Recensioni per
Non ingannarmi (come fanno i miei sensi)
di skippingstone

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/04/15, ore 15:28

In questo capitolo possiamo nuovamente constatare quanto la cecità condizioni in ogni piccolo aspetto la vita di Flavio. Lui non riesce a vedere dentro di sé perché è cieco. Ma serve davvero la vista per far questo? Capisco perfettamente il rancore che Flavio prova nei confronti del suo medico: continua ad illuderlo di poter trovare una cura per la sua condizione. Una cura che fino a quel momento nessuno è riuscito a trovare ma, non si sa come, non si sa quando, lui la troverà. E anche se crede di poterlo fare, dovrebbe tener per sé le sue promesse incerte. Non bisogna mai illudere le persone se non si è sicuri di quello che accadrà. Lui potrebbe trovare una cura, ma sino ad allora Flavio rimarrà cieco. Sbaglia in questo. Tuttavia, dal mio punto di vista, Flavio nella figura del medico riflette inconsciamente le sue speranze di poter tornare a vedere e, reprimendo lui, sta solo cercando di reprimere quella parte di sé che spera ancora che qualcuno possa trovare una cura al suo male. Insomma, lui è cieco, e tale rimarrà sempre. Nessuna falsa speranza, anche se quest’ultima ogni tanto male non fa. Come dire “a cosa serve sognare ad occhi aperti quando la realtà è questa e fa dannatamente schifo?”. Ma sognare porta speranza, e chissà… chi dice che alcuni sogni non possano avverarsi? Comunque, torniamo alla storia (ogni tanto mi perdo in stupidaggini… ). Nonostante Flavio cerca di apparire una persona forte e scontrosa a cui non interessa più nulla, abbiamo più volte la dimostrazione di quanto possa essere fragile e solo. Perdere la vista lo ha, in un certo senso, escluso dal mondo. È calato un velo nero che lo ha separato da tutto e tutti. Ma è stata realmente questa la causa della sua solitudine? Che fine hanno fatto i suoi genitori, i suoi amici, tutte le persone che avrebbero dovuto starli accanto adesso più che mai? Lo hanno lasciato solo. E non c’è cosa più brutta della solitudine. Ecco perché ha paura ad affezionarsi a qualcuno. Ecco perché non vuole lasciar entrare nessuno nel suo mondo. Ha già sopportato una volta l’abbandono, ed è riuscito a rialzarsi. Ma se lasciasse entrare Sara e quest’ultima decidesse di andar via, riuscirebbe a sopportarlo? Riuscirebbe a trovare la forza di rialzarsi anche questa volta? Ma isolarsi da tutto e tutti equivarrebbe a non vivere.Quando vincerai, con chi potrai gioire se sei solo? Non ti metti in gioco perché sei cieco? Il tuo cuore non è cieco. La tua mente non è cieca. Puoi ancora giocare, non sei stato sconfitto. Hai scelto tu di sederti in panchina.” Questo pezzetto è assolutamente qualcosa di meraviglioso. Non aggiungo altro. Ho notato che hai aggiunto/modificato un pezzetto, ed è davvero stupendo. Gli occhi di Flavio possono ancora riempirsi di meraviglia. Basta non perdere la speranza. La speranza di poter vivere una vita degna di essere vissuta anche senza l'uso della vista. E Sara, a quanto pare, può riempire i suoi occhi vuoti. Ho deciso di commentare questa storia ignorando quale sia il finale. Quindi capitolo per capitolo. E poi, tutto questo è davvero successo; almeno per Flavio. Nell’ultimo commento ovviamente scriverò tutte le considerazioni con il ‘senno di poi’, non preoccuparti ahahah ;P Al prossimo capitolo!