Ciao carissima! Come promesso, eccomi qui a recensire, anche se con un giorno di ritardo; in realtà la storia l'ho letta già ieri, ma preferisco recensire "a freddo", lasciar decantare un po' le idee e organizzarle per bene, in modo da riuscire anche a scrivere la lunga recensione che ti meriti;)
Allora, vediamo da dove partire... Intanto, devo essere sincera, quando ho visto quanto lungo fosse il capitolo mi è preso un colpo, nemmeno Martina credo sia mai riuscita a scriverne di così lunghi ;) però ne valeva la pena, capisco la tua scelta di scrivere un unico, lungo capitolo di introduzione, per poi far partire la storia vera e propria. Anche perché questo, volendo, funziona benissimo anche come una one-shot, sia come lunghezza, sia come spazio che hai dato ai vari personaggi.
Sebbene sia molto lungo, infatti, risulta scorrevole, nonostante le varie sclerate di Camilla e Alberto, che sono troppo carini, e lo spazio dedicato a Stefano, Amelia, Maya e Greta è perfetto, non troppo e non troppo poco; mi avevi già spiegato che questo capitolo è frutto di un lungo lavoro di cesello, grandi riscritture e ripensamenti, e si vede. Quindi, complimenti per come sei riuscita a gestire lo spazio a disposizione :)
Per la verità ho trovato l'inizio un po' più pesante, sembra che tu abbia fretta di mettere in campo Camilla e Alberto "tutti e subito", e visto che sono dei personaggi piuttosto complicati e dalle molteplici sfaccettature, la scorrevolezza delle storia viene un po' minata. Comunque dopo ti riprendi benissimo, e si vede che sai quello che fai; l'inizio è la parte più difficile da scrivere.
I personaggi, poi, sono un piccolo capolavoro: da Camilla e Alberto, timidi, spigliati, bruciati da passioni incontrollabili per John Lennon e per la chitarra, ai loro quattro amici, uno più matto di quell'altro.
Apprezzo tantissimo il modo in cui sei riuscita a caratterizzarli e a renderli diversi l'uno dall'altro, con le loro passioni, i loro atteggiamenti, i loro caratteri spesso in conflitto. Quando si mettono in scena così tanti personaggi, è difficile riuscire a renderli davvero diversi, perché si amano tutti invariabilmente, e può capitare di travasare in essi alcuni aspetti del nostro carattere, che li rendono, alla fine, abbastanza "piatti"
e confondibili.
Tu invece sei riuscita a rendere al massimo le caratteristiche di ognuno, anche nel caso degli amici dei protagonisti: Camilla è logorroica e fa lunghi monologhi, Stefano più discreto riesce ad esprimere concetti complicatissimi in due parole, Amelia (che mi fa tantissimo ridere ed è il ritratto preciso di una mia compagna di classe) più che parlare urla e arringa il suo pubblico, Maya è forse stata educata ad essere più "a modo" e a parlare poco, ma quando apre bocca dice cose che ti tagliano le gambe in due, insomma, brava, brava, brava, brava.
Ho detto prima che questo primo capitolo, volendo, funzionerebbe benissimo come una one-shot, e ne sono convinta; tuttavia, non vedo l'ora di leggerne uno di nuovo, per scoprire qualcosa di più anche sugli altri personaggi, del tipo perché Stefano vuole fare proprio lo psicologo (anche se credo che si sia ritrovato a ricoprire questo ruolo se non altro per oreservare quei due neuroni che forse rimangono a Camilla e Alberto;) ), o come mai Maya prima era costretta a portare il velo e ora non lo è più, e così via.
Un'altra cosa per cui devo davvero farti i complimenti è il modo in cui sei riuscita a rendere il mondo normale dei ragazzi che descrivi; leggendo si ha l'impressione che davvero, da qualche parte, esistano Alberto e Camilla, Stefano e Maya, Amelia e Greta, il lettore può rivedere se stesso, un proprio amico o un compagno di classe, perché questi personaggi sono reali, veri fino in fondo. Particolari sicuramente, e del
tipo che incontri una sola volta nella vita, diversissimi fra loro e fuori dal coro (come invece non è Virginia, altro personaggio che, nonostante sia poco presente, sei riuscita a rendere molto bene), ma reali, con aspetti realistici e sogni proporzionati a se stessi.
Non sono assolutamente banali, questo ci tengo a precisarlo, mai, nemmeno un attimo; e tuttavia sono un fantastico connubio di realtà e fantasia, indimenticabili nella loro familiarità.
E anche questo, come avrai capito, non è una cosa semplice da ottenere, anzi, è difficilissimo, e il fatto che tu ci sia riuscita mi fa capire che come scrittrice hai davvero talento, e che il tempo e le energie che hai
profuso per rendere questa storia proprio come piace a te sono serviti tutti, perché hai davvero creato una storia fantastica.
Ecco qui, la recensione forse non é lunga come speravi, ma prometto di impegnarmi di più per i prossimi capitoli :)
In bocca al lupo e a presto!!
Iris
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