Il problema di questa storia è, secondo me, che tu non riesci a rendere il punto di vista di un'adolescente. Sembra di leggere la storia di un adulto che osserva un giovane. Ti faccio degli esempi di cose che non mi hanno convinto:
-un adolescente non attribuirebbe mai i suoi stati d'animo o i suoi pensieri ad un eccesso ormonale. Semplicemente sosterebbe di aver capito più delle persone che lo circondano e credendo di essere nella ragione sminuirebbe le opinioni altrui( genitori inclusi).
-Quando la madre dice: "cosa devo pensare delle tue continue ribellioni?" E lei risponde "che sono una teeneger sulla soglia della maggiore età?"Quale adolescente attribuirebbe il suo modo di fare al fatto di essere nella fase adolescenziale? In quella età fai delle cose perchè pensi di essere nel giusto e che sia la cosa migliore. Una risposta più realistica avrebbe potuto essere, "mi ribello perché non voglio diventare come te" o anche , "mi ribello perchè tu vuoi solo soffocarmi e impedirmi di crescere e fare le mie esperienze", oppure, "tu non capisci come funzionano le cose oggi.Sei un dinosauro, Ma io voglio vivere e godermi i miei amici"
- la protagonista sostiene che i genitori non la capiscono e che gli tarpano le ali, ma perché lo pensa? Non racconti il motivo per cui lei si sente così e perché ha sviluppato queste convinzioni. Butti giù qualcosa senza approfondirlo e questo lo rende superficiale e un po' stereotipato: non riesci a metterti nei panni di un adolescente e farci vedere il mondo dai suoi occhi e questo è, secondo me, il limite maggiore di questa storia. |
