Recensioni per
Giorni di luglio
di Francine

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/04/15, ore 10:21

Io non ho mai letto nulla dell'allegra famigliola di Milo, ma ho già un debole per lo zio Kostas e per la nonna Melpomenê. Che poi Milo e il suo "Shhh, siamo in missione segreta!" Mi ha fatto venire in mente una di quelle scene in cui il personaggio di turno, dirà pure di essere in missione segreta, parlerà pure zitto zitto, ma sembra muoversi con un'insegna al neon che gli sovrasta la testa: "SONO IN MISSIONE SEGRETA!"

Ah, la bellezza del viaggio. Io sono favorevole ai viaggi in pullman, in aereo, a piedi...
Saranno in grado pure di raggiungere la Velocità della Luce - per me, solo in battaglia, e non sempre - ma, nella mia mente si aprono scenari... imbarazzanti.
E poi, perché privarsi del piacere di una narrazione? Di Milo che fissa Camus, ad esempio.
Me li immagino.
Occhi stretti a fessura, uno sguardo che perforerebbe il cemento armato e Camus che gli dice di stare zitto quando lui manco ha aperto bocca, salvo per rispondere a una sua domanda.

Recensore Veterano
05/03/15, ore 00:00

Uh, come mi mancava questa storia!

E dunque...
Non credo di essere ancora pronta a tuffarmi nel mondo di Kostas, Melpomenê ed il Kallistê.
Sì, le nostre due adorabili pesti (definizione del tutto infondata nei riguardi di Camus, ma tant'è, quando te ne vai a zonzo con un Milo è inevitabile venirgli accomunato) si sono ufficialmente messe 'in moto', eppure non posso fare a meno di considerare come il Cuore del capitolo la scena del ritorno a casa.
E non solo per la sua posizione tra i paragrafi...leggendo mi è salito un pianto incontenibile.
Ancora non sono in grado di dire esattamente da dove sorga, ci ho provato tante volte a rintracciarne la fonte, ma ahimé, ancora la faccenda è confusa, so solo che quando giunge qualche cosa si sgretola in una sorta di nostalgia insondabile, di quelle che ti fanno realizzare per l'ennesima volta quanto i confini siano labili ed arbitrari tra le cose, tanto da chiederti se gioia e dolore siano due cose separate...la tua scrittura è spietatamente evocativa, e dico spietatamente perché mi ammazza, passami il termine, ed ammazza ogni presupposto con cui mi approccio alla lettura.
Non esiste più un 'mi piace', non è questione di 'mi piace', ma di 'ah, conosco-riconosco...'...è muoversi su un sentiero di sensazioni che non sono nemmeno sensazioni, che scavano e portano alla Luce...Sono chiara? Non credo.

Il fatto è che non saprei come altro commentare tutto questo.
Allora ti lascio dicendoti che i Saints, per quanto meravigliosi protagonisti della storia, si riducono ad orpello della risonanza che hai il dono di saper creare.

Vivement la suite ;)

Namastè

Recensore Junior
03/03/15, ore 20:54

Milo è come Aiolia: prima pensa una frase, poi dice esattamente la stessa frase! E vuole fare lui lo stratega... ahiahiahi!!! La vedo brutta... molto brutta!
Certo che lo scorpione in erba ama svisceratamente Camus!
Dubito che Milo sappia chi sia Lord Byron...
Non vedo l'ora di sapere come va a finire!

Recensore Master
16/02/15, ore 14:03

Grazie per aver postato questo aggiornamento inaspettato di una storia che ha tanto il sapore dell'estate.
Come sono carini questi due! Una coppia male assortita di ragazzini che più diversi di così non si può. Non ho mai notato se Camus (notoriamente detestato da Kurumanda, visto che nel giro di tre puntate lo fa comparire e surgelare per omnia secula seculorum) condividesse con il suo predecessore Degel la stessa passione per i libri, ma se vogliamo sposare la testi della metempsicosi allora sì, ci sta. Come ci sta pure il carattere impaziente del suo amico Milo, molto simile a Kardia nel suo sfrigolare per partire in missione. Passando da zio Kostas prima, è ovvio. Shhhht, che sono in missione segreta! Certo, ormai lo sanno pure le pietre. Cosa combineranno questi due? E cos'ha in mente Saga, che affida loro una lettera... A se stesso?? (e non penso si tratti dell'omonima poesia di Leopardi)
I casi sono due: o Saga è afflitto da schizofrenia totale, oppure sta mettendo i due mocciosetti alla prova. mmmmmmmm credo di conoscere la risposta. Furbetto!
A presto cara!
S.

Recensore Veterano
14/02/15, ore 19:45

Prima reazione: ahjjjghflahgfghfahuhauhuiafhfguiha.

Baby Milo è un'arma di distruzione di massa. Anche quando pianifica omicidi e vuole fare l'egocentrico (come ogni bambino di sette anni che si rispetti, tra l'altro). Me lo sono immaginato, che scavalcava il cancello con i riccioli al vento e poi metteva il broncio con quegli occhioni...

*muore*

Camus ha preso la cosa molto sul serio, naturalmente. Milo vuole solo toglierselo dai piedi e dimostrare a tutti che aveva ragione, a detestare il francesino... Farebbe meglio a non cercare di vendicare l'onore di Phro. Lo svedese sa difenderselo benissimo da solo!

E' stata una gioia leggere di nuovo del Kallistè. Ormai sono convinta che esista sul serio e che, se prendessi e andassi ad Atene, lo troverei e potrei provare ad accarezzarlo, quel gatto ciccione che dorme sotto ai limoni.
E comunque, divento sempre più curiosa riguardo ai risvolti della famiglia di Milo...

Magnifico regalo di San Valentino! Meriti i cioccolatini!
JudithlovesJane

Recensore Master
14/02/15, ore 19:09

*si commuove* ♥♥♥

Sono tornati Kostas e Melpomenê e io BRILLO come una bambina nel mezzo di un parco giochi - o come una nerd al Lucca Comics, più o meno siamo lì. 
Le interazioni tra quei due sono spettacolari e sembrano proprio due piccoli pesti (ma noi sappiamo che diventeranno BELLISSIMI e ci faranno sbavare come lumache quando saranno adulti) nel mezzo della loro prima avventura. 
La calma di Camus che fa da perfetto contrasto all'ira funesta di Milo è uno di quegli aspetti che contribuisce a far sorridere per tutta la lettura; a chiedersi e mo'? Adesso gli tira un pugno e iniziano a rotolarsi nella polvere. 
Bella, leggera, che mi ha sollevato il cuore; al solito, valangata di complimenti. ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*porge ouzo con ghiaccio. Stasera ci diamo all'alcol, che un po' non guasta mai*