Recensioni per
The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Michael and James
di Saiph_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/04/15, ore 13:28
Cap. 2:

Complimenti! Mi è piaciuta molto l'idea della tragedia di Shakespeare con protagonisti Michael e James. Buona l'idea di fare solo 2 capitoli con le loro sensazioni e pensieri. Però speravo che per loro la storia finisse diversamente. 

Recensore Master
17/02/15, ore 14:28
Cap. 2:

Ciao! ^^
Tu vuoi farmi piangere :'(. Questo finale è bellissimo! I pensieri di Michael sono scritti meravigliosi e, sei stata bravissima a descrivere quell'ultimo attimo in cui poteva finalmente stare, anche se per poco con  James <3 <3 **.
Il finale è tristissimo :3.  Veramente stavo per piangere :'(. Ti faccio ancora i complementi per questa bellissima storia che mi ha emozionata tantissimo anche se di soli due capitoli mi ha trasmesso tanto..dico davvero ^^.
Spero di poter leggere molto presto qualcos altro di tuo! Amo molto questi personaggi e inventare storie su di loro non è per niente facile  (ne so qualcosa perdonami ahah). Dopo questo mio sclero ti mando un grosso abbraccio e un bacione **
a presto!! ^^

Recensore Junior
16/02/15, ore 22:16
Cap. 2:

Struggente. Il tuo stile è di una bellezza struggente paragonabile solo qualitativamente alla tragedia melanconica di Romeo e Giulietta.
Il tuo stile è davvero-- perfetto. Non saprei come descriverlo oggettivamente senza far uso di metafore: mi sembra di leggere un quadro di Leonardo da Vinci, per la sua caratteristica di descrivere l'atmosfera. Così è il tuo stile, descrivi con questo stile aeroso gli umori di Micheal e non posso dirti se è IC o meno (non lo conosco) ma di certo è scritto magnificamente.
Sempre c'è questa sensazione predominante di ritrovarsi in un'altra epoca, come se la storia che narri possa aver valenza ora, domani o ieri. È la storia di sempre, la tragedia d'amore che si consuma ogni giorno in ogni epoca. Come se il tuo stile possa descrivere tutti i remake che Shakespeare ha subito, come se li abbracciasse tutti e decidesse arbitrariamente di narrarne uno dei tanti.
E il pov dalla parte degli attori è di una tale sottile genialità. Ricorda sempre l'epoca in cui erano gli attori stessi a scrivere l'opera tratteggiandola sulle proprie improvvisazioni.

Niente, insomma. /Perfetta/.