Ciao. Nonostante debba ammettere di aver trovato interessante le premesse di questa AU (o what if, comunque la sia voglia chiamare), la brevità del racconto mi ha lasciato perplessa. Di norma la preferisco alla prolissità delle long, ma in questo caso credo che la vicenda sarebbe stata meglio spiegata scegliendo magari una OS al posto di una flash.
L'universo di Avatar è complesso, per cui ogni sua modifica, soprattutto se notevole come la tua, richiede di essere spiegata nel dettaglio perché il lettore non si trovi a brancolare nel buio. In questa AU ci presenti un mondo dove i ruoli di Katara e Zuko sono invertiti e dove è intuibile come sia la Tribù dell'acqua a nutrire le pretese egemoniche sul mondo che nel canon sono portate avanti dalla Nazione del fuoco. Infatti, il fatto che tu abbia etichettato Zuko e Azula come amici di Aang cancella ogni possibilità di Katara come salvatrice dell'Avatar da un rapimento.
Ora, la prima domanda che mi sorge spontanea, basata sulla limitata interpretazione degli eventi data dalla flash, è come abbia potuto la Tribù dell'acqua soddisfacere le sue mire imperialistiche (se esistenti) e, soprattutto, perché sia così interessata all'avatar (dubito sia per prendere un tè con i pasticcini). Di fatto la tribù dell'acqua ci viene presentata sempre come la più pacifica dopo i Nomadi dell'aria, poco adatta al possesso di navi da guerra.
Perché Katara insegue l'Avatar? Lo considera suo nemico? Oppure in questo universo Aang non è più il bambino desideroso di aiutare tutti e perciò il suo sostegno deve essere elemosinato?
Se decido di proseguire lungo la personale interpretazione della Tribù dell'acqua come nazione conquistatrice, mi trovo a chiedermi come abbia potuto soddisfare tale desiderio. Infatti, nel canon, la Nazione del fuoco ha potuto succedere nell'impresa perché il fuoco è l'unico elemento che può essere generato dal dominatore, senza bisogno di una fonte esterna; anche l'aria avrebbe il medesimo vantaggio e c'è da ringraziare (soprattutto dopo aver visto Zaheer in azione) che i Nomadi dell'aria abbiano giurato di non far male a una mosca. Ma, ripeto, sono solo congetture.
Ho trovato anche interessante l'idea di Zuko e Azula come alleati, primi di quella rivalità alimentata dall'odio, mentre Katara e Sokka diventano nemici.
Passando a qualcosa di più oggettivo, come lo stile, purtroppo l'ho trovato acerbo. Le ripetizioni non incalzano la lettura, ma lasciano un sapore di banalità, come se non fossi stata in grado di gestire meglio il lessico. Le azioni sono elencate senza che riescano a mutarsi in immagini vivide; anzi, sembra quasi che sia avvenuto il contrario, dove le parole finiscono con il descrivere i fotogrammi di un episodio. Soprattutto mi è dispiaciuto che il momento clou sia stato abbandonato così frettolosamente, quasi privo di emozioni, quando dovrebbe essere la base per la nascita del rapporto tra Zuko e Katara.
In conclusione, trovo che la ff abbia delle ottime potenzialità, ma che debbano essere sviscerate con maggiore precisione e per questo motivo la mia recensione può essere solo neutra.
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