Ciao! Sono passata per lo scambio. ^^
Premettendo che quello poetico non è il mio genere preferito, questo breve testo mi è piaciuto.
A colpo d’occhio, il layout si adatta molto al messaggio della poesia, così come l’ho interpretato: la linea spezzata costringe l’occhio a un movimento quasi ipnotico, così come ipnotica è la ripetizione di certe frasi che tornano ossessivamente all’interno del testo, contribuendo a creare una sensazione di ansia, ripetitività senza via d’uscita.
Ho apprezzato che tu non abbia usato la rima – elemento irrinunciabile, nella mia idea nebulosa di poesia, forse un po’ troppo classica – perché ha reso il pezzo leggibile quasi come la prosa; al contrario, il gran numero di figure retoriche (le elecanzioni, le ripetizioni, i parallelismi e gli accostamenti) rendono il resto molto ricco ed evocativo, nonostante la sintassi sia generalmente semplice, cosa che non conferisce al componimento un gusto così barocco da risultare insostenibile.
Forse la mia figura preferita è “le tue dita buie illumino”, forse l’unico momento di luce in tutta la poesia; per il resto, l’atmosfera è buia, cupa e tutto pare decomporsi insieme alla stagione calda, persino i cuori che “raggrinziscono”.
Penso tu sia riuscita a creare bene la giusta atmosfera, fredda e soffocante. Mi sono ritrovata particolarmente nelle tre frasi in anafora, e in quelle seguenti, nel paradossale tentativo di stringere un legame, ma che non sia troppo stretto; nell’illusione che, una volta finito il liceo, l’inverno finirà, illusione troppo sottile per crederci per davvero – e di qui l l’adunaton dell’uscire da un inverno infinito.
Il Natale mi pare un po’ il simbolo di questa illusione: le prime vere vacanze (che ricordo aspettavo con ansia), la metà dell’anno dopo la quale tutto è in discesa. Mi sono chiesa come mai tu non abbia usato la maiuscola; ci sto ancora riflettendo. La mia ipotesi, probabilmente sbagliata, è che in questo modo tu lo desacralizzi, per così dire, ne sminuisca l’importanza, come a sottolinearne l’insignificanza.
Insomma, in generale mi ha dato da pensare, ed è stato interessante da leggere. Ti faccio i miei complimenti e ti saluto! |