Recensioni per
Murder in Verona - Indagine in tre atti
di DanzaNelFuoco

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/06/15, ore 15:47

PRIMA CLASSIFICATA al contest "Tutti in scena!": "Murder in Verona" di DanzaNelFuoco

Grammatica
Hai fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della grammatica e dell’ortografia, è tutto quasi perfetto a parte pochissimi errori di battitura o di distrazione.
Il contrapposizione tra il legno chiaro del parquet e la pozza di sangue rappreso era inquietante a detta di John: la contrapposizione.
“Sapeva che Georgie aveva una liason con Edward Hunt?”: la grafia corretta è “liaison”.
 lei amava me: la grafia corretta è “né”. Lo considero un errore di battitura, perché in altri passaggi lo hai scritto correttamente.
allora è meglio che il prossimo lavoro che cerchi sia come cassiera in uno Starbuck: anche se è al singolare, credo che “Starbucks” come nome di catena vada indicato comunque al plurale, quindi “uno Starbucks”.
In definitiva disse che se me ne fossi andata avrei fatto la fine di Elinor Richmon: hai dimenticato la d di Richmond.
“Cosa pensa dei rapporti tra Georgie e il resto della compagnia.”: hai dimenticato il punto di domanda.
“Io sono Americano, detective: l’aggettivo che indica la nazionalità va in minuscolo.
Che rapporto c’era tra lei e la vittima.: anche qui hai dimenticato il punto di domanda.
Quella ragazzina era un idiota.: hai dimenticato l’apostrofo su “un’idiota”.
Gregory sbuffò e andò a cercare Sally, ben consapevole che Eva Thompson nona avrebbe fatto altro che confermare l'alibi di Emily: hai scritto per errore “nona” al posto di “non”.
E non possiamo essere nemmeno certi di chi stai dicendo la verità.: chi stia.
“Oh, andiamo John, è solo un copione!: prima di John, a mio parere, ci andrebbe una virgola.
consapevole del falò che Sherlock stesse parlando per esperienza personale: consapevole del fatto.
“Sherlock?” chiese la voce famigliare di James Wright: “famigliare” è l’aggettivo che si usa per indicare qualcosa di appartenente alla famiglia, per intendere “conosciuta” si usa “familiare”.
Hai provato talmente tanto che ormai lo so anche il copione!”: “che so anch’io il copione” o “che lo so anche io, il copione”.
Paride si ritrasse nell'ombra per lasciar entrare John negli abiti smesso di James Wright: abiti smessi.
Se cercasse di far ricadere la colpa Jocelyn e ci riuscisse: manca un “su” prima di Jocelyn.
Come vedi, non sono presenti errori che abbiano uno spessore, e in una storia lunga come la tua la svista di battitura può scappare, quindi ti faccio i miei complimenti!
8,5/10 
 
Stile:
Il tuo stile mi è piaciuto moltissimo, è adatto per portare avanti nel giusto modo un racconto giallo, leggero ma non banale, scorrevole e con una giusta dose di ironia al momento giusto. L’ho trovato davvero adeguato ad un’indagine di Sherlock. Ci sono, a mio parere, solo due piccolissime sbavature, davvero quasi insignificanti:
“Mi recherò ora ad ammirare la mia sposa, oh fato crudele che me l'hai strappata.”: per il “caso vocativo” è preferibile solo la “o”, mentre la forma con l’acca “oh!” si usa per le esclamazioni, quindi secondo me sarebbe meglio “o fato crudele”.
John lo fissò shockato, ma Sherlock lo ignorò: l’anglicismo “shockato” non è molto corretto, preferibile la forma “scioccato”.
 “Dicono che non sono bravo a recitare, che non ci metto abbastanza pathos: questo non è un errore e non ti ho certamente tolto punti per una cosa del genere, è solo un consiglio: per convenzione, anche i termini latini o greci come “pathos” si scrivono in corsivo come i termini stranieri. Inoltre, ti consiglio anche nella frase che si trova in seguito:
L'infermiera di turno si ricordava di Ryan, gli aveva somministrato 20 mg di Domperidone, di sostituire “20 mg” con “venti milligrammi”, dato che nei racconti in genere (anche se in questo caso dipende dal tuo gusto personale) i numeri si scrivono sempre in lettere e non in cifre. Anche questo ovviamente non è un errore.
Nonostante queste piccolissime imperfezioni, il tuo stile mi ha coinvolto e mi ha fatto leggere tutto d’un fiato un testo piuttosto lungo, quindi complimenti!
9,5/10

Uso dell’opera scelta: L’idea del far mettere in scena l’opera in questo modo ai personaggi è interessante e piuttosto originale nei suoi sviluppi (devo dire che non mi sarei aspettata uno Sherlock/Giulietta). Anche se la trama di Romeo e Giulietta non influisce sulla trama della tua fanfiction, mi è piaciuto il modo in cui hai reso il dramma più presente descrivendo le scene in cui viene recitato (fra l’altro, tra le più divertenti dell’intera storia, a mio parere). L’impostazione “da copione” che hai dato all’inizio, con la divisione in atti e in scene, l’elenco dei personaggi all’inizio e quella sorta di “prologo” che contiene solo dialoghi e indicazione di scena, che contribuisce a far immergere il lettore nell’atmosfera teatrale del racconto. Per cui, sei riuscita a soddisfarmi anche sotto quest’aspetto, brava! 
 8/10 

Originalità e attinenza con il fandom: Nonostante tu abbia descritto un tipico caso “alla Sherlock”, inventando un delitto senza apportare modifiche sostanziali al metodo delle indagini o ai personaggi, la storia si distingue per una certa originalità nella struttura e nel colpo di scena finale (sia per quanto riguarda l’assassino sia per quanto riguarda la messa in scena dello spettacolo). La storia dell’omicidio, inoltre, è ben strutturata e non c’è nessun dettaglio banale, le vite dei personaggi, a mio parere, non sanno di “già sentito”, le loro caratteristiche sono descritte molto bene e il caso non ha una soluzione troppo semplice ma nemmeno troppo cervellotica.  L’atmosfera del fandom è stata secondo me pienamente rispettata, così come i personaggi (di cui parlerò più nel dettaglio nel paragrafo seguente): non ho trovato nessuna sbavatura per quanto riguarda l’attinenza, quindi ti sei meritata un ottimo punteggio.
9/10 

Caratterizzazione dei personaggi: La cosa che ho preferito di questa fanfiction sono stati i personaggi, a partire dall’elenco in ordine di apparizione all’inizio, che mi ha ricordato sia un copione teatrale sia i romanzi gialli di Agatha Christie. Sei riuscita a gestire moltissimi personaggi nell’arco di un solo racconto, a dare un carattere ben definito (a volte, e questo mi è piaciuto molto, partendo da dei “tipi” come l’attore ambizioso o la direttrice di compagnia teatrale ben poco simpatica, e variandoli come più ti piaceva, rendendoli tuoi ed originali). Non so di chi parlare perché tutti, anche quelli che appaiono meno di frequente, hanno un loro peculiare tratto fisico o caratteriale, e dovrei spendere pagine e pagine per descriverti cosa mi è piaciuto di più di ognuno. Georgie, attorno alla quale ruota la storia, è un personaggio interessante e molto ben studiato, e man mano che va avanti la storia veniamo a scoprire, anche attraverso veri e propri colpi di scena (ad esempio, non mi aspettavo la complessa storia “secondaria” dello zio), dettagli sulla sua vita, attraverso i quali è in un certo senso sempre presente.
Anche i personaggi che hai ripreso dalla serie di Sherlock sono perfetti, sempre IC e ben caratterizzati: ho ricordato, mentre leggevo, quei lunghi interrogatori da cui Lestrade esce sempre “provato” e le frecciatine di Sherlock. Anche il consulente investigativo si muove bene nell’ambiente, in particolare mi è piaciuta la scena della cena a cui sono invitati gli assassini (scena che mi ha anche divertito non poco, ma questo lo troverai sotto “gradimento personale”) e il modo in cui Sherlock riesce ad ottenere delle prove, John è semplicemente fantastico e mi piace moltissimo la parte che gli hai fatto interpretare alla fine.
Per il modo magistrale con cui hai gestito i personaggi, singolarmente e nel loro insieme, non solo ti sei aggiudicata il punteggio pieno, ma ti sei meritata anche il premio per il miglior cast. Complimenti!
10/10 

Gradimento personale: La tua fanfiction mi ha coinvolto e divertito. Ho trovato buona l’idea dell’omicidio e lo sviluppo dell’indagine, condotta in modo coerente e tenendo conto di tutte le prove e tutti i particolari (e, cosa importantissima, per nulla prevedibile) anche se avrei forse preferito avere più dettagli sull’omicidio e su come erano andate veramente le cose, una volta scoperto che era stata Jocelyn. La mia parte preferita, tuttavia, è e rimarrà la parte finale in cui viene messo in scena il dramma con Sherlock come Giulietta. Già sorridevo quando lui ha fatto la sua comparsa e Anderson si è messo a chiedere “ma non era Sherlock che doveva fare Giulietta?”, poi, con la rocambolesca fuga di Ryan e la conseguente comparsa di John nei panni di Romeo, che comincia a tagliare battute e improvvisare, la cosa si è fatta sempre più interessante e divertente. Il finale è stato una sorpresa! non mi aspettavo che Sherlock baciasse John per davvero, e qualcosa nel mio cuoricino di fan, qualcosa che faccio costantemente finta di sopprimere, ha strillato per la gioia. E cosa vuol dire “dammi tempo”, John? Insomma, dai, lo sappiamo tutti.
Quasi dimenticavo: come ti ho già detto – ma voglio ripeterlo – ho adorato la scena della cena a casa di Sherlock e John, con la sua conseguente agitazione dovuta al dover cucinare e al fatto che Sherlock abbia detto che sono una coppia. Anche il dettaglio che tutti li scambino per una coppia gay, e il fatto che Sherlock, al contrario di John, non si agiti e non faccia niente per negarlo, mi hanno estremamente divertito e hanno contribuito a farmi piacere ancora di più la tua storia. Bravissima!

8,5/10

Per un totale di 53,5/60 punti 

Recensore Master
08/04/15, ore 13:34

No aspetta, fammi capire, solo una recensione? Ne meriterebbe 200. E' veramente BELLISSIMA. Tutta, TUTTA, non so nemmeno da dove partire, anzi sì! Sono morta dalle risate al primo "Ahimé!" e John che gli fa "Sherlock, dovresti essere una 15enne innamorata, non un 30enne annoiato!" li ho adorati. Loro due sono perfetti, semplicemente perfetti, davvero, il rapporto, le battute, come li hai descritti, ce li vedevo troppo. Come anche ho trovato perfetto il fatto che John (durante la scena del bacio) abbia solo finto di baciarlo mentre Sherlock non si è fermato, Sherlock è andato avanti. Perfetto. Poi quando ho letto che John doveva andare sul palco ridevo da sola (volevo troppo essere in Anderson in quel momento XD) mi è toccata leggerla a spizzichi e bocconi perché tra lavoro ecc ho sempre dovuto interrompere, però davvero. Bella. Brava, brava, brava! Però... senti................ una mini scenetta di loro due che stanno insieme? Mi hai lasciata così, con John che dice "dammi tempo" XD
Un seguitino piccino picciò? çwç
Aspetto la tua prossima storia! Complimenti anche per la difficoltà di gestire così tanti personaggi! La mia preferita era Emily comunque °__°

Nuovo recensore
06/04/15, ore 17:08

Wow! Semplicemente stupenda! Hai messo insieme le cose che amo di più in un'indagine mozzafiato. Pazzesca complimenti! Non pensavo si potesse riuscire a fare una cosa del genere. Non ho ben capito perché jocelyn avrebbe ucciso Georgie però sei stata bravissima! Complimenti ancora.