Recensioni per
L'albero e la spada
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/09/15, ore 20:55
Cap. 2:

Ancora un'altra meraviglia, forse ancora più bella del capitolo precedente data la presenza di un'introspezione maggiore, di vittorie e di adii.
Si chiude un cerchio e, sebbene abbiano sconfitto l'oscuro Signore e risanato i rispettivi regni, il tutto lascia, però, un certo sapore agrodolce.

Davvero bellissima l'immagine di Galadriel che danza ormai liberata dal potere di Nenya e libera di poter sentire finalmente il richiamo del mare.
Il confronto tra i due Sirdar mi piace molto: sono due identità diametralmente opposte eppure hanno vissuti gli stessi dolori, hanno visto i propri regni venire devastati ed i propri sudditi morire per difenderli e per questo riescono a comprendersi.

----> "“Cammina al mio fianco sino al cuore del bosco, lord Celeborn, e risanalo insieme a me.”"
----> "“C’è gioia negli alberi”, afferma il signore di Lórien, “Hai agito bene. Ora siedi e riposa.”"
La fangirl che è in me ha avuto un sussulto.

----> "“Dol Guldur è caduta”, inizia Celeborn, scandendo lentamente le parole.
“Lo so. Il bosco me lo ha detto.”" Sbrocco ma tu già lo sai questo XDDDD

Il comiato tra Celeborn e Galadriel non si può commentare. Come aggiungere altre parole alla perfezione?

----> "Sfilandosi la corona siede sullo scranno e riversa il capo all’indietro, sino a vedere solo il cielo e le stelle."
Quest'immagine è tenera quanto potente, Suggerisce che finalmente l'animo di Thranduil abbia trovato una sorta di pace ed è bellissimo. Sigh

Va fatta una standing ovation per il pezzo con Legolas
----> "Anche Legolas ormai è lontano. Ora vive nell’Ithilien, insieme ad un piccolo gruppo di silvani a cui egli ha concesso il permesso di seguirlo. Sta risanando quelle terre e sta tracciando il suo cammino nel mondo. Thranduil ha imparato che l’orgoglio è sempre un pessimo compagno, ma quando si tratta di suo figlio forse può permettersi di indulgere un poco in esso e di non sentirsi in colpa per questo."
Muoio di troppo ammore ♥♥♥♥
Il finale mi ha lasciato con un sorriso.


Chiedo scusa, praticamente ti ho citato l'intero capitolo ma l'ho trovato davvero bellissimo.
Tantissimi complimenti.
Un bacio.
Echadwen

P.S. ----> "Il sorriso di Thranduil si illumina per un attimo al ricordo di quel piccolo Hobbit che gli ha impartito lezioni di grandezza, ed improvvisamente si rende conto che avrebbe voluto incontrarlo ancora e sedere insieme a lui a bere vino e a parlare. Dei giorni che furono e di quelli che verranno"
COSA CHE ASSOLUTAMENTE SI SAREBBE DOVUTA VEDERE NEI FILM U.U

 

Recensore Master
26/09/15, ore 17:57
Cap. 1:

*_______*
Io non so davvero cosa dire. Sono rimasta senza parole tale è la perfezione e la beltà di ciò che hai scritto.
Ti avevo già detto quanto trovassi intrigante l'idea delle battaglie avvenute nei due reami elfici durante la Guerra dell'Anello, immaginerai quindi la mia gioia di trovare un racconto su questi eventi e il fatto che sia tu l'autrice, beh è la ciligina sulla torta.

Cominciamo con Lorien. Che poi perché sempre loro per primi?
Perché il meglio si deve tenere per ultimo, sciocca Nd_ Ech intelligente
Giusto, giusto.
Allora ho adorato Celeborn ed il rapporto con la moglie. Non è la macchietta, perdona l'espressione :-P, che ci proprinano nel film ed anche nei libri, sorry. Sebbene non possa vantare un retaggio nobile quanto Galadriel, non abbia visto il Reame Benedetto e non possega un anello, egli non le è inferiore bensì compagno.

----> "Il marito solleva lo sguardo e la cerca. La dama dinanzi a lui è una lama affilata forgiata nel fuoco e nascosta dalla gentilezza dei gesti e dalla bellezza del volto, ma egli sa che potrebbe piegare la volontà del più ardito dei guerrieri e guardare Sauron negli occhi senza indietreggiare di un passo. E anche per questo la ama." Quest'immagine è davvero bellissima così come lo è quella in cui Galadriel ama Celeborn.

Ed è molto bello anche che, seppur contestando la sua decisione, Celeborn si fidi di lei e della sua saggezza. Non ritenendolo un gesto di superiorità da parte sua.
Bellissima è anche la descrizione che fai della battaglia tra i mellyrn, con il Bosco che canta per gettare il proprio incanto sui nemici.

----> "Cammina lentamente tra i cadaveri, inginocchiandosi e abbassando le palpebre di coloro che hanno voluto guardare in faccia la morte."
T_____________________T


Passiamo al regno che più è caro al mio cuore.

----> "“Ancora una volta, la Terra di Mezzo brucia.”" Se già cominciamo così, mi perdi subito per arresto cardiaco.
C'è così tanto in questa frase. La memoria di mille battaglie, l'orrore della malvagità di Sauron.

Ho adorato ogni singola parola sul Reame Boscoso davvero.
Mi piace il senso di sollievo che prova Thranduil nell'avere la conferma che la Dama della Luce sia in possesso di uno dei tre Anelli. Anche se, a parer mio, non ha nulla da rimproverarsi.

----> "E una corona richiede a colui su cui si posa di non mostrare debolezze affinché coloro che lo chiamano re possano farlo." ♥♥♥♥
Davvero potrei citare l'intero pezzo per la sua magnificenza.
Amore, unicorni ed arcobaleni per l'ultima parte, per la strategia che Thranduil ha deciso di adottare. Perché sì, la foresta è la loro casa e con questa consapevolezza potranno vincere.
E niente. 
Amore per tutto il pezzo seguente. Specialmente per questi due pezzi

----> "Non occorre che dia alcun comando. I silvani lo seguono senza esitazione alcuna ed egli li ringrazia in silenzio, per la fedeltà e per il coraggio, e rivolge ai Valar un’unica muta preghiera prima di affondare le lame nel primo servo di Sauron che incrocia il suo cammino."

----> "
“Mio signore, non mangi né bevi da due giorni”, azzarda.
Thranduil solleva il viso e l’ombra di un sorriso aleggia per un istante sulle sue labbra.
Cosa ha mai fatto per meritare tutti loro accanto a sé? Quali virtù essi vedono in lui? Uomini e nani lo conoscono come il più grande dei loro re, ma in cosa egli è grande? La sua grandezza ha forse salvato chi ha seguito i suoi ordini? Ha forse spento le fiamme che ancora avvampano?"

Davvero grandioso.
Non ho altro da aggiungere se non un particolare plauso per la pioggia finale e dell'effetto che ha sui vari protagonisti, foresta compresa.
Tanti tanti tantissimi complimenti.

P.S. i riferimenti alla moglie di Thranduil mi hanno fatta sciogliere.



 

Recensore Veterano
02/05/15, ore 16:28
Cap. 2:

eccomi qua, mia cara Targaryen, si pur in ritardo ti recensisco! ^^

lasciatelo dire, ancora una volta hai scritto qualcosa di meraviglioso. questo capitolo è la degna conclusione della vicenda, scritto benissimo, pieno di poesia e di struggente malinconia. a cominciare dalla parte in cui Galadriel danza tra i mallorn, gioiosa per la sconfitta di Sauron, sapendo che per qualche tempo può scordare tutto il dolore che lei e i suoi hanno dovuto sopportare per vederlo sconfitto, e che se ne andrà per sempre da quella terra, tornando a casa.
e mi è piaciuta tantissimo anche la descrizione della presa di Dol Guldur, non so come dire ma è così "tolkieniana"! voglio dire, è tutto perfettamente plausibile, sia le manovre militari di Celeborn per prendere la fortezza (mi sa che lo sottovaluto troppo, povero, ha anche lui i suoi meriti XDXD) sia Galadriel che attende che la fortezza sia presa, prima di purificarla. e anche qui la scena è stata descritta in maniera perfetta, estremamente coerente con ciò che sappiamo della "magia" degli elfi (senza mai cadere in trovate tamarre e stroboscopiche come fa Peter Jackson nel movieverse dello Hobbit oppure in magia fac-simile di Harry Potter .. ecco, per parafrasare le tue parole, a me Harry Potter piace, ma per LotR ci vuole altro). molto evocativa l'immagine del canto, che scuote gli alberi e risucchia l'acqua, è estremamente poetica! <3

bellissima anche la parte su Thranduil! mi piace tantissimo come descrivi questo personaggio, so di ripetermi ma sei una delle rare autrici che me lo fanno amare (in genere non mi dice molto) dando una descrizione di lui che sia è coerente col legendarium sia è profonda e verosimile, lo rendi vivo, reale. devo dire che non sono una fan dell'idea che Thranduil se ne vada a spasso in groppa a un alce (anzi mi sembra una delle solite trovate idiote di Jackson, urgh!) ma la scena che descrivi di Thranduil che avanza nella foresta è bellissima, pregna di malinconia ma anche di speranza, e soprassiedo unicamente in virtù del tuo talento! ;)
e mi è piaciuto tantissimo anche come hai descritto l'incontro tra Thranduil e Celeborn, i loro gesti misurati, le loro differenze di carattere, Thranduil che è più chiuso e tormentato e Celeborn più saggio e più tranquillo, ma entrambi sono due re dal cuore generoso, pronti a combattere per ciò in cui credono. 
devo dire che non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea che Galadriel potesse dare la luce di Earendil a Thranduil, ma in effetti ci può stare, è una licenza poetica perfettamente credibile ^^
e mi è piaciuto anche l'ultimo dialogo tra i due, il modo tranquillo, pacato, con cui discutono anche di confidenze non proprio facili, come Galadriel che andrà all'ovest senza Celeborn, anche se la loro sarà solo una separazione momentanea non sarà facile.
e a quel proposito, la scena tra Galadriel e Celeborn è dolcissima <3 avevo proprio bisogno di una scena fluffosa tra loro due! *__* i due si amano e lo sanno, non hanno bisogno di rimanere tutto il tempo vicini per saperlo, e si prenderanno i loro tempi, attendendendo l'una il ritorno dell'altro. e l'accenno a Celebrian mi ha commossa ;__;
ed è bellissima anche la scena finale con Thranduil, l'ho adorata e forse potrebbe addirittura essere la mia preferita ^__^ innanzitutto, ho amato il piccolo accenno a Elrond, di come Thranduil lo ammiri e lo apprezzi, a differenza del resto dei Noldor, perché la sua nobiltà d'animo è tale che Thranduil non può non permettersi di non cercare la sua amicizia, anche. e anche qui l'accenno al fatto che Elrond e Celebrian sia siano riuniti mi ha fatto sciogliere ;__;
bellissima anche la parte in cui Thranduil pensa a sua moglie! a quanto pare non sono l'unica ad immaginarmela come una dei Nandor, meno male XD una piccola nota di malinconia  che attanaglia il sovrano, ma aspetta silenziosamente finché il mare non lo chiamerà a sè. veramente bello anche il momento in cui pensa a Bilbo, che l'ha conosciuto poco ma che ha saputo riconoscere il suo valore. e mi ha commosso tanto anche quando pensa a Legolas, che è nell'Ithilen, lontano, ma grazie a lui Thranduil può permettersi una volta tanto di essere orgoglioso. veramente dolce <3
ok, penso di essermi persa qualcosa per strada e di aver fatto un discorso contorto, ma spero di essere riuscita a trasmettere quanto mi abbia entusiasmato questa storia! :D
ciao, e grazie ancora di tutto!

Feanoriel 

Recensore Master
19/04/15, ore 10:07
Cap. 2:

Anche questa parte è splendida, col bosco che rinasce grazie alla luce di Earendil (ottima idea). La delicatezza di Celeborn e la stanchezza di Thranduil stringono il cuore e il finale, sull'onda dolceamara di quello del SdA è appropriato e bellissimo. Ancora una volta, complimenti.

Recensore Master
19/04/15, ore 09:29
Cap. 1:

"perché nei nomi gli elfi racchiudono sempre l’anima delle cose"

Cito solo questa, ma dovrei citarne una ad ogni paragrafo. Finalmente la Battaglia Sotto gli Alberi che ho sempre sognato, come l'ho sempre sognata.
Bellissima, austera, non una riga di troppo. L'inizio con Celeborn e Galadriel è meraviglioso, e Thranduil... be', me ne sono perdutamente innamorata. Non credo di poter dire altro se non che la metto di corsa fra le preferite. Hai la mia più sincera ammirazione :-)! Bravissima (non che ne dubitassi, ma stavolta ti sei proprio superata!!).

Recensore Veterano
17/04/15, ore 04:39
Cap. 2:

Eccomi, scusa il ritardo!
Un secondo capitolo stupendo, proprio come mi aspettavo!

Sei riuscita a rievocare tutte le atmosfere e le descrizioni che avevo amato nella prima parte, sia nei momenti di battaglia, sia in quelli di calma.

Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto la purificazione di Dol Guldur: Galadriel che chiede alla terra stessa, all'acqua, di scrollarsi di dosso quelle mura contaminate. Il mistero con cui la purificazione avviene, il tempo che scorre o forse si ferma, l'atmosfera... sono tutti elementi che rendono la scena completa e vivida, e non è facile secondo me quando si tenta di descrivere scene come questa.
Ho sempre trovato i momenti come questo sparsi nel legendarium difficilissimi da immaginare, visto quanto è particolare la magia degli elfi, ma il modo che tu hai scelto per questa scena mi è sembrato perfetto.

Parlando ancora di Galadriel, ho amato il modo in cui l'hai descritta in questo capitolo, mentre svolge fino infondo il suo compito, ma già è col cuore e col pensiero al mare, ai porti. Già sente svanire del tutto il potere di Nenya e di tutte le traccie che ha lasciato in lei e in tutta la sua terra, eppure questo le procura gioia, come se la scomparsa di tutto ciò che l'ha trattenuta in Terra di Mezzo la facesse sentire libera, libera di guardare quelle terre e l'anello che le ha rese intoccabili per quel che sono, per la sola e semplice bellezza che hanno.
La scena in cui Galadriel danza sui prati del suo bosco immersa in quella nuova gioia mi ha commossa tantissimo!

Così come mi ha commossa l'addio fra Celeborn e Galadriel: ho amato il modo in cui hai descritto la loro tristezza per quella separazione, che però è accompagnata dalla consapevolezza che si ritroveranno, alla fine, non importa quanto tempo dovrà passare.
Ma la parte che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi è stato il dolcissimo abbraccio tra Celeborn e Galadriel, reso ancora più intenso da tutti i gesti e le frasi che hai inserito e che hanno mostrato un amore che dura da secoli e che non è mai diminuito ne lo farà ora che dovranno affrontare la separazione più difficile di tutte, anche se sarà temporanea. (tenerissima anche la richiesta di Celeborn a Galadriel di abbracciare la figlia da parte sua...).
Ho sempre immaginato gli elfi dimostrare l'affetto che provano con le parole e con i gesti, e mi ha fatto quindi tantissimo piacere leggere un momento come questo nel tuo racconto!


Molto bello anche il momento della purificazione di Bosco Atro: non mi aspettavo la comparsa di un'altra fiala con la luce di Earendil, ma mi è piaciuto che fosse solo un primo passo, da cui parte poi Thranduil per scacciare l'ombra dal suo bosco e risanarlo.
Anche qui hai descritto ciò che fa Thranduil per guarire il suo bosco con molta delicatezza e attenzione ai dettagli: mi è piaciuto per esempio il modo in cui alla fine con la gioia arrivi anche la stanchezza data da un lavoro del genere: sono piccoli dettagli che hanno aggiunto realismo alla scena.

Bellissimo poi come hai descritto il rapporto tra Thranduil e Celeborn, con tutte le similitudini che li legano e che alla fine dissolvono ogni traccia di diffidenza, e tutte le differenze che però riescono a comprendere.
Thranduil ha ancora troppo fresco il ricordo delle recenti perdite, che ha a sua volta riportato alla memoria quello del massacro della Battaglia di Dagorladh, mentre Celeborn ha affrontato tutto con quel suo carattere calmo, anche se ora che tutto è finito e che tutto sta cambiando, la sua calma assume una sfumatura particolare, di cui anche Thranduil si è accorto, come Celeborn si è accorto della voglia del re di Bosco Atro di vedere la vita riprendere in Erin Lasgalen prima di iniziare a pensare alla partenza.

Ma parlando di Thranduil il momento che più mi è piaciuto è stato il finale: mi sno commossa di nuovo leggendo la descrizione di Thranduil che ascolta il suo popolo che festeggia, felice di vederli di nuovo liberi di festeggiare nei boschi senza il pericolo della guerra e ansioso di unirsi a loro per recuperare tutte le feste che hanno dovuto perdere.
E a questo non possono che intrecciarsi i pensieri rivolti al figlio che sta continuando la sua vita lontano da Bosco Atro, e a coloro che sono partiti.
Sono contenta che tu abbia parlato del rapporto tra Thranduil ed Elrond, perché è un punto che mi ha sempre incuriosita: sappiamo il rapporto che c'era tra lui e i signori di Lothlorien, aspro fin dai tempi di Oropher, ma non sappiamo nulla di cosa pensasse Thranduil di Elrond e viceversa.
La descrizione che ne hai fatto mi è davvero piaciuta, e la trovo perfetta: il carattere e la saggezza di Elrond lo rendono di sicuro diverso da tutti i noldor che Thranduil ha conosciuto o di cui ha sentito parlare, contribbuendo a fargli mettere da parte i suoi pregiudizi. E da questo è sorta una bella amicizia, anche se molto discreta, che penso ricorderà con affetto anche Elrond, come fa Thranduil.
E sempre parlando di amicizia, ho amato l'accenno che hai fatto a Bilbo! il momento del commiato tra Bilbo e Thranduil ai margini del bosco è uno dei miei momenti preferiti nello hobbit, e son ostata felice di ritrovarlo anche qui, attraverso i bei ricordi che ha Thranduil di quel momento.

Tantissimi complimenti, Targaryen: mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai raccontato questi momenti di cui si sa poco o nulla, inserendo sempre quel dettaglio che fa la differenza e prestando attenzione a ogni cosa, che sia il paesaggio, l'atmosfera, o i colori.
e complimenti per come hai caratterizzato i personaggi a tutto tondo, con i loro pregi e difetti, con i loro punti di forza e le loro paure, descrivendoli anche attraverso i ricordi e le terre in cui hanno vissuto.

Spero davvero di rileggerti presto con una storia bella come questa!
Tyelemmaiwe

Recensore Junior
11/04/15, ore 18:50
Cap. 2:

Ciao Targaryen che dire... Spettacolare! Questa seconda parte è magnifica ed ogni punto mi e piaciuto sempre più man mano che leggevo.
Ho adorato come hai descritto di Celeborn e Thranduil, come li hai rappresentati... in tutto e per tutto, specialmente con i loro paragoni. E ho adorato il saluto dei due sposi (Galadriel e Celeborn)... davvero bello. Non è da meno l'accenno a Celebrian, come solito mi sono commossa pensando che finalmente potrà riabbracciare parte della sua famiglia.
Perfetto anche il risanamento di Eryn Lasgalen...
Insomma mi è piaciuto tutto, davvero bravissima... come sempre vedevo le immagini davanti a me mentre leggevo. Questa cosa mi piace molto perché i tuoi racconti mi coinvolgono completamente.
Ancora complimenti e alla prossima.
Un abbraccio :)

Recensore Master
11/04/15, ore 15:27
Cap. 2:

Ed ecco che, finalmente, arrivo anch'io!
Meraviglioso anche questo capitolo, senza dubbio.
L'era degli Uomini ha inizio, e a me si stringe il cuore.
Si chiude ogni cerchio: Galadriel torna a Valinor, felice di liberarsi dal peso di Nenya, ora solo un gioiello di pregevole fattura. L'addio (che addio non è) tra lei e Celeborn è struggente: è così bello vedere una scena di tenerezza tra i signori di Lorien, generalmente tanto austeri e distaccati... Davvero, io mi sono commossa. E l'accenno a Celebrian, poi, non può che far stringere il cuore... Giunge il tempo dei ricongiungimenti, ma anche delle separazioni ineluttabili, come avverrà tra Elrond e Arwen, ma questa è un'altra storia.
Il risanamento di Erin Lasgalen è solenne, esattamente come l'ho sempre immaginato: senza inutili magie eclatanti né artifici d'alcun genere. Ben altra cosa è la magia elfica!
A questo proposito, in realtà anche la luce di Earendil a me personalmente sembra un espediente superfluo... Poteva, forse, essere sufficiente la presenza deii due signori elfici, o, forse, un canto di potere? A ogni modo, vista l'importanza rivestita da Earendil comprendo la tua scelta e, soprattutto, la rispetto. Dopotutto, c'è bisogno di speranza, e la luce di Earendil ne è il simbolo più alto.
Bellissimo lo scambio di battute tra Celeborn e Thranduil: breve, ma assolutamente efficace.
E le riflessioni di Thranduil alla fine... Più ancora che gli accenni alla sposa, (a dire il vero ormai la trovo una tematica un po' abusata, nel mio immaginario, per quanto l'abbia poco approfondita, non ho mai pensato nemmeno fosse morta) è stato l'accenno a Bilbo a farmi definitivamente scoppiare in lacrime... Ecco, sì, qui il cerchio si è davvero, definitivamente, chiuso.
Eppure, il finale ha una sua malinconica dolcezza, con Thranduil che desidera recuperare il tempo perduto, e osserva i Silvani festeggiare in quella loro maniera che a me piace tanto.
Davvero un ottimo lavoro, Targaryen. Complimenti!
Ti faccio solo un piccolo appunto: magari sbaglio io ed esiste una doppia grafia, ma dovrebbe essere Dol Guldur, non Dol Goldur.
In più a un certo punto hai scritto "Mellorn" al posto di "Mallorn", evidentemente ti sei confusa col plurale.
In ogni caso, si tratta di inezie, soprattutto se paragonate alla bellezza di queesta storia!
Spero davvero di ritrovarti presto da queste parti!
Un forte abbraccio
Melianar

Recensore Junior
08/04/15, ore 20:37
Cap. 2:

Ciao Targaryen, ecco la conclusione di questa magnifica storia!
Perfetta in ogni frase, in ogni immagine e in ogni emozione che suscita, tanto che commentare da parte mia  ciò che hai scritto si rivelerebbe davvero superfluo, tuttavia non posso fare a meno di sottolineare e di ammirare  la presenza dei colori che tu accendi di luce o di malinconia per tutto lo svolgersi del racconto.
Come potrei non iniziare con il caldo colore del legno delle chiome di Amariel e con il verde dei suoi occhi che racchiude tutte le sfumature del bosco nei ricordi dolci e struggenti di re Thranduil? Riesco a immaginare le sue movenze accanto all’amato sposo,  i gesti eleganti e discreti permeati di dolcezza.
Galadriel e i suoi capelli d’oro e di stelle che vede ormai il mondo  “ammantato di colori che non sono più i loro” che danza a piedi nudi nella notte ammirando il suo anello libero da ogni dovere e splendido come semplice gioiello come splendida è lei stessa semplicemente Galadriel libera di lasciare quelle terre.
E certamente i verdi panorami che re Thranduil rivede, dopo secoli, splendenti di luce bianca come quando suo padre vi regnava mi fanno quasi sentire il sospiro che il sovrano avrà rilasciato nell’aria fresca di quell’altura al ricordo di un lontano passato. 
Il bianco candore della neve che risplende nelle chiome di Celeborn e l’argento scaldato da riflessi di oro in quelle di Thranduil sono immagini bellissime che simboleggiano la quieta indole dell’uno e la complessa personalità dell’altro.
E infine la freschezza del verde del bosco che rinasce in Eryn Lasgalen dopo essere stato inondato della luce di Eärendil. Questa è l’immagine della speranza che rinasce come la vita e che il sovrano dei boschi ancora desidera condividere con ciò che rimane del suo popolo. Come tu dici “ci sono molti anni di feste mancate da recuperare” e questo basta a rallegrare un po' il mio cuore nonostante gli addii, i ricordi dolorosi e un figlio ormai lontano.
Grazie per la splendida lettura e come sempre delle emozioni che riesci a regalare! Ogni tuo scritto è un dono prezioso!
Un abbraccio.
D.

Recensore Veterano
05/04/15, ore 20:42
Cap. 1:

Ciao Targaryen!
Arrivo anche io ha recensire questo racconto stupendo… mi è venuto da piangere, mentre lo leggevo!
Adoro i racconti che prendono in esame momenti che non sono stati descritti in maniera approfondita da Tolkien, e tu in questa storia non solo hai scelto uno di questi momenti, ma lo hai anche sviluppato in una maniera davvero intensissima e vivida, che mi ha veramente commossa.

Ho amato come hai descritto il dialogo tra Celeborn e Galadriel: tutta la calma che hanno sempre mostrato anche nei libri, ma da cui si intravede tutta la rabbia e la preoccupazione che provano.
Ora che gli orchi sono entrati nei loro confini, per loro la battaglia è già cominciata, nonostante ancora non abbiano dato nessun ordine.

Hai reso alla perfezione le differenze tra i due, sia nei modi di fare sia nella visione delle cose, e soprattutto come sono proprio queste differenze ad unirli, a dare origine all’intesa che li lega da millenni.
Galadriel ha sempre apprezzato il marito, e anche ora non vuole che lui si allontani dalla sua gente, perché è fermamente convinta che se c’è qualcuno che deve guidare la difesa dei boschi di Lothlorien quello è lui, e non lei.
Celeborn dal canto suo nutre a sua volta una grandissima fiducia nell’abilità e nel potere della moglie, e questo lo porta a pensare quasi che basti lei a proteggere Lorien, con l’aiuto di Nenya, mentre lui può portare il suo aiuto dove quello della moglie non può arrivare.
Mi è piaciuto come hai mostrato che questo atteggiamento di Celeborn non è un sentirsi inferiore alla sposa, ma è un vederla alla pari: è come se in questo momento per Celeborn lei fosse un comandante quanto lo è lui, e se di quella zona si può occupare lei, lui può recarsi là dove sene che le difese sono minori.

L’affetto palpabile con cui i due alla fine si capiscono e decidono il dafarsi è stato il primo punto che mi ha commossa: hai descritto con poche ma splendide parole l’amore tra questi due personaggi, il modo in cui entrambi riconoscono la forza dell’altro e ne sono orgogliosi, la profonda conoscenza reciproca che hanno approfondito nei secoli e grazie alla quale ora riescono a apprezzare l’altro per ciò che è.
Questa è l’immagine che ho sempre avuto di questa coppia, e mi ha fatto un immenso piacere ritrovarla in questa storia!

Sugestiva e vividissima la descrizione dei vari attacchi degli orchi, prima frenati dalla magia silenziosa ma inquietante del bosco, che poi lascia spazio agli eserciti dei galadrim quasi come se fossero parte della magia stessa, e poi, con l’intensificarsi della furia degli orchi, gli elfi che non possono più trattenersi difronte a ciò che i nemici stanno facendo al loro bosco, alla loro casa.
Hai reso alla perfezione questo crescendo, e altrettanto le sue conseguenze.

Vedere Celeborn che si aggira tra i caduti e li onora uno a uno mi ha spezzato il cuore, è una scena davvero struggente!
E a proposito di Celeborn: non avevo mai provato a immaginarlo in battaglia, ma penso che l’immagine che ne hai dato sia perfetta, con quella furia che ha comunque ancora delle traccie della calma tipica di Celeborn, un connubio che risulta quasi inquietante.

E dalla battaglia a Lorien si passa a quella sotto gli alberi, con atmosfera diversa e allo stesso tempo simile.
Sei stata bravissima a sottolineare, tramite i colori e le descrizioni, la differenza tra i due luoghi, dando così un sapore tutto particolare al passaggio da una scena all’altra.

Mi è piaciuta tantissimo anche la caratterizzazione di Thranduil, sia nei momenti di riflessione sia in battaglia.
La sua situazione è la più disperata, e lo è sempre stata, senza anelli di potere e con uno dei covi di Sauron così vicino, e tu hai reso perfettamente la sua amarezza e il suo sconforto nell’apprendere che il nemico è entrato nella sua foresta e che dovrà affrontarlo da solo, mettendo in pericolo i suoi sudditi e senza la speranza di un aiuto da nessuno, perché ormai la guerra è ovunque.

Il modo in cui Thranduil finisce per guardare in faccia tutto questo e prendere le sue decisioni pensando solo ed esclusivamente al suo regno e ai suoi sudditi è stato un altro dei pezzi che ho amato:
lui non si sente un grande re, e la totale fiducia che il suo popolo gli dimostra gli sembra quasi un regalo che è convinto di non meritare, perché Boscoverde è diventato Bosco Atro e lui non ha potuto fare niente per evitarlo.
Anche dopo aver capito che in realtà lui non ne ha colpa, il timore di commettere gli stessi errori di suo padre o anche di peggio non lo abbandona mai del tutto.
Tutto questo però Thranduil lo fa diventare uno sprone, una ragione per fare sempre più attenzione, per fare sempre tutto ciò che è in suo potere.
Sa di avere una responsabilità verso il suo regno e sente di doverlo a tutti i suoi sudditi, nessuno escluso.

Ho apprezzato tantissimo la descrizione che hai fatto degli elfi silvani in bataglia, il modo in cui passano da un’imboscata tesa stando sopra i loro alberi a una battaglia sul terreno, e il modo in cui li hai descritti mentre sfruttano tutti i segreti della foresta per diventare ancora più micidiali, fino a riuscire a spingere i loro nemici nelle loro stesse trappole.

La scena in cui le fiamme gettano nell’angoscia tutti gli elfi, anche i più forti e antichi di loro è straziante, così come è commovente il loro sollievo e la loro gioia quando alla fine arriva la pioggia a spegnere i roghi.
E’ stato orribile vedere come a rischiare di annientarli non siano state solo le perdite, ma anche il vedere i loro boschi andare in fiamme senza che potessero fare nulla... è stata un’altra delle scene che mi ha fatto salire le lacrime agli occhi, e ala fine non ho potuto non condividere la commozione dei silvani quando ha iniziao a piovere.

Mi è piaciuto tantissimo il personaggio di Amath, che hai saputo caratterizzare con poche ma fondamentali parole, tanto da farlo rimanere impresso.
Anche la figura del giovane elfo che porta il pasto a Thranduil mi ha colpita: mi piace sempre quando emergono anche i personaggi secondari, a dare una voce anche a tutti gli altri che non sono i personaggi che Tolkien ci ha fatto conoscere, e tu hai fatto un ottimo lavoro descrivendo questi due semplici elfi, diversissimi fra loro, ognuno dei due con la sua importanza all'interno del racconto e del loro popolo.

Tantissimi complimenti davvero, Targaryen, hai saputo raccontare questo momento della storia della Guerra dell’anello in maniera davvero perfetta, dando spazio a tutto, dalla caratterizzazione dei personaggi alle descrizioni, e inserendo tanti piccoli e grandi dettagli che hanno dato al tutto quel tocco di realismo in più.

In un capitolo sei riuscita a mostrare benissimo queste due battaglie che sono state allo stesso tempo logoranti e frenetiche, e i modi differenti dei due popoli di affrontarle: da una parte la risposta sempre più feroce dei Galadrim, dall’altra il coraggio tenace dei Silvani.
Davvero: in questa fan fiction sei riuscita a dare voce a tutti, dal primo dei protagonisti all’ultimo degli alberi, e di questo ti ringrazio!

Sono felice poi che questa storia sia in più capitoli, e ora non posso che aspettare con ansia il secondo capitolo!

A prestissimo!
Tyelemmaiwe

Recensore Junior
05/04/15, ore 12:36
Cap. 1:

Ciao Targaryen, che dire... come sempre ci delizi con le tue splendide fic e noto con piacere che questa storia è a capitoli, la seguirò sicuramente. Mi è piaciuto come hai reso il personaggio di Celeborn, davvero molto brava. E che dire di Thranduil? Come sempre non deludi, il tuo modo di descriverlo mi piace sempre di più... e anche se io la immagino completamente diversa, ho trovato bellissimo come hai voluto descrivere la sposa di Thranduil, azzeccatissimo. Complimenti ancora e alla prossima ^^

Recensore Master
02/04/15, ore 15:36
Cap. 1:

Eccomi qua, cara Targaryen!
Nonostante in questi giorni abbia letto e riletto il tuo meraviglioso racconto, solo ora riesco a trovare finalmente un po' di tempo per recensire.
Meriteresti un elogio speciale solo per aver descritto la Battaglia sotto gli Alberi, evento su cui Tolkien non fa che un accenno e che, coe tanti altri avvenienti del legendariu del resto, non può che suscitare una profonda curiosità.
Al solito, poi, tu sei stata magistrale.
Sei riuscita a farmi apprezzare Galadriel e Celeborn, a farmi cogliere pienamente lo splendido rapporto che li unisce.
Come già ti ho detto, in genere sono piuttosto fredda (e pure un po' caustica) nei confronti di Celeborn, dal momento che l'ho sempre visto come l'ombra superflua di Galadriel o qualcosa del genere.
Tu, invece, hai saputo mostrarne la pacata saggezza, quella stessa saggezza di cui troviamo traccia anche nei libri di Tolkien, per quanto sempre eclissata dal fascino e dalle molteplici virtù della moglie.
Qui è bellissimo vedere come i due si completino, come riescano a essere l'uno per l'altra rifugio e conforto.
E poi Celeborn che combatte... Io, che son molto molto molto cattiva nei suoi riguardi, immagino sempre qualcuno che deve trarlo d'impaccio durante il massacro del Doriath, perciò leggendo le tue parole... Beh, ho dovuto fare ammenda. Povero Celeborn, non faccio che bistrattarlo!
Grazie, grazie infinite per avergli reso, ancora una volta, giustizia.

Una menzione a parte , poi, meritano le scene di battaglia a Lorien, con il bosco che canta (scena, questa, di un pathos e di una solennità incredibili... Mentre leggevo avevo i brividi) e i Galadhrim che combattono dall'alto degli alberi, che son per loro ben più che semplici rifugi.
La descrizione della morte degli Elfi è poetica e struggente... E ancor più straziante, poi, è vedere Celeborn che rende omaggio a ogni singolo caduto.
Sempre a proposito di Celeborn, poi, è bello vedere come sia lui a voler prestare aiuto a Thranduil... L'idea mi piace, sia perché apprezzo vederlo prendere l'iniziativa (mamma mia, come sono acida oggi XD) sia perché penso che la freddezza tra i due regni fosse fomentata più dall'orgoglio di Galadriel, mentre Celeborn, forse per via del suo vissuto, o proprio a causa di un carattere diverso, se ne stesse più in disparte.

E veniamo ora a Thranduil: in genere io sono un po' freddina nei suoi confronti, sarà perché il mio cuore batte per i Noldor, sarà perché trovo che Jackson ne abbia fatto scempio (ahimè, non ho affatto apprezzato le due trilogie) a ogni modo, trovo tu sappia renderlo divinamente.
Thranduil ama il suo popolo e la sua foresta, ed è pronto a battersi per loro strenuamente.
Anche qui, gli scorci che hai dato della guerra sono vividi (anche se privi di qualunque crudezza) e il dolore e l'angoscia di Thranduil sono palpabili.
La reazione nel venire a sapere della presenza di Nenya mi ha colpita: Thranduil non si sente in difetto nei confronti del suo popolo, poiché ha fatto tutto ciò che era in suo potere. In lui non c'è rancore, non più. E questo è bellissimo.

Vorrei poi spendere due parole sulla storia in sé: il tempo presente mi è, in genere, molto congeniale, ma qui l'ho trovato perfetto: sei riuscita a rendere perfettamente l'angoscia dei signori di Lorien prima, di Thranduil poi, l'avanzare delle schiere nemiche, il furore della battaglia... Credo che in nessun altro modo avresti potuto suscitare un simile dinamismo. Complimenti!
Ancora una volta, sono profondamente (e piacevolmente) colpita dalla tua maniera di "sentire" gli Elfi, in particolare Nandor e Sindar che a me, invece, risultano un po' estranei e, spesso, anche antipatici.
Tu ne riesci a cogliere l'essenza.... Riesci a descrivere il loro rapporto con la natura, con gli alberi in particolare, in maniera suggestiva, profonda, e direi... completa. E questa è una cosa che adoro.
C'era invece una frase che non mi convinceva pienamente, ma non me la ricordo più... Io e la mia maledetta mania di non segnarmi le cose! Vorrà dire che rileggerò il capitolo ed eventualmente modificherò il commento, se mai dovessi ritrovarla.
Nel frattempo ti rinnovo i miei più sinceri complimenti, attendo il seguito con trepidazione!

Melianar

Recensore Veterano
02/04/15, ore 12:10
Cap. 1:

ma buongiorno! ^^

avevo letto il capitolo lunedì sera poco dopo la pubblicazione, ma mi accingo or ora a recensire ... innanzitutto, carissima Targaryen, sono contenta che tu sia tornata a scrivere in questa sezione e a dedicarci questi bei racconti. e vedo che la storia è ancora in corso, non so quanto durerà ma sono contenta che ci sia dell'altro da leggere! ;)

veniamo al dunque: ancora una volta, hai descritto meravigliosamente questo missing moment di cui ci viene fatto accenno nelle Appendici, ma che non viene raccontato nel dettaglio. ora, io non sono una fan del tempo presente: ma qui la narrazione è talmente ben narrata e ben descritta che nemmeno me ne sono accorta! ma veniamo a noi.

mi piace tantissimo come hai descritto il rapporto tra Galadriel e Celeborn! è una cosa che spesso tendo a tralasciare (se non altro perché Galadriel ha un posto speciale nel mio cuoricino ma Celeborn ... beh, no, per motivi facilmente immaginabili XD), ma ciò che hai descritto corrisponde perfettamente a ciò che dovrei aspettarmi da loro due. un legame forte e duraturo, che alle volte ha vacillato, tra i lunghi anni di guerra e di dolore, ma solo per tornare più forte e più resistente di prima. e il modo in cui loro due si completano a vicenda, dove lei è quella impetuosa e forte e lui quello tranquillo e calmo in cui lei può, per così dire, "trovare rifugio".
bello anche il fatto che Celeborn decida di andare in aiuto a Thranduil, ai loro fratelli di Bosco Atro, che non hanno un anello del potere a proteggerli e che sono non meno in pericolo di quanto loro lo siano. cosa che poi più tardi ovviamente farà, dopo aver messo al sicuro il proprio reame.
ben descritte anche le scene di battaglia, non troppo dettagliate (sennò bisognava alzare il rating XDXD) ma efficaci, e bellissima la descrizione del "bosco che canta", il potere di Nenya che si svela, descritto in maniera delicata e in linea con il modo in cui ci viene presentato il "potere" dei manufatti elfici, senza tanti sfoggi di magia e di lampi di luce e cavolate varie.

bellissima anche la descrizione che dai di Thranduil! posso dire che tu sia una delle autrici che sono riuscite a farmi amare questo personaggio, che di per sè mi è abbastanza indifferente (e non parliamo del film, brrr! >_>). mi è piaciuto molto come lo hai descritto, è innanzitutto un guerriero, un comandante, che sa ciò che è meglio per la sua gente, come colpire, come attaccare e come difendere la sua gente dal nemico. bello anche il modo in cui hai descritto la sua reazione nello scoprire che Galadriel ha uno degli anelli che gli permette di difendere Lorien, e che il fatto che lui si sia sforzato tanto per proteggere il regno senza ricavarne poco o nulla in cambio non è frutto di una sua qualche insufficienza, bensì del fatto che Lorien possiede un potere che lui non ha e che non ha mai potuto avere. bellissime, ancora una volta, le descrizioni della battaglia, con Thranduil che è un comandante preciso, metodico e spietato contro i suoi nemici, ma che pensa a tal punto al bene del suo popolo quasi da trascurare sè stesso.
mi incuriosiscono molto gli accenni che fai alla moglie di Thranduil, ammetto di non avere un head canon preciso su di lei (mi sa che devo sfruttare quello degli altri XD) e sono aperta a nuove interpretazioni!
a presto, e grazie per questo bel racconto!

Feanoriel
(Recensione modificata il 02/04/2015 - 01:55 pm)

Recensore Junior
02/04/15, ore 01:29
Cap. 1:

Cara Targaryen, ne ero certa. Di cosa ti chiederai...
Ero certa che saresti riuscita a farmi apprezzare la figura di Celeborn che come ben sai non gode di molta considerazione nei miei pensieri. Nonostante la sua "luminosità" risulta sempre un'ombra accanto alla sua nobile sposa e "ombra" è proprio il termine che hai attribuito ad una possibile emozione che gli attraversa il viso. Mi ha fatto sorridere e lo sai. Il "tuo" Celeborn è completo nel senso che non è solo un personaggio "marginale" seppur molto importante, ma una figura ben delineata che finalmente mostra quella personalità che lo rende il degno sposo della Dama dei Boschi. L'acqua che placa il fuoco è un esempio perfetto di come la calma riesca ad avere ragione dell'orgoglio. Mi hai fatto addirittura immaginare Celeborn combattere con la spada in pugno... accidenti... un miracolo! XDD
Scherzo, ma non tanto... Ma tornando serie... quanto è commovente il gesto di onorare i morti uno ad uno da parte del signore di Lorien (uh uh "il signore di Lorien" mi meraviglio di me stessa per non aver usato un nomignolo in particolare)? L'ho apprezzato molto, sul serio.
Bellissima l'immagine del "bosco d'oro che canta", davvero suggestiva.
Ma veniamo a re Thranduil...
Cosa potrei dire?
Sicuramente che le scene della sua battaglia sono descritte con il giusto grado di accuratezza, convincenti per la strategia e lo svolgersi delle varie azioni.
Anche i fugaci accenni alla sposa sono emozionanti, la descrizione dei suoi colori è bellissima e ogni singola parola riferita a lei è una melodia incantevole. Ovviamente ineccepibile la tua visione del Re che aggiunge valore e sfumature ad una figura già di grande spessore.
Nel complesso questa è una storia magnifica, degna di completare lacune nell'opera originale senza forzature o snaturando i personaggi.
Attendo la seconda parte con trepidazione!
Un abbraccio!
D.
(Recensione modificata il 02/04/2015 - 07:55 am)

Recensore Veterano
30/03/15, ore 22:40
Cap. 1:

Oddio, oddio, oddio, sto fangirlando come una pazza e tu sai quanto ho sempre voluto leggere di questi avvenimenti e non sai ancora QUANTO sono felice che tu abbia scritto a riguardo e di come tu l’abbia fatto!
Oddio, oddio, oddio, mi ricompongo e cerco di far uscire qualcosa di sensato dal fangirling sfrenato! *________*

Andando con ordine, non posso che amare l’accenno ad Amdir e Amroth, però le star della prima scena sono senza dubbio Galadriel e Celeborn e quest’ultimo più di tutti. Santo cielo, il ritratto che hai fatto di Celeborn mi è piaciuto da morire, perché sembra affinare e aggiungere dettagli a quella bozza che sembra essere Celeborn nel legendarium, perennemente offuscato dalla moglie, che è senza dubbio più interessante – anche alla luce delle sue scelte sentimentali :°D
Ma tornando seria, cosa mi ha colpita tanto di questo Celeborn? Non solo la saggezza che Tolkien gli attribuisce e che con queste scene in cui compare prende forma, ma anche la sua intenzione di andare ad aiutare Thranduil. E non solo perché è Thranduil, che è la luce dei miei occhi, e quindi un personaggio che lo vuole aiutare è per forza buono. Non è questo: troppo spesso ho letto di una rivalità tra i due nelle fanfiction e, se pure tu l’abbia mantenuta dal punto di vista di Thranduil (in qualche modo l’ho mantenuta anch’io, e lo abbiamo fatto per circa la stessa ragione, direi), Celeborn è davvero preoccupato per il regno di Thranduil, crede che la moglie possa difendere Lorien mentre lui dà manforte a un signore elfico che potrebbe aver bisogno di qualche uomo in più, a un altro Sinda, con cui ha probabilmente condiviso la vita alla corte di Thingol. Non c’è solo saggezza e altruismo in questo gesto di Celeborn, ma anche empatia. Lui capisce in che situazione si trova Thranduil, capisce anche che per orgoglio potrebbe non chiedere aiuto, per questo vuole portarglielo senza che Thranduil debba umiliarsi o morire per questo.
La cosa mi piace da morire, volevo abbracciare Celeborn e digli che è degli di Galadriel.

A questo proposito, due frasi che hai scritto mi hanno chiarito le idee su questa coppia e credo di non aver più dubbi sulla dinamica del loro rapporto. Quando scrivi:
La dama dinanzi a lui è una lama affilata forgiata nel fuoco e nascosta dalla gentilezza dei gesti e dalla bellezza del volto, ma egli sa che potrebbe piegare la volontà del più ardito dei guerrieri e guardare Sauron negli occhi senza indietreggiare di un passo. E anche per questo la ama.
E poi:
L’ombra di un’emozione attraversa il volto di Celeborn, svelandolo per un istante, perché anche lui è molto di più di ciò che sembra. Ed è il mare in cui la lama si placa e il fuoco si quieta, permettendo a Galadriel di essere solo Galadriel. Ed è anche per questo che ella lo ama.
Non ho più dubbi su di loro, sono perfetti insieme e perfettamente bilanciati e adoro questo loro ritratto di coppia! Ha così senso! Ora capisco perché una donna ambiziosa e orgogliosa come Galadriel abbia trovato il compagno perfetto in un uomo calmo e saggio come Celeborn – e non posso che adorare come gli stereotipi maschili e femminili siano invertiti in loro, non è l’uomo la spada e la donna il fodero (senza allusioni sessuali ahahahah), ma è il contrario e adoro tutto ciò! Ecco perché continuavo a farmi domande su questi due, ecco la risposta che cercavo *___*

E come ho accennato prima, Celeborn è convinto che Lorien possa resistere senza di lui, solo protetta da Galadriel e mi è piaciuto quando Galadriel gli dice che se lui se ne andasse, lascerebbe Lorien indifesa: perché la difesa di Lorien solo loro due, insieme, non uno o l’altro.
Perciò è stupendo vedere come la foresta (comandata da Galadriel?) si difenda dagli Orchi, per poi essere assistita dalle braccia dei suoi abitanti: è la combinazione di Galadriel e Celeborn ed è quello che rende Lorien così ben protetta.
Le morti degli Elfi mi commuovono sempre e, in questa scena, così come in quella di Thranduil, ho apprezzato il mondo toccante e quasi poetico con cui le hai descritte. Non che facciano meno male.

Arrivo a commentare il mio adorato, sempre felicissima di trovare scrittrici che sanno come scriverlo e come conquistarmi nonostante io viva immersa nei miei headcanon. 
A questo proposito, gli accenni (sei cattivissima) alla moglie mi fanno rodere di curiosità, soprattutto visti gli scambi di opinioni che abbiamo avuto a riguardo (e a cui, in parte, ti devo ancora delle risposte, spero tu possa perdonare il mio eterno ritardo). Sono curiosa, curiosa, curiosa e spero che soddisferai questa mia curiosità, se non in questa storia, in una storia futura.

Detto questo: Thranduil. Oh, Thranduil. Thranduil che vede la guerra avvicinarsi su tutti i fronti, privarlo dei suoi alleati, privarlo della possibilità di aiutare i suoi alleati, che vorrebbe sedersi in un angolo e disperarsi ma che no, lui non può, perché indossa la corona e, frase che ho adorato, “una corona richiede a colui su cui si posa di non mostrare debolezze affinché coloro che lo chiamano re possano farlo.” Questo è Thranduil! 
Gli accenni, pieni di amarezza, sulle scelte di suo padre mi hanno colpita dritta al cuore, così come le sue considerazioni su cosa aiuta Galadriel a proteggere Lorien: mi è piaciuto che sia giunto a questa conclusione così tardi e che in questa veda una speranza e una consolazione, perché non è lui a essere stato incapace di proteggere Boscoverde, lui semplicemente ha avuto la situazione del tutta a suo sfavore. 
Ma non per questo molla tutto e abbandona la lotta. E quando decide di partire per infrangere l’onda di Orchi prima che arrivi a riva, l’ho riconosciuto ancora una volta come se stesso. Non ha mai smesso di essere Thranduil per tutto il capitolo e sono troppo felice di questo ♥

La descrizione della battaglia, per quanto lasci molto all’immaginazione (giustamente, o andremmo sullo splatter), è poetica e straziante e oddio, ho passato il tempo a voler abbracciare Thranduil.
E quando il bosco va in fiamme! È la parte che mi ha sempre colpito di più di quell’accenno che fa Tolkien a questo fronte di guerra e la sofferenza di Thranduil e, soprattutto, la descrizione che fai delle parole del bosco le ho adorate! È questo che volevo leggere, questo questo! *____*

Ma vogliamo parlare anche della descrizione del dopo la battaglia? Non solo lo stato d’animo di Thranduil, la sua inappetenza e le sue riflessioni sulla grandezza che fanno battere il mio cuoricino di fangirl a mille, ma la descrizione più filmica del capitolo: la pioggia che inizia a cadere.
Potevo vedere la scena davanti agli occhi, in ogni dettagli, potevo addirittura sentire il tempo cambiare e le prime gocce di pioggia (di sicuro non è merito del Föhn terribile che sta soffiando qua fuori). E il paragone di Thranduil con l’albero è stato il tocco da maestro finale, così perfetto per questo personaggio, così perfetto per tutta la scena che si è appena conclusa.

Il tuo stile mi piace e mi piace come canta a volte, ma non si scolla mai dalla realtà, non perde mai del tutto la concretezza e la cosa non può che farmi molto piacere! 
Vedo anche che questa è una storia “in corso”, quindi non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo e ti pongo la domanda di rito: quanti capitoli pensi di regalarci? *_______*

Per concludere, ti segnalo solo una svista che mi ha fatto fermare un attimo:
prima che l’ulula canti di nuovo – forse pecco di ignoranza, ma doveva esserci scritto l’upupa
E poi ero rimasta perplessa su “allerta”, ma la Crusca mi ha tranquillizzata, quindi, niente XD

Posso chiudere qui, per quanto temo di essermi dimenticata qualcosa, e vado a schiantarmi a letto, pur non avendo concluso nemmeno un quarto delle cose che volevo fare stasera.
Pazienza, almeno ho letto qualcosa di meraviglioso *____* ♥

A risentirci,

Kan