Cara Ale, è possibile che le lacrime finiscano? Forse. Ma credo di averne ancora un pò in serbo per i prossimi capitoli.
In ogni caso, veniamo a noi...come sempre è stato Killian a fare il primo passo, a chiamarla, nonostante anche Emma desiderasse sentirlo...ma lei ha ancora troppa paura, paura di fargli male, di farsene, è già rimasta troppo ferita in passato.
Non senti la mia mancanza?” Era persino dolce il modo in cui le aveva posto quella domanda ed Emma inaspettatamente rise, non per prenderlo in giro quanto per l’incredulità che potesse credere il contrario. “Ti faccio ridere, eh?” Riusciva quasi a vedere il finto broncio che aveva messo su, poi lo immaginò mentre si grattava l’orecchio, oddio persino quello le mancava.
“Uhm.. Un pochino” disse infine rispondendo alla seconda domanda, mentre per la prima le ginocchia si piegarono automaticamente mentre con il braccio le stringeva al petto quasi per chiudere una voragine che minacciava di aprirsi.
“Solo?”
“Da morire.” Era chiaro ad entrambi che quella fosse la risposta alla prima domanda.
Come sempre iniziamo con le citazioni. Perdonami, perchè la recensione viene lunghissima, ma non posso farne a meno, sono passaggi troppo belli, troppo significativi.
Io davvero non riesco ad esprimerti tutto quello che trasmetti scrivendo, ma le tue parole parlano da sè.
“Mi chiamerai?”
“Lo farò se lo vuoi.”
“E’ ovvio che ti voglio, Emma.” Lui aveva voluto dirle altro con quelle parole, la voleva, voleva più di una telefonata ma lei non era ancora pronta a dargli ciò di cui aveva bisogno.
Ok, Ale, il loro amore è così forte, così profondo da far male.
Leggendo senti lo stomaco stringersi, è tutto talmente intenso che diventa quasi fisico il bisogno che hanno l'uno dell'altro.
E po c'è stata la parte finale, quella mi ha spezzato il cuore davvero.
Non aveva mai pensato ad avere figli, anzi l’idea l’aveva sempre spaventata perché lei era cresciuta in un orfanotrofio e non sapeva come fare la mamma, come affrontare una gravidanza, come consolare un bambino e comprendere i suoi più profondi bisogni, nessuno aveva mai compreso i suoi da piccola.
Dal momento, però, che aveva saputo di lui aveva sentito di amarlo, in un istante si era vista con un frugoletto tra le mani e Killian dietro ad accarezzare entrambi, era stato un amore forte ed incontrollabile, un calore nato dal cuore e propagato a tutto il resto del corpo ma già lui non c’era più, il suo bambino non c’era più prima che lei avesse saputo della sua esistenza. Non c’era e lei non aveva nessuno da amare.
Con questa ho concluso con le citazioni promesso.
Quel loro bambino, che Emma immaginava così simile a Killian... che gli è stato strappato ancora prima di sapere dello sua esistenza.
Spero che Emma prima o poi trovi la forza di confessarlo a Killian.
Io davvero Ale ormai non so più come dirti che amo tutto quello che scrivi, la cosa più semplice in mano tua diventa straordinaria. Come sempre non vedo l'ora di continuare a leggere questa splendida storia che ci hai regalato.
Un abbraccio forte, Elena |