Eccomi qui!
Avevo letto praticamente subito il capitolo, ma non avevo mai il tempo per recensire come si deve. La cosa tragica è che non mi ero nemmeno resa conto fossero passate ormai due settimane -_- (qui i problemi in testa non li ha solo Will, temo).
Allora, la scena iniziale,con Will nello studio di Hannibal, a ricordare il passato e a chiedersi come sarebbe stato se avesse compiuto scelte diverse, è bellissima. Amo le scene del genere, in cui il protagonista si tortura, ha qualcosa da rimpiangere, e va in cerca di un passato perduto, e questo tuo Will, così stanco e solo e infelice è stato splendido. Quell’unica lacrima che gli scende fa più effetto di un pianto disperato, tanto è carica di emozioni…. quanto è vero che l’essere consapevoli di ciò che si ha perduto è molto peggio che aver solo immaginato!
Che differenza con le lacrime che arrivano dopo, invece, quando si ritrova finalmente fra le braccia di Hannibal!
Posso capirlo nell’attimo di esitazione, quando lo vede e pensa che sia un’altra allucinazione: in fondo, tanto a lungo, lo aveva visto e sentito accanto a sé, nonostante lui non ci fosse. Ah, pensare che in quel momento Will è così sollevato e deve sentirsi tanto felice, mentre Hannibal avrà la morte nel cuore, al pensiero di ciò che dovrà accadere, della nuova separazione che li aspetta, e della malattia di Will. E poi le frasi che sussurra in lituano ç_ç
Questo momento di pace che vivono è davvero toccante, ed è pure una bella tortura per il lettore, sapendo tutto quello che c’è ancora in ballo: non può durare, anche se vorremmo tutti crogiolarci nella tranquillità come sogna Will.
Interessante la parte il cui Hannibal racconta tutto ciò che è capitato nel tempo in cui sono stati separati, e senza dubbio la mia parte preferita in questo pezzo è quando cita ciò che era successo in Italia, i suoi sentimenti contrastanti all’epoca; amo che tu lo abbia fatto scoprire in questo modo! E in questo contesto, e con le tue parole, il racconto di Hannibal, che terrorizzerebbe chiunque altro (insomma, è pur sempre il tuo amato che ti racconta di come aveva pensato a ucciderti), suona come una grande dichiarazione d’amore. Ma Will sa, come noi, che per Hannibal anche distruggere può essere un atto d’amore… ha distrutto tanto, con lo scopo di far rinascere. Solo che alla definitiva morte di Will non sarebbe seguita alcuna rinascita, solo distruzione, anche per ciò che di umano c’è in lui. Io non credo sarebbe riuscito ad andare fino in fondo, con quella sega.
E di qui cadiamo direttamente nella rivelazione della malattia di Will ç_ç Ma prima ancora, il colpo al cuore di Hannibal che chiama Alana! Se ci son rimasta “male” io, figuriamoci quel povero patato.
Posso solo immaginare come debba essersi sentito tradito, usato, e spaventato, perché è inevitabile che il pensiero di essere ormai condannato lo abbia attraversato. E Hannibal? Che sapeva la verità, mentre il tempo scorreva, e non poteva far altro che attendere il momento giusto per intervenire… anche a ritroso, questo capitolo è un continuo attentato al cuore!
Hannibal che si sacrifica per Will è bellissimo; “Voglio che tu sappia esattamente dove sarò. E dove potrai sempre trovarmi.”… sob! È una forma di vicinanza, avere la certezza di dove l’altro si trovi, piuttosto che saperlo solo nascosto chissà dove nel mondo. L’unica forma di vicinanza che resta loro, e Hannibal la preferisce alla libertà: un amore simile è schiacciante. E la pugnalata? Non solo era necessaria per rendere più credibile la versione pensata da Hannibal, ma in un certo senso, parifica e forse persino annulla la coltellata che tanto tempo prima Hannibal aveva inferto a Will. Quella volta lo psichiatra si era sentito tradito, rifiutato, era pieno di amarezza, mentre ora lo stesso gesto inferto su di sé rappresenta l’amore, la fiducia, l’estrema unione.
Starei malissimo, se non fossi convinta che Hannibal ha in mente un piano ben preciso, da calcolatore supremo quale è; non ho assolutamente idea di come voglia o possa realizzare la loro fuga, ma di sicuro non ha intenzione di stare rinchiuso per tutta la vita. Le sue parole “Guarda le nostre stelle”, me lo fanno pensare, ma immagino che sarà difficile, e che in ogni caso avranno bisogno di un aiuto esterno… da chi arriverà? Potrei pensare ad Alana, ma non so se voglia o possa rischiare. E il bigliettino nel sandwich: ovviamente avevo pensato se fosse un messaggio in codice e che Venere, Saturno e Plutone corrispondessero a Will, Hannibal e suddetto aiuto esterno… ah, come sono curiosa!
Almeno ho la gioia di sapere che Will è fuori pericolo, per quel che riguarda il tumore! Ed è stato molto interessante anche leggere delle sue chiacchierate con Alana, e il modo in cui lei cerca di rassicurarlo sulle sue responsabilità verso Abigail; mi è piaciuto tanto anche il discorso sui due buchi neri che si scontrano, è un paragone così suggestivo! Ma qui taglio perché già il commento è diventato lunghissimo ^^ Solo: “Non sei pazzo, Will. Sei sano quanto me, e quanto Hannibal.” Ah beh, a posto, allora! XD
Scherzo, è vero ciò che scrivi: sia Hannibal che Will hanno una serie di disturbi di personalità non indifferente, però tutto ciò che hanno fatto lo hanno fatto lucidamente, sono capaci di intendere e di volere, e soprattutto di valutare le conseguenze delle loro azioni… non sono pazzi, però a un primo, istintivo, impatto fa un po’ effetto, quella frase.
Il momento in cui Will finalmente può uscire e vede Hannibal che viene portato via è così intenso! Tutto ciò che gli passa per la mente, il desiderio di gettarsi su Hannibal e di stringersi a lui… capisco che per un attimo abbia odiato Alana, perché è davvero una tortura dover osservare a distanza e non poter permettersi nemmeno di lasciar trasparire il dolore, o poter fare anche solo un gesto di saluto.
Sono davvero felice che tu abbia deciso di prolungare fino a questo punto, invece di troncarlo alla traduzione delle frasi in lituano: è stato un capitolo bellissimo, lunghissimo e ricco di eventi, e se dovessi commentare proprio tutto non andrei più alla fine ^^ (ho lasciato fuori Jack, per esempio, poveraccio. Gli auguro di non ritrovare mai i suoi ricordi, e quasi quasi sarebbe meglio per lui sprofondare in qualche illusione catatonica nella quale ritrovare Bella).
Riguardo al resto, grazie a te per aver scritto questa fic lunghissima e bellissima, così articolata e in character da sembrare sul serio una quarta stagione; ho sentito di meno la mancanza di questa serie, potendo leggere Haunting. Solo, mi domando, che mai potevi avere in mente, di ancora più tragico! Però ci credo: la capacità di uno scrittore di infliggere torture ai suoi personaggi è un pozzo senza fondo ^^. Non oso sperare in un lieto fine, nel prossimo capitolo; cioè, ci spero, ma cerco di non illudermi; ovviamente l’ideale sarebbe un lieto fine dopo un’ulteriore vagonata di sofferenze, e ho tanta paura che invece ci fermeremo alle sofferenze ;_;
Qui chiudo, e perdona se qua e là il commento è magari un po’ confuso; ho cercato di seguire il filo degli eventi, ma volevo dire tanto e così mi si è creato un po’ d’ingorgo, e alla fine in realtà non sono manco riuscita a dire tutto.
Da una parte sono impaziente di leggere il capitolo finale, dall’altra mi spiacerà tantissimo perché sarà, appunto, la fine… ma spero che tu abbia già nuove ispirazioni!
A presto!
Ps: ah, la citazione dell’oro per riparare le tazze in frantumi! <3
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