Recensioni per
C'è un mondo
di La Mutaforma

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
15/04/17, ore 18:02

Mi sono imbattuta nella tua storia circa due settimane fa e devo dire che mi ha subito colpito per la sua originalità e lo stile fluido, così mi sono decisa a lasciarti una recensione (tentando di superare il mio blocco psicologico verso queste cose) perché ogni buon lavoro merita un riconoscimento. Innanzitutto, mi è piaciuto molto come, nonostante lo stravolgimento di un punto focale della trama, i personaggi risultino perfettamente IC e la storia sia realistica nel suo svolgimento. Per quanto riguarda errori e affini, non ne ho notato alcuno. Non mi resta che farti i complimenti per la storia che finisce subito tra i preferiti. Buona vita, dliw

Nuovo recensore
07/08/15, ore 00:50
Cap. 4:

Ciao! Mi sono imbattuta in questa storia e mi sono innamorata, giuro. Non capisco perché nessuno abbia recensito visto che è scritta magnificamente e , ti giuro, mi ha suscitato sentimenti che non credevo di avere! Ahah. Insomma, complimenti. È davvero una bella storia e credo che alla fine un po' tutti abbiamo sperato che entrambi sopravvivessero. Spero ti abbia fatto piacere il commento , spero lo leggerai e ancora complimenti *.*. OrdinaryLove

Recensore Junior
07/05/15, ore 15:45

Ok, io avevo detto che dovevo assolutamente recensire e ora eccomi qua. Influenzata e senza voglia di fare altro, mi sono decisa a prendermi qualche minuto. Meglio tardi che mai, immagino /o/ ma temo che non riuscirò molto a essere coerente, perché ho amato tutto, ma pazienza.
Mmmmbeh, da dove iniziare.
Ah, già. Questo te l'ho già detto, ma non fa male ripeterlo. Amo le canon!era dove i personaggi sopravvivono alla morte. I modern au dove tutto va bene sono belli, ma nulla è più angst delle canon!era. Soprattutto con personaggi del genere, e ti ho detto anche questo, ma in particolare mi piace tantissimo leggere di personaggi come Javert ed Enjolras in situazioni del genere. Entrambi stoicissimi e che sopporterebbero le sofferenze fisiche fino allo stremo, c'è una sorta di conforto nel vederli prima di tutto sopravvivere, e poi ricucire quello che si è strappato delle loro vite. Dopo aver sofferto, però, è anche questo è piacevole da leggere. Ho tirato in ballo Javert e non volevo, ma è perché su di lui le fic di questo tipo abbondano, ma su Enjolras si trova ben poco. Penso che sia essenzialemnte per due motivi collegati: la difficoltà di tirarlo fuori dalla barricata, e la difficoltà di inserire una scena equivalente a "Permetti?" in mancanza di quella della morte (è importantissimo che Grantaire intervenga proprio in un momento simile).
E questo mi porta al primo punto della recensione: trovo che il tuo escamotage sia semplice ma funzioni. Permette a Grantaire il suo momento di gloria e spiega come lui ed Enjolras abbiano fatto ad evitare i soldati. Ha senso che i due si nascondano, non solo per le condizioni di Grantaire, ma anche perché così è più facile non trovare nessuno al momento dell'uscita.
Un altro punto che ci tenevo a commentare è la caratterizzazione di entrambi, specialmente Enjolras.
Ma, partendo da Grantaire, mi piace che sì, battibecchi con Enjolras ma non superi mai la linea del rispetto. E' un pet peeve enorme per me. X'D Anche quando inavvertitamente dice qualcosa che non piace a Enjolras, si scusa, questo mi piace pure. /o/ E traspare tantissimo l'adorazione che ha per lui, ed è importantissimo che non gli dia la colpa della sua ferita.
Su Enjolras, amo come hai trattato il suo stato mentale qui. Premessa: non sono una fan del tropo "Enjolras si sente in colpa per la morte dei suoi amici", né "Enjolras si accorge che la rivoluzione è stata inutile" perché trovo che il primo non tenga conto del fatto che il resto degli Amis sono, per così dire, adulti&vaccinati e sanno benissimo a cosa stanno andando incontro, e il secondo faccia lo stesso errore con Enjolras, che inoltre non è il capo di tutta la rivoluzione ma solo di una piccola cellula di tutto l'insieme. Tra l'altro, la trovo un'interpretazione cinica "moderna" della rivoluzione, e credo invece che Hugo (e i suoi personaggi) tenessero molto all'idea di continuità all'interno della rivoluzione, una specie di "poco male se abbiamo fallito questa, ispireremo altri".
Detto ciò, prima di tutto voglio specificare che questo non vuol dire che non mi piaccia vedere Enjolras provare sentimenti umani, soprattutto così vicino alla morte. Non abbiamo il suo pov nel libro, quindi non sappiamo cosa ha provato. Poteva anche avere un po' di paura, sotto tutto l'ardore del combattimento. Ma per il mio gusto personale dipende molto dall'oggetto di una eventuale angoscia o senso di colpa.
Tutto questo per dire che non ho motivo di lamentarmi nella tua fic. Enjolras prova senso di colpa non tanto verso la morte dei proprio amici, alla "Li ho uccisi io", perché non è vero, ma più alla "Dovevo morire anche io con loro", questo lo apprezzo /o/ ce lo vedo /o/ è il motivo per cui leggo questo genere di fic XD. Delizioso senso di colpa che non mi fa facepalmare. XDD Ha senso perché Enjolras è il leader e quindi era il suo ruolo morire insieme a tutti gli altri, se non addirittura per primo, e inoltre morire per il proprio ideale è quasi un'aspirazione per lui (come anche per Javert, che continuo a tirare in ballo per i temi della storia), e quindi ce lo vedo moltissimo a essere smarrito da matti in una situazione del genere, con la consapevolezza 1) di essere mancato ai suoi doveri di leader (poco importa che la "colpa" non sia sua), 2) che si dovrà aspettare prima che il popolo si riorganizzi per un'altra rivolta, 3) che i suoi amici sono morti. E aggiungiamoci anche 4) che Grantaire gli ha salvato la vita, dandogli uno shock forse maggiore di quello che riceve in canon.
Quando ho letto l'ultimo capitolo ero tipo \;w;/ quando Enjolras si riprende dal suo dubbio sulla rivoluzione e dice che non è stato tutto vano.
Ti preoccupavi dell'IC e di questo ti devo tranquillizzare. In certe situazioni non sapremo mai come i personaggi si sarebbero comportati e il trucco sta nel non tirare certi comportamenti fuori dal nulla. Leggendo, mi sono chiesta se non ti avesse preoccupato il pianto di Grantaire e soprattutto Enjolras. Io trovo che sia adeguato, voglio dire, dopo tutto lo stress e la paura delle ultime ore, e le rivelazioni sentimentali e tutto il resto. Potrei essere un pochettino di parte perché, voglio dire, Enjolras che piange... :B
L'epilogo alternativo è un colpo al cuore, ma lo era anche tutto il resto della fic. XD Complimenti vivissimi. \w/
(Recensione modificata il 07/05/2015 - 03:46 pm)