Recensioni per
You can ALWAYS count on me. FOREVER
di moni_cst

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
28/05/15, ore 01:06
Cap. 6:

Come ti sei sentita quando Abe, nella 1x23, ha detto quelle stesse parole che tu avevi scritto un paio di settimane prima in questo capitolo?
Non ti avevo detto che gli sceneggiatori ci leggono???
Torno seria :p

La frenesia davanti al pronto soccorso, l'ossigeno rarefatto che riusciva a respirare Jo per la preoccupazione, il via vai frenetico di paramedici e ambulanze e il povero paramedico che resterà scioccato a vita...
Puff... è scomparso! Tutti corrucciano la fronte, tutti non capiscono, ma Castle si sfrega le mani. Dolcissimo il suo comportamento, eccitato per l'accaduto, mentre il suo cervello diceva che le sue teorie erano fondate, ma silenzioso nell'unica frase che rivolto alla moglie prima che lo puntasse con un Patriot distruttore *-*

E poi cambiamo scena, il fiume ghiacciato ed Abraham (sono affezionata a questo nome per intero :3) mi piace come ti sei soffermata su di lui, sugli anni che passano e si depositano sule sue povere ossa, perchè per lui, come ogni essere vivente (normale) gli anni passano r si sentono e lo rendono, umanamente, più lento e vulnerabile, tanto da non riuscire più a stare dietro ad Henry come un tempo.
Meno male che sono organizzati, cellulare, coperta e the caldo.
Le parole di Abe sono sacrsante, è un figlio che invecchia che si preoccupa per il padre che invece non invecchierà mai, ma che per questo resterà solo.
Il modo in cui cerca di avvicinarlo a Jo è davvero dolcissimo, con il suo modo irriverente di esprimersi e quella dolcezza che emana il suo sguardo quando guarda Henry non come suo padre, ma come se, al contrario, fosse suo figlio.
E adesso Jo davanti alla porta ed Abe non permetterà al dottor Morgan di scappare...

Recensore Master
26/05/15, ore 14:17
Cap. 9:

Ed eccoci anche al capitolo finale di questo esperimento, assolutamente ben riuscito.
Dopo un paragrafo iniziale, in cui le considerazioni prosaiche e romantiche di Jo a proposito di quanto fosse stato difficile mantenere quell'appartamento con il suo solo stipendio dopo la moprte di Sean, un sacrificio che però non riusciva a non fare, visto che era l'unico filo che ancora la legava a lui, ecco che dedichi spazio alle sensazioni della detective Martinez che si trova abbracciata a un uomo. E lo fa solo per evitare che muoia assiderato. Certo, guarda, abbiamo un'altra esperta di termodinamica! Non è mica innamorata di lui, no davvero. Infatti lo accarezza solo per verificare che non abbia la febbre. Insomma, anche in questo caso l'inquilino dell'attico ha preso il comando di tutto il corpo e ha già pronta una sfilza di scuse razionali per giustificare ogni gesto ;-)
Ma il cuore del capitolo e dell'intera ff è nei paragrafi centrali, in cui finalmente Henry racconta la sua storia. Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia solo accennato alla sua esistenza, lasciando poi spazio al mattino successivo e al risveglio. Un risveglio che porta la pace nel cuore di Morgan visto che Jo ha deciso di credergli. E non c'è regalo migliore che gli potesse fare. Certo, ancora non è pronta ad accoglierlo come amante nella sua vita, ma lui le dice una frase breve ma incisiva: ti aspetterò anche tutta la vita. Forever, insomma.
Trovo appropriata anche la tua decisione di lasciare in qualche modo il finale sospeso. Ciò che conta, infatti, è che Jo abbia creduto a Henry e che insieme riusciranno indubbiamente a inventarsi una storia plausibile da propinare a Rick e Kate. I quali, sono sicura, faranno finta di crederci, specialmente Kate che ha trovato un'amica vera in Jo e... that's what friends are for.
Ottimo lavoro, Monica, davvero. Un crossover originale, portato avanti con grande attenzione e cura della forma e della sostanza.
Un abbraccio,
Deb

Recensore Master
26/05/15, ore 13:57
Cap. 8:

Mi hanno appena cancellato una lezione e mi sono improvvisamente trovata con un'ora libera, un lusso che non mi succede spesso. E quindi eccomi qui, a impiegare questo lusso nel modo migliore :-)
Trovo che il paragrafo iniziale, nel quale Kate riflette sulla sensazione di gelo provata entrando nell'obitorio, sia molto bello e renda perfettamente lo stato d'animo della detective, la cui razionalità è stata messa a dura prova sia dalla temperatura rigida sia dagli eventi inspiegabili di quella serata. Il pazzo ottimismo di Castle, poi, è davvero perfetto e IC. Qui incontriamo anche un altro personaggio, l'assistente di Henry, che non si stupisce di ciò che è avvenuto e ci credo che alla povera Beckett cominci a mancare il terreno sotto ai piedi. Alla fine, l'unica a porsi delle domande razionali pare essere rimasta lei!
Comunque, ecco che torna Jo ed ecco che Rick si trova sotto un'occhiataccia al quadrato, perché anche lo sguardo della Martinez non ha nulla da invidiare alle capacità incendiarie di Beckett.
Poi la scena si sposta nel loft e qui il calore del fuoco e delle chiacchiere sotto quella coperta (che sia il plaid della baita?) ha invaso il mio cuore e quello di Martha, la cui presenza in punta di piedi mi è piaciuta tantissimo perché in poche righe sei riuscita a trasmettere la sua gioia nell'aver finalmente trovato una nuova figlia che sia la compagna di Rick e una sorella maggiore per Alexis. Il tutto non uscendo assolutamente dal personaggio della sfavillante attrice di Broadway. Poi la passione prende il sopravvento ed è giusto lasciare gli amanti ai loro gesti, non prima di aver fatto promettere a Rick che non racconterà ad Espo che la razionalità di Kate ha vacillato davanti alle stranezze di Morgan (fantastico!).
Ecco che ci spostiamo poi in un'altra zona della città dove Henry ha finalmente trovato il coraggio per fidarsi di un'altra persona che non sia la sua Abigail. La battuta di Jo sul voler proprio morire quella sera mi ha fatto sorridere (sarà humour nero, ma ci stava proprio bene!) e la sua decisione di volerlo scaldare con il calore del proprio corpo mi ha riempito il cuore.
Vado a leggere anche il prossimo!
Deb

Recensore Master
25/05/15, ore 14:49
Cap. 9:

È perfetto e realistico!
Ci avessero regalato una scena come questa nel telefilm sarei stata molto felice, anche senza un rinnovo. Purtroppo non ce l'hanno concessa, ma grazie al cielo ci sei tu!
Abbracciati sotto al piumone... Li ritroviamo così. Jo incapace di prendere sonno, turbata da quell'abbraccio in cui si sono "casualmente" ritrovati. Si perde sui tratti di Henry, su quella vicinanza ad un uomo che non sia Sean e che dopo tanto tempo la fa sentire bene.
"Eppure non riusciva ad ignorare, e Dio solo la sa quanto ci stesse provando, quella sensazione di calore che aveva iniziato a propagarsi all’interno del suo petto. Conosceva molto bene quella sensazione e non la provava da tantissimo tempo.
Protezione."

Te lo avevo già detto, ma sono ripetitiva, perciò sappi che apprezzo davvero molto che tu abbia parlato di protezione, parlare di un sentimento diverso, come ad esempio l'amore, sarebbe stato troppo prematuro!
Henry si sveglia, mentre la fantasia di Jo stava già andando a mille. Finalmente è pronto per dirle la verità, tutta quanta. Anche perché Jo se lo merita, ha sopportato a lungo menzogne, invenzioni e mezze verità, è arrivato il momento di ripagare la sua pazienza.
Henry è sempre molto melodrammatico e forse ingigantisce la cosa più di quanto dovrebbe. È pur sempre una cosa strana la sua "particolare condizione", ma ricordiamo ad Henry che non siamo più nel 1800, con tutte le scoperte fatte, viaggi sulla luna, sonde su Marte, miracoli nella storia della medicina, l'immortalità non risulterà poi tanto strana u.u
Ma con le sue parole spaventa Jo e il fatto che per tranquillizzarla la stringa ancora di più a sé è davvero dolce.
Parla a raffica e probabilmente chiunque lo avrebbe fatto! Un'interruzione sarebbe stat inopportuna. Ma anche qui Jo ha saputo aspettare che quel fiume in piena di parole cessasse. Si è resa conto di aver bisogno di tempo per assimilare la cosa e ha lasciato Henry solo. Ma alla fine il. Pensiero del povero, e ancora un po' infreddolito, Dottor Morgan, l'ha spinta ad invitarlo a stendersi accanto a lei sul letto.
È stato importante sottolineare che nessun uomo, dopo Sean aveva più messo piedi in quella stanza, così come all'inizio hai parlato dei sacrifici fatti da Jo pur di non doversi trasferire e dover rinunciare ai ricordi custoditi tra quelle mura!
Finalmente anche lei è riuscita ricaricare un po' le batterie e sempre per il detto 'la notte porta consiglio', ecco che ha preso la sua decisione: gli crede.
Ovvio che la sparatoria della sera precedente, con la successiva misteriosa fuga di Henry dall'ambulanza e la sua altrettanto curiosa ed improvvisa guarigione abbiano contribuito, però è una cosa importante.
Lui le ha detto la verità e lei si fida.
Strano vedere Henry lasciarsi andare così. Felicità, vicinanza, la fiducia di Jo nei suoi confronti... Riesce finalmente a capire che può confidarsi con altre persone, che può permettersi di provare sentimenti forti (che magari un giorno si trasformeranno in amore), senza per questo rinunciare ai ricordi e alla memoria di Abigail.
Ma Jo non è ancora pronta e anche questo è del tutto comprensibile. Direi che per quel giorno si è già lasciata andare abbastanza.
Ogni cosa a suo tempo!

"iniziarono a fare progetti per inventare insieme una storia plausibile da raccontare a mezzogiorno a Rick e Kate Castle".
Ecco, dal momento che lo hai scritto, ti metto qui un bel promemoria: shot o altra mini fanfiction per scoprire cosa Jo e Henry hanno raccontato ai Caskett (so cosa mi hai detto, ma mica devi scriverla subito. Magari altri tf o la nuova stagione di Castle ti daranno idee su una storia plausibile da poter raccontare ai tontoloni numero 1 u.u).

Viaggio breve, ma piacevole e bellissimo! Ti ringrazio di avermi permesso di leggere in anteprima e ogni recensione è ASSolutamente meritata.
Sei riuscita a mettere insieme due telefilm così simili eppure così diversi tra loro. Ti sei cimentata in un cosa nuova e non semplicissima. I personaggi di Forever ci sono ancora abbastanza sconosciuti (e purtroppo rimarranno tali), perciò ti faccio il doppio dei complimenti!

Alla prossima fanfiction!
Un bacione
Etta Saetta RDLS
(Recensione modificata il 25/05/2015 - 03:05 pm)

Recensore Master
24/05/15, ore 18:43
Cap. 5:

"Nel percorso tra il Central Park e il Metropolitan Hospital Center, il dottor Henry Morgan morì per l’ennesima volta nella sua vita."
Mi piace questa frase, riassume in poche parole la lunga vita di Henry...

Mi sono piaciuti molto anche i pensieri di Kate mentre aspetta di scendere dall'auto e inzupparsi i piedi nel gelo, insieme ai tacchi vertiginosi.
Il suo sorriso nel pensare alla Beckett passata, quella che ricordava molto Jo nel vestire. E come non amare Castle che arriva trafelato senza dimenticare le calze di lana, gli stivali con la pelliccia ed il tanto amato, caldo caffè...
Ho visto proprio la faccia di Jo mentre pensa a quanto sia strano che Kate chiami suo marito per cognome :p
E poi ecco il caro anatomopatologo. disteso sul fango, a pochi centimetri dal corpo, incurante del freddo, dello sporco, della gente intorno, mentre Jo lo osserva attentamente e Kate osserva lei abbastanza divertita, rivedendo ancora una volta il suo passato :)
Ma Henry non ha il tempo di dire nulla che un cecchino cerca di farli fuori tutti e... e succede. Il dottor Morgan viene colpito, Jo è preoccupata per lui, ma lui è ancora più preoccupato, perchè essere lì, in quel momento, significa sparire davanti agli occhi di tutti e questo non può permetterlo, anche perchè non vuole ancora una volta cambiare vita e costringere Abe a seguirlo.
Bellissima anche la descrizione che Henry (quindi tu) dà agli attimi prima di trapassare e il fatto che, alle immagini di Abe ed Abigail, si sia unito anche il viso di Jo, la dice lunga sui suoi sentimenti per lei.

E adesso come la mettiamo???

Recensore Master
24/05/15, ore 12:40
Cap. 8:

Uh allora funziona così ...uno si fa sparare e cerca di sparire prima di morire....e poi riappare, per forza è strano il nostro dottorino!!!

Eheh bellissimo che per una volta Kate e Rick si danno ragione...dissentendo!! Mitica come sempre Martha sà sempre quando entrare o no in scivolata!! In questo momento decisamente era meglio lasciarli...in pace!
Che se vuole una tisana gliela faccio io!

Recensore Veterano
22/05/15, ore 22:58
Cap. 8:

Ed ecco che entra in scena anche Lucas: fino ad ora era stato solo una figura di contorno, mentre nella parte all'obitorio hai giustamente dato spazio anche alla sua personalità stravagante; sin dalla prima volta che l'ho visto in TV, mi ha dato l'idea di uno che vive in un mondo tutto suo e che è pronto ad accogliere qualsiasi tipo di stranezza senza porsi troppe domande o problemi e qui hai decisamente reso molto bene questa sua peculiarità, tanto è vero che, venendo a sapere, a grandi linee, da Kate quanto accaduto al suo capo, non si è scomposto minimamente, cosa che ovviamente non ha potuto che lasciare molto perplessi anche i Caskett, forse più abituati a medici legali, quelli del loro distretto, bizzarri, ma concreti.
Proprio questo suo particolare modo di essere, però, lo rende perfetto come apprendista di Henry e non intacca minimamente la sua professionalità, tanto è vero che è proprio grazie al suo primo esame sommario sul corpo della vittima che hanno cominciato a prendere forma le prime prove importanti per indirizzare le indagini sul giusto binario.

Dopo una serata come quella, però, le indagini sono l'ultimo dei problemi, perché tutti i protagonisti sono ancora preda di emozioni forti e difficili da gestire: quella più scossa è indubbiamente Jo, che, infatti, dopo l'aggiornamento con i colleghi, non ha perso tempo ad andarsene in solitudine, senza neanche sfogarsi con Beckett, che, tra l'altro, grazie all'affinità caratteriale con la nuova amica, ha compreso perfettamente il suo bisogno di isolarsi e riflettere in solitaria.
Con sorpresa di Jo, però, i suoi propositi di isolamento sono naufragati miseramente quando si è trovata davanti casa proprio il soggetto dei suoi tormenti: un infreddolito, o meglio congelato, Dr. Morgan, infatti, ha evidentemente abbattuto molte delle sue barriere e trovato il coraggio di darsi una possibilità per un'esistenza più felice, o quanto meno non più troppo complicata; sicuramente non sarà facile per lui trovare il modo più opportuno e meno traumatico per aprirsi con Jo, però il principio di assideramento, a cui si è esposto per ben due volte nel giro di poche ore, gli ha offerto il pretesto per un immediato e sicuramente insperato contatto fisico con la sua premurosa partner, per cui direi che i presupposti per un epilogo positivo tra di loro ci sono tutti :)

Quelli che ormai hanno fatto del contatto fisico un'arte, però, sono i Caskett, la cui intimità e complicità è cresciuta a tal punto da far desiderare loro nient'altro che mettere ordine ai propri pensieri perdendosi l'una nelle braccia dell'altro. E considerando quanto è stato lungo e faticoso il percorso che hanno fatto per arrivare a questo punto, è davvero un piacere immaginarli così legati e con abitudini domestiche così collaudate: ho apprezzato tantissimo, infatti, che, una volta tornati a casa, abbiano sentito il bisogno di accoccolarsi sul divano e condividere le loro preoccupazioni, sostenendosi a vicenda. Quello più premuroso e pieno di attenzioni rimane sempre Rick, disposto anche a reprimere le sue teorie più eccentriche pur di supportare la moglie e rassicurarla sul fatto che anche in questa occasione sarà lei a far prevalere la sua tanto amata logica a dispetto delle ipotesi fantasiose di lui, ipotesi fantasiose che, per la prima volta, Kate ha cominciato seriamente a considerare non riuscendo a spiegarsi diversamente lo strano comportamento del Dr. Morgan.
Ed in questo perfetto quadretto famigliare merita sicuramente una menzione d'onore anche Martha, adorabile spettatrice silenziosa del momento di condivisione Caskett: ho amato molto la sua discrezione e la sua decisione di rinunciare all'immancabile tisana notturna pur di non disturbare il figlio e la nuora, la felicità dei quali non può che riempire di gioia anche lei, soprattutto in considerazione del fatto che lei stessa e Alexis hanno instaurato con Kate un rapporto speciale e solido, da cui non può che derivare armonia e serenità per tutto il nucleo famigliare.

Insomma, altro capitolo molto intenso e ben scritto; se davvero siamo agli sgoccioli della storia, sono proprio curiosa di sapere come si concluderà, perché ci sono talmente tante cose che potrebbero essere approfondite che sicuramente potresti andare avanti per decine di capitoli senza annoiare, per cui mi incuriosisce sapere che tipo di chiusura hai deciso di dare.
Al prossimo!

Recensore Master
21/05/15, ore 14:39
Cap. 8:

"Ah bene! Vuol dire che stava meglio e sarà andato a casa a cambiarsi. Bene, allora sarà qui presto per fare l’autopsia."
Non potevo non iniziare con questa frase! Lucas è tremendamente adorabile, anche lui totalmente abituato alle stranezze di Henry.
Finalmente si trova a fare l'autopsia e a riferire le diverse scoperte da solo, senza il suo mentore... era un po' sotto shock, ma non mi sembrava che fosse non per il fatto che avessero sparato a Morgan e che in ospedale lui non ci fosse mai arrivato! Ahahahah
Jo era altrettanto sconvolta (so di ripetermi nelle varie recensioni, però non credo ci sia aggettivo più adatto per descriverla) ma lei aveva le sue buona motivazioni sebbene non abbia voluto condividerle subito con Kate.
Castle il solito che non riesce a trattenersi dal fare battute, nonostante questo, quando arriva a casa diventa l'uomo più dolce che io abbia mai visto e lui e Kate sono davvero due tontoloni dolcissimi! Lei che lo ringrazia per un semplice bacio, ma quello che dice è verissimo, non bisogna mai dare nulla per scontato.
Un po' mi fa sorridere pensare a lui che passa dal carezzarle i capelli al seno, e nel frattempo continuano a parlare delle stranezze di Henry e di quello che Jo presumibilmente provi per lui ahahah
E Martha... oh che donna meravigliosa! La adoro *-* Starà anche invecchiando, ma resta sempre la migliore e alla fine rinuncia alla sua tisana pur di non interrompere quel momento così intimo e romantico *-* È così contenta che suo figlio abbia finalmente trovato la donna giusta, e non può fare a meno di pensare a quanto anche lei e Alexis siano state fortunate (Visto che l'altra volta hai sottolineato il mio spirito da crocerossina, ci tengo a dire una cosa a Martha: per carità, tu e Alexis siete state fortunatissime con Kate e soprattuto lo è stato Rick, ma sappi che lo sarebbe stato anche con me u.u)!
Suona strano dirlo, ma per una volta Rick è convinto che alla fine ci sarà una spiegazione razionale e invece Kate crede che Castle potrebbe avere ragione e che davvero Henry possa essere immortale, sebbene chiede comunque a Rick di non parlare di questo con Espo u.u Che dire... qui i ruoli si stanno invertendo ahahaha
Kate nota che l'amore è nell'aria tra la detective e il Dr Morgan. Un po' come tutti si erano accorti di quello che c'era tra lei e Castle, solo che in quanto a tontoloni, loro non se ne erano accorti -.- quanti anni ci hanno fatto soffrire? Tanti, troppi... Adesso Kate non può mica fare la "moralista" e "giudicare" Jo e Henry che non si accorgono dei loro sentimenti. Kate, carissima, sei adorabile, ma non mi sembra che tu sia la persona più adatta per parlarne :p
Parliamo per mezzo secondo del commento di Rick sul vedere qualcuno a cui tieni salire su un'ambulanza in fin di vita... tu giochi sporco con il mio cuoricino da shipper, per di più lo fai nel mese dei season finale... Io SOFFRO!!!
Ed infine Henry e Jo... la tenerezza totale! Lui infreddolito e in ipotermia, lei che impacciata se ne esce con commenti sulla morte. Della serie: facciamo di tutto per sdrammatizzare!
E poi tutti e due sotto il piumone e lui si perde ad annusare il profumo di lei e a immaginarla come la prossima confidente. In fondo è l'unica di cui si fida davvero *-* (come aveva detto Abe, sant'uomo!).

Favoloso!
Le descrizioni, il modo di interagire dei personaggi... ricordiamoci che vengono da telefilm diversi e che stai riuscendo ad integrarli senza far perdere a nessuno la propria identità e le proprie peculiarità caratteriali e comportamentali!
Al prossimo, anche se sarà già l'ultimo
Un abbraccio
Etta Saetta

Recensore Master
21/05/15, ore 13:57
Cap. 7:

Sono sempre in ritardo, perdonami, ma eccomi finalmente a leggere la tua storia che ci presenta, in questo capitolo, due momenti assolutamente preziosi per l'evolversi della trama.
La prima parte si concentra sui Caskett e trovo assolutamente in linea con i personaggi il comportamento di entrambi: da una parte Rick, eccitato come un bimbo alle giostre, il cui cervello va a mille per trovare le più fantasiose spiegazioni a ciò che è avvenuto a Henry. Guarda, non mi sarei stupita se Castle avesse tirato fuori persino un rapimento alieno ;-)
Dall'altra, invece, il raziocinio di Kate gira a tutta forza per trovare le spiegazioni meno fantasiose e più razionali alla stessa questione. Ho apprezzato tantissimo l'accenno che hai fatto al ricordo del ferimento al funerale di Montgomery e all'angoscia provata da entrambi: questa attenzione ai dettagli e al passato rende la storia più verosimile, brava!
Nella seconda parte, invece, ecco che la scena si sposta nell'appartamento di Abe e Henry. Anche qui la cura dei particolari è da manuale: i movimenti dell'anziano mentre prepara il té, lo sguardo nervoso, preoccupato, impaurito di Jo, l'abbigliamento d'altri tempi dell'anatomopatologo e la sua battaglia interiore all'idea di condividere il suo segreto con un'altra donna, culminata con un tentativo puerile di cambiare discorso. Ma la tenace detective non ne può più: è finito il momento delle mezze verità.
Hai descritto davvero bene i sentimenti di tutti i protagonisti della storia e ci lasci con la curiosità di sapere come continua e con la tentazione di infilarsi nel racconto e andare a consolare la povera Jo.
Ennesima prova di grande valore!
Deb

Recensore Veterano
20/05/15, ore 18:43
Cap. 7:

Caro Dr. Morgan, non ci siamo proprio...
Capisco la ritrosia a parlare della sua particolare condizione e l'estrema difficoltà a concedere un po' di fiducia a qualcuno, temendo le conseguenze, però sinceramente anch'io, come Jo, me ne sarei andata, ferita ed arrabbiata, senza volerlo più ascoltare, perché la scusa che ha trovato per spiegare gli avvenimenti di quella serata è veramente pessima e, anzi, direi che è un piccolo insulto all'intelligenza della sua partner e di chiunque abbia un minimo di raziocinio.
Più della chiacchierata in sé, che fondamentalmente non ha portato neanche ad tentativo di apertura di Henry verso Jo, ho amato molto tutta la fase preparatoria al loro confronto, scandita dall'attenta preparazione del tè da parte di Abe, dalla comparsa del medico legale, vestito, come sua abitudine, in maniera impeccabile, e scandita anche dai pensieri solitari ed inespressi dei protagonisti.
E poi ho amato molto anche la reazione, sicuramente sofferta, ma decisa, di Jo, perché, nonostante il profondo rispetto che nutre nei confronti di Henry o forse proprio in virtù di questo, non può più accontentarsi delle sue mezze verità e dei suoi comportamenti molto spesso inspiegabili.
Credo che una risposta di questo tipo da parte della detective fosse necessaria per dare finalmente uno scossone decisivo al loro rapporto, quindi confido nel fatto che Henry, spinto più dalla paura di perderla che di dirle la verità, riesca ad accettarsi ed a farsi accettare dalle persone a lui più vicine, perché sono dell'idea che una parte delle difficoltà a raccontarsi nasca proprio dal fatto di non aver mai del tutto accettato la sua particolare condizione, che, per lui, con il tempo è diventata una vera e propria maledizione; mi spiace per lui, ma l'esperienza centenaria, da questo punto di vista, non gli è servita a maturare una consapevolezza di sé, se non in ambito professionale, perciò o imparerà a trovare delle scuse più verosimili (ed in questo Castle potrebbe fargli da maestro!) o sarà condannato a vivere un'esistenza sempre più menzognera e solitaria.

Altra cosa che ho amato molto è la reazione, tipica del suo essere, di Beckett: solitamente sono sempre dalla parte di Castle e amo profondamente il modo fantasioso e scanzonato con cui affronta la vita e con cui è pronto a valutare l'esistenza di situazioni alternative rispetto a quelle ritenute normali, però in questa particolare occasione non posso che comprendere il senso di smarrimento di Beckett e la volontà di trovare una spiegazione razionale al comportamento del Dr. Morgan e ho apprezzato moltissimo che anche Castle, nonostante l'iniziale ed in quel momento inopportuna eccitazione per questa situazione fuori dal comune, abbia compreso il bisogno della compagna di fare chiarezza sulla vicenda nella maniera a lei più congeniale, cioè basandosi sulla logica e sulla concretezza.
Altra cosa che ho apprezzato notevolmente, inoltre, è il fatto di non aver sottovalutato, bensì di aver messo in evidenza, le conseguenze psicologiche degli spari al parco nell'animo di Beckett, ma anche di Castle: nonostante sia trascorso molto tempo dal suo ferimento, infatti, non sarebbe stato credibile se quei momenti concitati, in cui lei ed i suoi compagni si sono trovati ad essere bersagli mobili, l'avessero lasciata del tutto indifferente, quindi ho trovato davvero appropriata la sensibilità che hai avuto nel considerare anche questo aspetto.

In generale, poi, ti rinnovo i complimenti per la cura con cui continui a descrivere luoghi, oggetti, persone e sentimenti, perché trovo che tutto questo contribuisca a rendere la storia più realistica e personalmente è una cosa che mi piace molto.

Ora sono curiosa di sapere chi sarà a fare il primo passo per la riconciliazione e mi auguro davvero che sia Henry... chissà, magari a dargli l'imbeccata giusta sarà proprio il nostro scrittore preferito, che in fatto di gestione di rapporti complicati ormai è più che collaudato!

Al prossimo!

Recensore Master
18/05/15, ore 13:25
Cap. 7:

Kate è super concentrata. Meglio non rischiare di avere un attaco di panico mentre guida, ripensando a quando le hanno sparato... anche per Rick è difficile ricordare quel momento (ancora angosciato al solo pensiero di sua moglie in fin di vita), ma mentre lui affronta il tutto con le sie solite teorie stravaganti, lei ha bisogno di razionalizzare!
Jo è ancora preoccupata, nonostante lo abbia visto in piedi, vivo e vegeto. E di certo non bastano le rassicurazioni di Abe a tranquillizzarla.
Momento molto carino tra loro mentre aspettano Henry, che dopo una doccia calda, arriva vestito di tutto punto, come se non fosse successo nulla. Come non dar ragione a Jo, lui si veste sempre come se dovesse andare a qualche evento importante!
Uno di fornte all'altra. Posso vedere i movimenti nervosi di Henry mentre mescola il tè, fino a che non le prende la mano. Un contatto intomo e importante, forse finalmente si deciderà a dirle la verità, e invece ancora una volta, la detective Martinez se lo ritrova davanti a inventare scuse... chiunque avrebbe reagito come lei, soprattutto dato che ha già perso una persona cara.
Quando gli domanda se sa cosa si prova ho troppo pensato a Rick che lo urla in faccia a Kate nella 4x01 *-*
Maledetto Henry che non ascolta mai suo figlio. Se Abigail si è fidata e gli ha creduto, perché non dovrebbe farlo Jo? Ormai la conosce, se ha accettato tutte le "scuse" precedenti, le sue bizzarrie, vorrà pur dire qualcosa... spero solo che il modo in cui si è incrinata la fiducia che Jo ripone in lui, non lo sia in modo permanente!
Mi auguro che torvino un modo per risolvere i loro dissapori.
Capitolo importante, un faccia a faccia che però non si è ancora concluso.
Mi ricordo che, dopo averlo letto, mi chiedesti se Jo non fosse OOC, ci tengo a ropeterti che non lo è, affatto. Il tf non ci ha dato modo di vedere cpme avrebbe realmente reagito alla verità o ad un'altra scusa di Henry, è trovo che la sua reazione sia certamente molto plausibile!
Al prossimo
Un bacio
Etta Saetta

Recensore Master
16/05/15, ore 10:49
Cap. 6:

Siiii finalmente! Attendevo Henry e anche Abe, come tu sai!
E non sono stata delusa... perfetti come nel telefilm.
Henry con i suoi metodi da Sherlock Holmes che annusa il terreno, Castle è sempre lì, con le sue teorie geniali!
Highlander! ahaha c'è vicino però, perché nessuno lo ascolta? :p
E poi c'è Jo, super preoccupata per Henry...
e anche Abe l'ha capito.
Lui sta invecchiando, non potrà stargli accanto per sempre e ha bisogno quindi che Henry trovi qualcuno con cui confidare il suo segreto.. e l'ha trovato con la detective Martinez!
Non è un caso se le loro strade si sono incontrate!
Quindi Henry cosa farà? La corteggerà? O saranno i primi tontoloni, Castle e Beckett, a dar loro una mano?
Alla prossima!!
D.

Recensore Master
16/05/15, ore 10:02
Cap. 6:

Ogni capitolo di questa storia è migliore del precedente! Con poche frasi hai descritto perfettamente il caos provocato dall'arrivo di un'ambulanza che trasporta un ferito grave, con il piccolo dettaglio che il suddetto ferito grave, cui hanno sparato in pieno petto, OPS è sparito! La preoccupazione di Jo é arrivata chiara e forte, così come la reazione gongolante di Castle, deliziosamente fuori luogo ma assolutamente in linea con il personaggio, proprio come il missile che è partito dalle iridi di Kate!
E poi ecco Abe, che si angustia perché gli acciacchi dell'età gli impediscono di aiutare il padre come vorrebbe. Ma non hanno intaccato l'ironia con cui chiede a Henry com'è morto questa volta o quando commenta la vedovanza di Jo.
La parte che ho amato molto è la presa di coscienza di Henry sulla sofferenza patita in questo trapasso dovuta al dolore dell'anima. Perché questa volta ha pensato a Jo e a ciò che rischiava di perdere. E il capitolo si conclude proprio con l'arrivo di Jo. Che sia giunto il momento di far entrare una nuova donna nella vita dell'highlander? Staremo a vedere!
Amo molto questa ff perché raccontistorie diverse, tutte però basate sulla fiducia, sul fatto di poter contare sull'altro sempre e per sempre: il rapporto consolidato di Rick e Kate, quello filiale di Abe e Henry, la stessa amicizia appena nata e già così forte fra Kate e Jo, e il profondo affetto fra Jo e Henry, un sentimento che hanno paura di definire. Con queste premesse, é stato facile suggerire quel titolo ;-)
Splendida storia, Monica, davvero!

Recensore Veterano
15/05/15, ore 19:31
Cap. 6:

Capitolo perfetto sotto vari punti di vista. Mi è piaciuta molto, infatti, l'accortezza che hai dimostrato nel trattare alcuni aspetti che rendono lo sviluppo della storia lineare e credibile e che non era scontato considerare, quindi proprio per questo, almeno per me, sono un valore aggiunto che valorizza il tutto.
Mi riferisco, tanto per cominciare, alla concitata parte iniziale, in cui sono descritte in maniera realistica sia l'atmosfera caotica che normalmente regna alle porte di un Pronto Soccorso sia le reazioni dei protagonisti: comprensibili e ben evidenziate la preoccupazione e l'agitazione di Jo, vogliosa di rimanere accanto a Henry e soprattutto di fargli sentire la sua vicinanza, e comprensibili soprattutto lo smarrimento ed il terrore del paramedico, che ovviamente non sa e non può trovare una spiegazione valida all'improvvisa sparizione del paziente di cui si stava occupando.
Lasciami dire, però, che la reazione più bella, perché spontanea e tipica del suo essere, è quella di Castle, che, come prevedibile, non può che gongolare davanti a quella che appare una prova concreta che avvalora la sua teoria sull'immortalità di Henry: ho amato molto il suo entusiasmo fanciullesco, ma contenuto, all'ascoltare il racconto del paramedico e ho amato che, nonostante tutto, si sia dimostrato comunque professionale nel raccogliere la testimonianza dell'autista e discreto nell'esternare la sua opinione solo alla moglie, che, ovviamente, da paladina del raziocinio, non ha potuto che fulminarlo con uno dei suoi tipici sguardi inceneritori, gestendo, tra l'altro, tutta la situazione con il suo solito piglio autoritario ed obiettivo.

La parte che ho adorato di più e che ho trovato davvero completa, però, è l'entrata in scena di Abe ed il suo "recupero" di Henry.
Ho apprezzato tantissimo che tu ti sia soffermata sugli acciacchi fisici del non più giovane Abe, segno inconfutabile delle noie dell'età che avanza e che fanno da contraltare all'immortalità di Henry, ma, ancor di più, ho apprezzato l'attenzione con cui hai descritto quello che potremmo chiamare "il rituale del salvataggio" di Henry, un rituale ormai talmente ben collaudato da non tralasciare alcun aspetto utile per un recupero piuttosto veloce, sicuro e possibilmente non troppo vistoso: il telefono nascosto nella cavità dell'albero, con una batteria sempre più o meno pronta all'uso, la coperta celata nei cespugli ed a volte preda dei clochard, il riscaldamento acceso nell'auto ed il thermos di tè bollente sono tutti "dettagli" che, per me, impreziosiscono il racconto, perché sono indice dell'attenzione che hai messo nel valutare il possibile realismo di una situazione come quella e della cura con cui hai inserito tutti gli elementi cercando di dare loro una spiegazione logica.
E poi, dalla chiacchierata tra Abe e Henry, è emersa perfettamente la loro personalità e la forza del loro legame, che si basa sempre più su complicità, fiducia e schiettezza, senza dimenticare una buona dose di ironia; mentre "battibeccavano" ho visto chiaramente i due personaggi che ho imparato ad amare nella serie: l'uno, il figlio, sfrontato, curioso, sincero e senza peli sulla lingua; l'altro, il padre, serio, compassato, erudito e fin troppo solitario. Non ti nascondo che ho sorriso molto per il linguaggio forbito utilizzato da Henry, perché rispecchia fedelmente l'essenza della sua personalità, ma ho sorriso anche per la concretezza e la schiettezza di Abe, che si rende perfettamente conto della sua condizione umana, inadatta, quindi, a sostenere il padre per l'eternità, e cerca, di conseguenza, di spingerlo ad aprirsi con qualcuno per condividere il suo fardello. Certo, non si può dire che la ritrosia di Henry non abbia fondamento, perché di sicuro il suo segreto non è facilmente accettabile e comprensibile ai più, però, come sottolineato da Abe, il destino ha voluto che sulla strada sia capitata una persona intelligente come Jo, quindi una possibilità alla detective dovrebbe quanto meno concederla. E poi, anche se lui ancora lo ignora, se solo glielo permettesse, sicuramente troverebbe in Castle uno straordinario amico/alleato, che non avrebbe alcun tipo di problema nell'accettarlo, sostenerlo ed aiutarlo anche per nuove ricerche sulla sua particolare condizione: immagino già l'entusiasmo straripante dello scrittore se fosse reso partecipe delle peripezie centenarie del dottore!

Ora, dopo aver riservato a Abe uno scrosciante applauso per aver agito d'istinto ed aver messo il padre davanti al fatto compiuto, sono proprio curiosa di sapere fino a che punto Henry si aprirà con Jo, perché qualcosa mi dice che non potrà liquidarla con un semplice "It's a long story"!
E poi sono curiosa di sapere se Kate e Rick, visto lo stato d'animo visibilmente alterato della collega, l'abbiano seguita oppure no: se da una parte, infatti, sarebbe preferibile che il confronto tra Henry e Jo avvenisse in privato, dall'altra sarebbe certamente spassoso se alla discussione prendessero parte anche i Caskett, quindi rimango sintonizzata per conoscere quelli che si prospettano già come degli interessantissimi sviluppi!

Al prossimo!

Recensore Master
15/05/15, ore 10:05
Cap. 6:

“Oh andiamo! Nella vita è impossibile fuggire dalle preoccupazioni e poi è rimasta vedova già una volta… se sposasse te sarebbe certa di non esserlo più per tutta la vita!”

Ahahah mitico il "figlioletto " ha proprio ragione!!

La cosa più bella sarà vedere la faccia di chi lo rivedrà ...penso soprattutto a Castle e a come lo guarderà Kate!!!