Eccomi, Vero! Per quanto incredibile riesco a recensirti con grande puntualità questa volta ^O^. Gioia e tripudio. LOL.
Dunque! Let's begin! First of all: che bellezza leggere di una donna!! Mi mancavano davvero tanto introspezioni in prima persona su personaggi femminili del legendarium... da quando Giuli si è bloccata con la raccolta non c'è più nessuno che se ne sia occupato =/. Chissà se questa contadina fosse nella sua lista... non lo escluderei, visto che spesso le piaceva parlare di personaggi secondari ai quali nessuno fa caso, e questo poteva essere proprio pane per i suoi denti. Ad ogni modo, sono incredibilmente scortese -.-", perdonami, visto che dovrei essere qui per parlare di te, e tu te la sei cavata davvero egregiamente, non sei stata affatto da meno! Al momento non ho modo di riprendere in mano i Racconti Incompiuti, ma non mi andava di aspettare fino a stasera per recensire (oltretutto sarei pure stata di fretta) e la vicenda comunque me la ricordo bene.
Prima di passare però al contenuto lasciami dire scrivere solamente un paio di righe riguardo lo stile scelto. Come ti ho già detto, il mio preferito, e quello che mi riesce più congeniale, è la seconda persona singolare. La prima... mah, dipende! Ci sono dei racconti (spesso long) in cui capita che io non la sopporti, perchè magari non sopporto il protagonista, e mi da fastidio 'essere nei suoi pensieri'... del tipo Harry Potter a me stava un po' sulle scatole già con la terza persona, figuriamoci con la prima, non sarei riuscita a leggere. E' uno stile che tendo a evitare, a meno che io non adori il personaggio in questione... eppure anche in quel caso mi mette quasi a disagio scrivere in questo modo. Poche volte ci sono riuscita e ne sono stata soddisfatta. Il tuo esordio sul sito è stato con la terza, poi via di seconda, di nuovo terza, e ora prima. L'ho trovata assolutamente perfetta in questo frangente: forse perchè il personaggio è già di suo 'secondario' e 'bistrattato', che non mi è affatto spiaciuto vederlo portato ancora di più, diciamo, alla ribalta, grazie a questa tecnica. Ci dà modo di esplorarne meglio i pensieri e le riflessioni e questa è stata davvero un’esperienza affascinante. Zamin ha un modo di osservare, percepire e giudicare la realtà che è così semplice, disarmante, ‘essenziale’ da rendermela immediatamente simpaticissima e non crearmi alcun problema nel percepire in maniera così intima (legata appunto all’uso della prima persona) i suoi pensieri. Hai dimostrato di saperti destreggiare davvero bene con tutti gli stili, complimenti. Accidenti, alla faccia del paio di righe ^^”, mi sa che mi sono lasciata trascinare heheehhe. Va beh.
Veniamo adesso alla vicenda vera e propria. LOL, due dei miei cretini (in senso affettuoso, eh!) preferiti. Mamma mia, ricordo bene quanto mi hanno esasperata e fatta arrabbiare, specialmente Aldarion. Erendis… ecco verso di lei avevo sentimenti un po’ altalenanti, ma che principalmente propendevano verso l’empatia e la simpatia. Trovo che il pezzo iniziale, riguardante i messaggeri, riassuma perfettamente lo spirito di questa donna fiera e sprezzante, forte e indipendente, ormai delusa dagli Uomini e che con gli Uomini, se dipendesse da lei, non vorrebbe proprio più avere a che fare. Oddio, decisione più che comprensibile, non riesco a biasimarla più di troppo… Quello che proprio non condivido e le rimprovero è il modo in cui ha cresciuto Ancalime, che, da degna erede di entrambi i genitori è venuta su che più peste non si può ^^”. E ‘peste’ è per essere gentile ^^”… ora che ci penso potrebbe tranquillamente fare compagnia al piccolo Feanor della mia nonsense xD. Assai emblematica la frase di Zamin: “una bambina non dovrebbe essere così”. Eh già! Difatti crescendo sarà anche peggio -.-… uff chiedo perdono per la mia durezza contro questo personaggio, che dopotutto colpe nemmeno ne avrebbe per come è cresciuta… ma proprio non la sopporto, e tu non le fai sconti nella tua storia, nonostante sia solamente una bambina. Lo sguardo di Zamin, come dicevo prima, è puro, disarmante, eppur ‘senza scrupoli’. Non si fa alcun problema nel dire quello che secondo lei non va. E ho adorato il paragone che fa con le sue presunte figlie (mi è piaciuta moltissimo questa tua idea, non vedo perché tu non debba avere ragione). Questa è proprio la cosiddetta saggezza popolare, tipica di chi è abituato ad accettare la vita per quello che è, senza fuggire dalle sfide. E Zamin, nonostante sia solo una povera contadina, dimostra di conoscere il mondo e le persone, assai meglio di principesse e regine. Il suo giudizio è spietato anche per quanto riguarda Erendis, e non sai quanto ho goduto nel leggerlo. E’ incredibilmente affascinante poter osservare i personaggi principali attraverso gli occhi di quelli secondari, privi di qualunque tipo di filtro. Quando Zamin pondera riguardo al fatto che toccherà a lei insegnare certe cose ad Ancalime un po’ mi si è stretto lo stomaco e ho provato il consueto moto di rabbia verso Aldarion… l’altro giorno mi veniva da paragonarlo un po’ a Earendil, sebbene la loro storia sia alquanto diversa, come pure a Ulisse. Eh questi uomini con la fissa per il mare, grrrrrrr -.-. Uomini affascinantissimi i marinai, ma che dovrebbero fare a meno di legarsi… fanno più disastri che altro -.-. Dice benissimo la tua protagonista: sono degli irresponsabili. E il suo desiderio di dargli una strigliata mi ha fatta sorridere tantissimo: eh sì, è un vero peccato che sia l’erede di un Re e lei potrebbe di conseguenza andare nei casini… Splendido anche il paragone tra Ancalime e un agnello, che si riallaccia al tuo titolo e sembra profetizzare già il triste futuro senza amore di questa fanciulla, che pure crescerà orgogliosa e coraggiosa. Fa veramente tristezza assistere, come Zamin, impotenti di fronte a tutto ciò: avere la consapevolezza che le proprie parole potrebbero cambiare le cose, vedere in cosa gli altri stiano sbagliando, eppure non poter fare nulla per correggerli e cambiare le cose, perché non si ha abbastanza potere e non si viene considerati. Le ultime righe sembrerebbero testimoniare che di speranza ce ne sia ancora tanta per quella strana e curiosa bimba, ancora capace di rimanere incantata dai fiori (anche io adoro i girasoli :3 aaaaaaaaw), peccato che in realtà non sarà così :/. E l’ultima frase è splendida… Ancalime sarà sì una regina assai diversa, ma chissà se nel modo in cui si augurava Zamin…
Ok, credo che anche per questa volta sia tutto: in conclusione tantissimi complimenti Vero! E’ una delle storie che mi è piaciuta di più, grazie per avercela regalata!
Alla prossima, un abbraccio
Benni |