Recensione ricevuta per il contest "The Ghost King - Un contest su Nico Di Angelo"
Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile: 9/10
IC: 7.5/10
Trama: 3.5/5
Gestione relazione: 3/5
Gradimento personale: 8/10
Punti bonus: 8/12
Tot: 39/52
Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile:
Devo farti davvero i complimenti: ho trovato davvero pochissimi errori in tutta la storia (che, comunque, se vorrai potrai vedere chiedendomi il file corretto), e nessuno di questi era particolarmente preoccupante, anzi, sembrano tutti di distrazione&simili. Per questo motivo ho deciso di darti punteggio pieno per quanto riguarda la grammatica. Stessa cosa si può dire per la punteggiatura, in cui continuo a rinnovare i complimenti di prima: mi capita raramente, ma nel tuo caso non sposterei nessuna virgola da dov'è, né ho trovato errori “oggettivi” di punteggiatura, quindi doppiamente complimenti!
Per quanto riguarda lo stile, innanzi tutto devo dire che la prima parte, quella del flusso di coscienza, mi è piaciuta moltissimo: non è così facile come potrebbe sembrare a primo impatto far riuscire davvero un flusso di coscienza, ma mi sembra che tu ci sia riuscita (anche se, bada bene, non è che sia un'esperta o altro), soprattutto perché hai seguito davvero il flusso dei pensieri di Nico, senza soffermarti troppo sulle parole scelte, ma allo stesso tempo mantenendo un ordine più o meno logico o che comunque procede per accostamenti, come succede all'incirca nella nostra mente. Il tuo modo di scrivere nel resto della storia, invece, non mi ha entusiasmata particolarmente, ma non perché ci sia qualcosa che non vada in sé, semplicemente non sei riuscita a farmi “scattare la scintilla”; forse perché non ho visto un'impronta “tua” nella storia, forse perché il ritmo è abbastanza uniforme, non so... comunque non mi ha convinta del tutto, ma si tratta di un'opinione puramente dettata dal mio gusto personale, quindi non vado di certo a sottrarti troppi punti. D'altronde, però, scorre molto facilmente ed è piacevole da leggere, non ci sono intoppi di nessun tipo e ho notato che quasi tutti i dialoghi (quasi per un motivo che ti spiegherò più in là, nel parametro che riguarda la trama) sono molto naturali e spontanei, come se non fossero costruiti su misura per far dire a Tizio quella cosa piuttosto che l'altra, e questo è sempre un grande pregio. Inoltre hai scelto un lessico né troppo semplice né troppo alto, collocandoti quindi intorno a un registro medio, e questo fa sì che i personaggi sembrino ancora più “loro”, visto che probabilmente è il registro che userebbero dei normali adolescenti.
Insomma, il punteggio non è massimo per quell'impressione che ho avuto riguardo allo stile, ma per il resto davvero brava!
IC + Gestione relazione:
Per quanto riguarda l'IC, sono rimasta abbastanza convinta da tutti i personaggi, ma in alcuni passaggi in particolare non sono riuscita a non pensare “ehi, ma questa cosa Tizio non l'avrebbe mai fatto, nella mia testa”, e provvederò subito ad elencarteli.
Partendo da Annabeth – visto che è un personaggio secondario, e io parto sempre dal fondo per ordine di “importanza” UU –, direi che sei riuscita a renderla piuttosto bene. È forte, determinata, dice le cose che pensa senza rimuginarci troppo su, e questa cosa è decisamente da Annabeth. Però riguarda anche questo personaggio il mio dubbio più grande per quanto riguarda la caratterizzazione: quando compie la sua azione più importante, ovvero quella di dire a Nico della sua confessione a Percy e del conseguente rifiuto di quest'ultimo, mi è sembrata un po'... strana. Insomma, mi è sembrato abbastanza innaturale non tanto il fatto che vada da Nico a parlargli, quanto più che gli dica che, secondo lei, è Nico la cotta di Percy. Il fatto è che Annabeth è una persona molto razionale, nella concezione che ho io di lei non credo che si sarebbe mai recata a casa di Nico – che, in fin dei conti, è il suo avversario in amore – per incoraggiarlo a confessarsi. Soprattutto se non sono molto legati, e non mi pare che lo siano nella tua storia.
Invece Percy l'ho trovato abbastanza uguale a quello di zio Rick, in particolare per quella caratteristica tutta sua che è non accorgersi quando una persona prova dei sentimenti per lui xD, che si può riassumere in un'ingenuità che lo rende molto dolce e, assieme, divertente.
Ma il personaggio migliore è, secondo me, proprio Nico. Soprattutto all'inizio, quando parli della sua volontà a suicidarsi ma, allo stesso tempo, anche della paura che prova nel farlo, mi è sembrato proprio che rispettassi al massimo le sue caratteristiche peculiari, ovvero la sua malinconia e senso di disagio che, però, sono contemporaneamente anche accompagnate da una grande forza e voglia di vivere, di riscatto. È bello anche il momento in cui decide di baciare Percy, sia la prima sia la seconda volta, perché sei riuscita a inserire anche la sua impulsività che generalmente nasconde e cerca di dominare, senza però sempre riuscirci.
Una cosa che invece mi è piaciuta un po' meno è il rapporto fra Percy e Nico: in realtà lo trovo abbastanza simile a quello dei libri – ovviamente senza contare il fatto che Percy ricambia Nico, che nei libri non avviene –, però l'ho sentito al contempo poco profondo. Te ne parlerò poi meglio nel parametro sulla trama, ma visto che riguarda in parte anche l'IC, inizio ad accennartelo. Infatti mi è sembrato che la prima parte sia stata scritta con molta attenzione ai tempi narrativi e, in generale, con molta cura per quel che riguarda i sentimenti e i personaggi, e quindi inizialmente il loro rapporto mi è sembrato spiegato molto bene, così come anche i sentimenti di Percy quando vede che Nico tenta di uccidersi, ma ad un certo punto tutto accelera, e improvvisamente mi è parso che i sentimenti di Percy non siano più molto chiari, e mi è anche sembrato che Nico si sia ripreso troppo in fretta da tutto ciò che è successo. Insomma, ha appena tentato di togliersi la vita, mi è sembrato davvero strano che subito dopo riesca, oltre che a parlare con Percy, anche a baciarlo per ben due volte, prendendo l'iniziativa! Certo, è da lui in fondo, ma non da un ragazzo che fino a poco tempo prima pensava di non avere più motivi per vivere.
Per il resto mi è piaciuta abbastanza la caratterizzazione dei personaggi.
Trama:
Per quanto riguarda la trama, devo dire di essere rimasta abbastanza soddisfatta di come si sono svolti i fatti, ma non del tutto. Infatti, come ti accennavo già prima, secondo me da un certo punto in poi hai iniziato a scrivere in modo più frettoloso e meno attento e questo ha inevitabilmente portato non solo ad accelerare il ritmo narrativo, cosa che, dal momento che la prima parte invece era abbastanza lenta, ha creato uno stacco improvviso che non mi è piaciuto molto, ma anche a creare situazioni poco probabili per spiegare le azioni dei tuoi protagonisti. Secondo me l'esempio lampante è Annabeth: a me dà l'impressione che quel dialogo che lei e Nico tengono riguardo a Percy sia un po' troppo “costruito”, nel senso che lo trovo poco plausibile e un escamotagenarrativo che funziona poco, in quanto si riconosce che serviva per dare una svolta alla situazione, che altrimenti sarebbe rimasta sempre uguale. Anche il bacio “istintivo” che Nico dà a Percy durante l'allenamento mi ha dato la stessa sensazione, ma in un modo un po' meno sgradevole, ecco.
Per il resto direi che ci siamo: la parte iniziale, in particolare, mi è sembrata davvero ottima come trama, e soprattutto originale, pur mantenendo alcuni topos che spesso vengono usati nelle storie con Nico protagonista, in particolare mi riferisco al tentato suicidio. Infatti è vero che molti scelgono di descrivere la situazione di Nico talmente disperata da farlo arrivare all'idea del suicidio, ma allo stesso tempo il metodo che tu scegli per farglielo mettere in atto non mi sembra di averlo mai visto. Inoltre è interessante il flusso di coscienza – te ne ho anche già parlato! – e il discorso che fanno Nico e Percy, e in particolare la “rabbia” – solo fra virgolette, perché non si tratta esattamente di rabbia – di Percy, quindi delle persone che, in qualche modo, si sentono ferite dalla scelta quando un caro sceglie la via della morte per porre fine alle proprie sofferenze.
Gradimento personale:
La storia, in linea di massima, mi è piaciuta parecchio ed è stata piacevole da leggere. Allo stesso tempo, però, questo improvviso “scatto” che da circa metà ha fatto accelerare tutti i tempi narrativi e quasi passare in secondo piano le relazioni interpersonali e, soprattutto, quella fra Nico e Percy, mi ha fatto un po' calare l'entusiasmo che avevo inizialmente.
Ci sono moltissimi punti positivi, è vero, come i pochissimi errori grammaticali, di punteggiatura e sintattici, come l'attenzione alla psicologia di Nico e il famoso flusso di coscienza, ma anche l'originalità che hai impresso alla tua storia in alcuni dettagli, eppure questa fic non è riuscita a conquistarmi del tutto. Mi ha dato l'impressione di una sorta di “opportunità sprecata”, nel senso che è iniziata davvero benissimo, ma più o meno da dopo il discorso fra Percy e Nico dopo che il figlio di Poseidone riesce a salvarlo, la magia che mi aveva catturata nelle prime righe si è di colpo volatilizzata. Non so cosa sia successo – sempre che sia effettivamente successo qualcosa, per carità! Sono solo supposizioni, le mie –, ma certamente avrei preferito una storia più lunga e con le relazioni e la trama affrontate nel modo giusto piuttosto che dialoghi forzati e colpi di scena poco plausibili.
Comunque sia è riuscita ad emozionarmi, e questo va di sicuro a tuo favore, oltre che essere, credo, la cosa più importante quando si narra una storia. Quindi il punteggio, pur non essendo altissimo, è certamente molto più che buono.
Ti ringrazio per aver iscritto, inoltre, questa fic al mio contest e di aver partecipato!
Punti bonus:
Hai ottenuto 8 punti bonus: 1 per aver scelto di parlare della relazione fra Nico e Percy, 3 per aver scelto una citazione con l'asterisco e 4 per aver fatto partecipare una storia inedita. |