Recensioni per
La Morte di Acqua
di gratia

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/08/16, ore 14:16

Ciao, tesoro!
Vengo a leggere e recensire questo tuo componimento che molto tempo fa avevo messo fra le ricordate, ripromettendomi di tornare a leggerlo in futuro.
4
Ho trovato questo pezzo davvero splendido, un po' come tutti gli altri tuoi scritti che ho già avuto modo di leggere: Credo che in così poche righe, tu abbia espresso alla perfezione tutto ciò che riesce ad essere il mare.
E' calma, è pace, è tranquillità.
A volte sa essere malinconia, la tristezza per un amore lontano, un'occasione perduta, un affetto che se ne è andato.
Il mare, spesso, è anche morte, dolore e distruzione... Nulla può l'uomo, d'innanzi alla dirompente potenza delle acque.
Solamente, infine, unirsi ad esse.

Un lavoro come sempre eccelso, ti rinnovo al solito i miei più che sentiti complimenti.

Un abbraccio

Recensore Veterano
03/04/16, ore 23:55

Ciao Carissima!
In questo periodo ho l'acqua alla gola per via della scuola, ma mi ero ripromessa di dedicare qualche minuto alla lettura del tuo profilo EFP dopo essere stata notevolmente incuriosita dalla tua presentazione nel gruppo di Facebook (io sono Sonia!).
Col mare sfondi una porta aperta del mio cuore: io vivo al Sud, precisamente in Sardegna, quindi di mare ne vedo a bizzeffe e costantemente (c'ero giusto poche ore fa!). Fin da piccola la poeticità di una tale forza naturale mi ha attratta, e non ti nego che spesso ho tratto ispirazione dall'andirivieni delle onde; per questo ho scelto di leggere questa tua breve poesia che mi è piaciuta particolarmente.
Non so se tu volessi dare una nota malinconica o meno a questo tuo scritto, ma per me, questo essere che comincia a far parte del mare, trova la pace.
Sì, pace...
Questo mi ha trasmesso la lettura: la stessa sensazione che provo osservando il mare.
Questo breve poema mi è molto gradito e non posso esimermi dall'inserirlo nelle storie preferite.
Un abbraccio,
Alla prossima!

Recensore Veterano
28/12/15, ore 16:44

Una composizione molto delicata e ispirata ad un grande poeta. L'insieme è molto musicale e l'uso della doppia "ELLE" ripetuta in coralli e capelli, suono liquido, suggerisce molto bene l'ambiente che fa da protagonista. Inoltre l'uso di termini assonanti come perle e pelle dà fluidità e non spezza il ritmo. Infine, il termine "scissa" ricorda lo sciabordio della risacca. Il mare è molto presente nell'insieme, un mare che può essere bello con la sua vegetazione di coralli e inquietante come il colore scuro della perla.

Recensore Junior
18/10/15, ore 20:42

Quando ho letto il titolo della tua poesia confesso che il pensiero non è andato a Eliot, bensì alle stragi dei migranti annegati a migliaia nel nostro meraviglioso mare. Ecco, per me che non vivrei senza il mare (senza i suoi profumi, i suoi colori, la sua luce, la sensazione dell'acqua intorno al mio corpo) e che in un'altra vita devo essere stata senza dubbio un pesce, l'idea che esso sia diventato un'immensa tomba liquida è devastante. Come una profanazione, nonostante la delicatezza delle immagini che hai evocato.
Eliot parlava di un marinaio fenicio, qui a chi appartiene il corpo posseduto dalle onde? A qualcuno che fuggiva dalla guerra? O che cercava solo una vita migliore?
Non importa, almeno adesso per la sua anima non esistono frontiere.

Recensore Master
16/10/15, ore 19:25

Magnifico poemetto, in cui parli di una creatura (umana?) che diviene parte del mare, come in un intimo abbraccio. Pure io amo molto il mare e credo che in questa tua poesia abbia pennellato un quadro suggestivo con pochi tocchi delicatissimi.
Davvero splendide le parole da te scelte, mi pare quasi di sentire il basso mormorio delle acque...

Recensore Veterano
21/05/15, ore 13:16

Mi piace molto.
Bella la rima, sempre giusta con un ritmo delicato e coinvolgente.
Molto triste, ma in qualche modo si percepisce quel senso di epicità dovuto alla trama, al personaggio, ma anche alla bravura di descrivere così bene qualcosa di così difficile.
Il trapasso dalla vita alla leggenda.

Recensore Veterano
21/05/15, ore 11:00

È a mio parere bello immaginarsi un corpo mutato in sembianze marine.
Strofe delicate e profonde, mi piace.

Alla prossima!

- Snotty