Ciao!
Premetto che, sicuramente, in questa recensione non ci sarà niente di innovativo, niente di diverso da quello che già altri hanno detto, tuttavia mi ha emozionato. Non importa se autobiografica o meno, non importa niente al di fuori di quello che hai scritto –o almeno, non importa a me, perché in questo tuo pezzo originale, hai trasmesso davvero tanto che parlare di cose extra, secondo me, è quasi inutile, superfluo, perché questa storia si regge da sola, piena di emozioni, ricordi e pensieri che si intrecciano fra loro. Sono riflessioni, da un certo punto di vista, ma è anche uno sfogo, un lasciarsi andare ma anche razionalizzare un po' tutto mettendolo nero su bianco.
Ammetto che, fra tutte le tue fic, il titolo di questa è quello che mi ha attirato di più perché io per prima ho un'ossessione per le mani, quindi leggere una fic in cui, i protagonisti non sono davvero loro, ma le mani di lui che evocano ricordi, emozioni e tutto, beh, mi ha fatto venire i brividi.
Ho amato tantissimo questo passaggio:
"Una fitta di gelosia mi attanaglia lo stomaco: vorrei farne parte, vorrei che le tue mani toccassero me così e che quel tremore che ti scuote fosse provocato da me.
Ho realizzato di avere una rivale: LEI.
Un’avversaria troppo grande e troppo forte, che non posso proprio battere. Inutili i miei sforzi, i sorrisi ammiccanti, le provocazioni alle quali quasi sempre cedi. Io sono carne, anima e cervello.
Ma Lei è cuore, passione e sentimento."
L'ho amato davvero tanto perché, tramite proprio le mani, sei arrivata non solo a fare un paragone del genere, ma a far comprendere l'anima di lui, il modo in cui si sente lei nei suoi confronti ma anche il modo in cui sente lui nei propri.
In realtà potrei continuare, ma non ho parole reali per esprimere quanto mi sia piaciuto il tutto. Per assurdo lo sento molto vicino, seppur mi sento più simile a lui che a lei.
Concludo dicendo che la parte finale è un pugno nello stomaco. Un terribile ma bellissimo pugno nello stomaco. Anzi, dovrei dire una coltellata perché fa male e le emozioni non perdono di intensità, anzi.
Complimentissimi –anche se mi sembra riduttivo.
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