Recensioni per
Figlia della Tempesta
di Eilan21

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/04/15, ore 11:25
Cap. 12:

Ciao:)
Mi aspettavo un capitolo interessante ma questo ha decisamente superato le mie previsioni!
Prima di tutto, l'incontro tra Gunhild e Guglielmo: secondo me hai reso molto bene lo stato d'animo di lei,che da una parte soffre ancora moltissimo al pensiero di quello che è successo alla sua famiglia ma dall'altra deve incontrare il nuovo re per forza di cose, visto che suo marito è uno dei suoi più fedeli cavalieri. Si percepiva chiaramente la tensione nervosa che aveva durante l'incontro, ma è molto cresciuta e maturata e ha saputo gestire la situazione in maniera tale che il re nemmeno si è accorta di quali fossero i suoi veri sentimenti. Mi è piaciuta moltissimo la regina Matilda, un personaggio apparentemente silenzioso e quieto a corte ma che in realtà capisce molte più cose di quelle che dà a vedere, è stato bello l'intermezzo tra lei e Gunhild perché sono stati messi a confronto due punti di vista diversi, ma anche molto simili visto che entrambe sono donne molto intelligenti ma hanno dovuto sottostare ai dettami del loro tempo.
Ma veniamo alla parte che non mi aspettavo - Alain il Nero!
Mi è quasi venuto un colpo quando ho letto che anche lui era a corte!
A mio parere, questa seconda parte è una delle migliori che tu abbia scritto, era scorrevole, struggente, romantica ma realistica, davvero ben fatta! Lei che inizialmente non vuole cedere ai sentimenti che la scuotono e cerca per l'ennesima volta di fuggire da lui e dalle emozioni che le scatena dentro, e poi - finalmente - capisce che non può farci nulla e che, anzi, questa forse è l'unica occasione in cui può stare con l'uomo che ama. Davvero, davvero bella, mi ha emozionato molto.
Spero di leggere presto un nuovo capitolo!:)

Un bacione
Francesca

P.s: il messaggio finale di lui mi ha spezzato il cuore, voglio anche io un uomo così!:(
 

Recensore Master
28/04/15, ore 21:46
Cap. 12:

A dispetto degli anni e dell'esperienza Gunhild è ancora incapace di celare completamente il disprezzo che nutre per i Normanni e soprattutto per il loro re. Se ne accorge suo marito Alain ed anche alla regina non sfugge. Matilda, però, essendo una donna intelligente riesce ad aprire una breccia nell'ostilità di Gunhild annodando quella che promette essere una comprensione di fondo fra le due donne.
La corte reale, alla nostra eroina, è tutt'altro che congeniale e se la sopporta è solo per conservare il quieto vivere che tanto duramente ha raggiunto. Tutto andrebbe come previsto se, durante una cena, non riapparisse nella vita di Gunhild Alain il Nero. I sentimenti troppo a lungo repressi riesplodono e travolgono i due. Consapevoli che lo stare vicini non darebbe pace né a l'uno né all'altra si separano con la promessa di ritrovarsi, un giorno, per vivere pienamente il loro amore.
E' una scelta difficile, quella che si trovano a compiere, ma necessaria che presuppone profondità di sentimenti e grande determinazione ma, d'altro canto, Gunhild ha dimostrato ampiamente di possedere entrambi.

Recensore Master
28/04/15, ore 19:50
Cap. 11:

Il tempo scorre inarrestabile e la capacità di Gunhild di venire a patti con la vita aumenta insieme agli anni. L'amore per a figlia e l'affetto che la lega al ragazzino che le è stato affidato l'aiutano a trovare un equilibrio che prima le mancava. Più matura, riesce a gestire meglio anche i rapporti con il marito che, pur continuando a detestare in quanto normanno ed invasore, accetta come consorte in quella vita che si trovano, volenti o nolenti, a dividere.

Recensore Master
28/04/15, ore 19:03
Cap. 12:

Ciò che il cuore vuole il cuore prende.
Gunhild ed Alain Le Noir non potevano che abbracciarsi. Si sono cercati e chiamati a lungo e, finalmente, hanno potuto rubare un attimo, un prezioso attimo di felicità ad una vita di convenienze sociali e di ipocrisia. 
Triste cosa, i matrimoni combinati: eppure questa era la sorte comune alle gentildonne di un tempo. Il matrimonio d'amore non esisteva, dato che con il vincolo nuziale dsi suggellavano contratti ed alleanze (patrimoniali e politiche).
Ma l'amore vince, alla fine. Anche se per un solo attimo.
Intanto la Corte di Guglielmo procede con il suo stolido balletto, quasi come fosse un carillon sincopato. Unica creatura vivida: la regina Matilda. Bello, bellissimo il ritratto che ne fai e molto toccante e vero il dialogo tra la sovrana e Gunhild, un'affinità spirituale alla pari tra queste due splendide donne.
Brava.

Recensore Junior
23/04/15, ore 21:09
Cap. 11:

Ciao!
Scusa se non ho recensito lo scorso capitolo, ma in questo periodo sono molto occupata: cercherò di rimediare!
Allora... Waltehof è cambiato: da bambino spaventato è diventato un ragazzino allegro e quasi un fratello maggiore per Matilda. Nella parte finale, in cui chiede a Gunhild di non lasciarlo solo, è davvero dolce...
Gytha andrà in sposa ad un re... spero che nei prossimi capitoli parlerai ancora di lei, sono curiosa di sapere come sarà la sua vita in un Paese tanto lontano e diverso dal suo.
Complimenti come sempre! ^^
Fra

Recensore Master
22/04/15, ore 19:56
Cap. 11:

Middleham! Solo con questo hai vinto tutto! Middleham, che meraviglia! *.*
Capitolo molto bello, sempre scritto bene, in cui si intravede quello che sudderà più avanti: l'incontro con Guglielmo non sarà affatto facile, di sicuro riporterà alla mente di Gunhild vecchi rancori e vecchi ricordi, - specialmente ora che ha ricevuto la "triste" notizia della sorella, una notizia che ha annullato qualsiasi speranza di rivederla un giorno. - ma purtroppo è qualcosa che va fatta.
E Alain, per una cosa o per un'altra, è sempre nei suoi pensieri e non posso non chiedermi quando questi due si ritroveranno e se ci sarà mai un futuro per loro.
Bravissima, ragazza.
Alla prossima,
V.

Nuovo recensore
21/04/15, ore 18:07
Cap. 11:

Hai definito questo capitolo "di passaggio", ma io lo trovo molto delizioso.
Ho adorato questo quadretto della vita di Gunhild nella veste di madre. Matilda poi la trovo fantastica. Dolce, peperina e con i capelli rossi e le lentiggini *_*
per non parlare poi di Walt, bello e profondo il legame che si è formato tra lui e Gunhild e con Matilda. Anche se lontano da casa il giovanotto è riuscito a trovare una famiglia che lo ama e che cerca di non fargli sentire la mancanza dei genitori lontani.
Straordinario anche Feran cucciolotto adorabile che se ne sta appostato in attesa che cada qualche boccone prelibato.
Ripeto: questo capitolo sarà anche di passaggio, ma è bellissimo. I miei complimenti, come sempre. Questa storia mi prende sempre di più; aspetto sempre con ansia di veder pubblicato un nuovo capitolo ^^
Baci Cordy

Recensore Master
21/04/15, ore 15:45
Cap. 11:

Qusto capitolo è dolcissimo.
Mi sono intenerita nel leggere le descrizioni dei due bambini, che crescono insieme come fratello e sorella. L'immagine, poi, del levriero che si accuccia sotto al tavolo da cui spuntano due paia di piedini, perchè così gli arriva qualche bocconcino prelibato, è di una tenerezza struggente: è sempre bellissimo vedere bimbi ed animali domestici interagire, rappresenta quadretti familiari che arrivano al cuore. Perlomeno, al mio.
Adoro Gunhild come mamma, sia naturale per la sua Mathilda (che bel nome!) che adottiva per Waltehof. La frase finale pronunziata per rassicurare il bambino mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, sappilo. Quello di Gunhild è un personaggio bellissimo, molto caldo e "vero", che mi convince sempre più.
Mi convince pure vederla tremebonda al pensiero di dover incontrare lo sguardo di Guglielmo il Conquistatore, cui deve tutte le cose brutte capitate a lei, alla sua famiglia ed al suo popolo. Aspetto con ansia di leggere il tuo capitolo relativo a questo fatale incontro.
E poi... sullo sfondo aleggia il pensiero di Alain Le Noir. Pensiero racchiuso nella mente e nel cuore di Gunhild e mai sopito...

Recensore Veterano
20/04/15, ore 22:40
Cap. 11:

Ciao:)
Che bello trovare un tuo nuovo capitolo, non vedevo l'ora di leggere ancora di Gunhild, ormai mi sono affezionata a lei. 
Anche se di passaggio,il capitolo mi è piaciuto molto, soprattutto perché hai descritto uno spaccato della vita da mamma e moglie di Gunhild, si vede che è maturata, soprattutto dopo aver avuto la figlia, e ha imparato a tenere a freno il suo caratterino.
Per fortuna che il suo rapporto con Alain è migliorato, per quanto Alain il Nero sia decisamente intrigante e tra loro vi sia un'evidente alchimia, a me piace anche il marito di lei, perché in fondo non è cattivo e poi ho un debole per gli uomini un po' burberi ma con un buon cuore:)  E il fatto che non se la sia presa con la moglie per la storia dei figli è decisamente un punto a suo favore!
Bello anche il rapporto che si è creato tra Waltehof e Gunhild, direi quasi più una sorella maggiore che una mamma, e anche tra i due fratellini adottivi, lui è tenerissimo con Matilda *.* E parlando di Matilda, avrà ereditato la chioma paterna, ma per il caratterino mi sembra tutta sua madre! E infine, anche Bridgit si è accorta dei sentimenti che Gunhild e Alain provano! Però è ancora troppo presto, lei si sta appena abituando alla sua vita accanto al marito, e ora dovrà pure affrontare il viaggio a corte e l'incontro con il re, un evento che ha evitato fino ad ora e che avrebbe voluto che non si verificasse mai. Poverina, immagino come si debba sentire, le ferite emotive che si porta dietro non si cancelleranno mai, e comunque Guglielmo è responsabile della dispersione della sua intera famiglia, non è proprio una cosetta da niente!
Bellissimo capitolo, spero di leggerne presto un altro!:)

Un bacione
Francesca

 

Recensore Veterano
16/04/15, ore 15:37
Cap. 10:

Ed eccoci al capitolo finale.
La prima parte l'ho letta con un po' di apprensione, temevo un po' il momento del parto perché una volta poteva davvero essere rischioso, e infatti la nostra povera Gunhild ha dovuto lottare parecchio, in questo caso. L'unica consolazione è che il marito, a parte il fatto che la moglie gli serve per tenersi strette le terre da lei ereditate, sembra iniziare a provare una sorta di attaccamento per lei. Per fortuna che alla fine è andato tutto bene, anche se Alain ci è rimasto proprio male di non aver avuto un maschio, però scusa tanto, non è mica l'uomo che deve portarsi in grembro nove mesi un bambino e poi metterlo al mondo, quindi Gunhild ha fatto bene a non sentirsi in colpa, comunque alla fine sono sicura che Alain imparerà a voler bene alla figlia. Anche perché un figlio maschio, in un certo senso l'ha avuto lo stesso, visto che è diventato tutore di Waltehof. Povero bambino, strappato alla madre per finire chissà dove, ma penso che Gunhild saprà come prendersene cura.
In tutto questo ho sentito la mancanza di Alain il Nero, e non credo di essere stata l'unica. Gunhild, soprattutto dopo la nascita della figlia, si è resa conto di quanto gli manchi il cognato, l'unico alla fine con cui aveva stretto un rapporto di fiducia e amicizia, ma è una donna testarda, e non lo vuole ammettere. Che dire, ora che ho letto tutti i capitoli, posso veramente dire che questa storia è un piccolo gioiellino. Tu scrivi veramente molto bene, e la storia scorre via tranquillamente e in perfetto equilibrio, è veramente un piacere leggerla.
Spero di leggere presto un nuovo capitolo!:)

Un bacione
Francesca

Recensore Veterano
16/04/15, ore 14:55
Cap. 9:

Rieccomi:)
La nostra Gunhild è infine arrivata al castello di Richmond e per fortuna sembra finalmente aver trovato un po' di pace, visto che ora può dedicarsi alle attività che più le piacciono. Avrei proprio voluto vedere la faccia di Alain quando Gunhild gli ha dimostrato la sua bravura con l'arco, così impara a sottovalutare l'abilità di una donna! Altra bella notizia, i cognati- sanguisughe se ne sono andati, con buona gioia di tutti, mamma mia, a quanto pare solo i due Alain si salvano in quella famiglia:) 
Un'altra sorpresa è che Gunhild aspetti un bambino. Mi ha un po' impressionato vedere il modo in cui abbia preso questa scoperta, e sul momento non ho compreso bene perché rifiutasse di essere incinta, le sue motivazioni sono ragionevoli però dovrebbe avere la meglio l'istinto materno, in questo caso. Poi, riflettendoci, è anche comprensibile il suo atteggiamento iniziale, perché per quanto sopporti tutto in silenzio, non riesce ancora ad accettare le cose come si sono verificate, e l'odio verso il marito di certo non aiuta. Speravo un po' in un suo ammorbidimento nei suoi confronti, visto che comunque la tratta bene, però forse non è ancora il momento, e sapendo il caratterino di lei probabilmente avrà bisogno di più tempo.
Ma veniamo alla dichiarazione dell'altro Alain! Premesso che io adoro gli amori impossibili e tormentati, mi sono sciolta alle sue parole! Mi immagino la sua frustazione nel vedere la donna che ama sposata ad un altro - a suo fratello, giusto per complicare ulteriormente le cose - e in procinto di dargli dei figli. Povero Alain! Capisco la sua decisione di voler partire e non tornare mai più, d'altronde "lontano dagli occhi, lontano dal cuore", lo dice pure il proverbio. La reazione di Gunhild non mi ha sorpreso più di tanto: è giovane, incinta di un uomo che non ama, la sua famiglia d'origine completamente andata in pezzi, per cui è ovvio che voglia essere forte e non lasciarsi trascinare delle emozioni. Ricordandosi poi di quanto ha sofferto la madre per il padre ( povera Edith, mi sento male per lei al solo pensiero) non ne vuole proprio sapere di cadere nella stessa trappola. Però al cuor non si comanda - oggi è il giorno dei proverbi :) - e che lei lo voglia o no, qualcosa per Alain prova, forse non ancora amore, ma sicuramente affetto, che a lungo andare può trasformarsi davvero in qualcosa di più. 
Davvero un bel capitolo, molto intenso:)

A presto,
Francesca
(Recensione modificata il 16/04/2015 - 02:57 pm)

Recensore Veterano
16/04/15, ore 14:34
Cap. 8:

Un altro capitolo incentrato su Gunhild e Alain, e come non esserne felici?:)
Loro due insieme mi piacciono davvero tanto. C'è come un filo invisibile che li lega l'uno all'altra, tant'è che la sola presenza è sufficiente loro per sentirsi bene. Lui mi è molto simpatico, è un brav'uomo, come il fratello maggiore, ma ha quella sfrontatezza e quel modo di fare ancora un po' giocoso di un ragazzo giovane, e probabilmente anche il fatto di essere più vicini di età rende più facile la possibilità di legare un rapporto di amicizia tra loro due. A riprova del fatto che non servono molte parole per capirsi, ecco che Alain le fa il regalo migliore che potesse ricevere, andando oltre le semplici convenzioni e intuendo ciò di cui Gunhild ha bisogno. Probabilmente, trascorrere con lui quel momento davanti la fuoco è stato una delle poche occasioni in cui si è sentita di nuovo parte di un ambiente familiare e accogliente, e quindi è abbastanza ovvio che le sue difese si abbassino e che cresca la fiducia verso il cognato.
Per fortuna che c'è lui in famiglia, perché gli altri due parenti acquisiti non sono delle perle rare di gentilezza e simpatia, Agnes si rode nella gelosia e nell'invidia nei confronti di Gunhild mentre il marito è un essere davvero viscido e insignificante, bravo Alain che l'ha saputo rimettere al suo posto! Sono curiosa di vedere come si metteranno le cose tra Gunhild e il marito ora che la loro dimora è completata, quindi vado a finire di leggere gli ultimi capitoli:)

Un bacione,
Francesca
(Recensione modificata il 16/04/2015 - 02:34 pm)

Recensore Veterano
16/04/15, ore 13:06
Cap. 7:

Eccomi qua:)
Anche questo capitolo mi è piaciuto tanto, sia la prima che la seconda parte, seppure per motivi diversi.
Finalmente Gunhild ha potuto dare sfogo al dolore e alla sofferenza che per anni ha dovuto trattenere, un po' me l'aspettavo perché per quanto forte, penso che nessuno possa resistere altrimenti. Bello l'intermezzo tra lei e l'abate, devo dire che provo una certa soddisfazione nel vedere come la gente sassone, pur essendosi sottomessa agli invasori, continui a mantenere la propria dignità e la propria lealtà nei confonti di Gunhild e della sua famiglia, a riprova del fatto che le armi e la guerra possono fare tanto, ma non riescono mai a piegare del tutto una persona.
La scena sotto la quercia è stata bellissima, lei vulnerabile e affranta, Alain osservatore silenzioso che non ci pensa due volte a offrirle una spalla su cui piangere e un po' di conforto umano. A conti fatti, bisogna sempre pensare che sono due ragazzi molto giovani, per quanto abbiano vissuto già diverse esperienze traumatiche, e quindi è stato bello vedere emergere questo lato di entrambi, soprattutto di lei.
Tra loro c'è un evidente sintonia, e formerebbero davvero una bella coppia se Gunhild non fosse già sposata con il fratello di lui. 
La seconda parte allo stesso modo mi è piaciuta, e mi ha fatto anche divertire. Gunhild è ancora una volta rinchiusa in una prigione dorata, mentre il marito è assente, e come se non bastasse arriva anche la cognata con marito al seguito, diciamo che Agnes non è proprio questo mostro di simpatia, ecco. Passi la giovane età e tutto, ma si dà un po' troppe arie e il modo in cui Gunhild l'ha rimessa al suo posto è stato fantastico! Ben fatto! 

Alla prossima!:)
Francesca

Recensore Veterano
16/04/15, ore 12:34
Cap. 6:

Un altro bellissimo capitolo, è impressionante come più vada avanti più questa storia mi appassioni:)
Allora, è passato un anno dal rapimento e dal matrimonio di Gunhild e vediamo uno spaccato della sua vita da donna sposata. Come immaginavo, si sente in trappola però sono contenta che abbia trovato almeno delle amiche a cui fare affidamento, altrimenti sarebbe stata una situazione davvero insostenibile per lei. Alain ha confermato quello che pensavo di lui, non credo sia un uomo cattivo, anzi, lascia alla moglie il suo spazio nè la obbliga a sottostare ai doveri coniugali,il che non mi sembra cosa da poco per l'epoca. Si vede che è desideroso di accrescere il suo potere, e dopo il racconto del fratello, si è capito bene anche il perché. E' un personaggio che finora mi piace, con tutte le sue caratteristiche positive e negative, sono curiosa di vedere se continuerà a comportarsi in questo modo.
Ma passiamo all'altro Alain, che mi ha conquistata dalle prime battute! Pur essendo imparentato con Alain il Rosso, mi sembra piuttosto diverso da lui, mi è piaciuta la sua gentilezza e sottile ironia nel rispondere all'atteggiamento inizialmente freddo di lei, e penso che questa sua "leggerezza" d'essere, questo modo più tranquillo di porsi derivi dal fatto che, a differenza del fratello, lui è comunque rimasto privo di titoli e quindi ha meno responsabilità sulle spalle. Interessanti le notizie sulla loro famiglia, che permettono di far vedere i normanni non solo come invasori ma anche come esseri umani. L'alchimia tra lui e Gunhild secondo me è già evidente, ed è qualcosa che li lascia entrambi spiazzati, soprattutto lei. D'altronde, a mettersi nei suoi panni, non deve essere affatto facile rendersi conto di provare simpatia per qualcuno che, indirettamente, ha portato alla dispersione della sua famiglia. Sono molto curiosa di vedere come si evolverà questo rapporto.
Infine, menzione a parte per le due lettere. Sei molto brava a esprimerti in questo modo, secondo me, perché lasci parlare i tuoi personaggi in maniera tale da far riuscire a percepire il loro stato d'animo e le loro emozioni. Già se la lettera di Edith mi aveva toccato ( ero sicura che non avesse acconsentito alle nozze!), quella in cui viene annunciata la morte della nonna è stata un colpo! Povera Gunhild, immagino il suo dolore nell'apprendere la notizia della scomparsa di una persona fondamentale per lei, il suo punto di riferimento e modello, e soprattutto di non poter aver trascorso insieme a lei gli ultimi momenti di vita. E' stato un momento commovente, ma ancora una volta lei mi ha sorpreso, riuscendo a nascondere dietro una maschera tutte le sue emozioni, è davvero forte!
Volo a leggere gli altri!:)

Un bacione,
Francesca

Recensore Veterano
16/04/15, ore 12:03
Cap. 5:

Wow, decisamente un capitolo ricco di avvenimenti anche questo!
Come sempre, mi è molto piaciuto l'inframmezzarsi delle notizie storiche e la storia di Gunhild, sei veramente molto brava a dosare queste due componenti e risulta tutto davvero equilibrato, complimenti!:)
Allora, ritroviamo la nostra protagonista quattro anni dopo Hastings, ancora indecisa se prendere o meno i voti ma in qualche modo "costretta" a farlo per continuare a fare ciò che più ama. Per la mia mentalità del 21° secolo, trovo quasi sconvolgente pensare che un tempo una donna, per poter studiare e accrescere le proprie conoscenze intellettive dovesse necessariamente chiudersi in un convento che era sì un luogo sicuro e protetto, ma al tempo stesso rappresentava una gabbia dorata da cui non si poteva uscire, e onestamente non mi sembra proprio per Gunhild sia fatta per questo genere di vita. Ora, veniamo alla parte che mi ha letteralmente lasciato di stucco. Io ero convinta che il messaggio recapitatole fosse veramente scritto dai suoi fratelli per cui sono rimasta senza parole quando invece è stata rapita da quei cavalieri normanni! Non che ci sia nulla di strano per l'epoca, ma non me l'aspettavo! 
Alain il Rosso,  per quanto il suo gesto sia deprecabile - e ancora di più la minaccia di uccidere la madre per far cedere Gunhild e costringerla a sposarlo - mi ha colpito per la sua gentilezza. Sempre sottolineando quanto il suo comportamento sia stato scorretto - ma purtroppo per quei tempi era la prassi, non l'eccezione - mi è piaciuto il fatto che abbia comunque sempre mantenuto un atteggiamento tranquillo e cortese, in netto contrasto con quello arrabbiato e offeso di lei. Due piccoli particolari che mi sono piaciuti molto: lo schiaffo di Gunhild non appena arrivata al castello, ci stava tutto, e il riferimento ai gioielli della madre, è stato interessante vedere la reazione di Gunhild in questo caso. Da una parte è oltraggiata per la proposta/ordine di Alain e riversa la sua rabbia sulla prova "fisica" dell'accordo, dall'altra però prova un immediato rimorso per aver trattato in quel modo brusco una delle poche cose che le restano della sua famiglia. 
In breve, un capitolo molto ben strutturato e incalzante, mi è davvero piaciuto tanto:)

Un bacione,
Francesca
(Recensione modificata il 16/04/2015 - 12:05 pm)