La scalata al potere riprende. Non ne ho voglia, neanche un po', ma ho passato tre ore e mezza a giocare al Nintendo e forse leggere un po' può svegliare il mio cervello dal coma. E poi ammetto che ci tenevo a completare i capitoli POV Iris, siccome mi hai detto che sono solo i primi tre – a saperlo prima, avrei fatto uno sforzo per recensirli tutti ieri. A proposito: ho deciso di cambiare metodo di segnalazione errori per facilitarti il lavoro.
Tempesta di sentimenti: il titolo promette bene. Mi aspetto qualche pianto o urla in faccia, o comunque cose di questo tipo, perché non mi dà l'impressione di essere pieno di fluff.
Mi sto immedesimando fin troppo in Iris. Sei riuscita a renderla umana in un modo che stranamente mi piace, e ti ripeto per la millesima volta che lei è la Pokégirl che considero di meno in ogni universo dov'è presente. Penso di capire perfettamente come si sente qui, perché spesso ci sono passata anch'io: la paura di essere giudicati per ogni minimo gesto che compi, per ogni parola che dici, se solo ti permetti un errore che non sai quanto ti costerà. Terribile, ti manda letteralmente nel panico. Lo so perché a me capitò al campo estivo, due anni fa; ogni volta che aprivo bocca trovavano il modo per lanciarmi delle prese in giro, finché non ho deciso di stare del tutto zitta... Insomma, brutti ricordi che la scena mi ha fatto rievocare.
Sei riuscita a rendere bene questo primo pezzo di angoscia e isolamento, sconvolgendo l'idea di ragazzina spavalda e immatura che avevo di Iris, sempre pronta a buttarsi in mezzo alle fiamme e saltare sugli alberi da bravo scoiattolo viola (in realtà lei è uno scoiattolo, i capelli sono il pelo); ti rallegrerà poi sapere che non ho trovato errori, solo due ripetizioni:
• le altre sanno il fatto loro / le conversazioni delle altre – puoi sostituire con il resto delle ragazze o ancora meglio concorrenti.
• fin da quando era bambina / da quando era lì – puoi sostituire con: fin dai tempi in cui era bambina, o vedi se riesci a trovare un'espressione che suoni meglio.
Camilla deve svelarmi il suo segreto. Seriamente, come fa ad essere sempre così allegra e gentile?
Complimenti, una descrizione con i fiocchi. Hai centrato in pieno ogni punto focale che si nota nelle case tipicamente giapponesi che mostrano negli anime: le porte scorrevoli, i quadri di paesaggi e così via. Anche se pensando a una casa del genere, l'unica che mi viene in mente è quella di Nobita di Doraemon – la mia conoscenza in fatto di anime scarseggia. Ah, prima di leggere questo capitolo non avevo idea di cosa fosse la carta di riso né che esistesse, perciò grazie per aver involontariamente arricchito le mie conoscenze di lessico.
Ammettilo che in realtà era tutto un piano malvagio di Nardo per sedurle che però è fallito.
Quiescenza, affascinante espressione. Quante belle parole che insegna quel brutto posto chiamato scuola. A proposito, trovo verissima la frase del kimono: una donna potrà anche essere affascinante con l'abbigliamento occidentale, ma niente può battere la raffinatezza di un kimono, davvero un bel pensiero.
Camelia torna all'attacco, la personificazione della dolcezza al contrario ♥ e sinceramente non vedo l'ora di assaporare il momento dove Iris troverà il coraggio di sbraitarle in faccia tutto ciò che pensa. Perché noi siamo contro il bullismo, ma una bulla bella come Camelia va solo ammirata.
A proposito, l'idea degli yukata è carina, riesco a immaginarle perfettamente. Bella domanda: perché Nardo ha degli abiti femminili in casa? Forse ci nasconde qualcosa. Magari ha un harem di geishe tutte per lui in una delle stanze della magione. I colori si vede che non sono stati scelti a caso, ma nelle storie nulla è a caso – o sì?
Ma povera Cat. Lei è un candito vivente, solo un po' asociale. Vergognati Iris, proprio tu che sei bullizzata non dovresti escludere gli asociali, non si fa così. E Camilla come vedo continua a sfoderare il suo speciale charm. Chissà quando e se vedrò sclerare anche lei, sono curiosa.
Povera Iris, ormai sto provando troppa pena per lei. Mi piace la descrizione fine e lo spazio che hai dato al suo yukata, ma in un clima dove tutti sembrano pronti a schiacciarti come una formica penso che anch'io mi sarei chiesta se non fosse il più brutto. Di solito funziona così, il peggiore per ultimo, come nelle squadre a ginnastica.
E certo. Figuriamoci se Camelia si lasciava sfuggire l'occasione di spogliarsi perché guardate e invidiate gente. Sì Camelia, stiamo invidiando, tranquilla.
Impudicizia, un'altra parola antica che non conoscevo. Amando di più il linguaggio moderno al posto tuo avrei usato impudenza.
Ah, complimenti perché hai creato una bella atmosfera, da sole con la pioggia battente e costrette a spogliarsi. Mi piace, un ottimo scenario.
Rido. Anch'io a quindici anni dicevo come Iris – ma per ragioni diverse – e purtroppo a quasi diciotto non è cambiato nulla, ma l'importante è crederci.
Tieniti forte, ecco la lista tutta intera:
• si era ritrova lì – manca un ta.
• mai antiquato / non sembrava mai perdere – puoi mettere sembrava non perdere nonostante il passare dei secoli, o qualcosa del genere.
• penoso aspetto delle ragazze / cercò di trattare le ragazze – vergogna. Correggi con cercò di trattarle.
• delineare il doppio senso – doppiosenso si scrive attaccato, cara Momo del 2015.
• Subito però le ragazze, data la loro mente giovane e vaga – un'altra ripetizione, male. Metti: Subito però loro, date le menti giovani e vaghe. Che poi vaghe secondo me qui non ci sta troppo come aggettivo, ma va beh... (Magari era meglio aperte, non lo so).
• un enorme borsa bianca di lino / lasciando la borsa bianca – primo, ci va l'apostrofo su enorme, secondo correggi nell'altra frase con borsone per usare un sinonimo e se proprio vuoi specificare di nuovo metti chiaro come aggettivo.
• Lei e le altre allenatrici – lo sai.
• La spiegazione semplice e professionale della ragazza – se ti riferivi a Camilla, per non ripetere un'altra volta ragazza puoi mettere leader, o bionda più grande, o Campionessa di Sinnoh. Se mi dessero un biscotto per ogni volta che hai scritto ragazza avrei di sicuro ripreso il chilo che ho perso ieri.
• «Si... – NO. NO. L' a c c e n t o.
• avesse comprato quei vestiti / su quale dei due vestiti – la seconda volta puoi mettere dei due e basta, così togli la ripetizione.
Ragazze non fidatevi di Nardo. Ha qualcosa che non mi convince, prima le invita a spogliarsi e adesso si improvvisa addirittura chef.
In questo pezzo, hai di nuovo messo in luce la depressione cronica di Iris, si vede. E finalmente un po' del suo carattere inizia a quadrarmi: l'orgoglio, ecco cosa ho sempre ritenuto più importante per Iris, insieme alla spigliatezza e al senso di libertà. È strano vederla così, ma è adolescente, e come tutti gli adolescenti insicuri e timidi va presa a bastonate finché non rinsavisce.
Ti ho concesso qualche ripetizione (loro, ragazze) perché non avevo voglia di stanarle tutte.
• sopratutto durante – manca una t.
• l'ambiente tipico orientale / di piatti tipici – nella prima metti classico anziché tipico.
• loro parlavano del loro – perché...? Togli il primo, la frase ha senso lo stesso.
Poi qui dopo c'è una riga. Era accidentale o intenzionale? Ho notato che usi sempre il fiore, per questo lo stacco mi sembrava insolito.
Sono a metà, I can do that.
Mi hai insegnato una nuova parola, complimenti per la tua grande cultura giapponese, o per le ricerche che ti hanno permesso di essere così accurata nei termini. Adoro l'accuratezza, ma si sapeva già.
Abbiamo stabilito quindi che Iris è uno scoiattolo, Catlina è un candito... E direi che Anemone è una caramella. Oppure trasformiamo Catlina in una meringa e Anemone in candito. Anzi, liquirizia! Sì, decisamente liquirizia, ho deciso. Questo giro di parole inutile per dire che è dolcissima e mi sta simpatica nel suo ottimismo e nel cercare di cavarsela, e complimenti per il coraggio perché mi aspettavo che Camelia si alzasse da un momento all'altro non gradendo che si parlasse di lei, da brava star isterica.
Se mi rispecchio in Iris, mi rispecchio un po' anche in Anemone, nella sua umiltà e gentilezza, e voglia di essere all'altezza, proprio perché se la cava un po' meglio di Iris.
Iris ascolta musica? Da quando ha un telefono o un contatto con il mondo tale da permetterle di ascoltare musica? E ce la vedo Anemone a citare canzoni con aria solenne, fa tanto anime.
Ohh, sono così carine! Finalmente una gioia per Iris, finalmente un'amica. Non avevo dubbi che sarebbe stata proprio Anemone (era l'unica alternativa possibile, collaborativa e non desiderosa di sbranarla), mi chiedevo solo come avrebbero rotto il ghiaccio.
– Il kimono le si era tutto stropicciato e il nastro che glielo legava in vita si era snodato, mostrando la scollatura ed il reggipetto che stringeva il seno della ragazza. – FANSERVICE che però è assolutamente gradito, brava.
Sì ma io mi sto chiedendo in tutto questo momento commovente perché le altre non si sveglino. Per caso Nardo le ha drogate mettendo un sonnifero nel tè? A parte Cat, va beh.
Secondo me alla fine della storia tutte le girls faranno una colletta per pagare i debiti di Anemone, indipendentemente da chi sarà la vincitrice. È stato bello trovare finalmente un momento di apertura e che si sia rotto il ghiaccio, almeno Iris adesso non è più completamente sola e Anemone l'angioletto-liquirizia cercherà di aiutarla.
Il dialogo finale è epico, hai trovato un ottimo metodo di conclusione. E rimane ancora un mistero come le altre non si siano svegliate, ma meglio per loro. Sappi che se shipperò Anemone con Iris sarà colpa tua.
Ecco la solita lista, meno corposa della precedente:
• la fissavano con un espressione sorridente – alla piccola Momo del 2015 non piacciono gli apostrofi, ho capito. Tanto ti costringerò a metterli tutti.
• Iris non sapeva cosa rispondere anche se, dopo qualche secondo Anemone ricominciò a parlare – Ok, neanche le virgole erano il tuo forte, ma io ho fatto di peggio quindi non giudico. Metti così: Iris non sapeva cosa rispondere, anche se dopo qualche secondo Anemone ricominciò a parlare.
• estranei perfino a sé stessi – N O
• «Si?» – Momo quando ti vedo anziché abbracciarti ti tiro qualcosa in testa.
• con una risata / a stento tratteneva una risata – Metti a stento si tratteneva.
• confidarsi con lei conoscendola da pochi giorni – Forse doveva essere pur conoscendola.
• «Si. Penso che – che ti uccido. Ecco cosa penso. Vai a vergognarti nell'angolino, subito. (Immaginami seduta su un trono, tipo la Regina di Cuori, che tanto l'altezza è quella, anche se credo di avere una testa normale).
• «Si. Scusa – no, non ti scuso. Correggi.
Un vero peccato per i titoli, anche in inglese avevano il loro fascino. E mi fa piacere sapere che la prossima sarà Camelia, non vedo l'ora di conoscere il suo POV e come l'hai chiamata tu la sottotrama con il suo attuale ragazzo.
Il nome della shipping è carino, azzeccatissimo ♥ ma la mia mente non-vasta ha pensato subito alla pelle invece della metafora profonda che c'è dietro.
La canzone “di Anemone” non è male, non è esattamente il genere che ascolto ma è orecchiabile e generalmente tutte le cose orecchiabili non le snobbo, diciamo così.
Sia santificato il fiore di ESG.
Bene, sono arrivata a fine pagina e sto sfiorando la quarta di OpenOffice. Tutto va secondo piani, datemi ancora un mese e poi potrete inchinarvi tutti al mio potere.
Stavolta ci ho messo un po' di più, ma sono riuscita a commentare tutto e sempre con facilità. Mi diverto a recensire ESG e anche a leggerla, sebbene le ripetizioni siano il mio incubo.
Direi che posso chiudere, augurarti buona scuola e buone correzioni – peccato che non ci ho pensato prima a usare quel metodo, rende tutto più ordinato.
Sono impazientissima di entrare nella mente e nel mondo di Camelia.
Alla prossima, cara! ♥ (cuoricino azzurro in onore dell'angelo-liquirizia Anemone)
-H.H.-♥ |