Recensioni per
Catene
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 109 recensioni.
Positive : 108
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
03/11/19, ore 20:23
Cap. 1:

«Porto la catena che ho forgiato in vita, l’ho costruita anello per anello, metro per metro; me ne sono cinto di mia spontanea volontà e di mia spontanea volontà l’ho indossata”.

La frase da Ballata di Natale di Charles Dickens è tagliata su misura di André ed il Generale dovrebbe essere consapevole della forza di tale catena, l’ha vista consolidarsi negli anni e dovrebbe aver capito che non può essere spezzata.
Il Generale de Jaryaies non può essere stato così “cieco”.
E se fosse stato, di fatto, completamente consapevole?
Può darsi che, nelle sue intenzioni, la nascita di quel sentimento forte e puro non fosse stata prevista, come se davvero non fosse possibile, ma che, con il passare dei giorni, mesi ed anni, se ne fosse invece accorto, che in cuor suo sapesse e che eventualmente gli fosse anche convenuto che André amasse Oscar.
Tanto più grande fosse stata la sua dedizione incondizionata alla figlia quanto più a lungo ella sarebbe stata protetta e al sicuro.
Io mi sono sempre chiesta se davvero lui non l’avesse sempre saputo.
Una sorta di machiavellismo inconscio, quello del Generale, che però si accorge essergli sfuggito di mano quando è lui stesso che vuol far del male a quella figlia che andava solo protetta.
Insomma va tutto bene fin quando l’amore unilaterale non viene corrisposto, quando si costringe e mantiene dentro argini che dovrebbero contrastare e fiaccare la sua forza ma poi, quando le costrizioni si rivelano essere d’argilla e quell’amore trova il suo giusto riscontro, allora esso diventa di una forza devastante e accresciuta.
Gli argini hanno ceduto Oscar ha accettato di seguire André, sono
“fuggiti” assieme sotto gli occhi del Generale ma Oscar ha un dovere da compiere verso i suoi soldati, non so se per il momento potrà seguire anche la strada tortuosa che porta al cuore, comunque ci spero.

Alla prossima,

Minaoscarandre

Recensore Master
11/08/18, ore 16:52
Cap. 1:

Ciao!
Mi vergogno a giungere dopo un anno, credo, da quando ho inserito questa storia tra le seguite e avevo deciso che l'avrei letta. Ultimamente, però, ho ritagliato per me piccoli lassi di tempo in cui leggere ciò che ho lasciato indietro. Andrò a rilento, perché mi dividerò tra parecchie storie (ho deciso che è ora di azzerare la lista delle seguite!), ma almeno inizio, e sicuramente finirò :)
Non sai che felicità ho provato nello scoprire che riprendi da una delle scene più belle del cartone, ovvero quando André, disperato e desideroso di proteggere la sua Oscar, affronta il generale mandando all'aria etichetta, rango e qualsiasi remore riguardo all'amore che Oscar può o meno provare verso di lui. Ho sempre desiderato un "what if" in questo punto e ti posso sin da adesso dire che non vedo l'ora di sapere cosa hai immaginato di diverso.
Ti faccio i complimenti però per non aver stravolto totalmente i desideri che affliggono in quel momento i personaggi, ovvero André pensa a Oscar e Oscar pensa ai suoi uomini. E' un intreccio di vite, vite incatenate tra loro, e il modo alternativo in cui comunque credo che questi due arriveranno a compiere comunque alcune delle gesta che gli vediamo affrontare anche nel cartone mi piace molto, perché denota un'altissima sensibilità verso i personaggi e la trama originale da parte tua. E trovo che sia un lavoro più difficile e allo stesso tempo più verosimile e originale che se avessi stravolto totalmente le dinamiche. E' un lavoro sottile, che ammiro tantissimo.

Mi piace il fatto che il titolo venga ripreso immediatamente dalla terza voce, ovvero quella del generale, che sia lui a essere in parte spettatore e artefice di quelle catene che, che piacciano o meno, legano i due protagonisti. Questo titolo ha un sapore drammatico e romantico allo stesso tempo, e il fatto che la parola sia al plurale sembra sospenderne il significato nel tempo, come se preannunciasse più di un riferimento e modo d'interpretazione per questo titolo. E' un'unica parola, e di solito i titoli così lapidari possono dire tutto e niente, ma il fatto che abbia subito un legame con la trama sembra fissarne l'importanza: la trama se lo trascinerà dietro.

Grammaticalmente, c'è poco da dire: come sempre, una cura che ammiro e lodo. Ho solo trovato un refuso, giusto per saziare il mio ego (sei umana, cominciavo a temere in qualche essere superiore!):
Oscar chinò la testa di lato, senza avere la la forza di guardarlo. -> un doppio "la"
Stilisticamente, può sembrare sciocco, ma mi è parso che la capacità visiva e empatica e immersiva che caratterizza i tuoi scritti qui sia meno elegante: non mi fraintendere, se avessi letto prima questo tuo scritto rispetto a "Lui, il diavolo" avrei lodato e basta; ma leggendolo adesso noto come la narrazione si sia evoluta in fluidità ed eleganza pur mantenendo quella semplicità "acqua e sapone" che contraddistingue il tuo stile. Frasi semplici, periodi leggeri e un lessico arricchito da dettagli che denotano ricerca dell'epoca e dei vari set che compongono il capitolo, come riguardo alla sella del cavallo. C'è cura, e si respira in ogni parola.
I dettagli sono la mia via, lo sai, e qui i dettagli che più mi hanno colpito solo quelli della caratterizzazione: mi piace, innanzitutto, il fatto che tu abbia ripreso le battute del cartone, inserendo i retroscena, l'introspezione del generale POV, per poi distanziarti, un'operazione talmente fluida che comunque mi ha colpito, nel momento in cui la storia ha preso la strada del "what if" il cuore ha iniziato a palpitare; la nonna di André in lacrime e lui che la consola fin quando Oscar non lo chiama; André e la cappa che butta sulle spalle di Oscar; Oscar che dice "Sei pronto, Andrè?" come ogni volta, ogni singola volta. Sono tutti elementi che hai conservato e rielaborato alla grande.
Tra tutti, e solo per un gusto personale, ho amato il generale in questa prima parte, perché qualcun altro forse ne avrebbe mitigato l'orgoglio, ma non tu: il generale ama la figlia, sarebbe stato pronto a ucciderla e a uccidersi dopo per il dolore, ma comunque avrebbe salvato prima l'orgoglio. C'è il tono dell'aristocrazia nei suoi pensieri, dell'uomo generale abituato a comandare, a farsi rispettare, ad avere un ruolo chiave e una mente analitica, che segue il ragionamento causa-effetto. Il tono con cui pensa ai sentimenti di Andrè anche all'interno della sua introspezione, quel suo "è una colpa che ho lasciato nascere", quel soffermarsi sul fatto che è stato lui a legare le vite di André e Oscar l'ha caratterizzato alla grande. Mi piace, però, anche l'altra faccia, che un po' emerge dal suo amore per Oscar, un amore che comunque si sente sia nella fiducia che ripone nelle parole della figlia sia nel dolore che sente, che si nasconde dietro quel "mea culpa", e un po' anche da certi pensieri ambigui di André che crede che il generale abbia, in qualche modo, facilitato la loro fuga, volente o nolente.
Ma ovviamente anche le altre due caratterizzazioni sono perfette. Forse, ma proprio per essere pignoli, non mi ha fatto impazzire la frase "Come, Oscar? Davvero verresti con me?", mi è sembrato un po' fuori dalla "voce" di André. Per il resto, hai saputo ricalcare il parlato, calarti nei personaggi, farli esaltare persino nei dialoghi. Adoro André, credo tu lo sappia, e mi piace la sua dolcezza nell'amare e proteggere la sua Oscar, la cura con cui si assicura della suo star bene, il suo seguirla, silenzioso, senza chiedere niente in cambio, la sua fedeltà e il suo desiderio che traspare da ricordi di cui in parte si vergogna ancora.
E ho amato il modo in cui hai reso l'intemperanza di Oscar, il suo orgoglio di comandante, che al contrario di quello del padre si mischia a una vera preoccupazione per i suoi uomini e come il padre, però, c'è anche il dovere di soldato; e questo è un tratto che è inseparabile dal suo essere donna. All'epoca non c'erano donne soldato, quindi era necessario che lei fosse mentalmente un uomo; ma io penso che alla fine del cartone lei diventi proprio una donna soldato. Ed è questa la vera bellezza. Mi piace comunque anche il modo in cui cerca sempre André, anche se guardando avanti, ma lo cerca con la voce, ne cerca la rassicurante presenza. Quel "Sei pronto, André?" non è solo un avvertirlo che sta per partire ma un assicurarsi che lui la segua, che non la lasci sola.
Niente, ho solo da farti ancora una volta i miei complimenti. E' una recensione un po' pasticciata, sicuramente ho perso qualcosa in giro, ma comunque sappi che è un bellissimo capitolo che mi è piaciuto molto.
A presto!

Recensore Master
20/05/18, ore 23:27
Cap. 1:

Continuo con i tuoi racconti, sono veramente belli, interessanti, pieni di pathos, introspezione, amore, desiderio. Spero che prima o poi tu stia meglio e che riprenda in mano questa storia, è veramente intrigante a presto 💓 brava

Recensore Master
05/11/17, ore 14:45
Cap. 1:

Faccio una piccola premessa: Lady Oscar è un anime che visto molti, ma molti anni fa. Non mi ha mai attirato molto, tuttavia ho visto qualche episodio, ed era carino, come le sigle. Passo a recensire: sposare si scrive sposarsi. Ma poi è davvero necessario chiedere il permesso al re? Veramente è una figlia. L’inizio è drammatico, promette bene.

Recensore Master
29/02/16, ore 21:27
Cap. 1:

Ciao! Approfitto dello scambio per recensire questa storia che avevo adocchiato da qualche giorno.
È stato bello leggere qualcosa su questo fandom e leggendo l'introduzione, per quanto magari possa sembrare strano, ho avuto l'impressione di sentire la sigla iniziale e rivedere le scene del cartone animato.
Sì, è stato decisamente molto bello.
Ti sei ricollegata davvero molto bene alla storia dell'anime, portando in scena qualcosa che speravo di vedere, se poi il testo è impeccabile beh, non posso far altro che apprezzare e seguire la storia.
Quindi adesso vado a leggere e recensire gli altri capitoli.
A fra poco!

Recensore Veterano
14/02/16, ore 17:06
Cap. 1:

Hey, sono qui per lo scambio recensioni c":
Anche se ricordo poco e nulla di Lady Oscar (ricordo solo il trauma quando Oscar aveva biscottato forse con André?, figurati se mi ricordavo della cecità di André, ci son rimasta malissimo), la tua storia mi è piaciuta molto ed è anche scritta bene, complimenti :3
Scusa la brevità ma le scienze della terra chiamano ahahah (anche se preferirei fare altro piuttosto che rincitrullirmi coi terremoti), ancora complimenti e alla prossima!
Bacini,
P.

P.s.: quando ho un po' di tempo finisco di leggere anche La casa nel bosco!)

Recensore Veterano
12/02/16, ore 17:04
Cap. 1:

Ciao,
devo dire che questa è la prima volta che leggo una fanfiction su Lady Oscar.
Da piccola amavo questo cartone, alla follia, e mi ha anche fatto innamorare tantissimo di Parigi. Sai, mi sono chiesta sempre anch'io cosa sarebbe accaduto se fossero scappati insieme. Era quello che avevo sempre sperato. Ho ritrovato nella tua storia, la mia parte di bambina, che come dicevo prima, amava questo cartone. Hai fatto riaffiorare nella mia mente delle bellissime immagini ed i loro visi, che mai scorderò. Mi sono appassionata subito, anche se c'è qualche sbavatura nel testo, ma adesso non saprei più dirti dove di preciso, perchè ho divorato questo primo capitolo. Se questo è la tua seconda volta che ti cimenti con una ff, sappi che hai iniziato bene. La inserisco tra le ricordate, così da non perderla di vista. Ah, mi piace molto che hai basato il capitolo sui pensieri di Andrè, davvero un'ottima scelta.
A presto,
Arte.

Recensore Veterano
02/02/16, ore 16:41
Cap. 1:

Ehilà :3
Ce l'ho fatta a passare finalmente *-*
Voglio essere sincera con te, io Lady Oscar non lo conosco per niente, tranne alcuni accenni di trama, ma sono così esigui che è meglio non farci affidamento. Detto questo, prenderò la tua storia come un'originale. Al massimo potrei chiederti qualche chiarimento sui personaggi, ma già da questo capitolo mi è tutto abbastanza chiaro.
Già dalla Casa Nel Bosco mi ero innamorata del tuo stile di scrittura, così fluido e pulito, e ritrovarlo mi fa davvero tantissimo piacere *^*
Non conosco, purtroppo, i personaggi, ma in questo primo capitolo ho adorato André. Perché i personaggi, maschi di solito, che riescono a mostrarsi così fragili e innamorati sono davvero pochi e tu hai reso ogni suo sentimento, ogni suo gesto ed ogni suo pensiero così bene che mi hai quasi fatto venire i brividi. Si percepiva il suo amore per lei in ogni riga, in ogni parola che pronunciava. Sa che sta rischiando moltissimo, la vita se ho capito bene, eppure è pronto a correre questo ed altri rischi per lei, semplicemente, per modo di dire, perché l'ama. E penso che non ci sia cosa più bella.
Oscar... devo ancora inquadrarla bene. Mi sembra una donna molto decisa e coraggiosa, soprattutto perché ha scelto di vivere da uomo seguendo quindi il proprio cuore piuttosto che le convenzioni sociali o i desideri di suo padre. Mi sembra anche molto orgogliosa e combattiva e devo dire che mi piacciono questi aspetti del suo carattere. Per giudicarla meglio voglio aspettare di leggere ancora di lei.
Il banner mi piace un sacco, è semplice eppure in un certo senso di percepisce il tormento che vi si cela. E quel piccolo cavallo che hai messo ad intervallo dei paragrafi è davvero adorabile *-*
Seguirò con piacere anche questa storia, poco ma sicuro.

A presto,
TimeFlies

Nuovo recensore
31/01/16, ore 13:40
Cap. 1:

Ciao!! Eccomi finalmente qui a recensire il primo capitolo della tua nuova Long!
Allora, vediamo un po'...

Avevo già avuto modo di dirti che mi piace davvero, davvero molto leggere i tuoi scritti: trovo che tu sia bravissima a creare delle eleganti descrizioni, capaci non solo di permettere al lettore di visualizzare vividamente la scena narrata nella propria mente, ma anche di sondare con dovizia la psicologia e le emozioni che si celano nell'animo dei protagonisti (sia nel caso in cui tali emozioni li spingano all'azione, sia nell'eventualità in cui invece rimangano latenti pur causando uno struggimento interiore). Come ti avevo accennato, purtroppo non conosco molto nè l'anime, nè il manga che vedono protagonista Oscar: so solo che la vicenda si articola durante gli anni della Rivoluzione Francese, che il padre di Oscar avrebbe desiderato un figlio maschio (so questo a causa di /quella/ sigla a mio parere tremendamente umiliante - "il buon padre voleva un maschietto ma, /ahimé/, sei nata tu!" ... Ahimé? So che la mentalità di un tempo vedesse talvolta nella nascita di una bambina un motivo per "gioire di meno", ma personalmente lo trovo abbastanza triste- comunque, tralasciando tutto questo...) e che Oscar muore il giorno della presa della Bastiglia da parte dei rivoluzionari... Giusto? Correggimi se sbaglio! Non sarò quindi particolarmente capace di sottolineare se hai colto nel segno il carattere dei personaggi in questa tua trasposizione letteraria dell'anime, ma potrò accostarmici come se si trattasse di una storia originale, rapportandomi ai personaggi come se non avessero un corrispettivo già impostato con cui fare un paragone - il che, a mio parere, non è poi nemmeno un aspetto così insormontabile, ma anzi mi permetterà di apprezzare ancora di più la tua storia proprio perchè non influenzato da conoscenze antecedenti alla lettura della stessa!

Ho un debole per le protagoniste femminili sicure di sè ed emancipate dal clichè ormai fuori moda (a mio modesto parere) della pulzella costantemente in pericolo: siano esse protagoniste di romanzi o di serie televisive, amo tantissimo vedere come giovani - o meno! - donne combattano per ritagliarsi un ruolo nella società al pari degli uomini e per difendere gli ideali in cui credono. Questo non toglie che abbiano, come tutti, paure e fragilità, ma trovo che questo aspetto le renda ancor di più degne di nota, elargendole a personaggi complessi e tremendamente (nel senso positivo del termine) verosimili. Per quel poco che so circa questo fandom, quando penso a Lady Oscar penso ad una donna forte, fiera, orgogliosa, leale e combattiva, e trovo che in questo capitolo questo lato del suo carattere sia emerso decisamente chiaramente dalle parole e dai passi che hai magnificamente narrato: ho apprezzato tantissimo la presa di posizione della ragazza nei confronti dell'autorità paterna, che io ho interpretato come decisamente opprimente e negativa (magari stupidamente, ma non capisco - e questo è dovuto alle mie lacune in materia - perchè il Generale pensi che Oscar abbia gettato disonore sulla sua famiglia: solo perchè vuole fuggire con un uomo che palesemente la ama? O perchè lei e Andrè appartengono a ceti sociali diversi? Come ti dicevo, non conosco benissimo tutti i retroscena della trama e quindi mi ritrovo qui a domandarti spiegazioni circa elementi che, per chi conosce bene la storia, molto probabilmente sono già di per sè chiarissimi... Mea culpa!); ho, contemporaneamente, apprezzato anche la lealtà che la donna manifesta preoccupandosi del destino dei suoi compagni d'armi, degli uomini che ella comanda e che, sempre personalmente, ho percepito essere visti dalla ragazza come amici, e non solo come uomini sui quali esercitare il proprio potere. Un vero leader non si limita ad impartire ordini, ma crea un rapporto solido con le persone per cui dovrebbe rappresentare un punto di riferimento: quando leggo quei romanzi cavallereschi in cui soldati sono pronti a seguire in battaglia il proprio comandante fino alla fine, rimango sempre affascinato dalla figura di quei protagonisti leali e coraggiosi che non si limitano a comandare i propri sottoposti, ma che sono rispettati dagli stessi! Lodevole anche la correttezza d'animo che Oscar manifesta nell'impegnarsi a mantenere la parola data: nonostante ella sappia che ritornare a casa possa comportare essere uccisa (molto probabilmente per mano dello stesso padre, per giunta), giura che manterrà fede alla promessa da lei fatta poco prima di partire con Andrè. Anche la figura di Andrè mi ha colpito positivamente: palesemente innamorato di Oscar (molto delicata la parte in cui si rende conto che Parigi e Oscar sono due delle realtà più belle che egli abbia mai potuto conoscere ed ammirare in tutta la sua vita), si batte per difenderla quando il carattere forte e orgoglioso della ragazza - che, durante la fuga, manifesta comunque in un passo di essere comunque spaventata - immagino non spinga la giovane stessa a lasciarsi aiutare facilmente dalle altre persone!

E' un primo capitolo che mi è piaciuto molto, sebbene non conosca proprio benissimo le dinamiche che si celano dietro la trama originale dell'opera - ma, come ti dicevo, non mi pare abbia rappresentato poi questa grande limitazione per riuscire comunque ad apprezzare a pieno il tuo bellissimo scritto!
Un grandissimo abbraccio e a presto!!

Matteo

Recensore Junior
24/01/16, ore 08:01
Cap. 1:

Eccomi qui, la mia seconda volta con una tua fic su questo splendido fandom!
Devo ammettere che questo scenario è molto intrigante, soprattutto perché scatena in me un sacco di amore, da brava sostenitrice della splendida e tragica coppia formata da Oscar e André. 
La storia mi è piaciuta e ho apprezzato come, nella prima parte del testo, tu abbia inserito gli originali dialoghi – mi riferisco a quelli italiani, naturalmente – dell'anime: ho potuto così rivivere quel momento totalmente intenso, riascoltando, dentro la mia testa, le voci dei suoi protagonisti.
Mi ha emozionato, di nuovo, il meraviglioso André, così innamorato e infelice, disposto a tutto per salvare la donna che per lui è il mondo intero.
E ho trovato bello convogliare tanta attenzione, seppur momentanea, verso un personaggio generalmente poco considerato come François Augustin Reynier de Jarjayes, che, seppur quasi sempre sullo sfondo, è in fin dei conti la forza scatenante dell'intera storia: senza di lui, infatti, la nostra eroina sarebbe cresciuta come una qualunque nobile ragazza del tempo...
Ho però degli appunti da farti, e spero che non ti dispiacciano troppo – è solo che vorrei dare il mio piccolo e assolutamente non richiesto contributo per questa bella long! 
Ho trovato le due frasi sul fulmine un pochino fuori contesto: è vero che piove, ma non capisco bene il nesso – al di là che lampo e tuono si rincorrono, naturalmente – fra "Eppure il fulmine non poteva nulla, ora", più ciò che segue, e "Un lampo.
Il mondo sembrò fermarsi udendo il rimbombo del tuono". Cosa volevi suggerire, con esattezza?
Più giù, invece, "guardava" e "guardarlo" sono un po' troppo vicini – vero che non sono immediatamente vicini, ma le frasi che li separano sono poche e molto corte – e lo stesso vale per "occhi" e "occhi": in verità, in tutto questo pezzo c'è un intreccio un po' confuso e ripetitivo di sguardi e simili; capisco tu voglia sottolineare il momento che prelude lo scontro verbale, davvero forte pur senza avvalersi delle parole, ma, magari, potresti provare a descriverlo in maniera appena differente.
Andrebbero in maiuscolo tutti i titoli riferiti a Luigi XVI, perché non indichi una carica generica, ma ti riferisci a quel reale in particolare.
Dopo "Oscar", quando André inizia la sua replica, mai terminata, dopo il giuramento dell'amata, andrebbero i tre puntini di sospensione perché, per l'appunto, la frase è tronca. 
Ti segnalo anche qualche piccola svista, come "D’in" e "nella al posto di "sulla" – dove trovo scritto "Si ritrovarono nel bosco, poi nella strada fangosa che conduceva a Parigi" – e delle altre ripetizioni, quali "«Aprite!»" e "aprire.
Per quanto riguarda invece i dettagli che non riguardano grammatica e stile di scrittura, ma più propriamente storia e personaggi, ti suggerirei di animare – anche con una punteggiatura diversa – un poco la reazione del padre di Oscar dopo il pugno dato al povero André, perché, effettivamente, la seconda frase che pronuncia dopo la confessione, immediatamente successiva a quella che pronuncia durante – o un brevissimo attimo prima? – l'atto, mi pare un po' troppo posata per un uomo di una certa età e sconvolto che ha appena battuto con forza il viso di qualcuno, sia pure di un servitore. Sempre riguardo il personaggio, mi ha un po' straniato questa frase: "Corse giù per le scale con l’idea di strangolarli, prima André e poi Oscar, di sgridarli come quando erano bambini", perché, oggettivamente, non è molto coerente: nella prima parte presenti un pensiero che ha una certa violenta entità – a meno che sia solo la classica frase o pensiero che sale alle labbra, o alla mente, quando si è abbastanza adirati con qualcuno, ma senza reale volontà di nuocere seriamente; ma in questo caso mi parrebbe un poco fuori luogo: ricordiamoci che il personaggio era pronto pochi attimi prima a passare figlia e servo a fil di spada... –  e subito dopo, invece, aggiungi un qualcosa di infinitamente più misero, in una scala immaginaria di reazioni violente, a confronto.
Quando, invece, si arriva alle stalle, sarebbe forse meglio sostituire "spiccò un salto per salire" con "si issò", perché tecnicamente – lo so, dato che ho fatto equitazione – non si salta affatto per salire in sella: sarebbe inutile e non si arriverebbe in groppa, tranne, credo, chi è molto alto o molto agile; basta posizionare il piede su di una staffa e, piegando il ginocchio, sollevarsi facendo leva lì, col piede, mentre le mani afferrano un appiglio in alto, in genere redini o protuberanza della sella. È una piccolezza, lo so, ma nelle note hai chiesto un aiuto ai lettori, circa eventuali errori e incongruenze, quindi... ;)
In definitiva, penso che il punto forte del pezzo sia la gran bella idea alla sua base – che può davvero fornire ottimi risultati, se ben sfruttata – e l'aderentissima caratterizzazione dei personaggi rispetto alle loro controparti originali, soprattutto per quanto riguarda André – ma forse così pare perché, in fondo, è stato quello che ha avuto maggior spazio per l'indagine introspettiva.
Sviste e piccoli errori ci sono, sì, ma il testo si lascia comunque leggere. Forse risente un poco di una – perdonami il gioco di parole! – leggera leggerezza, per lo meno in rapporto al tema trattato: non mi sarebbe dispiaciuto vedere maggior corpo in un testo che parla di tradimento, ribellione verso la famiglia e la società, differenze fra le varie classi e via di seguito... tuttavia, dato la fic fa il suo dovere, cioè quello di intrattenere, ti assegno comunque una bandierina verde.  
A presto!

Nuovo recensore
24/01/16, ore 01:06
Cap. 1:

Premetto che in questo momento non sono molto dentro Lady Oscar, però il tuo modo di raccontare è sempre sopraffino. Cambi modo di scrivere a seconda delle situazioni che si vengono a creare, passando dallo spiritoso allegro a questo, cupo e tenebroso, adattissimo alla situazione e all'epoca. Siamo nel buio e tragico scenario della Francia poco prima della rivoluzione e l'atmosfera in questa particolare giornata è uggiosissima, pioggia battente e un'incertezza dietro ogni angolo. L'aria è tesa e palpabile e questo viene magistralmente riprodotto attraverso uno stile sempre fresco e genuino. La scrittura è accurata, non ci sono errori di forma, nè di grammatica o di sintassi. Il linguaggio è perfetto e l'italiano è usato in maniera ineccepibile. Si nota un repentino cambio di stile quando scrivi le note, come se ti togliessi la "toga" e uscissi dal ruolo di narratore per reincarnarti nel ruolo di te stessa. I dialoghi sono sempre perfetti e scenografici. Sai trattenere il lettore e tenerlo in costante tensione riga dopo riga. Per quel che ricordo i personaggi sono molto ben caratterizzati e in ottima forma. Non posso quindi che farti i miei complimenti! Un ultimo plauso per la scelta del separatore, il cavallino è azzeccatissimo!

Recensore Master
22/01/16, ore 22:56
Cap. 1:

Bel capitolo inziale, stile asciutto e sviluppo intrigante... e così scappano... lui che cerca? e lei? è solo una fuga per salvare una vita? lei dice " È per i miei uomini se me ne vado." è il solo motivo?

Recensore Master
20/01/16, ore 21:54
Cap. 1:

Oscar e Andre'....... una tragica storia d'amore ormai mitica, sempreverde e comparabile a mio avviso a tutti i drammi d'amore e di morte, da Giulietta e Romeo fino ad arrivare ai giorni nostri con Love Story o al nostrano "Anonimo Veneziano "ma ognuna di noi qui potrebbe aggiungere i titoli che preferisce. E per ognuna di noi che legge o scrive di Lei, l'indimenticata protagonista dei nostri sogni, desideri e adolescenziali voli pindarici, conserva una sua"idea"precisa, una personale visione interpretativa del suo personaggio e di chi con lei ha animato la storia. Scusa il lungo preambolo, ma per me recensire e delineare Oscar e'come farlo la prima volta, mi emoziono sempre....... e soprattutto mi emoziono quando sento che Oscar qui non e'una Oscar voluta a tua discrezione e ricreata ad arte per le esigenze di una fiction gustosa ed avvincente. Qui osservo masima cura per il suo Character :qualcuno ti ha detto che e'troppo fredda con Andre'……niente affatto, lei e'cosi! anche nei dialoghi :-quella frase ricorrente e spezzata-:Andre'.... io..... e'tipica sua, caratteristica di una donna soldato abile e coraggiosa ma seriamente in crisi nelle situazioni sentimentali. Non si accorge nemmeno di amare Andre'lofara'appena nel capitolo 32, in una situazione di pericolo di vita per entrambi.E' una donna che scambia il vero amore per un infatuazione infantile che non l'avrebbe portata comunque a nulla nemmeno se fosse stata condivisa. Questo tuo prologo promette molto bene, mi colpiscono i dialoghi, incisivi, la suspence nelle scene visive piu'che descrittive, mi ha colpito soprattutto Oscar, rare volte solo in due autrici mi e'capitato, leggendo di sentire dentro di me la voce di Cinzia de Carolis; tu sei la terza o al massimo la quarta scrittrice che l'ha delineata cosi' bene. Indubbiamente per Andre'e gli altri e'meno difficile . Ma Oscar piace proprio perche'e' cosi':complessa, riservata, coraggiosa, passionale e tanto tanto di piu'. Prima possibile leggero'il prossimo. Grazie:-)

Recensore Junior
20/01/16, ore 15:00
Cap. 1:

Ciao Celtica :)
Allora... ho scelto la tua storia, per lo scambio recensioni, perchè non è che adoro... io A-M-O lady Oscar! Ho amato il cartone animato, tant'è che ho tutti i dvd visti e rivisti centinaia di volte.
Conoscendo la storia e il personaggio assolutamente meraviglioso e forte di Oscar, posso affermare che - per mio modesto parere - nella tua storia hai reso IC tutti i personaggi coinvolti.
Hai reso perfettamente l'amore, puro e sincero, che Andrè ha sempre provato per Oscar: questo ragazzo sarebbe disposto a qualunque cosa per lei, si butterebbe nel fuoco se servisse a salvarle la vita.
E Oscar... beh, lei è semplicemente magnifica! Per la prima volta si è ribellata a suo padre, un uomo che dopo tutto ammirava o comunque ha sempre portato un gran rispetto per lui. Sebbene in questa tua storia lei abbia deciso di ribellarsi e fuggire con Andrè, ha comunque portato quel minimo di rispetto che ha sempre provato per il padre.
Sono contenta di aver letto questo capitolo e credo proprio che seguirò la storia :)

Mrs Montgomery

Recensore Junior
20/01/16, ore 12:57
Cap. 1:

Ciaooo *_*
Dunque per iniziare ti dico che adoro letteralmente il periodo storico in cui hai deciso di ambientare la storia!!!
Non posso farci nulla..alcuni mi prendono per pazza ma tu hai esaudito il mio desiderio *O*
Poi il modo in cui scrivi mi piace e le frasi sono d'impatto come piacciono a me quindi hai unito l'utile al dilettevole.
E poi vabbè la fantasia che hai è meravigliosa e la shipppp *_*
Basta scleroooo ahhaha
Bravissima!!!

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