Mi sono dimenticata di scrivere nell'altra recensione che, quando hai scritto del cielo d'Irlanda, m'è venuta troppo in mente una canzone italiana (una delle poche che mi piace davvero) che parla proprio del cielo di questo stato ♥
Okay, scritto ciò, passo a questo capitolo che, ancora una volta, nel finale porta al rapportarsi dei due segni/di due identità/di fuoco e acqua/fermo il primo nella convinzione di morire/movimentato il secondo che spera sempre in un giorno in più per vivere.
Mi è piaciuta la trovata della birra per invece intavolare un discorso molto più serio dietro al giocoso modo di prendersi una pinta e rilassarsi. Sisifo è sempre guardingo, ma sembra farsi trascinare da questa corrente che è Manigoldo, senza perdere i suoi valori ---e nel pensiero per cui vuol brindare prima di morire che non possa mai mancargli l'onore.
Manigoldo, come tu lo descrivi, è meraviglioso. (In realtà li descrivi entrambi in modo splendido. Ma siccome sono un pochino di parte adoro il modo in cui riesci a caratterizzarlo e rendere questo personaggio qualcosa di vivo.) E trovo azzeccatissimo ciò per cui brinda.
Tra l'altro ho trovato molto azzeccati anche le 'comparse' dei punti di vista di Rasgado e Kardia. Veramente.
Complimenti ancora e... vado a leggere,
Giò. |