto comunque i periodi sono perlopiù chiari e precisi nel raccontare inizialmente la loro storia e quello che fanno per andare avanti.
Per il resto, non ho niente da aggiungere, in quanto non ho notato errori ortografici e grammaticali da segnalare per dare una mano, quindi ammetto che la cura c'è e si percepisce anche con una rilettura più puntigliosa.
È una storia che è accessibile e molto ben curata nella sua struttura, specie parlando delle emozioni in sè e della vita che testimonia le difficoltà ma la volontà di non perdersi, di andare fuori controllo e di lasciare che alcune cose scorrano per evitare di colpire profondamente e cadere in dolci trappole emotive che poi causerebbero problemi su problemi.
In sostanza, combattere stando accanto (nonostante i problemi e le vicissitudini) è la chiave per poi uscire dalla tempesta incombente.

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Master
19/05/16, ore 13:36

Questa è stata inaspettata. Ho letto la storia, purtroppo essendo partita direttamente da questa che, se non ho capito male, è un estratto di un'altra storia più ampia (forse un missing moment?) ho fatto un po' fatica ad ambientarmi, ma tutto sommato la storia in sé appare piuttosto chiara anche così.
Alcuni usi dei verbi (l'imperfetto invece del remoto: "scendevo, continuavo a domandarmi") mi ha fatto un po' storcere il naso, perchè ha fatto un po' incespicare la linearità della lettura e mi ha obbligata a chiedermi se il fatto che scendesse e interpellasse se stessa fosse qualcosa che stava accadendo in quel momento o se era accaduto ancor prima e lei ne stesse solo parlando per introdurre altri discorsi. Ma a parte questo, sono rimasta stupita della fine che non mi aspettavo proprio e mi ha decisamente commosso. E' molto bella la frase finale di Vargas ed anche il fatto che comunque lui non sia lì per la protagonista, ma per la bambina malata, dà proprio un certo peso alla storia.
Complimenti.

Recensore Junior
29/04/16, ore 23:23

Ciao bella, finalmente torno a recensire qualcosa di tuo.
Mi mancava leggere le tue storie, sono stata un po' assente ultimamente, però ho sfruttato questa bella occasione per poter riprendere i tuoi scritti.
Non amo gli scritti di raiting verde in generale, però si tratta di te quindi chiudo un occhio e devo anche ammettere che mi è piaciuta parecchio come shot.
Poche parole, pochi dettagli, ma che sono arrivate perfettamente al cuore soprattutto conoscendo i protagonisti. Mi piacciono tantissimo questi personaggi, lo sai. Soprattutto la nostra druida, il suo bimbo, e questa piccola Costance della quale ho appena letto. Vargas poi, sai che mi piace un sacco, te l'ho già detto nelle precedenti recensioni.
Shot molto tenera e introspettiva, assenza di dialoghi, assenza di scambi di battute, ma una forte interiorità che emerge dalle parole che hai usato e dagli atteggiamenti assunti da Isabeau.
Lo stringere tra le braccia il corpicino di Costance, e la successiva asserzione della sua morte... beh... mi sono venuti i brividi tantissimo, son sincera. Una mamma che abbraccia forte una bambina, ma anche una druida che abbraccia una druida piccola può dirsi la medesima situazione. Poi a quanto ho capito è qualcosa che ha unito Vargas a Isabeau nonostante il suo amore fosse impossibile, ergo ancora meglio direi.
Bene che dire... MI PIACE MI PIACE MI PIACE. Non ho altro da aggiungere. Poi mi rimetterò sulla tua long senz'altro, anche perchè sto recensendo questa shot ma di là ho lasciato un universo di capitoli che ancora mi attendono.
Un saluto cara!

Lady Capuleti

Recensore Master
15/04/16, ore 11:42

Rieccomi ^_^
Sniff, quanta tristezza :'( Io sarò una fedele accolita del dio angst, ma anche tu non scherzi, eh.
Scherzi a parte, continua il mio viaggio alla scoperta del mondo che hai creato: anche questo breve prequel mi ha aperto uno spiraglio nella comprensione dei personaggi di Vargas e Isabeau. "Un triste giorno" - non potevi certo trovare un titolo più significativo: fin dalle prime parole ci catapulti all'interno della mente della druida, e il senso di solitudine da lei irradiato è così forte che quasi prende alla gola. E' rassegnata alla fine della sua storia d'amore, ma certamente è ben lungi dal potersi dichiarare libera dal suo ricordo. Persino la natura rispecchia questo suo stato d'animo, offrendo nient'altro che nubi grigie e gelide alla vista di Isabeau, che, sopra ogni altra cosa, si strugge per la lontananza del suo adorato bambino. Forse è per questo motivo che si è affezionata tanto alla piccola Costance? Povera bambina, così piccola e già soggetta ad un destino infausto! Commovente la reazione di Vargas alla sua morte: per un momento, dietro alla solita maschera imperturbabile, intravediamo la vera natura del mago.
Tanto per cambiare, ti dico brava brava brava, la tua storia si arrichisce con sempre nuovi tasselli, e la cosa mi piace :)
Alla prossima!

padme

Recensore Master
08/04/16, ore 00:30

Allora sono molto combattuta su questa storia: ci hai messo un po' troppe cose, a mio avviso; si capisce che fa parte di un progetto più ampio, che hai cercato in parte di riassumere ingozzando un po' il lettore di avvenimenti in fondo non funzionali per la storia. Capisco che per te sono importanti eh!
E capisco pure che quando si ha un mondo in testa, un intero universo di personaggi, si ha voglia di farli percepire al lettore in modo più completo e che, al tempo stesso, si teme che non venga colto il clima, o i dettagli al contorno o le sfumature... insomma si teme che ci sia troppo dato per scontato.
Purtroppo il destino delle one shot è di essere spesso più delle fotografie che catturano l'istante e che poco si preoccupano delle increspature a margine di ciò che viene narrato.
Mentre le long sono più come dei film, dove la tensione può risultare più diluita.

Se da un lato il volerci narrare la vita della giovane druida, il rapporto tra druidi e maghi ed il suo con quel mago particolare non ché elfo, e del loro bambino... alla fine la parte importante riguarda Constance e Vargas e quell'attimo terribile.

Detto ciò ho trovato davvero molto toccante l'episodio che narri della morte della bambina. Vargas deve essere un gran personaggio! Bella l'idea che lui le canti l'ultima ninna nanna e molto d'effetto la frase finale: "L'ho lasciata andare, così come si fa con il vento, che non si può fermare"

Sicuramente incuriosisci molto sulla long :)
Brava.

Recensore Veterano
07/04/16, ore 22:41

Buona sera! ^.^
Eccomi qui per lo scambio delle recensioni indetto da C. Carter!

Devo dire che in un primo luogo, ero più propenso a recensire la prima delle tue storie, quella dai capitoli più lunghi. 
Poi, tuttavia, ho notato che hai costruito una saga e quindi dovevo trovare un punto dal quale cominciare questa tua lunga avventura nel mondo di D&D.
Il set-up iniziale non è affatto brutto.
Ci introduci, e mi pare di capire che non sia la loro prima apparizione ma a questo punto io comincio da qui, diversi personaggi attraverso questa donna, questa druida.
Non conosco moltissimo D&D ma so che i druidi usano una certa magia naturale, magia verde, ed animali come compagni. 

La storia sui negromanti la narri da qualche altra parte oppure è solo un evento circoscritto a questa storia? Perché se non l'hai già narrato, sarebbe interessante vederlo! ^.^
Ha delle premesse carine, sebbene soffra un po' del senso di role-play: una palla di fuoco scaccia un gruppo di persone che hanno ucciso cento e passa persone? 
Insomma, se sono capace di fare qualcosa come quella strage non penso di fuggire per una fiammata lanciata da un tizio! xD
Poi l'autrice, oh, sei tu e quindi saprai meglio tu che cosa fare in merito :)

Anche il morbo, secondo me, sarebbe un buonissimpo strumento per una trama! Tutto tutto, questa one-shot apre a delle possibilità di storie interessanti :)
Sarebbe un peccato non sfruttarle, secondo me :)

Però nel complesso è una storia leggera, che si fa leggere velocemente, e la cosa l'apprezzo ^.^ 
Mi è piaciuta :)
Bandierina verde! ^.^

 

Recensore Veterano
01/04/16, ore 02:46

Carissima...
che brividi.
E'stato emozionante leggere uno scritto dal punto di vista di Isabeau, adesso che la conosco un po'.
Vargas con la bambina esanime fra le braccia, mentre cantava una dolce ninna nanna per lei, cullandola... e quella frase... Sarà anche perché son quasi le tre e a quest'ora tutto ciò che provo diviene più intenso, ma sto piangendo come una bambina.
Avrei voluto abbracciare Vargas, tantissimo e Isabeau.
*Le rimboccò la coperta, le baciò la fronte, le sistemò i capelli e le manine, come faceva tutte le mattine dopo aver vegliato su di lei tutta la notte, fu allora che mi guardò e disse: "L'ho lasciata andare, così come si fa con il vento, che non si può fermare".*
Mamma mia, Sami... che brava che sei stata. Intenso, colmo d'amore... uno scritto bellissimo.
Ti faccio tanti complimenti... anche questo vola tra i miei preferiti.
Un bacione grande,
tua Arya

Recensore Junior
27/03/16, ore 22:40

Eccomi qui!
Vengo dallo scambio recensioni!
Alla fine ho spiluccato un pò le storie appartenenti a questa serie e mi è sembrato giusto venire a recensire questa piccola one-shot, essendo a quanto pare un piccolo spin-off, se così si può dire, della mega saga che hai ideato!
Allora, senza nemmeno conoscere i personaggi sei riuscita a farmi capire perfettamente quali sono i diversi legami che intercorrono tra essi in modo semplice ed efficace, con la narrazione veloce e schietta della narratrice, ottimo lavoro!
Sono riuscita a percepire la situazione difficile descritta in questa one-shot, il dolore e la sofferenza, affievoliti proprio da questi legami dopo tutto così umani e così forti! La piccola Costance mi ha fatto una grandissima tenerezza, piccola sopravvissuta destinata a lottare a quanto pare, visto la violenza con cui la malattia l'ha colpita.
Colpisce in tutto ciò l'amore che traspare dalle parole e sensazioni della narratrice, così come, nella scena finale, l'amore e l'affetto di Vargas. Altro punto a tuo favore!
Ho solo una piccola pecca da segnalarti (pur mantenendo questa recensione nettamente di carattere positivo): le frasi sono lunghissime, infinite, quando potrebbero essere molto più semplici e lineari. Fidati di me, anche io faccio fin troppo spesso questo errore. Prova a rileggere anche semplicemente la prima frase. Per me anche dopo il fosse della prima riga la frase potrebbe considerarsi conclusa, trasformando la seconda parte della frase (dall'ormai) attraverso alcuni accorgimenti in una frase indipendente.
Prova a pensarci e vedere se anche per te questa piccola correzione (applicabile a molte altre frasi nel tesro) può aiutarti a migliorare il tuo stile di scrittura (che non è affatto male comunque ;))
Bacioni
Balim

Recensore Junior
15/02/16, ore 12:53

Ehi! Ho notato che tutte le tue storie sono incentrate su D&D - Forgotten Realms, un fandom che non conosco e che ho, comunque, già recensito. Di conseguenza, come la storia precedente, ho intenzione di basarmi su quello che hai scritto.
Anche se hai scritto questa one shot sei anni fa, non posso fare a meno di dirti quello che penso. Innanzitutto, confrontandola con quella precedentemente recensita, anche qui ho notato che i periodi sono piuttosto lunghi e quasi difficoltosi da leggere. Secondo me, avresti dovuto dividere alcune frasi, per renderle più semplici.
Inoltre, come credo di aver già detto in precedenza, la "e" congiunge, di conseguenza, non avresti dovuto anticiparla con una virgola...
Nonostante questo, la storia è carica di emozioni e sentimenti, come se fossi riuscita a calarti nel personaggio principale. Infatti, da questo punto di vista è ben fatta!
Un abbraccio, spero di non essere stata troppo dura. :)

Recensore Master
04/02/16, ore 16:28

Ciao! Credo che questa sia la tua oneshot scritta meglio. È intensa, carica di emozione e tocca forte il cuore.
Scritta bene, senza nessun errore grammaticale o sintattici, certo. Ma non è questa la bellezza di questa storia.
Isabeau è cosciente di quello che prova ed è cosciente di cosa sia per lei la piccola Costance.
Davvero, è notevole il modo in cui Vergas la stringe a sé e la lascia andare, sapendo che non ha scelta. Anche se, immagino che il suo cuore sia spezzato.
Meravigliosa davvero e solo vivissimi complimenti!
Un abbraccio,
Juliet

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