Un altro capitolo ricco di avvenimenti! E per un momento ho anche temuto il peggio *emoticon Urlo di Munch* Ma andiamo con ordine!
Alana. Alana mi è sempre piaciuta poco, sia nella versione zuccherosa delle prime due stagioni, che in quella indurita della terza. E la sua storia con Margot non mi ha coinvolta molto (per niente, diciamo), perché accade così in fretta che non c’è nemmeno gusto… però sei riuscita comunque a comunicarmi l’angoscia che deve pervadere la sua vita e quella di Margot. La sensazione di vivere tempo preso a prestito, con la consapevolezza di avere un nemico disumano e sovraumano, l’incapacità di prendere sonno e i pensieri morbosi sul futuro. A pro, anche io sono convinta che adotterebbe il figlioletto (anche se non avevo pensato Hannibal volesse uccidere anche Margot; però, messa come dici tu, come tortura, è più che possibile).
Non ho potuto fare a meno di sogghignare, nella parte del discorso di lei con Jack, nel punto in cui Jack ipotizza che Bedelia sia la complice che ha aiutato quei due a fuggire; certo, era il pensiero più logico, dal punto di vista di Jack, il più sensato… ma lui ignora l’esistenza di Chiyoh.
E parlando di Bedelia, hai descritto davvero bene anche lei, un altro personaggio che trovo molto difficile da gestire. Dopo Firenze, lei finse di essere stata sotto il controllo di Hannibal (cosa anche vera) e delle droghe… se devo essere sincera, lei mi è sembrata sotto l’effetto di qualche droga sin dalla sua prima apparizione XD . Non fraintendermi, mi piace Bedelia, ma c’è qualcosa in lei che la fa sembrare sotto i fumi dell’oppio; nel suo modo di comportarsi, di parlare… è una specie di distacco, ma non proprio, non completamente. Non so proprio come definirlo, però tu sei riuscita a renderlo, nel pezzo dedicato a lei, ho davvero immaginato come avrebbe pronunciato le sue battute, il tono, le espressioni. Ne hai fatto davvero un ritratto accurato, sia nella descrizione del suo aspetto che riflette lo stress, sia nel modo di comportarsi, sempre così elegante, un po’ altero. E la sua reazione alla presunta salma di Hannibal! Sì, era davvero lei! Mi è anche piaciuto il pensiero ricorrente di quasi ogni protagonista: vivo o morto che sia, Hannibal li sta infestando tutti.
Altra piccola cosa che ho amato di questo pezzo, i pensieri di Jack sul profumo che Bedelia indossa; sarà perché amo i profumi e riconosco loro un grandissimo potere evocativo, qualcosa di davvero ancestrale, ma vedere Jack così colpito dal profumo che dà il via a una nuova serie di pensieri paranoici sulle manipolazioni del caro dr. Lecter è stato un tocco di classe… una spruzzata di profumo di nicchia, un bel Serge Lutens dai toni narcotici ^_^
Bella anche la parte con Molly, povera stella, con i suoi sensi di colpa. Non che avrebbe potuto fare molto, Will era già perduto, quando lei l’aveva incontrato. Anche qui, con i suoi gesti, quel mettersi a singhiozzare mentre cerca di pulire la fede, hai descritto benissimo tutto quel che passa nel suo cuore; così, con un paio di righe, hai evidenziato alla grande i suoi sentimenti. Ah, se Molly avesse dato retta all’istinto, negando di riconoscere il cadavere! Ma è ovvio che la ragione le abbia detto che le sue erano solo illusioni di una moglie disperata. Povera Molly, mi spiace davvero tanto per lei.
E arrivando a Will e Hannibal, come ho detto all’inizio, ho davvero temuto il peggio! Più la tensione saliva, più pensavo ‘oddio oddio, adesso ci frega tutti e li fa ammazzare a vicenda!’ Sarebbe stata una cosa squisitamente sadica, sia verso i lettori sia verso gli altri protagonisti, che si sarebbero ritrovati a vivere tutta la vita in inutile angoscia.
Era iniziato così bene, il pezzo su di loro, con Hannibal che consola Will dagli incubi, con Will che si addormenta tra le sue braccia; non mi aspettavo che ci sarebbe stata tanta tensione tra di loro, dopo. Lo ammetto, dopo tutto quel che avevano passato insieme, amavo figurarmi una specie di luna di miele ^^, ma dovendo essere razionale la tua versione è quella sensata; quei due saranno husbands, ma pure murders, ed erano proprio i loro trascorsi a non permettere una vita da piccioncini, almeno nell’immediato. La frustrazione di Will, il suo cercare di capire che passasse per la testa di Hannibal, i pensieri che girano in tondo: solo il cercare di immedesimarsi è logorante. E quando alla fine Will capisce, e affronta Hannibal… ecco, come ti ho detto, ho temuto tantissimo. Una scena davvero degna della serie, con la tensione crescente, quegli scambi così spietati, mirati, l’attenzione al mutare di espressione di Hannibal e il coltello che luccica nella sua mano, e poi lo scatto fulmineo: è davvero un’esplosione. Una catarsi che si scioglie nell’ammissione di Hannibal... qualcosa di enorme, per uno come lui, un mettersi allo scoperto senza precedenti. E, pensandoci, è vero che non poteva andare in altro modo tra loro. Non funzionano come persone ordinarie, era necessario questo scontro brutale e sincero in cui scoprirsi del tutto, per poter andare avanti e portare la loro relazione su un altro piano. Nella particolare situazione in cui si trovano, non c’era davvero modo più adeguato, per spingerli nella sfera dell’intimità sessuale. E anche riguardo quella parte, il modo che hai scelto per descriverla mi pare il migliore, vista l’atmosfera: no agli spornazzamenti crudi (che sarebbero stati davvero ineleganti, nel contesto), ma sì all’intensità, alla sensualità, al concentrarsi su gesti e sensazioni. Questo ha dato davvero una sensazione di comunione, di divenire un unico essere. Il momento del loro reciproco giuramento di non abbandonarsi mai è tanto romantico, ma ancor più bello è il promettersi di non mandare più nessuno ad ammazzare l’altro XD Ci voleva un tocco di umorismo ad alleggerire l’atmosfera, e ci sta davvero bene ^_^
Vorrei dire ancora altro ma evito, perché già questo commento è fin troppo lungo e mi sembra d’essere invadente, e perché dovrei scrivere pure io, e il weekend sta finendo e non ho ancora combinato nulla (ti capita mai? Il venerdì pomeriggio fai grandi propositi in merito, e arriva la domenica sera e sei lì a chiederti dove sia finito il tempo. Sigh.) Posso solo complimentarmi ancora, sia per la bellezza del capitolo, non solo in quanto a forma, ma anche per il modo in cui riesci a mantenere sempre in character questi difficili personaggi, non solo Will e Hannibal, ma proprio tutti, e a calarti nelle loro menti in maniera tanto credibile.
Buona scrittura, e buona settimana! |