Recensioni per
Mind and Soul.
di Queen_V_Introspective
Non potevo non leggere questo capitolo dedicato a Misaki che è il mio personaggio preferito. Sembra solo introverso, buono e disponibile ma, in realtà, è un grande osservatore e la sua sensibilità gli permette decisioni molto importanti con grande determinazione e maturità come l'addio alla madre ma anche il momento in cui va a trovarla per recuperare il rapporto con lei. |
Qualsiasi sia l'oggetto delle riflessioni, non è importante sapere a cosa si riferisce; è sufficiente dire che per Jun è una cosa fondamentale, tanto da essere per lui ragione di continuare a vivere e lottare contro le avversità che incontra. |
Uno dei momenti più potenti dell'intero manga per quanto riguarda questo personaggio solo all'apparenza semplice ma nelle sue pieghe nasconde veramente un universo intero ed è rappresentato in modo vivido e assolutamente preciso (basta vedere le tavole finali del one shot che Takahashi gli ha dedicato). |
Molto belka anche se triste. Il rimpianto e il dolore per l'assenza di un padre sono pienamente rappresentati e il rovello psicologico è presente e palpabile. |
Bellissima questa rappresentazione del Capitano, umile nonostante tutto e sempre pronto a supportare i compagni. |
Complimenti, hai colto perfettamente lo spirito di Hyuga: ruvido e a volte scostante ma che improvvisamente è capace di aprirsi in gesti e comportamenti inaspettati (la sua rudezza è una maschera con cui si protegge dal mondo). |
Sarà che Jun è il tuo personaggio preferito... Sarà che anche io lo venero e lo rispetto da anni... Non so. So solo che queste righe quasi mi sembrano una dichiarazione d'amore di Jun al proprio cuore. Sembra folle, lo so... Ma quel cuore così malandato è ciò che l'ha reso la persona speciale che è, che l'ha rinforzato e gli ha permesso di sviluppare bene l'ingegno. Credo che Jun ami il suo cuore e che esso sia stato, in un certo senso, la sua forza. |
Taro che "rifiuta" sua madre... Taro lui stesso "rifiutato" dalla mamma. Ho usato le virgolette perché credo non si possa parlare di rifiuto, in nessuno dei casi. Forse di istinto di sopravvivenza. Una separazione lascia sempre strascichi amari, ma se ci sono dei figli è molto, molto peggio... Taro ha subito la scelta ma in un certo senso è stato fortunato perché ha avuto un bravo papà. Questo però ovviamente non gli ha evitato di soffrire. È molto altruista, l'artista del campo, e spesso copre il suo dolore per fare forza agli altri. Qui, però, ha addirittura cancellato una parte di sé per sopportare l'abbandono della madre. Per non far preoccupare il padre. Perché non esiste figlio più innamorato dei suoi genitori (entrambi!) di lui. |
Un figlio, per quanto indipendente, cerca sempre l'approvazione del genitore. I legami ancestrali che ci legano alla nostra famiglia nel bene e nel male fanno di noi ciò che siamo. Genzo è... Genzo :D, anche perché ha avuto un'infanzia solitaria, dedita all'agonismo ma poco ai legami familiari. Eppure, quegli occhi volevano essere guardati, e non solo guardare. |
"Le Ali del Grande Cielo" non avrebbero potuto librarsi in aria, se i vari Misaki, Ishizaki, Izawa, Taki, Morisawa, Kisugi, non avessero stretto i denti al fianco del loro Capitano. Tsubasa è e sarà sempre un leader: non solo perché in ogni situazione riesce a trovare la gista motivazione per farcela, ma perché credo profondamente nei suoi compagni e li incita a dare il meglio. |
Le mani ruvide: ogni giorno ore di lavoro massacranti... Le mani che sollevano casse di legno pesanti; le mani che si tagliano con la carta dei giornali; le mani che si stringono in pugni rabbiosi. Le mani che accarezzano affettuose i fratelli, o coprono con la coperta la mamma crollata dopo ore (anche lei!) di lavoro. |
Ciao regina introspettiva, |
Questi cinque grandi personaggi saranno orgogliosi per come li hai approfonditi. |
Finale in bellezza con il nostro Jun! Jun parla della sua anima lacerata dal suo cuore di cristallo, ma dice anche che l'apparenza inganna. Non c'è nessuno che combatte per lui la quotidiana battaglia per la conquista della "normalità " e non credo nemmeno che lui voglia questo. È sempre stato un combattente fiero. Solo che nella vita occorre sostegno e lui l'ha trovato nella motivazione (la sua passione: il calcio! Ciò per cui lotta) e nell'affetto (cos' è l'uomo senza amore?!). Caspita, non mi capacito di questo mio pensiero profondo....mi sa che sono diventata introspettiva anch'io, sarà grave??? ;-D. Un bacio e grazie x questo regalo! |
Ciao cara, |