Recensioni per
Le voci dei dispersi
di epouvantail

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/07/15, ore 23:51

Questa storia mi ha preso tantissimo, letta tutto d'un fiato! La trama è originale, hai avuto una buona idea davvero e la scrittura è scorrevole tranne per qualche errore di poco conto e qualche ripetizione. Il vuoto della notte, la distesa del mare calmo e una presenza improvvisa.. ANSIA. Complimenti! :)

Nuovo recensore
13/07/15, ore 16:26

Innanzitutto complimenti per l'originalità dell'idea alla base di questa storia! Hai uno stile di scrittura molto scorrevole, piacevole e realistico, dai i particolari essenziali per rendere la scena realistica senza appesantirla. Riassumendo: bella idea, bello sviluppo, bello stile di scrittura, complimenti! Scrivi altre oneshot simili per favore!! Comunque non sono molto d'accordo con chi in una recensione precendente ha detto che la storia è un po' penalizza dalla brevità, perché penso che se l'avessi sviluppata ulteriormente avresti corso il rischio di perdere un po' la suspance generale, ma questo non certo per la tua scrittura quanto per la storia in sé, quindi apprezzo la scelta di questo tipo di fanfiction. Però concordo con altri sul fatto che avresti potuto descrivere meglio la paura del povero pescatore, ne sono sicura. Complessivamente brava/o!

Recensore Veterano
13/07/15, ore 08:48

Con un breve ritardo eccomi di nuovo qui ~
Devo proprio ammettere che l'idea di per sé sia originale e ben congegnata, quindi questo è naturalmente un punto a tuo favore. Mi è molto piaciuto anche il fatto che tu abbia guarnito la fluida narrazione con piacevoli ed essenziali descrizioni, per alcune delle quali avrei preferito un maggiore approfondimento, nonostante mi abbiano comunque permesso un coinvolgimento emotivo. È una storia semplice e ben strutturata, che mi ha vagamente poi ricordato una delle tante disavventure delle versioni di greco. Lascia trasparire con altrettanta facilità l'angoscia e l'orrore del protagonista, quando si rende conto di essere precipitato in un'anomala situazione, preludio di morte. Sinceramente mi piace un botto quando gli umani nelle storie fanno brutte fini, ma ho particolarmente amato questa dipartita perché il malcapitato, pur volendo, non poteva urlare, né reagire a causa dell'acqua e dell'assalto delle creature mostruose, che trasmettevano paura. o(^O^)o
Infine, ti invito a rileggere il tutto: ci sono alcune ripetizioni (come 'acqua' e 'rossi') e all'inizio hai scritto un 'che riesce' (se non erro) che dovrebbe essere un 'che riusciva'
*saluta con un merluzzo(?)*

Recensore Master
12/07/15, ore 15:12

Storia scritta molto bene, dettagli accurati.
Si legge tutta d'un fiato.
Tra l'altro l'argomento è originale. Ottimo lavoro.

Recensore Junior
12/07/15, ore 06:20

Racconto carino, anche se forse soffre un po' l' essere corto. Sai scrivere piuttosto bene e la storia risulta scorrevole, avendo tu anche ben descritto le scene di paura (anche se forse avresti dovuto enfatizzare la paura di Nemo, ma la siamo nell'opinabile. Molto bello il dettaglio delle rughe sott'acqua, da un tocco di realismo al tutto permettendo al lettore di farsi una mezza idea sull'aspetto dei "Zombie marini".
Storia semplice e scritta bene, molto bravo. See ya!
-Laky099