Recensioni per
La decisione di Hinata
di Naomi Haruna Chan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/04/16, ore 16:03

Hey Naomi Haruna Chan, ecco la recensione che ti avevo promesso!
La storia è carina, davvero niente male, soprattutto la coppia che è una delle mie preferite.
Molto carina la trama, l'ho apprezzata molto ed è scritta veramente molto bene, infatti non mi sembra di aver notato errori.

Monkey_D_Rufy

Nuovo recensore
10/02/16, ore 17:07

Eccomi qui a lasciare la recensione premio vinta per il contest “Dichiarati a me, cross-over contest [Multifandom e originali].“

I periodi risultano un po’ contorni, tenta di renderli più semplice. Potrebbe esserti utile ridimensiona l’uso di verbi come volere, sperare, desiderare, pensare che introducono tutti periodi retti dal congiuntivo.

Attenta alle concordanze verbali:
Per quanto sperasse che lui restasse, sapeva che era giusto che parta, che si allena e che torna ancora più forte di quanto non sia già per poter ricoprire il ruolo di Hokage.

Il tuo stile è ancora acerbo, ti sei approcciata da poco alla scrittura e hai bisogno di maturare e crescere. La prima opera di Dante non è stata mica la “Divina Commedia” quindi è normale tentare, sbagliare e migliorarsi. L’importante è non abbattersi e continuare a scrivere. Si può cercare di migliorare il proprio stile, ma la fantasia e la capacità di raccontare o si ha o non si ha, e nel tuo caso hai sempre ottime idee e belle trame.

La OS è un momento di vita quotidiano che colpisce per la sua semplicità.

Hinata è una ragazza dolce che nutre un profondo affetto per Naruto, ma è anche l’anello debole della sua famiglia, è sente questo fardello sulle spalle. È un personaggio molto complesso e ho apprezzato il tuo voler mettere in luce il legame con Naruto. Tra i due ragazzi c’è una sintonia che va al di là delle parole, spesso infatti tendono ad essere in imbarazzo e a stare in silenzio quando sono insieme, ma sono i piccoli gesti che negli anni si consolidano in un legame più profondo di un’amicizia.
A presto,
Graziana.

Recensore Master
23/01/16, ore 19:17

{Uno sguardo vale più di mille parole}
Tredicesima classificata
La decisione di Hinata di Naomi Haruna Chan
 
Grammatica: 8.31/10
Possiedi delle buone basi grammaticali, sai adoperare bene la punteggiatura, tuttavia ho riscontrato un piccolo problema con i verbi, solamente all’interno di un periodo che ti ho segnalato, ne hai adoperato un paio con differente tempo e modo verbale. Ho notato anche qualche errore di distrazione, ma niente di preoccupante!
• Era una bella giornata, il sole era alto nel cielo e, a casa Hyūga, Neji aiutava la cugina ad allenarsi nel Juken. → Personalmente, dopo “Era una bella giornata” avrei adoperato un punto e virgola per introdurre la descrizione più approfondita e le azioni che coinvolgono i membri della famiglia. (– 0.05)
Per quanto sperasse che lui restasse, sapeva che era giusto che parta, che si allena e che torna ancora più forte di quanto non sia già per poter ricoprire il ruolo di Hokage. → In questo caso hai fatto un po’ di confusione con i tempi verbali; sei partita da un congiuntivo imperfetto e sei passata all’indicativo presente. Ti ho sottolineato i verbi in modo che anche tu possa vedere dove si riscontra l’errore. In questo caso la frase diventerebbe: “Per quanto sperasse che lui restasse, sapeva che era giusto che (egli) partisse, che si allenasse e che tornasse (o per tornare) ancora più […]”. (– 0.40x3)
Questi dubbi non smettevano di frullarle in testa, era troppo timida, allora cosa fare? → Al posto della prima virgola io avrei adoperato un punto e virgola. (– 0.05)
• –N-naruto, a-aspetta!– balbettò e il ragazzo si voltò, sentendo la sua voce. → N-Naruto. Vuole la lettera maiuscola in quanto si tratta di un nome proprio di una persona. (– 0.05)
• –Ciao, Hinata! Che ci fai tu qui?– chiese il ragazzo con un sorriso a trentadue denti. → Ripetizione del termine ragazzo, già adoperato nella frase precedente. Prova a sostituirlo con “il biondo”. (– 0.10)
Naruto alzò lo sguardo incrociando quello dell'amica, voleva ancor una volta ringraziarla per il pensiero, però la sua voce si rifiutava di uscire. → Ripetizione del nome Naruto, adoperato poco prima. (– 0.10)
• Si sentiva strano, quegli occhia avevano qualcosa che li rendeva magnetici, era come catturato da essi, non riusciva più a distogliere lo sguardo. → Occhi. (– 0.07)
• Così il ragazzo sfoggiò un l'ultimo ma meraviglioso sorriso e raggiunse il Ninja Leggendario. → Hai inserito sia l’articolo indeterminativo un, sia l’articolo determinativo lo. Ti consiglio di adoperare unicamente quello indeterminato: un ultimo, ma meraviglioso sorriso. (– 0.07)
 
Lessico e Stile: 4.50/5
Per quanto riguarda lo stile, ho notato che tendi un po’ a spezzare le frasi. Per esempio, se tu rileggessi le prime righe della storia, te ne accorgeresti anche tu. Tuttavia ho notato che questo problema, chiamiamolo così sebbene questa non sia la sua denominazione corretta, non si presenta continuamente all’interno del testo, ma solo in determinati punti, ovvero quando descrivi uno scambio di sguardi, o le azioni che compiono i personaggi, facendo sì che tutto l’insieme risulti un pochino meccanico, come se fosse un susseguirsi di azioni senza un saldo collegamento.
Per quanto riguarda il lessico ho trovato, come già fatto notare nel parametro precedente, qualche ripetizione, ma nulla di cui preoccuparsi troppo; e ho, inoltre, notato che prediligi adoperare determinati tipi di verbi, quando anche alcuni loro sinonimi andrebbero bene, stessa cosa vale per alcune parole, ma non è un elemento che disturba la lettura, la quale risulta essere abbastanza scorrevole e fluida.
Ho però un appunto da farti e ho voluto inserire ciò in questo criterio dato che non si tratta di un errore grammaticale/ortografico: Si voltò con una mano sulla fronte per poterlo guardare e in quel momento le venne un'idea: decise di fare un ciondolo a forma di sole e di darlo a Naruto, così sarebbe stata sicura che lui tenesse qualcosa di suo. Dunque, vedendola così, la frase non presenta niente di strano, tuttavia vorrei porre la tua attenzione sull’ultima parte del periodo: così sarebbe stata sicura che lui tenesse qualcosa di suo. Ecco, in questo caso è meglio adoperare il verbo avere, invece del verbo tenere; non solo perché la frase in questo modo risulta più corretta, ma si tende ad evitare di adoperare (oddio, sono proprio fissata con questa parola!) espressioni dialettali – una mia conoscente/compagna di corso dice sempre “non è che tieni una penna?” invece di “hai una penna?”, ormai non ci faccio più caso, ma all’inizio la frase mi suonava un pochino strana. Questo è solo un consiglio che puoi essere libera di adoperare o meno.
Un altro appunto riguarda il nome del Sennin: non è Jiraya, bensì Jiraiya.
Sono, inoltre sicura, che – per quanto riguarda la parte stilistica che mi pare ancora un pochino acerba – con il tempo migliorerai perché il potenziale ce lo hai e non vedo l’ora a quali capolavori darai origine!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9.50/10
Dunque, ahimè, sono piuttosto severa sulla caratterizzazione di Hinata e Naruto, e se da una parte sei riuscita a caratterizzare benissimo l’Uzumaki, presentandocelo solo in poche righe, dall’altra non mi ha convinta molto la Hyuuga.
Ebbene, è da lei pensare mille volte a ciò che sta per fare, a ciò che vorrebbe fare, a come comportarsi nelle vicinanze di Naruto, e considerando il periodo in cui avviene il fatto, ci stanno anche tutti i suoi rossori, i suoi pensieri e qualche svenimento. Per carità, nessuno nega che ella non sia mai svenuta, però questo “evento” è sempre accaduto quando veniva presa alla sprovvista da un certo biondo fin troppo esuberante.
Nonostante le riflessioni che fa riguardo il biondo e su come dovrebbe comportarsi, su come dovrebbe dargli il suo regalo o su quale pensiero regalargli per fare sì che lui non si dimentichi di lei, e pensi che ci sia qualcuno che crede in lui e gli sarà vicino durante gli anni dell’allenamento, ho trovato un po’ irreale che sia stato Neji a dirle di andare a salutare Naruto. Ecco, credo che per quanto Hina-chan possa essere timida, non si sarebbe mai dimenticata tale data e sarebbe andata di sua spontanea volontà a salutare, o guardarlo sorpassare la porta del Villaggio, Naruto.
Ho però ritenuto suo, della primogenita della Casata principale, il suo volere migliorare, non solo per gli altri, Neji, Naruto, i padre, etc., ma soprattutto per se stessa – un elemento che spesso viene dimenticato per quanto riguarda la sua caratterizzazione.
Invece, il cugino, mi è parso lui: freddo quanto deve essere, ma al contempo si è mostrato protettivo e desideroso di vedere la cugina felice, inoltre la incita spesso a raggiungere i suoi obbiettivi.
Per quanto riguarda Naruto: hai fatto veramente un ottimo lavoro, in poche sequenze sei riuscita a mostrarci molte delle sue sfaccettature, partendo da quella priva di tatto (andiamo, nessuno farebbe mai notare il rossore sul volto di una ragazza, a meno che non voglia farla arrossire ulteriormente) a quella più dolce, in senso metaforico. Ottimo lavoro!
 
Titolo: 4.20/5
La decisione di Hinata.
Mi dispiace, ma non posso assegnarti un punteggio più elevato. Il titolo risulta essere in linea con tutto ciò che accade all’interno della One shot, tuttavia, non è una di quelle testate che mi rimangono in mente. Sinceramente, non prenderla a male (io non sono per niente brava nei titoli, te lo posso assicurare), non ha fatto scattare in me la scintilla che cercavo, non ho percepito alcun significato profondo all’interno di esso, mi dispiace.
Tuttavia, bisogna dartene merito, sei riuscita a trovare un titolo che descrivesse il testo, ma che al contempo invitasse il lettore a cliccare sul link della storia per potere leggere quale fosse la decisione presa dalla ragazza mora.
 
Introspezione: 4.60/5
Dunque, come ti accennavo nel parametro Lessico e Stile, il tuo stile ancora un pochino acerbo, ma pieno di potenziale, ed a tratti meccanico, ha avuto qualche piccola conseguenza anche sull’introspezione, la quale è presente all’interno del brano, solo in maniera meno incisiva di quanto in realtà avrebbe potuto essere.
Hai centrato il tema del Contest, non solo con una Hinata che osserva con attenzione le mosse di Naruto, ma anche con lo sguardo finale che si sono cambiati: come se tu volessi, implicitamente, dirci che le parole non servono. E ciò è vero, molte volte non sono utili, come in questo caso; il loro guardarsi negli occhi, dove in teoria risiederebbe la nostra anima, ha evitato ad entrambi di dire qualcosa, d’imbarazzarsi e di impappinarsi con le parole, cosa non molto bella – se te lo chiedi, sì, l’ho provato sulla mia stessa pelle.
Come dicevo, però, non ho potuto godere appieno delle sensazioni che hanno provato i due ragazzi osservandosi così intimamente; non sono riuscita ad entrare in completa sintonia con loro, mi pareva che ci fosse ancora un sottile velo a dividerci.
Comunque hai fatto veramente un ottimo lavoro!
 
Originalità: 9.98/10
Indubbiamente hai deciso di trattare, per questo Contest, un evento che è stato adoperato varie volte all’interno del Fandom, eppure sei stata originale per due motivi, principalmente.
Uno di questi è che hai preferito focalizzarti sulla fine della prima serie e non sulla seconda, dopo la Guerra, e questo ti ha permesso di usare tale evento, quello del saluto tra Naruto e Hinata – cosa, che in realtà, nell’Opera originale non avviene con questa modalità –, come più ti aggradava e di, secondo motivo, poterlo plasmare a tuo piacimento. Senza contare che questo primo saluto tra i due non è mai stato molto trattato. Neanche il secondo, però…
Ad ogni modo, prima che io mi perda nelle mie considerazioni, sei riuscita a risultare estremamente originale, facendo in modo che entrambi i ragazzi potessero salutarsi e capire qualcosa – elemento che riprenderò nel prossimo criterio di valutazione – di più, trasmettendo questo qualcosa all’altro. Ben fatto!
 
Gradimento personale: 9.95/10
La storia mi è piaciuta, tuttavia ho riscontrato, come precedentemente accennato, alcune problematiche sul fronte introspettivo, ma nulla che non puoi risolvere. In realtà, sono io che mi aspetto tanto, dato che è uno dei miei generi preferiti e tendo ad entrare in simbiosi, qualche volta, con i personaggi e questa è una delle sensazioni più belle che io abbia mai provato – se non contiamo le volte in cui mi sono ritrovata a piangere, ma questo è un altro piccolo ed insignificante dettaglio.
Come ti dicevo, il tuo stile mi pare un pochino acerbo, ma sono sicura che riuscirai a rendere le frasi ed i vari collegamenti più fluidi, anche perché possiedi un buon potenziale.
A parte tutto questo, sono riuscita ad apprezzare veramente tanto il tuo brano, sei riuscita persino a farmi sorridere ed a farmi dire: anche io, come Hinata, devo credere maggiormente nelle mie capacità e di questo ti ringrazio.
Sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che i due ragazzi siano riusciti a dirsi qualche parola, nel loro silenzio un po’ imbarazzato. Naruto è riuscito a capire che ha qualcuno al Villaggio su cui può contare, qualcuno che lo accompagnerà – metaforicamente parlando – durante il duro allenamento che lo sta aspettando, qualcuno che lo aspetterà e penserà a lui. E Hinata ha compreso che deve avere più fiducia in se stessa, che Naruto sa che lei esiste ed è persino riuscita a dargli il suo pensiero.
Hai fatto veramente un ottimo lavoro e, non so, se avrò un po’ di tempo, potrei anche passare dal tuo account di autrice!
 
Totale: 51.04/10

Recensore Master
17/10/15, ore 15:07

Ciao xD
Appena ho visto il link sono corsa a leggere curiosa di scoprire cosa avessi scritto e devo dire che questa OS mi piace parecchio :)
Adoro questa coppia, li trovo troppo carini assieme! Mi piace come hai descritto la scena in sé e anche come hai utilizzato il prompt xD
Complimenti davvero!
Ti lascio solo qualche piccola correzione:
quegli occhia [occhi] avevano qualcosa
un l'ultimo [hai inserito sia l'articolo determinativo che quello indeterminativo] ma meraviglioso sorriso
Scusa la brevità ma devo correre a fare spesa che sono rimasta senza viveri
Un ba ciò
karter