‘Ho passato tutta la notte in dormiveglia…l’idea di poter fare qualcosa che…l’avrebbe fatta star meglio mi fa sentire piena di energie’. Che Emma abbia passato una notte quasi insonne me l’aspettavo, a momenti capitava anche a me; direi che questa potrebbe essere una delle rare occasioni in cui la bionda non vede l’ora che le ore passino alla velocità della luce per poter finalmente mettere in atto la sua idea. Quando hai uno scopo nella vita ti senti come un leone, saresti capace di prendere decisioni che fino a poco tempo prima anche il solo pensarle ti metteva i brividi. Credo che questo non sia il caso di Emma, credo che la bionda abbia già affrontato situazioni del genere ma che forse non le abbia mai affrontate con certi tipi di sentimenti. Mi stavo chiedendo quanta pazienza occorre avere quando sai di avere un progetto vincente e non poterlo mettere in opera all’istante; è vero che in questo caso è solo questione di una “manciata” di ore ma diavolo, sembrano interminabili.
‘Scatto in piedi sorridente…quasi saltellando…’ Questa felicità da appena sveglia è come un animale in via di estinzione, meriterebbe di essere immortalato! Poco ci manca che non sia andata a letto la sera prima già vestita, giusto per guadagnare del tempo prezioso. Non so perché ma questa sua euforia me la fa immaginare fuori dal letto con i capelli perfettamente ordinati e con un filo di trucco a incorniciarle il viso, un po’ come succede nelle soap opera che non hanno un pelo fuori posto neanche a cercarlo con la lente di ingrandimento.
Vorrei dedicare un minuto alla descrizione che hai fatto della struttura della casa, in special modo alla cura con cui ti sei dedicata nello descrivere il pavimento ma cosa che ancor più mi ha affascinata è stata di sicuro questa:
‘…alcune travi più strette delle altre con delle fessure abbastanza spesse da far sparire forcine o monete oltre che tanta polvere’. Ecco la questione della polvere mi è saltata subito all’occhio perché Dio solo sa se questa cosa è vera ma il fatto che tu lo abbia fatto notare rende tutto ancor più vero; come se improvvisamente fossi nell’appartamento di Emma a cercare di tirare fuori un qualcosa incastrato in quelle fessure. Complimenti davvero, penso sia una delle descrizioni che ti sono più riuscite e che a me hanno più colpito.
‘Il getto dell’acqua mi rilassa…ipotizzando mille possibili scenari…’ Penso che sia un meccanismo che va in automatico, è un interruttore a tempo che fa scattare nella mente della bionda tutte le diapositive con papabili scene che possono accadere e la cosa bella è che non puoi fermarle, è come se vivessero di vita propria; diciamo che per certi versi non è sempre il massimo visto che ad un certo punto arriva lo sfinimento mentale ma credo che renda Emma iperattiva e super felice.
‘..Regina…non ha bisogno di essere incoraggiata’. In un primo momento avrei detto il contrario ma ripensando bene a certe situazioni mi ritrovo a dire che Emma ha pienamente ragione.
‘…l’essere femminile non può essere solo una lavoratrice,…o solo una madre. Ci sono donne che vogliono essere sola una di queste cose e sono molto triste per loro perché si perdono tante cose…’ Si, anche qui posso concordare abbondantemente; non si può essere sempre e solo casa e chiesa ma poi mi soffermo a pensare “E se invece certe donne fossero veramente felici di ciò? Se il loro scopo nella vita fosse solo di lavorare e avere una famiglia?”; ammetto che dopo questa mia riflessione mi sento confusa o semplicemente sono io che non funziono.
‘Ma leggo nei suoi occhi…che le manca essere donna. Donna con qualcuno da amare e da cui essere amata’. Eh beh, in effetti credo che per Regina sia passato del tempo da quando ha avuto una persona al suo fianco; non so se dopo Robin abbia cercato un “conforto” senza coinvolgimento ma sta di fatto che durante la cena con Emma, era palese che volesse di più e che non durasse il tempo di una nottata insieme. Mi piace molto quando Emma “analizza” ogni aspetto di Regina e provo anche del fastidio (in senso buono) nel modo in cui riesce a capirla; da quando si conosco, le sue sensazioni non sono mai state sbagliate!
‘Sono anche perfettamente consapevole di non avere alcuna chance con lei’. Deduco allora che Emma non abbia captato nulla dalla cena appena passata ma d’altronde, ritornando indietro con la memoria interpreterei certi gesti e certe parole dette da Regina, come di una persona che cercava un conforto e uno sfogo; che poi se anche Emma fosse consapevole di avere una sola possibilità, lei non corteggia ed è stata chiara del perché non lo fa quindi è un po’ come il cane che si morde la coda!
‘…farei carte false per avere quella donna..’ si e oltre alle carte farebbe pure il passaporto, la carta di identità e il tesserini sanitario!
Bene…finalmente il tempo è volato (almeno per me). Che il piano venga messo in atto a partire da…Adesso!
‘…decido di fermarmi in una caffetteria a prendere dei caffè…’ Esatto, vista l’agitazione mi sembra la bevanda ideale!
‘…mi regala un immenso sorriso…Dio, quanto è bella’.Diciamo che vista la situazione le concedo il sobrio “bella” perché secondo me avrebbe anche potuto pensare ad un termine meno oxfordiano ma pensandoci bene avrebbe rovinato l’atmosfera; direi che la scelta è azzeccata e lo stupore con cui stai descrivendo Emma rispecchia in pieno i sentimenti che si stanno sviluppando. La semplicità..questa cosa quasi passata ma che non delude mai.
‘Il cuore…si muove in modo inconsulto…’ Mmmm..lievi accenni di extrasistoli?
‘Apro la portiera e la prima gamba fa capolino dentro l’abitacolo’ Sai che scritta così sembra che Emma Swan non sia in grado di controllare i propri arti e che le gambe decidano di fare tutto da sole perché il suo cervello si è un attimo bloccato?
Aspetta, mi sta dicendo proprio in questo istante che Regina ha “copiato” Emma con le Converse? Sappiamo tutte che nel capitolo precedente sono state la rivelazione quasi dell’anno ma adesso pensarle ai piedi di Regina, fa tanto rivelazione bomba! La adoro, adoro il modo in cui Emma rimane colpita e si porta il ginocchia al petto, adoro l’idea di Regina che è così tenere, come fosse una ragazzina che vuole sembrare bella come l’amica! Questa cosa mi ha piacevolmente spiazzata.
“…le Converse a quanto pare ringiovaniscono tantissimo…” Beh fino a prova contraria i miracoli non esistono; se associo alcune facce con le Converse ai piedi il risultato rimane comunque disastroso! Senza contare poi i modelli quelli che vendono già “consumati”. Lasciamo stare, campo minato.
Se non sono ancora partite e ad Emma scatta già l’allarme bacio beh la giornata può prendere una piega inaspettata sia nel bene che nel male!
“La maestra, non quella che ci ha provato con me…” carino da parte sua mettere subito in chiaro le cose, almeno così Emma non mi perde subito la testa! E comunque anche io avrei dato della falsa speranza a Regina, si sa…quando ci tieni ad una persona vorresti veramente che le tue parole e le tue ipotetiche previsioni fossero azzeccate ma la verità è che bisogna essere onesti almeno con se stessi ed Emma lo è, in questa occasione è onesta con se stessa e sa che un viaggio non può cambiare le cose però sa anche rincuorare Regina e cerca già di prepararla a quello che dovrà affrontare ovvero il…silenzio.
“Di solito non fai questa strada per andare al fiume”. Da buona stalker si è accorta subito che il percorso non è lo stesso di sempre.
Si può gentilmente evitare di far produrre a Regina suoni sexy? E non mi importa se la mora non lo ha fatto di proposito, grazie!
“Babba bia” quanto scema eh? Ci mancava solo che inondasse i tappetini dell’auto della sua saliva!
Ah…grazie per l’ennesima informazione sulla passione culinaria di Regina e sul suo tallone d’Achille, me ne ricorderò…magari in un futuro non troppo lontano potrebbe accadere che la crema catalana le esca come Dio comanda! Di Emma e delle doti culinarie vogliamo spendere un secondo? Credo di no, ho la sensazione che a casa non possegga nemmeno una pentola per la pasta. Va beh…basta ciarlare!
Una fiume e una rumorosa cascata? Penso che un’idea diversa non potevi e non dovevi mettercela.
‘Le mie corde vocali iniziano a prepararsi a quello che…a breve avrei fatto’ dopo aver letto il piano confesso che ho iniziato ad inspirare profondamente e a leggere con mio foga per arrivare al momento dell’urlo liberatorio; diciamo che ero e sono un pochino in fibrillazione.
‘Urlo fino a non avere più fiato’ finalmente!!! Eccolo che è uscito!!! Mi sento anche io più leggera. La cosa più bella per me è stata leggere la “preparazione” di questo urlo perché non ti sei limitata a far arrivare Regina allo stesso punto di Emma e a far cacciare fuori dalla gola questo suono sfonda timpano alla bionda, no mi hai permesso di assistere dall’inizio alla fine; è stato bello.
‘…interrompo la mia performance del miglior film dell’esorcista’ oddio che brutta immagina noooo, mi vedo Emma gattonare al contrario sulla roccia, nooooo!!
‘Regina mi fissa…Le braccia incrociate…quasi a volersi proteggere da me’. Forse in questo instante la mora sta imprecando dentro di se per non essersi portata dietro lo spray al pepe ma soprattutto per essersi fidata così presto di Emma o è talmente paralizzata da non riuscire a formare un pensiero di senso compiuto?
“Quand’è l’ultima volta che hai pianto in un modo da rendere concreta questa parola?” ma sai che dopo questa frase mi sono innervosita? Forse sto immaginando il tono sbagliato con cui Emma parla a Regina, sta di fatto che se fossi io li, la mia mano inizierebbe a tremare.
‘Voglio innervosirla, voglio scuoterla, voglio che si sente libera…’ Io penso cara Emma che tu sia sulla buona strada almeno per quel che riguarda le prime due cose!
Che poi cosa fa la bionda? Si gioca il carico pesante Cora? Temeraria!
‘Da dietro vedo le sue mani stringersi…’ ci siamo…toccato il tasto dolente.
E boom, la bomba è esplosa! Il male che aveva dentro è stato finalmente debellato e io..boh io credo in questo momento di essere positivamente destabilizzata, chissà se anche per Regina è la stessa cosa.
L’immagine che però mi ha toccata di più è stata quando Emma la osserva e dentro di se pensa questo:
‘…Ha detto una sola frase ma ho perso il conto di quante volte ha fatto su e giù in quel piccolo spazio’. Non te lo so spiegare a parole (come spesso mi capita) ma è un passaggio che ho amato molto.
‘L’urlo si fa flebile e viene sostituito da singhiozzi. Sapevo che sarebbe arrivata anche quella fase’. Dio il fatto che abbia previsto anche questa cosa mi fa arrabbiare e perché? Beh lo so io il perché! Comunque sono arrabbiata in senso scherzoso, non potrei mai essere arrabbiata con la ragazza delle Converse!
‘Per la prima volta…sento di abbracciare un corpo che coincide perfettamente col mio’ e io per l’ennesima volta mi emoziono e guardo tutto con occhi di chi si sente felice, felice per aver letto questo e tutto il pezzo successivo ma anche felice a metà perché non trova mai le parole adatte per esprimere e ha paura che ciò appena letto non venga apprezzato come merita.
“Come ti senti…?”
“Cefalea, astenia, bruciore oculare, tachicardia…” ma dove siamo? In Dottor House? Noto con tantissimo piacere che lo smorza tensione è uscito dalla bocca di Regina, adorabile.
‘Baciala ora, Emma, non potrai farlo mai più…’ ansia allo stato puro! E’ la classica situazione dove sai di avere i secondi contanti e in questo lasso di tempo esiguo cerchi di vagliare tutte le opzioni e di fare la scelta giusta.
‘…Le sue labbra sulle mie….Mi sta baciando..la sola idea di prolungare quel contatto venga considerata dannosa dalla mia coscienza, non mi contengo’. Ed ecco come certe ipotesi vengano quasi puntualmente distrutte, disintegrate! Qualcuna avrebbe mai pensato che a fare il primo passo fosse Regina? Secondo me eravamo tutte concentrate a tifare Emma e a sperare che la mora non la rifiutasse che nemmeno lontanamente ci saremmo immaginate questo.
‘Fuoco e fiamme si sprigionano dal mio corpo…la voglio più vicina, la voglio addosso. La voglio e basta’. Direi che le espressioni che hai usato sono semplicemente perfette e azzeccata è altamente riduttivo; le adoro, niente giri di parole, pensieri e voglie che vanno dritti al sodo. Ho veramente amato questa parte.
“Voglio andare a casa con te, adesso” Dai giuro che stavolta avevo capito già dal primo e solo “Voglio andare a casa” che significava andare a casa con Emma! Certo non posso nemmeno biasimare la bionda per aver pensato subito negativo in fin dei conti nessuno si aspettava ciò! Cavolo però sentire pronunciare questa frase a Regina fa venire fremiti di piacere!
Carinissimo il modo in cui Emma si trova spiazzata e come il suo film mentale sia stato totalmente sconvolto! Vedi…come ho detto inizialmente, spesso e volentieri le cose non vanno mai come programmate, ma vanno decisamente meglio.
“Andiamo, per favore…” oh si è una supplica e non mi aspettavo una cosa simile; non immaginavo una fretta tale, te lo giuro! Mi ritrovo basita, allibita, scioccata e sconvolta!
La chiusura del capitolo però confesso che l’ho trovata dolce amara; inutile descrivere nuovamente il dolce e dannatamente sexy; ciò che ho trovato amaro è stato questo pensiero di Emma
‘Mi ferirà, lo so’ e io sto cercando di aggrapparmi con le unghie e con i denti a pensieri positivi; non voglio per nessun motivo al mondo che tutto venga rovinato.
Bene, ecco come sempre il mio personale parere al capitolo; ci si legge in settimana.
P.S. Ma non è che le Converse sono magiche o sono una specie di portafortuna visto come sono andate le cose? |