Recensioni per
Breaking Down
di Utrem

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/02/15, ore 17:36

Questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto, Marta.
È brutale, straniante e allo stesso tempo profondo, elaborato con la tua consueta bravura e con un lessico accurato e sobrio allo stesso tempo. Mi ha trasmesso un profondo senso di angoscia, anche perchè si ricollega a quello che hai preparato nei capitoli precedenti.
L'omicidio di Lydia, che è un po' il doppio di quello Marie, è agghiacciante, così com'è agghiacciante la reazione di Walter quando scopre che la cognata è stata freddata con un colpo alla nuca. Trova addirittura la lucidità di creare un espediente per discolparsi di questa morte, percepita in modo così diverso da quella di Lydia. Come hai sapientemente sottolineato tu, il cadavere di Marie suscita un altro tipo di reazioni in Walt, che sembra davvero un uomo di gomma, da come viene presentato. Marie è un mondo che muore, un mondo di cui lui fa parte, sangue del sangue di sua moglie. Eppure lui trova il modo di districarsi da questo nodo, sebbene la coscienza imporrebbe altre soluzioni. Perfino il suo complice pensa con orrore all'ipotesi di trovarsi al posto di Walt e gestire la morte della cognata a quel modo! Walt riesce a trovare il bandolo della matassa e risolve la situazione, ma il nodo più grande, quello fondamentale che coinvolge anche la sua morte imminente, non lo scioglierà mai ed è destinato a peggiorare, perchè ha scelto di coprire la peggiore delle bugie, ossia quella che tradisce nel profondo i suoi affetti più cari. Ne è valsa la pena, vendere l'anima così, diventare un siffatto traditore, per ottenere in cambio la sicurezza famigliare della sua famiglia? Come vivrà sua moglie, ora che sua sorella è morta?
La tensione l'hai creata piano piano, dal prologo fino a qui, come fosse un'opera unica. Già sapere che Marie moriva, rendeva tutto più Fatale e ferale allo stesso tempo. Come non pensare all'angoscia pungente che ha segnato le ultime ventiquattro ore della sua vita? Davvero opprimente!
Ti faccio i miei complimenti, Marta!
Un saluto!
Ele